la Rai concede il diritto di replica ai movimenti pro vita in "Vieni via con me"

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legittimagiustizia
00giovedì 25 novembre 2010 20:32
che ne pensate?

io credo che i movimenti pro vita non siano altro che quei movimenti che
cercano di imporre il loro credo a tutti..

a chi vuole vivere chi è che impedisce di farlo? chi è che stacca la spina? quindi che senso ha

la libertà di scelta non merita diritto di replica perchè rappresenta tutti
|Lyuba|
00giovedì 25 novembre 2010 20:38
Concordo, nel programma si è parlato di dare la possibilità di scegliere al malato. Comunque che palle, per ogni cosa che viene detta in quel programma c'è qualcuno che vuole un contraddittorio.
--letizia22--
00giovedì 25 novembre 2010 21:14
Re:
|Lyuba|, 25/11/2010 20.38:

Concordo, nel programma si è parlato di dare la possibilità di scegliere al malato. Comunque che palle, per ogni cosa che viene detta in quel programma c'è qualcuno che vuole un contraddittorio.




infatti,nn ha senso,e' fuori dal mondo!
Catgirlsupreme
00giovedì 25 novembre 2010 21:21
la prossima volta non invitavano Vendola... metti la pallina sul piano inclinato il resto lo devi immaginare

ex giusperito
Selkis
00giovedì 25 novembre 2010 21:30
Re:
Catgirlsupreme, 25/11/2010 21:21:

la prossima volta non invitavano Vendola... metti la pallina sul piano inclinato il resto lo devi immaginare

ex giusperito




... e che c'entra vendola con i pro-life/pro-choice?? [SM=x43806]
giusperito
00giovedì 25 novembre 2010 21:44
La prima puntata ha scatenato l'effetto allora devo essere invitato anch'io. Se fosse stato un programma di opinione senza il coinvolgimento del politico non solo in quanto tale, ma per leggere un elenco relativo ad una questione generale, non si sarebbe verificato nessun problema. Fini e Bersani non sarebbero andati e non si sarebbe generata l'implicita legittimazione a dover intervenire per sostenere una posizione. In generale è da lì che è avanzata questa richiesta di par condicio che ha costretto il programma a rincorrere un'equità che non sarebbe necessario. Inoltre hanno sbagliato a voler mostrare quest'aura di imparzialità che non si addice alle opinioni.
--letizia22--
00giovedì 25 novembre 2010 21:45
Re:
Catgirlsupreme, 25/11/2010 21.21:

la prossima volta non invitavano Vendola... metti la pallina sul piano inclinato il resto lo devi immaginare

ex giusperito




non si puo'ammettere il diritto di replica quando in gioco e' la linea culturale del programma,vendola non c'entra nulla.E' come se io facessi un programma con un monologo a favore dei neri,ed un bianco mi chiedesse di intervenire per spiegare che la sua razza ha piu ragione dei neri.Come direbbe di pietro "che c'azzecca"?non sono libero forse nel mio programma di portare avanti le mie idee e di rappresentarle?
--letizia22--
00giovedì 25 novembre 2010 21:46
Re:
giusperito, 25/11/2010 21.44:

La prima puntata ha scatenato l'effetto allora devo essere invitato anch'io. Se fosse stato un programma di opinione senza il coinvolgimento del politico non solo in quanto tale, ma per leggere un elenco relativo ad una questione generale, non si sarebbe verificato nessun problema. Fini e Bersani non sarebbero andati e non si sarebbe generata l'implicita legittimazione a dover intervenire per sostenere una posizione. In generale è da lì che è avanzata questa richiesta di par condicio che ha costretto il programma a rincorrere un'equità che non sarebbe necessario. Inoltre hanno sbagliato a voler mostrare quest'aura di imparzialità che non si addice alle opinioni.




no nn e' da fini e bersani,ma e' cn la storia di ammettere l'intervento di maroni che ora si trovano in questa patetica situazione.
NiXeL101
00giovedì 25 novembre 2010 21:47
Comunque, non so voi, ma secondo me il principio del contraddittorio è una enorme cagata (a meno che non si tratti di questioni tra persone specifiche... ma su questioni di pensiero, filosofiche, astratte, lo vedo una cazzata)...

