L'anima gemella....

Erossina89, 16/11/2011 19.37:

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Secondo me esiste e quando la si incontra c'è qualcosa dentro che te lo fa capire. Mi è capitato due volte nella vita di essere innamorata, la prima volta pensavo di aver trovato l'amore della mia vita, quello fiabesco.. La seconda e ultima volta ho pensato di aver trovato un compagno per la vita, un amico, la mia metà perfetta oltre al grande amore. Forse è questa la differenza tra l'amore e l'anima gemella, ci si può innamorare di tante persone nella vita, star bene con tutte quante, ma solo con una si ha la sensazione di essersi ritrovati dopo essersi aspettati da sempre.

E a questo punto mi viene in mente quella cosa stupenda che è il Simposio di Platone

"Queste persone – ma lo stesso, per la verità, possiamo dire di chiunque – quando incontrano l’altra metà di se stesse da cui sono state separate, allora sono prese da una straodinaria emozione, colpite dal sentimento di amicizia che provano, dall’affinità con l’altra persona, se ne innamorano e non sanno più vivere senza di lei – per così dire – nemmeno un istante. E queste persone che passano la loro vita gli uni accanto agli altri non saprebbero nemmeno dirti cosa s’aspettano l’uno dall’altro. Non è possibile pensare che si tratti solo delle gioie dell’amore: non possiamo immaginare che l’attrazione sessuale sia la sola ragione della loro felicità e la sola forza che li spinge a vivere fianco a fianco. C’è qualcos’altro: evidentemente la loro anima cerca nell’altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza. Se, mentre sono insieme, Efesto si presentasse davanti a loro con i suoi strumenti di lavoro e chiedesse: “Che cosa volete l’uno dalI’altro?”, e se, vedendoli in imbarazzo, domandasse ancora: “Il vostro desiderio non è forse di essere una sola persona, tanto quanto è possibile, in modo da non essere costretti a separarvi né di giorno né di notte? Se questo è il vostro desiderio, io posso ben unirvi e fondervi in un solo essere, in modo che da due non siate che uno solo e viviate entrambi come una persona sola. Anche dopo la vostra morte, laggiù nell’Ade, voi non sarete più due, ma uno, e la morte sarà comune. Ecco: è questo che desiderate? è questo che può rendervi felici?” A queste parole nessuno di loro – noi lo sappiamo – dirà di no e nessuno mostrerà di volere qualcos’altro"

Scusate "il papiello", non sono riuscita a trattenermi

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Erossina89, 16/11/2011 19.37:

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Secondo me esiste e quando la si incontra c'è qualcosa dentro che te lo fa capire. Mi è capitato due volte nella vita di essere innamorata, la prima volta pensavo di aver trovato l'amore della mia vita, quello fiabesco.. La seconda e ultima volta ho pensato di aver trovato un compagno per la vita, un amico, la mia metà perfetta oltre al grande amore. Forse è questa la differenza tra l'amore e l'anima gemella, ci si può innamorare di tante persone nella vita, star bene con tutte quante, ma solo con una si ha la sensazione di essersi ritrovati dopo essersi aspettati da sempre.

E a questo punto mi viene in mente quella cosa stupenda che è il Simposio di Platone

