questione rifiuti napoli

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sanimma
00mercoledì 20 ottobre 2010 23:40
ragazzi stasera tornando a casa percorrendo la strada tra arzano e secondigliano, che desolazione, strade piene di spazzatura, una puzza tremenda, e intorno la gente passa indifferente...
ma d'altronde che possiamo fare?
dovremmo unirci tutti e scendere in piazza per far si che il termovalorizzatore vada in funzione
ragazzi noi siamo giovani dobbiamo salvaguardare il nostro futuro...
ci deve essere per forza una soluzione
non aspettiamo che ci sia il federalismo, perchè allora ci vedo ancora peggio tra rifiuti e disoccupazione....
che amarezza.... [SM=x43619]
Etrusco
00giovedì 21 ottobre 2010 00:48
Re:
sanimma, 20/10/2010 23.40:

ragazzi stasera tornando a casa percorrendo la strada tra arzano e secondigliano, che desolazione, strade piene di spazzatura, una puzza tremenda, e intorno la gente passa indifferente...
ma d'altronde che possiamo fare?...




Si, ma il termovalorizzatore non può risolvere tutti i problemi:
perchè non può bruciare tutto indistintamente: l'umido va tolto, come anche la plastica.
Va potenziata la raccolta differenziata nell'ottica del riciclaggio.
Solo una minima parte deve finire nell'inceneritore.
E ricordiamo pure che le emissioni del termovalorizzatore non profumano di violette, ma inquina l'aria in maniera non trascurabile per raggio di 40Km.
Ormai comunque siamo in una situazione di emergenza e ci ritroviamo costretti a scegliere tra il male minore...
ma parallelamente, bisogna anche avviare un progetto sul lungo termine che coinvolga tutto il sistema del mercato e dei consumi: riducendo al minimo imballaggi e confezioni usa e getta.
napulitanboy
00giovedì 21 ottobre 2010 09:27
sanimma
00giovedì 21 ottobre 2010 12:53
ragazzi la situazione ormai è insostenibile
ma vi rendete conto che dove ci sono le discariche le persone non si possono neanche affacciare al balcone,per la puzza tremenda????
stiamo parlando dei poveri abitanti di giugliano, villaricca, marano
il guaio è proprio questo ci stanno abituando alla raccolta differenziata ma loro non la fanno mettono tutto insieme
certamente non è salutare neanche tenere tutta questa spazzatura in giro per le strade
Niña de Luna
00giovedì 21 ottobre 2010 20:03
Rivolta a Terzigno
BOSCOREALE (NAPOLI) - Venti agenti contusi e 16 mezzi, complessivamente, danneggiati: e' questo il bilancio degli scontri in atto a Terzigno (Napoli) sul fronte antidiscarica, secondo la questura di Napoli. In particolare sono rimasti contusi 8 agenti del reparto mobile di Bari e 12 del reparto analogo di Napoli. Danneggiati inoltre otto mezzi della polizia. Nel bilancio giornaliero anche i cinque autocompattatori bruciati, e i tre danneggiati.

QUESTORE NAPOLI, SENZA RITEGNO AGGRESSIONE A POLIZIA - Il questore di Napoli, Santi Giuffré, definisce "senza ritegno" l'aggressione "continua" riservata alle forze di polizia a Terzigno (Napoli). In un pomeriggio carico di tensione, la protesta contro l'apertura di una seconda discarica è stata contrassegnata anche da auto delle forze dell'ordine incendiate e da lanci di pietre contro gli agenti. "E' una situazione molto pesante - ha detto il questore - siamo riusciti a portare fuori i camion, siamo riusciti a portare fuori la pelle e questo già è un traguardo". Gli scontri, sottolinea Giuffré sono "brutti, odiosi, la cosa più importante è che non ci si faccia male". "Dobbiamo continuare a mantenere il rispetto della legge - ha concluso - e la legge dice che quella discarica va aperta".

SALE TENSIONE, BRUCIATO IL TRICOLORE - Momenti di forte tensione a Boscoreale (Napoli), dove un gruppo di persone armate di bastoni ha distrutto le vetrine di diversi negozi del centro storico. La notizia del raid, che si inserisce nel clima difficile scaturito dall'annuncio della seconda discarica in località cava Vitiello a Terzigno, ha gettato nel panico molti genitori che sono andati a scuola a prendere i loro figli prima della fine dell'orario scolastico.

