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Dati confermati, superata velocita' luce I neutrini dal Cern al Gran Sasso sono piu' rapidi di 60 nanosecondi

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    mikele88uni
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    00 23/09/2011 11:02
    ROMA - E’ arrivata la conferma ufficiale: la velocita’ della luce e’ stata superata. I dati, resi noti questa mattina, dimostrano che le i neutrini viaggiano ad una velocita’ di circa 60 nanosecondi superiore a quella della luce, il limite della velocità nel cosmo. Il risultato e’ stato ottenuto nell’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) e le anomalie sono state osservate dal rivelatore Opera, che ha analizzato il fascio di neutrini che dal Cern di Ginevra vengono lanciati verso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
    Il risultato si basa sull'osservazione di oltre 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall’acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso e i dati del rivelatore Opera, che saranno presentati oggi a Ginevra, dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocita’ attesa. L’analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. Il risultato e’ stato ottenuto con una serie di misure ad altissima precisione, fatte in collaborazione con gli esperti di metrologia del Cern e di altre istituzioni. La distanza tra l'origine del fascio di neutrini e il rivelatore Opera e’ stata misurata con un'incertezza di 20 centimetri sui 730 chilometri del percorso e il tempo di volo dei neutrini e’ stato determinato con una precisione di meno di 10 nanosecondi, utilizzando strumenti molto sofisticati, come sistemi Gps progettati appositamente per l’esperimento e orologi atomici.
    ‘’Abbiamo sincronizzato la misura dei tempi tra il Cern e il Gran Sasso con un'accuratezza al nanosecondo e abbiamo misurato la distanza tra i due siti con una precisione di 20 centimetri’’, ha detto Dario Autiero il ricercatore oggi pomeriggio presentera’ i dati al Cern. ‘’Nonostante le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un'elevata accuratezza statistica – ha aggiunto - e la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti”. Il Cern stesso rileva in una nota che ‘’considerando le straordinarie conseguenze di questi dati, si rendono necessarie misure indipendenti prima di poter respingere o accettare con certezza questo risultato. Per questo motivo la collaborazione Opera ha deciso di sottoporre i risultati a un esame piu’ ampio nella comunita’’’. I dati saranno quindi presentati oggi pomeriggio in un seminario nel Cern di Ginevra e lunedi’ in un seminario nei Laboratori del Gran Sasso.
    “Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura, la procedura standard e’ sottoporlo a una piu’ ampia indagine’’, ha osservato il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. “Se questa misura fosse confermata – ha aggiunto - potrebbe cambiare la nostra visione della fisica, ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Cio’ richiederà misure indipendenti’.


    fonte: ansa.it
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    giusperito
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    00 23/09/2011 11:04
    Popper\Einstein 1 - mondo 0
  • Niña de Luna
    00 23/09/2011 11:17
    Vabbè nulla esclude che le scoperte della fisica possano essere rivoluzionarie,ma in tempi di crisi aspetterei comunque altri dati...cosa non si farebbe per ottenere fondi per le ricerche [SM=x43820]
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    englishman
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    00 23/09/2011 11:26
    Re:
    giusperito, 23/09/2011 11.04:

    Popper\Einstein 1 - mondo 0




    Non è proprio così: Einstein teorizzò per la prima volta la velocità della luce come limite invalicabile, superando dopo 200 anni le teorie di Newton sulla gravità. Infatti quest'ultima ovviamente(per noi) non sfugge a questa regola.

    Ipotizziamo che il Sole scompaia all'improvviso...

    Newton: l'effetto della mancanza di gravità è istantaneo ovunque ci si trovi, per cui la mancanza della forza di gravità è immediato.

    Einstein: l'effetto della gravità non è immediato, perché non può superare la velocità della luce, per cui l'effetto della mancanza di gravità lo sapremmo tra 8 minuti, tempo necessario affinché la luce del sole copra il 150 milioni di km di separazione Terra- Sole.

    Se questa scoperta è confermata,bisogna riscrivere i libri.


    E chi è tempesta 'e notte, mare addiventa.