"Queste persone – ma lo stesso, per la verità, possiamo dire di chiunque – quando incontrano l’altra metà di se stesse da cui sono state separate, allora sono prese da una straodinaria emozione, colpite dal sentimento di amicizia che provano, dall’affinità con l’altra persona, se ne innamorano e non sanno più vivere senza di lei – per così dire – nemmeno un istante. E queste persone che passano la loro vita gli uni accanto agli altri non saprebbero nemmeno dirti cosa s’aspettano l’uno dall’altro. Non è possibile pensare che si tratti solo delle gioie dell’amore: non possiamo immaginare che l’attrazione sessuale sia la sola ragione della loro felicità e la sola forza che li spinge a vivere fianco a fianco. C’è qualcos’altro: evidentemente la loro anima cerca nell’altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza. Se, mentre sono insieme, Efesto si presentasse davanti a loro con i suoi strumenti di lavoro e chiedesse: “Che cosa volete l’uno dalI’altro?”, e se, vedendoli in imbarazzo, domandasse ancora: “Il vostro desiderio non è forse di essere una sola persona, tanto quanto è possibile, in modo da non essere costretti a separarvi né di giorno né di notte? Se questo è il vostro desiderio, io posso ben unirvi e fondervi in un solo essere, in modo che da due non siate che uno solo e viviate entrambi come una persona sola. Anche dopo la vostra morte, laggiù nell’Ade, voi non sarete più due, ma uno, e la morte sarà comune. Ecco: è questo che desiderate? è questo che può rendervi felici?” A queste parole nessuno di loro – noi lo sappiamo – dirà di no e nessuno mostrerà di volere qualcos’altro"

Scusate "il papiello", non sono riuscita a trattenermi

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(peter crouch), 16/11/2011 20.21:

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che clima Perugina in questo topic oh!

a parte gli scherzi, no.

Riflettiamo su di un punto fondamentale della questione...la frase:"la persona che pensi che sia..." già la dice tutta sull'argomento.. il concetto di anima gemella è un demone, frutto di una interna suggestione..ed in certe fasi di sconforto/solitudine della nostra vita questo demone si fa presente e ci costringe letteralmente a riflettere questa nostra idea di amore perfetto in qualcuno.. a volte va bene, altre no (spesso, quasi sempre)..va invece molto meglio quando stai bene con qualcuno che ti liberi da questo demone che vuol per forza rappresentarci un'idea precisa di un qualcosa (l'amore) che perfetto non puo' mai essere, facendoti non pensare, ma finalmente VIVERE il sentimento.

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|psiche84|, 16/11/2011 19.49:

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che bella la mia sposina!

solo con una si ha la sensazione di essersi ritrovati dopo essersi aspettati da sempre.

ps.il tuo fidanzato sarebbe molto felice di leggere quello che hai scritto,anche se sono certa che lo "senta" già senza il bisogno di leggerlo.

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Tony1985, 16/11/2011 20.25:

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In parte hai ragione, ma potrebbe anche trattarsi di un'aspirazione a trovare questa persona in chi ti è vicino...

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lucas22, 16/11/2011 20.53:

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beh anima gemella, vorrei tant dire di averla trovata.... ma non credo sia così.Forse è un concetto ideale di rapporto totale, cosa che io non sono mai riuscito ad avere. PERò COME TI SPIEGHI QUELL'IRREFRENABILE BISOGNO DI UNA PERSONA ANCHE SE OGGETTIVAMENTE NON SI HANNO TROPPE AFFINITà CARATTERIALI E CON LE QUALI SPESSO SI ARRIVA ANCHE ALLO SCONTRO?
forse è masochismo, forse l'amore è masochismo, il matrimonio è masochismo.
tutti quelli che sento ultimamente dicono non ti sposare! Esisterà mai qualcuno felicemente sposato da 10-20-30anni? o è solo tutto nu cacamient e cazz?
FORSE è SOLO PAURA DI RESTARE SOLI, UN BISOGNO ATAVICO DI STARE CON QUALCUNO E GENERARE LA PROPRIA STIRPE.