Urla e slogan contro i militari dell'esercito giunti in piazza Pace a Boscoreale (Napoli), dove è giunta una camionetta dell'Esercito insieme con una gazzella dei carabinieri. Il Comune, che si affaccia proprio sulla piazza, è stato chiuso dopo le notizie di devastazioni da parte di sconosciuti contro alcuni esercizi commerciali della zona. La folla è a stretto contatto con i militari mentre il sindaco Gennaro Langella sta invitando gli uomini in divisa a non esasperare le tensioni. Successivamente i mezzi sono andati via mentre alcuni manifestanti colpivano le lamiere esterne con calci e pugni.

Alcuni manifestanti hanno bruciato una bandiera italiana in piazza Pace a Boscoreale contro la decisione di aprire una seconda discarica in Cava Vitiello a Terzigno (Napoli). Al pennone del Comune, invece, il tricolore è stato abbassato a mezz'asta ed è stato esposto un drappo viola tra gli applausi della folla presente.

Con l'annuncio della apertura della seconda discarica a Terzigno "ha vinto la camorra". Lo dice il sindaco di Boscoreale (Napoli), Gennaro Langella. "Siamo noi i camorristi? O lo è - dice il sindaco - chi vuole l'apertura di questa discarica? Ma avete idea di quali interessi, delle somme economiche che gireranno attorno a questa discarica?". "Sicuramente - conclude Langella - è gravissimo che le istituzioni si siano rese complici di tutto questo".

"Quella del capo della polizia è una vera e propria provocazione, alimenta lo stato di tensione, istiga la gente alla violenza". E' la dura replica del sindaco di Boscoreale alle dichiarazioni del capo della polizia, Antonio Manganelli, che ha annunciato il ricorso alla forza per garantire lo sversamento dei rifiuti nella discarica di Terzigno. "Manganelli cerca lo scontro. Non vorrei che fosse una scusa per far arrivare l'esercito. Se fosse così sarebbe la sconfitta e il fallimento per lo stato".

DOMANI VERTICE DA BERLUSCONI - Per risolvere la nuova emergenza rifiuti a Napoli e in Campania il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fissato una riunione d'urgenza con i ministri interessati che si terrà probabilmente domani. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio. Alla riunione prenderanno parte il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e i Ministri dell'Economia, dell'Interno e dell'Ambiente.

PRESTIGIACOMO, QUALCUNO SOFFIA SUL FUOCO - ''Sono certa che c'e' qualcuno che soffia sul fuoco''. Lo afferma il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo in riferimento alle prosteste di Terzigno contro l'apertura della discarica. Nel ribadire che anche lei partecipera' alla riunione di domani, col premier Berlusconi e con i ministri Maroni, Tremonti e Bertolaso, il ministro - a margine dell'audizione in commissione Ambiente al Senato - aggiunge: le proteste ''all'inizio'' si potevano anche ''comprendere'' ma adesso, ''e lo dico anche ai cittadini'', e' in atto ''una strumentalizzazione'' che coinvolge gli ''interessi della criminalita' organizzata''.

NUOVI SCONTRI TRA MANIFESTANTI E F.ORDINE - Nuovi scontri con lancio di pietre e lacrimogeni tra manifestanti e forze dell'ordine alla rotonda di Via Panoramica vicino alla discarica di Terzigno. I blindati delle forze dell'ordine cercano di uscire della zona ma sono sotto attacco dei manifestanti che lanciano ordigni artigianali e pietre. Dai blindati partono lacrimogeni contro i manifestanti.

A TERZIGNO LANCIO SASSI CONTRO POLIZIA - Lanci di sassi contro la polizia che stava scortando i mezzi che hanno appena sversato i rifiuti nella discarica di Terzigno (Napoli). Gli agenti hanno reagito con alcune cariche. Durante il passaggio dei camion è esploso anche un grosso petardo. Le pietre hanno raggiunto i camion. I mezzi sono alla fine riusciti a passare.