Saluti [SM=x43629]
giusperito
00giovedì 25 novembre 2010 22:01
infatti nixel hai ragione, perciò la lego a V.
nekonika
00giovedì 25 novembre 2010 22:07
Re:
giusperito, 25/11/2010 22.01:

infatti nixel hai ragione, perciò la lego a V.




Tu ricollegheresti anche l'attentato alle torri gemelle a Vendola....
Tipo quello sketch ne "Il caso Scafroglia" di Guzzanti in cui uno investe un pedone sulle strisce e quando questi gli chiede di portarlo all'ospedale l'investitore inizia a parlare dei comunisti, dell'Unione sovietica, ecc..Non so postare i video altrimenti [SM=x43668] ...
giusperito
00giovedì 25 novembre 2010 23:52
No in verità io non me la prendo con V. che è stato giustamente furbo a sfruttare l'occasione.. la colpa (se proprio di colpa parliamo) è dell'organizzazione che ha concesso spazio ad una sorta di par condicio come necessario contraltare alla presenza di un politico.
napulitanboy
00venerdì 26 novembre 2010 01:56
Re:
legittimagiustizia, 25/11/2010 20.32:

che ne pensate?

io credo che i movimenti pro vita non siano altro che quei movimenti che
cercano di imporre il loro credo a tutti..

a chi vuole vivere chi è che impedisce di farlo? chi è che stacca la spina? quindi che senso ha

la libertà di scelta non merita diritto di replica perchè rappresenta tutti




COndivido...
Comunque, non è ancora deciso nulla... domani si vedono Masi e Ruffini
legittimagiustizia
00venerdì 26 novembre 2010 17:55
'Vieniviaconme', giovani Pdl: ''Associazioni pro-life in trasmissione o mobilitazione''

Roma - (Adnkronos) - Dopo il via libera del Cda Rai che ieri ha sancito il diritto di replica per queste associazioni nella trasmissione di Fazio e Saviano, oggi il dg Rai Masi e il direttore di Rai Tre Ruffini si sono incontrati per esaminare la questione ma ancora non è stato trovato un accordo. Intanto la 'Giovane Italia' fa pressing e attacca i conduttori definiti ''duo tragicomico'' che ''ci sta regalando l'ennesimo atto di uno spettacolo indecente''



Roma, 26 nov. (Adnkronos) - Ancora nessuna decisione da parte del direttore generale della Rai e del direttore di Rai Tre sull'intervento delle associazioni pro-vita a 'Vieni via con me' sancite ieri dall'ordine del giorno approvato dal Cda di viale Mazzini . Masi e Ruffini, si sono incontrati questa mattina per esaminare l'odg ma ''allo stato - si legge in una nota Rai - nessuna decisione è stata ancora assunta in merito''.

In attesa della decisione arriva il pressing dei giovani del Pdl che avvertono: o le associazioni pro-life avranno diritto di replica a 'Vieni via con me' o scatta la mobilitazione.
Cesare Giardina, presidente della Giovane Italia Roma, bolla infatti cone ''inaccettabile'' il rifiuto di Fazio e Saviano ad ospitare la testimonianza delle associazioni Pro-life'. ''Nonostante il voto favorevole del Cda della Rai - sottolinea Giardina - il duo tragicomico ci sta regalando l'ennesimo atto di uno spettacolo indecente. Infatti come succede nei salotti radical chic della sinistra italiana, bisogna imporre un pensiero unico in faccia alla democrazia, alla libertà e alla pluralità di espressione".
Quindi rivolgendosi a Ruffini dicono: ''Conceda il diritto di replica, se oggi non verrà concesso a queste persone di partecipare alla trasmissione, sara' la Giovane Italia a dare voce alle associazioni per la vita, mobilitandosi sotto la Rai, e mettendo in scena una contro puntata di 'Vieni via con me'".
legittimagiustizia
00sabato 27 novembre 2010 22:54

VESPA SFIDA FAZIO

Roma - Sarà Porta a Porta a dedicare questa settimana una puntata ai movimenti pro-vita dopo la polemica aperta dalla presenza di Beppino Englaro e della signora Welby a Vieni via con me. Ne dà notizia il programma di Bruno Vespa.