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    giusperito
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    00 23/09/2011 11:34
    Re: Re:
    englishman, 23/09/2011 11.26:




    Non è proprio così: Einstein teorizzò per la prima volta la velocità della luce come limite invalicabile, superando dopo 200 anni le teorie di Newton sulla gravità. Infatti quest'ultima ovviamente(per noi) non sfugge a questa regola.

    Ipotizziamo che il Sole scompaia all'improvviso...

    Newton: l'effetto della mancanza di gravità è istantaneo ovunque ci si trovi, per cui la mancanza della forza di gravità è immediato.

    Einstein: l'effetto della gravità non è immediato, perché non può superare la velocità della luce, per cui l'effetto della mancanza di gravità lo sapremmo tra 8 minuti, tempo necessario affinché la luce del sole copra il 150 milioni di km di separazione Terra- Sole.

    Se questa scoperta è confermata,bisogna riscrivere i libri.




    Attenzione: è ovvio che Einstein sbagliasse, ma E. sapeva di sbagliare.
    Il modello epistemiologico di Popper ed Einstein che ne esce vincitore. In pratica Entrambi sostenevano che il modello di E. in quel momento spiegava più fenomeni, ma entrambi sapevano che era un equilibrio provvisorio e che sarebbe stato falsificato. In questo senso è una vittoria.. è sempre bello vedere che la verità non esiste.
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    englishman
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    00 23/09/2011 11:41
    Re: Re: Re:
    giusperito, 23/09/2011 11.34:




    Attenzione: è ovvio che Einstein sbagliasse, ma E. sapeva di sbagliare.
    Il modello epistemiologico di Popper ed Einstein che ne esce vincitore. In pratica Entrambi sostenevano che il modello di E. in quel momento spiegava più fenomeni, ma entrambi sapevano che era un equilibrio provvisorio e che sarebbe stato falsificato. In questo senso è una vittoria.. è sempre bello vedere che la verità non esiste.




    Einstein fu già superato qualche decennio dopo da Bohr e la teoria dei dadi, è chiaro che si tratta pur sempre di dimostrazioni parziali del tutto, ma non mi sentirei di dire che si tratti di falsificazione intesa come completa negazione di ciò che è precedente. Esiste un universo elegante regolato dall'equilibrio come riteneva Einstein?
    Difficile dirlo, sta di fatto che manca ancora una legge di unificazione del tutto.
    [Modificato da englishman 23/09/2011 11:42]


    E chi è tempesta 'e notte, mare addiventa.



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    00 23/09/2011 15:12
    Re: Re:
    englishman, 23/09/2011 11.26:




    Non è proprio così: Einstein teorizzò per la prima volta la velocità della luce come limite invalicabile, superando dopo 200 anni le teorie di Newton sulla gravità. Infatti quest'ultima ovviamente(per noi) non sfugge a questa regola.

    Ipotizziamo che il Sole scompaia all'improvviso...

    Newton: l'effetto della mancanza di gravità è istantaneo ovunque ci si trovi, per cui la mancanza della forza di gravità è immediato.

    Einstein: l'effetto della gravità non è immediato, perché non può superare la velocità della luce, per cui l'effetto della mancanza di gravità lo sapremmo tra 8 minuti, tempo necessario affinché la luce del sole copra il 150 milioni di km di separazione Terra- Sole.

    Se questa scoperta è confermata,bisogna riscrivere i libri.



    E non vedo perché.
    La luce ci metterà lo stesso 8 minuti per percorrere la distanza dal sole alla terra, ed informarci della scomparsa del sole.
    Ammesso e non concesso che nel Cern l'abbiano davvero superata, non per questo la luce ha accellerato.
    La velocità della luce sarebbe ancora sempre una costante, cosa cambia? [SM=x43826]

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    englishman
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    00 23/09/2011 15:22
    Re: Re: Re:
    Paperino!, 23/09/2011 15.12:



    E non vedo perché.
    La luce ci metterà lo stesso 8 minuti per percorrere la distanza dal sole alla terra, ed informarci della scomparsa del sole.
    Ammesso e non concesso che nel Cern l'abbiano davvero superata, non per questo la luce ha accellerato.
    La velocità della luce sarebbe ancora sempre una costante, cosa cambia? [SM=x43826]





    come cosa cambia? [SM=x43826]

    viene meno un capisaldo della teoria della relatività, "nessuna informazione può viaggiare più veloce della luce".