Contro carabinieri e polizia che stanno scortando i mezzi vuoti sono state lanciate anche bottiglie di vetro e aste di ferro. Le forze dell'ordine hanno reagito lanciando lacrimogeni. Gli scontri sono durati per diversi minuti fino a quando i blindati dei carabinieri che scortavano i camion sono andati via.

Una Fiat Punto, senza persone a bordo, appartenente alle forze dell'ordine, è stata data alle fiamme da alcuni manifestanti che si trovano alle strade d'accesso che portano alla discarica di Terzigno. L'auto, che non reca i contrassegni delle forze dell'ordine, era stata in precedenza vandalizzata da un lancio di pietre.

Cinque autocompattatori che avevano sversato rifiuti nella discarica Sari di Terzigno (Napoli) sono stati bruciati nella zona di via Passanti a Boscoreale. I mezzi, scortati dalla forze dell'ordine sono stati colpi da lanci di pietre e altri oggetti. Gli autisti sono scesi e sono scappati via. I mezzi sono stati accerchiati da centinaia di manifestanti che vengono ora caricati dalla Polizia.

SINDACO TERZIGNO DA BERLUSCONI, MANTENGA PROMESSA - "Sono venuto qui, nessuno mi ha chiamato. Voglio incontrare il presidente Berlusconi per capire cosa è successo ieri". Domenico Auricchio, sindaco di Terzigno, si è presentato questa mattina "alle 9,30" per incontrare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli e "trovare una soluzione" per l'emergenza rifiuti in Campania.

"Venti giorni fa Berlusconi mi disse che avrebbe trovato la soluzione per la seconda discarica, me lo aveva promesso il giorno del suo compleanno" aggiunge il primo cittadino del piccolo comune campano ricordando di essere stato ricevuto dal premier lo scorso 29 settembre. "Non vogliamo fare polemiche - aggiunge - ma vogliamo sapere cosa è successo ieri con i vertici campani. Bisogna modificare la legge di provincializzazione dei rifiuti". Il sindaco Auricchio è accompagnato da tre consiglieri comunali. "Rimarremo qui a oltranza - spiegano - finché non saremo ricevuti perché Terzigno ha già dato".

Auricchio sottolinea che "Berlusconi è l'ultima speranza" ma anche che "il presidente aveva promesso che sarebbe venuto a Terzigno ma non lo ha ancora fatto". Ai cronisti che gli chiedono se vi siano infiltrazioni della camorra nelle proteste di questi giorni alle pendici del Vesuvio, il sindaco replica stizzito: "Ma quale camorra? Siamo esasperati. Da domani mattina sono pronto ad andare a protestare con i miei cittadini. Si tratta di una protesta civile di gente esasperata che difende la propria dignità ". Infine il primo cittadino del comune vesuviano ricorda come "fui proprio io per primo a registrare il simbolo del Pdl in Italia e lo donai al presidente Berlusconi. Sono certo che se lo ricorda".

SINDACO TERZIGNO, DOMANI QUESTIONE IN CDM - Il Consiglio dei ministri di domani si occupera' della vicenda Terzigno. Lo ha affermato il sindaco della cittadina del napoletano, Domenico Auricchio, che e' stato ricevuto a Palazzo Grazioli dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. All'incontro era presente anche il sottosegretario Bertolaso.
"Il presidente Berlusconi ci ha dato la garanzia che il Consiglio dei Ministri di domani si occuperà dei rifiuti di Terzigno", ha spiegato il sindaco del centro napoletano, Domenico Auricchio, al termine dell'incontro a Palazzo Grazioli con il premier Berlusconi e il sottosegretario Bertolaso. All'incontro, durato circa mezz'ora, era presente anche il presidente del consiglio comunale di Terzigno, Stefano Pagano, secondo il quale Berlusconi ha ribadito la promessa di andare a Terzigno non appena la vicenda sarà risolta.
PRESTIGIACOMO, ASPETTO DIMISSIONI LEONE - "Attendiamo la lettera di dimissioni annunciata dal presidente del parco del Vesuvio. Quando le dimissioni arriveranno saremo prontissimi ad accettarle". E' quanto afferma il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo."Sorprende semmai - aggiunge il ministro - che non si sia dimesso due anni fa quando venne votato dal Parlamento il decreto sull'emergenza rifiuti che conteneva la individuazione della seconda discarica a Terzigno".

