E' morto Enzo Bearzot

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Ciccio_79
00martedì 21 dicembre 2010 12:11
Il “vecio” se n’è andato. Enzo Bearzot, il commissario tecnico del trionfo in Spagna nel 1982, è morto. Aveva 83 anni. Ci lascia in eredità una straordinaria avventura, maturata in un’estate rovente, costruita pezzo dopo pezzo all’insegna del gruppo. Nomi che sono diventati leggende. Zoff, Collovati, Scirea, Cabrini, Gentile, Bergomi, Oriali, Conti, Tardelli, Graziani, Rossi, Altobelli, Antognoni. Chissà quante volte avrà ripetuto questi nomi. Tutti figli suoi.

la carriera — Enzo Bearzot nasce ad Aiello del Friuli il 27 settembre 1927. E' un mediano con spiccate doti difensive e gioca nella squadra locale. Ma nel 1946 qualcuno si accorge di lui e vola in serie B nelle fila della Pro Gorizia. Davvero bravo; così tanto da passare all’Inter. Quindi tre anni al Catania ancora tra i cadetti e poi nel Torino dove costruisce la sua carriera: 164 presenze, dal 1957 al 1964. La Nazionale ? Una sola presenza nel 1955. L’addio al calcio coincide con l’ultimo anno al Toro in cui prende in mano le giovanili granata per poi diventare assistente di Nereo Rocco e Edmondo Fabbri. Dopo una breve esperienza al Prato, il primo impatto con l’azzurro: era il 1969. Resterà alla guida dell’Under 23 fino al 1975; il trampolino di lancio per la Nazionale maggiore. Dopo il fallimento in Germania nel 1974 condivide la panchina con Fulvio Bernardini fino al 1977.

mundial 82 — Il resto è storia. L'Italia conquista il quarto posto in Argentina nel 1978, grazie anche a scelte coraggiose; come le convocazioni dei giovani Paolo Rossi e Antonio Cabrini. Proprio Rossi, convocato nel 1982 dopo la famosa squalifica, sarà l’artefice del trionfo spagnolo; una conquista strepitosa contro avversari fortissimi (Brasile, Argentina e Germania), contro la feroce critica della stampa italiana contro la quale Bearzot "inventò" il silenzio stampa. Meno fortunato il prosieguo sulla panchina azzurra: nel 1986 i campioni del Mondo escono agli ottavi contro la Francia. Bearzot si dimette dopo 104 panchine. Più di Vittorio Pozzo che ne collezionò 97. Il suo resterà un record ancora imbattuto.


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.pisicchio.
00martedì 21 dicembre 2010 12:32
se ne va un pezzo d'Italia...

Ciao Enzo

lisa8313
00martedì 21 dicembre 2010 12:35
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R.I.P.
sanimma
00martedì 21 dicembre 2010 17:42
mi dispiace
Paperino!
00martedì 21 dicembre 2010 17:54
Non ho avuto modo di vivere e ricordare quegli anni...
In ogni caso, un pezzo di Storia per noi.
EMILIO885
00martedì 21 dicembre 2010 22:00

È morto all'eta di 83 l'allenatore più amato dagli italiani. Portò la nazionale sul tetto del mondo nel Mondiale dell'82


ROMA. Si, se ne è andato. Ma la sua memoria rimarra intatta, come lo è rimasta per tutti questi anni. Enzo Bearzot, verrà ricordato per i suoi successi, come spesso accade in questo mondo. Fu lui infatti l'artefice di quella vittoria mondiale nel lontano '82, insperata quanto agognata.
Nato nel 1927 ad Aiello del Friuli il 27 settembre si diletta a giocare nella squadra locale, quando viene notato e catapultato in serie B nel Pro Gorizia. Era bravo con la palla tanto da poter approdare all'Inter. Ma il suo talento esplode come allenatore giungendo prima ad allenare l'under 23 e poi la nazionale. Nel 1978 arriva quarto ai mondiali, esprimendo il miglior gioco tra tutte le squadre partecipanti.
Ma il miracolo avviene in Spagna nel 1982, tante le critiche piovutegli addosso da parte della stampa, tanti i problemi che il calcio nostrano viveva, ma riusci a compattare il gruppo e a portare l'Italia a vincere il Mondiale. In molti gli riconoscevano la sua straordinaria umanità e per le sue qualità fù proposto anche alla nomina di Senatore a vita nel luglio 2003, per aver "sempre difeso l'etica dello sport". In molti lo ricorderanno, fu il padre di un intera generazione che visse quei momenti indimenticabili della vittoria. Addio "vecio".

Tony1985
00mercoledì 22 dicembre 2010 11:52
noi siamo troppo giovani, ma per chi ha vissuto il Mundial 82 questo allenatore era un mito...giustamente!!
kusovme
00mercoledì 22 dicembre 2010 12:53
emilio ho unito la tua discussione a questa già aperta
goisis
00mercoledì 22 dicembre 2010 13:37
Ciao Enzo Bearzot!Come sottolineato dall'articolo di Antonio Ghirelli la razza Piave del quale faceva parte è una ottima razza:difatti ha prodotto pure Zoff,Capello e Reja!
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