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    gegge82
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    00 23/09/2011 15:41
    ogni volta che leggo di una scoperta del cern provo sentimenti contrastanti. Da un lato c è il fascino relativo a cose come l antimateria buchi neri e ora particelle più veloci della luce,dall'altro mi interrogo sulla necessità di investire fondi così imponenti su questo settore. Almeno quando essi potrebbero essere destinati a cercare cure per le malattie (magari anche per quelle rare che come tali non se le caga nessuno) non riesco a trovare una lucida utilità per l umanità in tali scoperte... O quantomeno mi interrogo sulle priorità che si è dato il genere umano,quando un terzo della popolazione muore di fame o di malattie altrove già debellate. Ma forse proprio per evitare un eccessivo sovraffollamento del pianeta è necessario che la natura faccia quello che vuole. Boh.
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    englishman
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    00 23/09/2011 15:45
    Re:
    gegge82, 23/09/2011 15.41:

    ogni volta che leggo di una scoperta del cern provo sentimenti contrastanti. Da un lato c è il fascino relativo a cose come l antimateria buchi neri e ora particelle più veloci della luce,dall'altro mi interrogo sulla necessità di investire fondi così imponenti su questo settore. Almeno quando essi potrebbero essere destinati a cercare cure per le malattie (magari anche per quelle rare che come tali non se le caga nessuno) non riesco a trovare una lucida utilità per l umanità in tali scoperte... O quantomeno mi interrogo sulle priorità che si è dato il genere umano,quando un terzo della popolazione muore di fame o di malattie altrove già debellate. Ma forse proprio per evitare un eccessivo sovraffollamento del pianeta è necessario che la natura faccia quello che vuole. Boh.




    in Star Trek l'umanità sconfigge le malattie, la fame e le guerre con il primo contatto con i Vulcaniani, avvenuto attraverso la scoperta della propulsione a curvatura. Questo per dire che tutto ciò serve per scoprire il nostro isolato stellare , come è fatto il nostro universo e soprattutto, perchè siamo qui.


    E chi è tempesta 'e notte, mare addiventa.



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    gegge82
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    00 23/09/2011 15:50
    ecco.vedi cosa succede con i nerd al potere ?
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    englishman
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    00 23/09/2011 15:52
    Re:
    gegge82, 23/09/2011 15.50:

    ecco.vedi cosa succede con i nerd al potere ?




    [SM=x43636]

    preferisci i corrotti?


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    gegge82
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    00 23/09/2011 16:05
    ovviamente no...vorrei soltanto che le priorità della scienza rapportate ai fondi a disposizione fossero riconsiderate... Possibilmente per raggiungere obiettivi a termine molto più breve e che migliorino le condizioni di vita di chi c è adesso e non fra 50 anni... So che non è che si tratta di creare una alabarda spaziale,però penso a quanto sarebbe bello avere anche un centro come il cern dedicato alla medicina,con capoccioni competenti che sfornano una piccola scoperta dietro l altra... [SM=x43606]
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    englishman
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    00 23/09/2011 16:12
    Re:
    gegge82, 23/09/2011 16.05:

    ovviamente no...vorrei soltanto che le priorità della scienza rapportate ai fondi a disposizione fossero riconsiderate... Possibilmente per raggiungere obiettivi a termine molto più breve e che migliorino le condizioni di vita di chi c è adesso e non fra 50 anni... So che non è che si tratta di creare una alabarda spaziale,però penso a quanto sarebbe bello avere anche un centro come il cern dedicato alla medicina,con capoccioni competenti che sfornano una piccola scoperta dietro l altra... [SM=x43606]




    però questo è un ragionamento che pecca di qualunquismo, perché è ovvio che di fronte alla vita e alla lotta al cancro ogni impiego di denaro verso altre cose risulta superfluo.. Che importa dare soldi all'arte se altri muoiono di fame?
    Esistono bilanci dello Stato,esistono molteplici capitoli di spesa pubblica, esistono anche finanziamenti privati, esiste anche la ricerca medica. L'uomo purtroppo e per fortuna mira ad ottenere una concezione totalizzante, e credo addirittura che abbiamo guardato ancora troppo poco verso le stelle.
    [Modificato da englishman 23/09/2011 16:15]