BERSANI, GOVERNO BUTTI MIRACOLI DISCARICA E AGISCA - "Non ci si raccontino più miracoli. Il governo butti i miracoli in discarica e agisca, trovi soluzioni per alleggerire una situazione che altrimenti rischia di scatenare una vera e propria rivolta nel parco del Vesuvio". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a margine della presentazione della proposta di legge per l'acqua pubblica, attacca l'inefficienza dell'esecutivo nell'emergenza rifiuti in Campania. "Vedo - afferma Bersani - un sistema informatico piuttosto passivo e noto una sproporzione su come l'emergenza rifiuti era affrontata quando eravamo noi al governo e oggi". In Campania "c'é un'emergenza che non è stata risolta e non si cerchi di trovare l'ennesimo capro espiatorio nel Comune di Napoli che invece, senza avere i soldi per la raccolta differenziata, si sta impegnando nella ricerca delle aree". Il Pd dunque "fa la sua parte per alleggerire la tensione ma la presidenza del consiglio e la Regione prendano coscienza della gravità della situazione e trovi una soluzione".

RAID A NAPOLI, SECCHI LETAME CONTRO EDIFICI REGIONE CAMPANIA - Secchi di letame contro due palazzi della Regione Campania al Centro direzionale. All'alba un gruppo di sconosciuti a volto coperto hanno imbrattato gli edifici A6, sede degli Assessorati al Lavoro, Agricoltura e Urbanistica, e F13, sede del Consiglio regionale. L'edificio A6 al momento non è ancora agibile, i dipendenti sono stati allontanati dal palazzo in attesa delle operazioni di pulizia. Diversa la situazione nel palazzo del parlamentino regionale dove, dopo le operazioni di pulizia, è stato possibile far entrare i dipendenti e il personale. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Vasto- Arenaccia, diretti dal vicequestore Pasquale Trocino. Al momento sono in corso le operazioni per identificare i responsabili. A quanto si apprende, i responsabili avrebbero agito a volto coperto, ma in prossimità delle telecamere di sorveglianza. Si sospetta possa essersi trattato di una azione condotta dai precari del progetto Bros, che da tempo attuano forti proteste.






Le immagini sono impressionanti sembra quasi una guerra civile [SM=x43801]
nekonika
00venerdì 22 ottobre 2010 00:02
Ho visto alcune scene di una violenza e desolazione assurdi: uomini e donne adulti- alcuni anche di una certa età- che venivano presi a manganellate nonostante avessero le mani alzate......impressionante. Non si può gestire così la situazione...
sanimma
00venerdì 22 ottobre 2010 10:58
vogliamo andare ad insegnare la civiltà nei paesi arretrati chiamandola missione di pace e poi qui mi sembra di stare in guerra....senza parole..........
Etrusco
00venerdì 22 ottobre 2010 12:56
Re:
sanimma, 22/10/2010 10.58:

vogliamo andare ad insegnare la civiltà nei paesi arretrati chiamandola missione di pace e poi qui mi sembra di stare in guerra....senza parole..........




Ma secondo te cosa potremmo fare e pretendere dalle amministrazioni locali e nazionali?
Cosa subito per tamponare la contingenza?
E cosa pianificare nel medio-lungo periodo?
Ad esempio non credi anche tu che sia necessario organizzare un'efficace raccolta differenziata e relativo riciclaggio?
@Suerte@
00venerdì 22 ottobre 2010 13:00
ragazzi QUI è un macello
...Leon...
00venerdì 22 ottobre 2010 13:16
Napoletani codardi.
Piazzano in un Parco Nazionale, un meraviglioso polmone verde, la DISCARICA PIU' GRANDE D'EUROPA, dopo che avevano promesso che la prima discarica sarebbe stata solo temporanea, per farlo manganellano uomini e donne che vivono in questo territorio, e un intero popolo di coglioni sa emozionarsi solo per una partita di calcio.