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Dori89, 18/11/2011 10.55:

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Forse andrò un po' contro corrente rispetto alle altre posizioni e opinioni espresse in questo topic, però ci ho riflettuto tanto e mi è capitato di rifletterci tempo fa alla fine della lettura del libro "affinità elettive" di Goethe.
La mia risposta è la seguente: Sono d'accordo con chi ha detto che l'anima gemella non è necessariamente la persona che si ha accanto. L'anima gemella - forse alla luce di quanto ho letto e ho fatto davvero mio - è una persona che ti coinvolge totalmente.
Una persona che non ti coinvolge solamente "sentimentalmente o romanticamente" parlando perchè questo potrebbe farlo chiunque ("un chiunque" usato in modo infelice ma spero si capisca dal contesto quello che voglio dire) , ma una persona che investe totalmente ciò che tu sei, ciò che tu credi, ciò che pensi e come lo pensi.
E' una questione mentale.
E' una questione di chimica.
L'anima gemella - se cosi vogliamo chiamarla - io credo esista.
Una persona che è elettivamente come te.
Una persona ... non a caso "gemella".
Una specie di alter ego.
Senza farla troppo per le lunghe in questo romanzo per esempio c'era questo signore - Edoardo - innamorato di sua moglie Carlotta.
Loro davvero si amavano.
Ma poi incontra Ottilia ... l'anima gemella.
Quella che è caratterialmente come lui.
Quella che pensa come lui.
Quella che completa le sue frasi
Quella che completa i suoi pensieri
... quella stessa persona che poi diventa il suo tormento amoroso, il suo tormento chimico.
L'anima gemella che lui incontra, quella che poi gli sfugge.
L'amore è diverso da qualcosa di chimico.
E premesso ciò secondo me, l'anima gemella però, a lungo andare scoccia un po'.
Io per esempio ho incontrato l'anima gemella nella mia vita.
Ci siamo sfiorati.
Io ero la sua perchè me l'ha detto lui. Lui era la mia perchè lo pensavo e lo penso anche ora.
Ma a lungo andare proprio perchè eravamo "gemelli" non è mai andata.
L'anima gemella è un sogno, una chimera ... ESISTENTE, ma pur sempre una chimera. E deve rimanere tale.
L'amore vero (ma non sono sicura nemmeno di questo) - nonostante abbia incontrato l'anima gemella - io l'ho provato con una persona totalmente diversa da me.
Anzi oserei dire, diversa ma complementare.
Diversi caratterialmente e nelle idee ma complementari nel concreto.
Mi piace parlare di complementarietà in fin dei conti, non di "gemellaggio".
Noto che mi sto contraddicendo molto nello scrivere, ma è un argomento abbastanza complesso e dovrebbe essere argomentato in mille sfumature e alla fine è comunque un quesito che non troverà mai soluzione.
E per rispondere a quanti poi dicevano che i matrimoni dopo 10 20 anni sono una rottura di tasso, io credo che potrebbe anche essere cosi effettivamente se non si ha accanto la persona giusta (giusta, non gemella), ma se si ha la fortuna di incontrarla è comunque chiaro, ovvio e lampante che non sarà mai l'amore dei primi tempi, quello passionale che ti strugge e ti fa palpitare ma man mano si trasformerà. Diventerà più lieve, diventerà sincero affetto. diventerà complicità per altri aspetti della vita.
E questo esiste.
Questa è una cosa splendida.
L'amore giusto, complementare, può portare ad un finale sereno.
E per quello che riguarda ancora l'anima gemella, concluderei con una frase tratta dalla serie sex and city che mi colpì molto: "mi piace la parola anima. Mi piace la parola gemella. Per il resto sono tutto tuo"

scusate il papiello ma ho fatto davvero di tutto per sintetizzare proprio al massimo il mio punto di vista.

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Niña de Luna, 18/11/2011 12.43:

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Invece è stato molto interessante Dori!(Inoltre adoro il libro che hai citato) Io sono d'accordo con la chimica...con la chimera reale,con il tormento chimico ma più che "gemella" nel vero senso della parola (che effettivamente può stancare) io la vedo come la metà di una mela: Diversa sotto quasi tutti i punti di vista perchè immaginando una mela divisa...abbiamo due poli opposti,oppure come le mani (destra e sinistra quando si congiungono per esempio.) Ma similari nella propria essenza ed è quella similarità che fa in mondo di essere sulla stessa lunghezza d'onda, di provare quelle emozioni che hai descritto.

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