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    gegge82
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    00 23/09/2011 16:29
    lo so che è qualunquista... Però sai cosa mi chiedo?(da ignorante)non è che questi gonfiano i conti ?nel senso quali sono le spese che giustificano tali costi ?stipendi degli scienziati?macchinari?bollette astronomiche della corrente ?forse si potrebbero abbassare un pò...
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    englishman
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    00 23/09/2011 16:50
    Re:
    gegge82, 23/09/2011 16.29:

    lo so che è qualunquista... Però sai cosa mi chiedo?(da ignorante)non è che questi gonfiano i conti ?nel senso quali sono le spese che giustificano tali costi ?stipendi degli scienziati?macchinari?bollette astronomiche della corrente ?forse si potrebbero abbassare un pò...




    credo soprattutto di bolletta [SM=x43636]


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    NiXeL101
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    00 23/09/2011 17:00
    Re:
    gegge82, 23/09/2011 16.29:

    lo so che è qualunquista... Però sai cosa mi chiedo?(da ignorante)non è che questi gonfiano i conti ?nel senso quali sono le spese che giustificano tali costi ?stipendi degli scienziati?macchinari?bollette astronomiche della corrente ?forse si potrebbero abbassare un pò...



    Di gran lunga i macchinari...

    Saluti [SM=x43629]








    "Che strano... ho paura, ed è la prima volta. Paura di fronte ad un uomo di cui non capisco il fine. Il coprispalla è diventato ghiaccio. Non è possibile, come è successo? Il discepolo è ormai giunto allo zero assoluto, ne è quasi il padrone. Non vi ero mai riuscito io, che sono il maestro. Lui, l'allievo, mi pone di fronte alla mia incapacità. E' strano come ora le ambizioni di una vita mi sembrino senza senso... senza senso... di fronte a quest'uomo che è ciò per cui io ho combattuto. Davanti a me vedo l'allievo che è giunto dove io non sono mai arrivato. Non ho più motivi, ormai, per essere cavaliere d'oro. Lascerò a Cristal il dominio delle energie fredde, lui ne è degno, ben più degno di me. Era davvero necessario che venisse quest'uomo a farmi capire l'inutilità della mia esistenza?"
    "Non ho mai accettato quello che hai fatto, Aquarius. La tua volontà di rendermi cavaliere era estranea ai sentimenti che provavo. Eri cosi diverso da me, ma hai cercato di aiutarmi e di questo ti sono grato. Ti è costato assolvere il tuo compito di maestro. Non ho mai voluto esserti superiore."


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    giusperito
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    Post: 4.737
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    00 23/09/2011 18:21
    Bellissimo topic.. ringrazio englishman per il suo contributo, ma da ora devi sapere che devi darci un sacco di spiegazioni in più.

    Rispondo primo a gegge:

    Non so se la scienze è effettivamente totalizzante come dice E., ma sicuramente ci sono interrelazioni piuttosto intense tra i vari settori della conoscenza.
    La fisica è fondamentale per la medicina. Immagina l'importanza della dinamica dei fludi nello studio della pressione sanguigna oppure pensa alla camera iberbarica.
    Pensa la chimica come influisce sulla produzione di farmaci e terapie.
    Insomma anche la medicina ed il diritto sono strettamente collegate, se pensi che il diritto ad un vaccino è fondamentale per debellare patologie gravissime e mortali.
    Ogni settore riesce ad influire sull'altro in modo inizialmente impercettibile, ma poi sempre più importante. La scoperta del nucleare ha portato la medicina a sperimentare strade nuove.
    La magnetoterapia è un altro settore della medicina che richiede la fusione delle scoperte di un medico con un ingegnere. Insomma niente è privo di collegamento con le altre scoperte. Penso anche alla famosa sindrome di Stendhal in tutte le sue forme.


