chi li conosce?

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Giubo
00domenica 12 dicembre 2010 14:44
si sta facendo tanta polemica per questo Scilipo di Idv che pare voti la fiducia..ma io credo che questo tizio sia solo la punta dell'iceberg..è un altro il punto,ragazzi..dei 940 e passa cosiddetti 'eletti dal popolo',a parte i 'soliti' noti,chi li conosce per la maggior parte? chi li ha mai visti? e soprattuto,chi ha deciso che siano lì? E'la prima cosa che deve essere cambiata...dobbiamo scegliere e soprattutto dobbiamo sapere chi sono perchè non è giusto che una specie di 'padrino',per dirne una,nel napoletano venga acclamato e magari a vederlo a Prato o a Chivasso faccia ridere la gente..
JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 15:15
Re:
Giubo, 12/12/2010 14.44:

si sta facendo tanta polemica per questo Scilipo di Idv che pare voti la fiducia..ma io credo che questo tizio sia solo la punta dell'iceberg..è un altro il punto,ragazzi..dei 940 e passa cosiddetti 'eletti dal popolo',a parte i 'soliti' noti,chi li conosce per la maggior parte? chi li ha mai visti? e soprattuto,chi ha deciso che siano lì? E'la prima cosa che deve essere cambiata...dobbiamo scegliere e soprattutto dobbiamo sapere chi sono perchè non è giusto che una specie di 'padrino',per dirne una,nel napoletano venga acclamato e magari a vederlo a Prato o a Chivasso faccia ridere la gente..




Condivido tutto, ma sai che anche col Mattarellum (con voto di preferenza) certi loschi figuri cmq erano eletti?
Innanzitutto candidandoli come capolista in collegi blindati, poi c'era il ripescaggio della quota proporzionale al 25%.
angel in the sky
00domenica 12 dicembre 2010 15:16
in realtà la soluzione sarebbe il ritorno al proporzionale puro, ma nessuno degli attuali partiti la vuole.


JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 15:27
Secondo me il problema del trasformismo non si risolve con la legge elettorale. E' un problema atavico del nostro paese. Se vai a rivedere le cronache parlamentari dell'epoca preunitaria non troverai nulla di diverso rispetto ad oggi.
Storicamente questo paese è incapace a scegliere la propria classe dirigente.
giusperito
00domenica 12 dicembre 2010 15:28
Il proporzionale farebbe da detonatore..

Meglio la legge truffa..
JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 15:30
Re:
giusperito, 12/12/2010 15.28:

Il proporzionale farebbe da detonatore..

Meglio la legge truffa..




In Germania ha detonato qualcosa?

Il problema è il popolo. Sono certo che Cameron e Blair sarebbero diventati premier anche se l'Inghilterra fosse passata di botto ad un proporzionale secco.
giusperito
00domenica 12 dicembre 2010 15:34
Re:
JuanManuelFangio, 12/12/2010 15.27:

Secondo me il problema del trasformismo non si risolve con la legge elettorale. E' un problema atavico del nostro paese. Se vai a rivedere le cronache parlamentari dell'epoca preunitaria non troverai nulla di diverso rispetto ad oggi.
Storicamente questo paese è incapace a scegliere la propria classe dirigente.




Non parlerei di incapacità visto che anche i bravi elettori che votano idv si sono ritrovati con il peggio del mondo politico. NOn si tratta solo di Mastella. Il problema non è degli elettori che in un modo o nell'altro si ritrovano a fare delle scelte obbligate (forse solo la scelta da parte dell'elettore nel sistema proporzionale pure come diceva angel avrebbe un senso). Credo che la soluzione sarebbe nel rendere riconoscibile chi salta dall'altro lato e lasciare la possibilità agli elettori di valutare se è una scelta legittima o meno (penso a Fini che ora è un traditore\trasformista che va con il PD,ma che è profondamente diverso dai transufghi dell'idv).
Il problema è nella storia di questo Paese e nella mentalità diffusa per la quale il sistema politico può garantire i diritti che appunto diventano delle concessioni.
JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 15:42
Re: Re:
giusperito, 12/12/2010 15.34:




Non parlerei di incapacità visto che anche i bravi elettori che votano idv si sono ritrovati con il peggio del mondo politico. NOn si tratta solo di Mastella. Il problema non è degli elettori che in un modo o nell'altro si ritrovano a fare delle scelte obbligate (forse solo la scelta da parte dell'elettore nel sistema proporzionale pure come diceva angel avrebbe un senso). Credo che la soluzione sarebbe nel rendere riconoscibile chi salta dall'altro lato e lasciare la possibilità agli elettori di valutare se è una scelta legittima o meno (penso a Fini che ora è un traditore\trasformista che va con il PD,ma che è profondamente diverso dai transufghi dell'idv).
Il problema è nella storia di questo Paese e nella mentalità diffusa per la quale il sistema politico può garantire i diritti che appunto diventano delle concessioni.