Una puntata per i pro vita "La prossima settimana Porta a Porta manderà in onda una puntata speciale dedicata alle persone che vivono in uno stato vegetativo persistente, assistite da familiari che hanno cambiato completamente le loro abitudini di vita e di lavoro per stargli accanto", annuncia il programma di Raiuno. "Negli anni scorsi Porta a Porta ha trasmesso molti dibattiti sul tema. Fu la prima ad invitare Beppino Englaro, tornato poi frequentemente nel programma ed ha ospitato anche la signora Welby. Stavolta Bruno Vespa ha deciso per una sera di cambiare il format della trasmissione e parlerà soltanto con chi ha deciso di non interrompere il ciclo vitale dei propri cari. Nessun politico, nessun commentatore, solo protagonisti di storie ai quali altrove si è deciso di non dare voce".
napulitanboy
00sabato 27 novembre 2010 22:58
Re:
legittimagiustizia, 27/11/2010 22.54:


VESPA SFIDA FAZIO

Roma - Sarà Porta a Porta a dedicare questa settimana una puntata ai movimenti pro-vita dopo la polemica aperta dalla presenza di Beppino Englaro e della signora Welby a Vieni via con me. Ne dà notizia il programma di Bruno Vespa.

Una puntata per i pro vita "La prossima settimana Porta a Porta manderà in onda una puntata speciale dedicata alle persone che vivono in uno stato vegetativo persistente, assistite da familiari che hanno cambiato completamente le loro abitudini di vita e di lavoro per stargli accanto", annuncia il programma di Raiuno. "Negli anni scorsi Porta a Porta ha trasmesso molti dibattiti sul tema. Fu la prima ad invitare Beppino Englaro, tornato poi frequentemente nel programma ed ha ospitato anche la signora Welby. Stavolta Bruno Vespa ha deciso per una sera di cambiare il format della trasmissione e parlerà soltanto con chi ha deciso di non interrompere il ciclo vitale dei propri cari. Nessun politico, nessun commentatore, solo protagonisti di storie ai quali altrove si è deciso di non dare voce".




Più che legittima la scelta...
Ma decisamente amorale la motivazione di fondo ( che è palese )

Da un uomo privo di spina dorsale come lui potevamo aspettarcelo [SM=x43606]
legittimagiustizia
00sabato 27 novembre 2010 23:00
Re: Re:
napulitanboy, 27/11/2010 22.58:




Più che legittima la scelta...
Ma decisamente amorale la motivazione di fondo ( che è palese )

Da un uomo privo di spina dorsale come lui potevamo aspettarcelo [SM=x43606]




articolo di Cappato a tal riguardo

Eutanasia. Cappato: in fila dietro Vespa, ecco i falsari pro-tortura. E intanto il governo non rinnova i livelli essenziali di assistenza