    @English:

    partivo dall'idea, dimmi se sbaglio, che la fisica moderna si sia basata profondamente sulla velocità costante della luce per tutti i corpi dotati di massa e sul famoso E = mc quadro. Sapevo che il modello di E. fosse solido perché riusciva a spiegare tutta una serie di fenomeni e di teorie alcune sperimentate anche successivamente alla sua teoria. Ora io non abbraccio la scuola di Kuhn delle rivoluzioni scientifiche, benché non c'è certa linearità nella scoperta scientifica ed il sapere non si può dire che si accumuli semplicemente.
    A quanto ho capito il vero limite tra il riscrivere i libri o meno è la dimostrazione che i neutrini abbiano una massa. Al momento si sostiene che debbano avere per forza massa in quanto esistenti.
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    englishman
    Post: 10.914
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    Utente Gold
    00 24/09/2011 12:03
    Re:
    giusperito, 23/09/2011 18.21:

    Bellissimo topic.. ringrazio englishman per il suo contributo, ma da ora devi sapere che devi darci un sacco di spiegazioni in più.

    Rispondo primo a gegge:

    Non so se la scienze è effettivamente totalizzante come dice E., ma sicuramente ci sono interrelazioni piuttosto intense tra i vari settori della conoscenza.
    La fisica è fondamentale per la medicina. Immagina l'importanza della dinamica dei fludi nello studio della pressione sanguigna oppure pensa alla camera iberbarica.
    Pensa la chimica come influisce sulla produzione di farmaci e terapie.
    Insomma anche la medicina ed il diritto sono strettamente collegate, se pensi che il diritto ad un vaccino è fondamentale per debellare patologie gravissime e mortali.
    Ogni settore riesce ad influire sull'altro in modo inizialmente impercettibile, ma poi sempre più importante. La scoperta del nucleare ha portato la medicina a sperimentare strade nuove.
    La magnetoterapia è un altro settore della medicina che richiede la fusione delle scoperte di un medico con un ingegnere. Insomma niente è privo di collegamento con le altre scoperte. Penso anche alla famosa sindrome di Stendhal in tutte le sue forme.


    @English:

    partivo dall'idea, dimmi se sbaglio, che la fisica moderna si sia basata profondamente sulla velocità costante della luce per tutti i corpi dotati di massa e sul famoso E = mc quadro. Sapevo che il modello di E. fosse solido perché riusciva a spiegare tutta una serie di fenomeni e di teorie alcune sperimentate anche successivamente alla sua teoria. Ora io non abbraccio la scuola di Kuhn delle rivoluzioni scientifiche, benché non c'è certa linearità nella scoperta scientifica ed il sapere non si può dire che si accumuli semplicemente.
    A quanto ho capito il vero limite tra il riscrivere i libri o meno è la dimostrazione che i neutrini abbiano una massa. Al momento si sostiene che debbano avere per forza massa in quanto esistenti.



    La vera rivoluzione di Einstein fu quella di spiegare la forza di gravità come una increspatura dello spaziotempo prodotta dal peso dei pianeti e delle stelle (relatività generale). Immagina un telo elastico che cede al peso di un pallone,con le palline più piccole che subiscono l'attrazione verso il centro.

    E. pensava che l'universo funzionasse come un modello perfetto, ordianto e prevedibile, e cercò di individuare la legge che unificasse il tutto (ad es. gravità con elettromagnetismo, che però presentavano forze molto diverse). Si presentarono però sulla scena altri scienziati (Bohr), che rivelarono che l'atomo in realtà era composto da particelle più piccole (protoni, elettroni ecc),il cui comportamento però non poteva essere spiegato con le leggi di E. sulla gravità e di Maxwell sull'elettromagnetismo.
    Per Bohr e per la fisica dei quanti a livello di particelle il mondo è come il gioco delle probabilità, c'è incertezza: si può solo prevedere la probabilità che si verifichi un evento. Non è un mondo ordinato come il nostro,ma casuale.

    Di qui la famosa frase di Einstein: " Dio non gioca ai dadi".

    E' sempre un susseguirsi di scoperte ovviamente, ma resta l'indubbia genialità di Einstein.
    Sapevo che i neutrini hanno massa, mentre i fotoni no, ma è qui il bello: i fotoni pur non avendo massa sarebbero più lenti dei neutrini? [SM=x43822]

    Non ho conoscenze scientifiche di un fisico, mi interessa scoprire quello che c'è intorno [SM=x43805]


    E chi è tempesta 'e notte, mare addiventa.



