Giangiacomo Schiavi, dal Corriere della Sera del 9-2-2011
LO SMOG, LA COMMEDIA DEI DIVIETI E IL LUNGO SILENZIO DEI MINISTRI
Non sono servite le domeniche a piedi, i divieti fai-da-te, le ordinanze sparse dei sindaci del Nord: sull'emergenza smog siamo tornati al punto di partenza, l'aria del
bacino padano è inquinata come prima, e con le inutili polemiche si raccolgono i cocci di un generale disimpegno: tace il ministro dell'Ambiente, non parla quello della Salute, si defila il Presidente della Regione Lombardia.
È difficile trovare nella lunga storia degli allarmi inquinamento qualche analogia con questo: per l'improvvisazione e la solitudine in cui sono lasciati gli amministratori locali, senza un piano di bacino e un coordinamento, senza una programmazione che permetta l'adozione di misure anche drastiche per far scendere i veleni nell'aria.
Se le micidiali polveri che da 36 giorni stazionano intorno a Milano provocano un aumento di asma e bronchiti nei bambini e cardiopatie negli anziani, e se la difesa della salute è il leit motiv di ogni provvedimento, non è più tempo di polemiche tra ambientalisti e ecoindifferenti.
Chi si occupa di aria e di salute pubblica dovrà prima o poi dire che cosa ha senso fare per i cittadini che vivono nell'emergenza: portare i bambini in Riviera, come suggeriva l'ex ministro della Sanità, Sirchia, bloccare le auto nei giorni feriali, come propongono i Verdi, ricorrere alle targhe alterne, come suggerisce la Lega, ridurre la velocità a trenta allora, come fanno all'estero?
Non c'è una terapia magica contro i veleni in una pianura condizionata dalla geofisica e dall'alta concentrazione di auto e caldaie inquinanti. Ci sono solo interventi possibili per limitare i danni: favorire il trasporto pubblico, estendere le zone a traffico limitato, rottamare i vecchi bus inquinanti, rafforzare le metropolitane, ridurre le temperature in casa, offrire incentivi a chi passa al metano.
È sbagliato oggi lasciare il cerino in mano ai sindaci Moratti e Chiamparino: da soli possono fare ben poco.
Restare a guardare, in attesa del vento o della pioggia, però è peggio.
Qualcuno batta un colpo: perché sullo smog è sempre nebbia in Val Padana
Ecco un articolo che condivido: dire che il blocco del traffico non serve- in assoluto- è una stupidata.
Affiancarlo ad altre misure è l'unica soluzione.
Perchè se la misura del blocco da sola fa poco( specialmente in relazione a città circondate da industrie) restare a guardare, però, è peggio.
[Modificato da nekonika 12/02/2011 12:15]