@Suerte@
00venerdì 22 ottobre 2010 13:26
negozi chiusi,strade bloccate,carabinieri in antisommossa
O.o

sembra di stare in guerra.

mi è stato detto che voglion giungere a bloccare la ss268

e che la protesta vuol giungere sino a Roma
rennasuper
00venerdì 22 ottobre 2010 13:30
la situazione non è mai stata così grave. Ho visto dei video online, e sembra ci sia la guerra civile. E' assurdo e scandaloso che i telegiornali non mostrino queste scene e non dicano quasi niente. Persino sui siti di news stranieri se ne parla... che poi come potevano pensare di risolvere la questione spazzatura con un termovalorizzatore? siamo troppi milioni di persone in campania, cui vanno aggiunte le industrie... con un termovalorizzatore non ci si conclude niente, ed il nostro popolo è troppo incivile per capire la differenziata.
goisis
00venerdì 22 ottobre 2010 13:38
Che desolazione!Provo molta solidarietà per gli abitanti di Terzigno,che giustamente vogliono salvaguardare la salute loro e dei loro figli.Questo deve far riflettere sui personaggi che nell'ultimo ventennio hanno governato questa Regione che è una delle più belle d'Italia.E poi la Iervolino ha anche la faccia tosta di offendersi per le parole del premier;dopo l'emergenza del 2008 il comune di Napoli doveva essere il primo a fare la differenziata.
Un_Minollo
00venerdì 22 ottobre 2010 13:39
Re:
rennasuper, 22/10/2010 13.30:

, ed il nostro popolo è troppo incivile per capire la differenziata.




d'accordissimissimo...è inutile provare, potenziare...non sarà mai fatta come si deve...città troppo grande e strafottente...
gran generale
00venerdì 22 ottobre 2010 13:58
tranquilli, Berlusconi ha detto che in 10 GIORNI risolve tutto
porta tutti i nostri rifiuti ad Antigua
Etrusco
00venerdì 22 ottobre 2010 14:00
Re: Re:
Un_Minollo, 22/10/2010 13.39:




d'accordissimissimo...è inutile provare, potenziare...non sarà mai fatta come si deve...città troppo grande e strafottente...




No, diciamo che ci sono anche gli int€ressi della Camorra contro la raccolta differenziata e riciclaggio.

Un_Minollo
00venerdì 22 ottobre 2010 14:25
Re: Re: Re:
Etrusco, 22/10/2010 14.00:




No, diciamo che ci sono anche gli int€ressi della Camorra contro la raccolta differenziata e riciclaggio.





Verissimo anche questo [SM=x43799] ...ma anche quello che ha detto renna e che ho quotato, secondo me, è la pura verità...
Astronascente86
00venerdì 22 ottobre 2010 14:29
Rifiuti, in arrivo Bertolaso e soldi Caldoro: ringrazio il governo
Il premier Berlusconi: «Il termovalorizzatore
di Acerra è perfetto non ha polluzione»


NAPOLI — «Il Governo garantisce anche le disponibilità dei fondi per le opere di compensazione, per un totale di 14 milioni che riguardano Terzigno». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. E poi: «Prevediamo che in 10 giorni la situazione potrà tornare nella norma». Per farlo il premier invia Guido Bertolaso da oggi: «L’attività della Protezione Civile sarà diretta da Bertolaso che da oggi si trasferisce a Napoli».

«Ringrazio il governo per una decisione forte e tempestiva nella quale» si stabilisce che «il governo e la struttura del dottor Bertolaso possono intervenire laddove c’è stata una cattiva gestione del concessionario della discarica di Terzigno». Lo afferma il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro commentando l'incintro a Palazzo Chigi sull'emergenza rifiuti in Campania. E sull'impianto: «Il termovalorizzatore di Acerra è assolutamente senza polluzione».

Proroga di un anno della presa in carico da parte della Provincia di Napoli della gestione del ciclo provinciale dei rifiuti; commissariamento dei Comuni che non rispettano la percentuale di raccolta differenziata prevista dalla legge; deroga al patto di stabilità a favore degli enti locali relativamente alle voci di spesa a sostegno del ciclo di smaltimento dei rifiuti per il bilancio 2010/2011; sblocco dell’erogazione dei fondi Fas (141 milioni di euro in tre anni) per finanziare l’attività della raccolta differenziata.