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    giusperito
    Post: 4.754
    Post: 4.743
    Utente Master
    Moderatore
    00 24/09/2011 12:25
    Grazie per la risposta.

    Personalmente sono convinto che non esista una legge universale che possa spiegare il tutto. Ritengo che le leggi, le strutture ed in generale i modelli di spiegazione siano delle semplificazioni che usiamo per comprendere il reale e per poter rapportarci ad esso. Se non producessimo un modello generale, una struttura non potremmo confrontarci con la realtà perché saremmo vittima della nostra incapacità di dominarla. Tuttavia il modello riproduce con i nostri limiti di comprensione e di conoscenza la realtà, quindi deve per forza essere limitato ed insufficiente. Ogni volta che viene elaborata una teoria compiamo un atto di arbitrio. E' come se volessimo dire che l'acqua è rettangolare solo perché sta in una piscina.
    Mi innamorai qualche anno fa della teoria del diavoletto di Maxwell e da quella sono arrivato a queste conclusioni. Ti allego una mail che qualche tempo fa scambiai con un amico per parlare di un libro sul Karma esistenziale (faccio un estratto per non annoiarti :D) :

    Un punto che mi convince molto è il rapporto tra la scelta (molto vicino alle
    mie convinzioni) e il cristianesimo. Il tuo maestro inquadra perfettamente il
    messaggio del cristianesimo e la sua portata rivoluzionaria che diventa ben
    compatibile con il pensiero del libro.
    Un altro punto molto interessante è quello sul caos, argomento molto
    interessante. Il tuo maestro sostiene che esista una sorta di ordine
    all'interno del caos, cioè il Karma. Questa è una bella questione su cui è
    difficile trovare risposte sensate. Personalmente ritengo che l'ordine sia una
    modalità di semplificazione del reale che l'uomo è costretto ad usare per
    comprendere la realtà. L'entropia è la base della realtà sia naturale che
    umana. Nessuna scelta può considerare tutti i fattori, ma è pur vero che ci
    sono determinate scelte che rendono possibile la predizione dei risultati (tipo
    pallina sul piano inclinato). Ora annullato il rapporto causa ed effetto,
    abbiamo bisogno di capire se la predizione sia possibile su basi oggettive o se
    sia uno strumento attraverso il quale restringiamo il campo delle possibilità.
    MI spiego meglio. Quando riteniamo che posto un comportamento X discendano come
    variabili dipendenti ed alternative Y, Z, T, stiamo selezionando su basi
    oggettive o sulla base delle nostre capacità di comprensione della realtà?
    Per me la Verità, con la v maiuscola, è un obiettivo a cui tendere, ma non è
    in sé raggiungibile, di conseguenza immagino che Y, Z, T siano semplicemente
    determinate dalla nostra capacità di comprensione, dalla nostra
    volontà\necessità di semplificare. Per confrontarci con il mondo sin da bambini
    impariamo a tenere comportamenti che se risultano validi diventano ripetuti nel
    tempo (per esempio imparare a camminare è frutto di esperimenti e di
    fallimenti, ma trovato il modo non si cambia più). Ora la ripetizione avviene
    anche a livello sociale (Schutz la chiama senso comune), ma sappiamo anche che
    la ripetizione continua di certi comportamenti rende quei comportamenti validi
    oggettivamente. Durkheim. infatti, sostiene che i fatti sociali siano oggettivi
    (se parlo una lingua non condivisa, sarò allontanato... tuttavia la lingua è
    frutto di una convenzione, di una scelta soggettiva che poi viene assunta da
    tutta la società). Ora noi creiamo e parallelamente ci immergiamo\accettiamo
    queste costruzioni che per noi non sono meno vere della realtà, eventualmente
    la potessimo scoprire, oggettiva. Facendo un altro esempio, per lo
    schizofrenico le voci esistono, le sue scelte saranno determinate da quella
    realtà. Tu potrai dirmi che, però, esiste una realtà "oggettiva" che fa a dire
    a noi non schizofrenici che quelle voci non ci sono... eppure i santi non
    vedevano la Madonna? non parlavano con Dio? Ma ancora, il fatto che la
