Re: Re: Re:
Astronascente86, 12/03/2010 15.06:
E quindi tutti gli altri giornalisti presenti in conferenza stampa gli hanno fatto tutte domande diciamo "accomodanti" o "piacevoli"?
Possibile? tutti?
Non sono tutti cani asserviti, ma se devi fare il tuo pezzo e sai che a quella conferenza puoi partecipare solo se fai una domanda non troppo provocatoria, anche il meno asservito tende ad adeguarsi.
Anche perché sa che, altrimenti, viene preso per il colletto da La Russa.
E' ovvio che non a tutti può star bene, ma accettando questo comportamento oggi, sta diventando sempre di più
un così vanno le cose, che vuoi fare, la lotta ai mulini a vento?
Anche il giornalista che non condivide, se deve fare il pezzo, va lì e smussa un pò la sua domanda...evitando magari di calcare su un punto dove potrebbe mettere in difficoltà. Sennò sa che la domanda gliela bocciano.
Alla lunga, questo determina la morte del giornalismo, perché queste conferenze stampa
non hanno nulla a che vedere col giornalismo.
Se uno va lì e prova a fare una domanda fuori scaletta, ovverosia
vero giornalismo, ecco cosa succede...
Quanti possono farlo? Io stesso, se fossi incaricato di scrivere un pezzo sull'evento, e la mia domanda fosse cassata, mi adeguerei e la smusserei, per farmela passare.
Pensi che siano in molti che possono mettersi a fare i cani sciolti nel momento in cui il sistema che si consolida è quest'altro?
E' bene indignarsi ancora, per far si che a questo modo di trattare il giornalismo non ci si adegui, non lo si renda
sistema consolidato.
Un politico deve solo vergognarsi di prevedere una scaletta per le sue domande, perché uno che non è in grado di rispondere a qualunque domanda non dovrebbe proprio fare il politico.
Questa è la verità.
Non sapendo fare i politici (non sapendolo fare con onestà), l'unica è distruggere il giornalismo, affinché nessuno metta mai il dito nelle tue "difficoltà", evidenziandole.