Ecco i punti principali che l’amministrazione provinciale di Napoli ha sottoposto all’attenzione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della riunione con i ministri dell’Economia, Giulio Tremonti; dell’Interno, Roberto Maroni; dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Tuttavia, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, unico titolato per legge a trattare la materia, non parteciperà alla riunione urgente convocata a Roma. Almeno fino a ieri sera, infatti, non era stato ancora inserito nell’elenco dei convocati. In rappresentanza della Campania, sarà sicuramente presente il governatore Stefano Caldoro.

Redazione online
22 ottobre 2010

fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it
gran generale
00venerdì 22 ottobre 2010 16:11
tortor
00venerdì 22 ottobre 2010 16:31
videochat.corriere.it/index_H2401.shtml

è TUTTO IN DIRETTA....LIVE
Astronascente86
00venerdì 22 ottobre 2010 17:59
La giovane della foto-simbolo «Così mi hanno pestato a sangue»
«Ho provato ad aiutare una donna di 60 anni, la polizia ha manganellato me e il mio ragazzo»

NAPOLI - Il suo volto insanguinato è sulla prima pagina dei maggiori quotidiani nazionali. La sua foto è tra le più condivise sui social network. Il sangue che scorre sul suo volto è diventato il simbolo della protesta di Terzigno. È Carla Martire, la giovane manganellata negli scontri anti-discarica che sempre più assumono le fattezze di una «guerra civile».

Prima di tutto, Carla come va?
«Ora sto meglio. Ho solo qualche livido al volto.»

Come si è arrivati a questa escalation di violenza?
«Eravamo su via Panoramica. C'è stata una carica delle forze dell'ordine. Alcuni hanno cercato di fuggire, entrando nel cancello di una proprietà privata. Ma una donna sui 60 anni è stata aggredita e sono intervenuta per chiedere il perché di tanto accanimento».

Lì sono partite le manganellate.
«Si. Il mio ragazzo ha cercato subito di difendermi ma è stato aggredito anche lui. Ora ha una contusione al naso. Tra l'altro, l'ambulanza non è venuta nemmeno in nostro soccorso. Dopo mezz'ora di attesa siamo andati in ospedale con i nostri mezzi».

Secondo lei, perché l'hanno colpita?
«Per spaventare le mamme, i bambini, tutti coloro che protestano pacificamente. Le persone più violente non sono mai state "toccate". È un piano già scritto. Si vuole evitare la via pacifica e mostrare all'informazione nazionale solo i risvolti più violenti e tutto ciò per metterci a tacere. Noi eravamo disponibili a un impianto di compostaggio, a Terzigno si è raggiunto il 50% di differenziata ma nessuno lo dice».

Come definisce l'attuale situazione di Terzigno?

«Qua è una guerra. I negozi sono chiusi, gli elicotteri sorvolano la zona continuamente. Vorrei già tornare in strada ma se non hai le gambe per correre non si può».

La protesta è stata tutta in crescendo.

«Sì, si è partiti da una situazione pacifica con la discesa delle 300 lanterne dal Vesuvio. Il sindaco di Terzigno ci aveva assicurato che la discarica non sarebbe stata aperta. Ma era solo un modo per tenere buone le persone. Quando si è saputo dell'apertura anche di una seconda discarica ovviamente è successo il finimondo. Non hanno interpellato nessuno, eravamo e siamo completamente fuori dai giochi».

Quando credi che si raggiungerà l'apice della violenza?
«Dopo le parole del presidente Berlusconi. Temo che gli scontri di stasera saranno i più forti in assoluto.»

Anna Lucia Esposito
22 ottobre 2010

corrieredelmezzogiorno.corriere.it
sanimma
00venerdì 22 ottobre 2010 19:14
ragazzi dobbiamo civilizzare ed educare le persone
e che cavolo dobbiamo riprenderci la nostra città
o vogliamo che venga sommersa dai rifiuti?
le persone devono fare la raccolta differenziata
se vediamo una persona di buttare una carta a terra dobbiamo chiamare i vigili
si deve fare la raccolta porta a porta
chiamate l'asia
facciamo una petizione, portialmola dal sindaco
facciamo qualcosa qualsiasi prima che sia troppo tardi
ma vi rendete conto che tutto ciò nuoce gravemente alla nostra salute?
io sono disponibile
l'unione fa la forza
Giubo
00sabato 23 ottobre 2010 08:17
capisco la rabbia,condivido la protesta,ma questa non ci deve far divenare belve. Signori, è in gioco il domani della nostra terra, e non possiamo permettere a chi ci punta il dito contro di poter dire:ecco,li vedete,i soliti incivili napoletani,si meritano quello che hanno,di essere sommersi dai rifiuti..no!