    maggioranza delle persone ritenga giusto condannare al rogo una strega non
    costruisce una realtà condivisa, ma fallace? I tedeschi ritenevano gli ebrei
    autori del complotto sionista, ma era una fantasia, anzi una paranoia, ma nella
    realtà abbiamo avuto 6 milioni di ebrei morti. Questi esempi mi riportano alla
    teoria di Merton: noi costruiamo la nostra realtà e la nostra costruzione
    produce conseguenze sia nelle nostre scelte che in quelle degli altri (e qui
    ritorna il tema del Karma). Merton parla a tal proposito di profezia che si
    autoavvera (per esempio: penso\profetizzo che lo Stato vicino voglia farmi una
    guerra. Non è vero, è solo una mia supposizione. Sulla base di questa
    convinzione opero delle scelte quali aumentare il mio esercito, dare
    dimostrazioni di forza, interrompere i rapporti diplomatici e così via. A quel
    punto lo Stato confinante si attrezza per farmi guerra, benché non volesse e la
    guerra inizia. In questo modo la profezia si è realizzata, ma non perché fosse
    reale, ma perché ha creato l'orientamento del mio comportamento e
    conseguenzialmente quello dello Stato vicino.)
    In fondo noi creiamo la realtà o le imponiamo il nostro metro di valutazione
    (l'io penso di Kant, legislatore della natura) e ciò che rileva è appunto
    questa costruzione e non la realtà oggettiva in sé (esiste? e se esiste,
    possiamo scoprirla? e se la scopriamo, possiamo essere certi che non stiamo
    scambiando una vedova per una strega?). Ora in questo modo anche la metafisica
    risulta particolarmente indebolita (ma insomma io sono di parte su questo
    punto). Questo discorso mi fa venire, quindi, la seguente domanda: il Karma
    esistenziale è per il tuo maestro riguarda l'ontologia, ma se attenesse solo al
    piano gnoseologico? Potrebbe riguardare solo il nostro modo di conoscere e di
    comprendere la realtà a prescindere dalla sua necessaria esistenza? E se fosse
    così, sarebbe una diminuzione della sua importanza alla luce del fatto che
    siamo noi a costruire la realtà?
    Ti pongo questa domanda perché sul piano concreto mi sembra che possiamo anche
    avere opinioni diverse sul tema ontologico del Karma esistenziale, ma possiamo
    condividere le implicazioni pratiche\morali che ne discendono. Ora non voglio
    rendere ancora più lunga e noiosa questa mail, ma mi soffermo su un'unica
    questione "morale". Il Karma esistenziale parla di interrelazione dei soggetti.
    Ora sebbene io possa pensare che questa interrelazione non abbia la valenza
    ontologica descritta dal tuo maestro, posso condividere tranquillamente l'idea
    che questa interrelazione esista sul piano morale e, quindi, ci sia una regola
    di comportamento da rispettare. In particolare condivido l'idea di Kant della
    morale come dovere per il dovere, cioè della volontà che coincide con il
    dovere. In altri termini e molto prima Pomponazzi, negando l'esistenza
    dell'anima e della vita oltre la morte, sosteneva che anche senza aldilà l'uomo
    avrebbe continuato ad agire virtuosamente perché la virtù premia se stessa,
    cioè non ha bisogno del premio dell'aldilà.
    In pratica il Karma esistenziale nei suoi riflessi pratici è ciò che io
    definisco regola di funzionamento del sistema (un esempio di regola di
    funzionamento è nelle parole di Popper sulla tolleranza: << La tolleranza
    illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l'illimitata
    tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a
    difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora
    i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi. >> Con queste parole
    Popper implicitamente pone la tolleranza come regola di funzionamento che va
    preservata dal relativismo dei valori). Senza l'interrelazione l'intero sistema
    umano salterebbe e non avrebbe senso nulla e quindi è necessario proteggerla.
    Esiste un gruppo di regole di funzionamento che in molti punti può essere
    compreso nel concetto di Karma esistenziale.

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