Bruno Vespa annuncia di voler dedicare una puntata ai malati-che-vogliono-vivere. Non è una novità. Partecipai io stesso a un Porta a un Porta dove per i primi 40 minuti Vespa trasmise un servizio dedicato a storie di umanità e dignità davvero splendida, ma esplicitamente usate da Vespa stesso per ingannare i telespettatori inducendo la falsa nozione in base alla quale ci sarebbe qualcuno -indovinate chi- per le quali quelle vite non sono degne di essere vissute. A “dibattere”, dopo la mezzanotte e senza ascolti, erano lasciati “i politici”. Dopo l'una di notte, fu data la parola a Paolo Ravasin e al suo videotestamento clandestino.
Adesso, per il giochino sporco e in malafede de “i-malati-che vogliono-vivere contro i-malati-che-vogliono-morirre” ecco che si è fatta la fila: dietro a Vespa e Tg2 dossier, in coda ci sono già Domenica-in, Sgarbi e la nutrita schiera dei falsari di regime, impegnati a manipolare casi drammatici utilizzandoli per imporre una tortura a chi non la vuole, negando quella libertà e responabilità di scelta così fondamentale tanto a chi vuole lottare contro la malattia quanto a chi desidera di interrompere un'agonia divenuta insopportabile.
I campioni della disinformazione e della censura si ergono oggi a paladini della libertà, come se fosse stato per colpa di Piero Welby o Eluana Englaro -e non dei loro protetti e protettori dei Palazzi Romani e Vaticani- che si impedisce da 10 anni che sia aggiornato l'elenco delle strumentazioni rimborsabili per le persone disabili, o che si approvino finalmente i livelli essenziali di assistenza. Tremonti, Sacconi, Fazio e Roccella potrebbero spiegare loro che per i-malati-che-vogliono-vivere è più facile trovare trasmissioni televisive che trovare una manciata d irisorse i nfinanziaria.
napulitanboy
00sabato 27 novembre 2010 23:09
Re: Re: Re:
legittimagiustizia, 27/11/2010 23.00:




articolo di Cappato a tal riguardo

Eutanasia. Cappato: in fila dietro Vespa, ecco i falsari pro-tortura. E intanto il governo non rinnova i livelli essenziali di assistenza



Bruno Vespa annuncia di voler dedicare una puntata ai malati-che-vogliono-vivere. Non è una novità. Partecipai io stesso a un Porta a un Porta dove per i primi 40 minuti Vespa trasmise un servizio dedicato a storie di umanità e dignità davvero splendida, ma esplicitamente usate da Vespa stesso per ingannare i telespettatori inducendo la falsa nozione in base alla quale ci sarebbe qualcuno -indovinate chi- per le quali quelle vite non sono degne di essere vissute. A “dibattere”, dopo la mezzanotte e senza ascolti, erano lasciati “i politici”. Dopo l'una di notte, fu data la parola a Paolo Ravasin e al suo videotestamento clandestino.
Adesso, per il giochino sporco e in malafede de “i-malati-che vogliono-vivere contro i-malati-che-vogliono-morirre” ecco che si è fatta la fila: dietro a Vespa e Tg2 dossier, in coda ci sono già Domenica-in, Sgarbi e la nutrita schiera dei falsari di regime, impegnati a manipolare casi drammatici utilizzandoli per imporre una tortura a chi non la vuole, negando quella libertà e responabilità di scelta così fondamentale tanto a chi vuole lottare contro la malattia quanto a chi desidera di interrompere un'agonia divenuta insopportabile.
I campioni della disinformazione e della censura si ergono oggi a paladini della libertà, come se fosse stato per colpa di Piero Welby o Eluana Englaro -e non dei loro protetti e protettori dei Palazzi Romani e Vaticani- che si impedisce da 10 anni che sia aggiornato l'elenco delle strumentazioni rimborsabili per le persone disabili, o che si approvino finalmente i livelli essenziali di assistenza. Tremonti, Sacconi, Fazio e Roccella potrebbero spiegare loro che per i-malati-che-vogliono-vivere è più facile trovare trasmissioni televisive che trovare una manciata d irisorse i nfinanziaria.




[SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]

E' questo il punto fondamentale. Non ho notato nelle parole di Saviano un voler a tutti i costi inneggiare alla eutanasia o pratiche ad essa assimilabili.
L'attenzione era tutta volta verso quella libertà della quale ora gli individui non sono dotati. La libertà di scegliere di vivere tutto il percorso degenerativo della malattia attaccati ad una macchina che ti prolunga ( al tempo stesso ) la vita e l'agonia, oppure no.

Essere pro o contro lo " staccare la spina " si pone su un livello di discussione diverso.
La libertà di discuterne nasce dalla libertà di fare. Finché non ci sarà libertà di fare, si discuterà del nulla!


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