Silvio ha promesso 10 giorni per risolvere il problema...ma io ricordo,due anni fa, una specie di pseudo Sophia Loren in una specie di spot che diceva che era tutto risolto..

http://www.youtube.com/watch?v=y5utrioWDt0
Koogar
00sabato 23 ottobre 2010 14:09
Non è che sembra, E' guerra civile!
Lo stato non ha più nulla di democratico, l'emergenza non è la spazzatura sono i manifestanti. Danno fastidio, bisogna rimuoverli.
Terzigno, i terzignesi, ma anche i comuni limitrofi sono esasperati. Se si avanti così fra 10 giorni ci scappa il morto.
Questo perché chi ci governa (chi ci ha governato) non ha bisogno di discutere una possibile soluzione con i cittadini. Repressione, tutto qui.
Astronascente86
00sabato 23 ottobre 2010 14:38
Ancora caos a Terzigno, altra notte di guerriglia.
Cinque uomini delle forze dell'ordine contusi, numerosi cassonetti dati alle fiamme a Napoli

(dell'inviato Franco Tortora)
TERZIGNO (NAPOLI) - La resistenza dei gruppi di violenti protagonisti della guerriglia urbana viene piegata in tre ore: ancora una notte ad altissima tensione a Terzigno (Napoli) per la battaglia contro la discarica dei rifiuti. La piazza a mezzanotte piomba nel buio. Qualcuno riesce a far saltare l'illuminazione azionando il contatore dell'elettricità ed ecco che partono i disordini. Vengono lanciate prima pietre, poi razzi esplodenti e molotov. La polizia risponde con i lacrimogeni. La tensione diventa altissima, scatta la caccia da parte degli uomini delle forze dell'ordine mentre i dimostranti si concentrano in due aree circostanti la rotonda di via Panoramica, la strada a metà tra i comuni di Boscoreale e Terzigno.

Dal buio compaiono e poi riscompaiono gruppi di giovani, tra cui molti minorenni, con il volto coperto da sciarpe. Si va avanti con momenti di attesa e forti cariche per scompaginare il fronte avverso. Finiscono le 'armi' dei manifestanti e così scatta la decisione di arretrare. Cinque uomini delle forze dell'ordine rimangono contusi mentre un operatore televisivo viene aggredito e la telecamera danneggiata. Per i residenti della zona l'ennesima notte da incubo. Via Panoramica era stata presidiata fino a mezzanotte da manifestanti pacifici, con molte donne, che mantengono un no irremovibile al secondo sversatoio in Cava Vitiello e chiedono la chiusura della discarica Sari dalla quale ogni sera, come questa, arrivano miasmi insopportabili ad ammorbare l'aria.

Vicenda, quella della Sari, affrontata anche dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha garantito, nel corso di un incontro con sindaci e rappresentanti dei comitati vesuviani interventi per eliminare la puzza e garantire un regolare sversamento dei rifiuti. I primi cittadini si sono presentati al tavolo dicendo un no secco alle compensazioni economiche prospettate dal presidente del Consiglio, Berlusconi. E nello stesso ribadendo l'opposizione totale alla apertura della seconda discarica. La situazione si aggrava anche nella città di Napoli dove in nottata ci sono state decine di roghi di spazzatura da giorni non rimossi. Una nube di fumo si è alzata al corso Amedeo di Savoia, nei pressi del Museo Nazionale. A terra ci sono ben 2000 tonnellate di rifiuti. Ed è di nuovo emergenza.

5 CONTUSI, CAMION NON HANNO SVERSATO - Due poliziotti e tre carabinieri contusi: è il bilancio finale della notte di scontri nei pressi della discarica Sari di Terzigno (Napoli) dove non è ancora arrivato nessun compattatore. Alla difficoltà di attraversamento delle strade, chiuse da una serie di barricate costruite da manifestanti, si accompagna la paura denunciata dagli autisti di subire eventuali aggressioni. La polizia ha risposto con un nutrito lancio di lacrimogeni a pietre, petardi, razzi e molotov lanciate dalla parte più violenta dei manifestanti nel corso delle tre ore di guerriglia iniziata a mezzanotte. Alle 3 è stata liberata la statale 268, nei pressi di Ottaviano mentre in mattinata, in via Nazionale, a Boscotrecase, non lontano dalla discarica, due persone a bordo di un motorino hanno lanciato bottiglie incendiarie nell'isola ecologica danneggiando due mezzi mentre il custode, un immigrato, è rimasto ustionato a un piede nel tentativo di spegnere le fiamme. La notte di scontri e distruzioni - le strade adiacenti il teatro delle violenze sono piene dei segni della guerriglia - ha fatto così da epilogo ai blocchi stradali, agli incendi ed alle occupazioni della ferrovia della giornata di ieri.

CRESCE IMMONDIZIA IN STRADE NAPOLI, 2400 TONNELLATE - Aumenta, nettamente, la quantità di rifiuti lungo le strade di Napoli: oggi la città conta ben 2400 tonnellate, vale a dire l'equivalente di due giorni di immondizia non raccolta. Sono soprattutto alcune zone del centro storico, come Sant'Anna di Palazzo, ad essere 'sommerse' da cumuli di immondizia che in molti casi occupano intere strade. E poi, sofferenza, sempre maggiore, anche nella periferia. Secondo quanto confermato dall'assessore all'Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, al momento non si registrerebbero casi limite. Tra le situazioni, gravi, non risolte, l'automobile di un portatore di handicap sommersa da ieri dai rifiuti in via di San Giacomo, una delle stradine che costeggiano Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. E nella notte numerosi cassonetti sono stati dati alle fiamme.

fonte: ansa.it
nandito
00domenica 24 ottobre 2010 20:04
siamo arrivati al punto che ormai lo Stato è ostaggio delle masse.
Per fare un'opera di pubblico interesse lo Stato è costretto a chiedere il permesso.
E' così per la TAV, per il deposito di Scanzano Jonico, per i rigassificatori, i termovalorizzatori e le discariche.
NIMBY!!
opere pubbliche, infrastrutture, tutti le vogliono ma nessuno nel proprio orticello.

Quando è stata "risolta" l'emergenza rifiuti due anni fa, non si sono fatti i conti con l'incapacità, l'inettitudine dei nostri amministratori locali, l'inciviltà di molti cittadini e il problema si è ovviamente ripresentato.
Purtroppo in qualsiasi paese civile, tali enti sarebbero stati sciolti, ma siamo in Italia..
Voglio capire quindi i cittadini di Terzigno che hanno paura di una discarica che non si sa come sarà gestita, quali rifiuti dovrà contenere e con quali standard di sicurezza, ma allora quale soluzione dobbiamo dare a questa crisi che sembra irrisolvibile?

sanimma
00domenica 24 ottobre 2010 23:35
stasera a chiaiano c'era una puzza esagerata e almeno 10 camion dell'asia che non potevano andare a sversare i rifiuti per protesta...
sanimma
00domenica 24 ottobre 2010 23:36
berlusconi ha detto che in 10 giorni pulisce napoli
e poi si vocifera di un appalto non vinto dietro l'ennesima emergenza rifiuti maha
Giubo
00lunedì 25 ottobre 2010 09:44
io non capisco come mai ci sono comuni come Vico Equense che hanno affrontato l'emergenza due anni fa alla grande e il resto è la munnezzaia che vediamo
Etrusco
00lunedì 25 ottobre 2010 12:32

Questa immagine dal satellite esplicità la gravità del problema.
La discarica SARI è un moscerino a confronto con la discarica Cava Vitiello.

Quest'ultima è grande quanto il centro di Terzigno, per territorio che va da via Panoramica a via Nazionale.
Chi vuole può far girare quest'immagine agli amici, ed agli amici degli amici, affinché tutti capiscano la gravità del problema e facciano il possibile per sensibilizzare gli altri su questo problema...

by Annunziata Massimo
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