I bravi elettori che votano idv lo hanno fatto solo ed esclusivamente per protesta. Il maggior partito di opposizione in questi anni è stato eccessivamente morbido e la parte dell'elettorato più schifata da tale doppiezza ha preferito dare il suo voto ad un partito che non è un partito, poiché a parte l'antiberlusconismo l'idv non ha nulla.
Capisco il discorso sulla riconoscibilità, ma sei sicuro che gli elettori vogliano riconoscere chi cambia schieramento? Io credo che molti continuerebbero a voltarli per convenienza. L'Italia è il paese delle clientele.



giusperito
00domenica 12 dicembre 2010 17:06
Ecco allora sarebbe il caso di eliminare le clientele alla radice.. nessuno è santo..
Inoltre il bravo elettore dell'idv almeno aveva qualcosa di chiaro da votare e gli interessava votare proprio per quello, cioè solo ed esclusivamente contro B. In pratica quegli elettori saranno anche incapaci di scegliere la loro classe dirigente, ma mai come in questo caso la loro scelta era chiara ed invece si sono ritrovati gabbati. Allora penso che il problema non sia solo dell'elettore o dell'eletto, ma dell'intero sistema. Penso allo scandalo romano di Alemanno che è riuscito a fare peggio degli osservatori delle trote nel Tevere di Veltroni. Il problema è la pervasività del sistema politico nella vita quotidiana. Il trasformismo è un problema tipico di qualsiasi sistema di potere. Chi comanda tende a proteggere la propria utilità. In fin dei conti molti voteranno la fiducia a B. per avere ancora lo stipendio da parlamentare. Purtroppo anche i politici massimizzano la loro funzione utilità e spesso la loro utilità non ha nulla a che vedere con il bene dei cittadini.
Come dicevi tu non è un problema di sistema elettorale (io sarei meno netto e direi che il maggioritario è da preferire perché rende riconoscibile chi ha sbagliato.. il mio correttivo sarebbe l'alternative vote australiano che mi sembra un ottimo esempio di democrazia). In ogni caso il mio riferimento alla legge truffa coglieva proprio un problema tipico dell'Italia moderna. Siamo disponibili ad accettare che una coalizione con il 40% scarso possa governarci, mentre De Gasperi fu accusato di "colpo di Stato" con la legge appunto truffa. I tempi sono cambiati ed in peggio, ma purtroppo,secondo me, è colpa del sistema proporzionale che ha permesso alla balena bianca ed ai suoi 3 o 4 sodali di restare fermi in una sostanziale impossibilità di alternanza. In fin dei conti le elezioni della prima repubblica sono state tutte una farsa.
JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 18:31
Re:
giusperito, 12/12/2010 17.06:

Ecco allora sarebbe il caso di eliminare le clientele alla radice.. nessuno è santo..
Inoltre il bravo elettore dell'idv almeno aveva qualcosa di chiaro da votare e gli interessava votare proprio per quello, cioè solo ed esclusivamente contro B. In pratica quegli elettori saranno anche incapaci di scegliere la loro classe dirigente, ma mai come in questo caso la loro scelta era chiara ed invece si sono ritrovati gabbati. Allora penso che il problema non sia solo dell'elettore o dell'eletto, ma dell'intero sistema. Penso allo scandalo romano di Alemanno che è riuscito a fare peggio degli osservatori delle trote nel Tevere di Veltroni. Il problema è la pervasività del sistema politico nella vita quotidiana. Il trasformismo è un problema tipico di qualsiasi sistema di potere. Chi comanda tende a proteggere la propria utilità. In fin dei conti molti voteranno la fiducia a B. per avere ancora lo stipendio da parlamentare. Purtroppo anche i politici massimizzano la loro funzione utilità e spesso la loro utilità non ha nulla a che vedere con il bene dei cittadini.
Come dicevi tu non è un problema di sistema elettorale (io sarei meno netto e direi che il maggioritario è da preferire perché rende riconoscibile chi ha sbagliato.. il mio correttivo sarebbe l'alternative vote australiano che mi sembra un ottimo esempio di democrazia). In ogni caso il mio riferimento alla legge truffa coglieva proprio un problema tipico dell'Italia moderna. Siamo disponibili ad accettare che una coalizione con il 40% scarso possa governarci, mentre De Gasperi fu accusato di "colpo di Stato" con la legge appunto truffa. I tempi sono cambiati ed in peggio, ma purtroppo,secondo me, è colpa del sistema proporzionale che ha permesso alla balena bianca ed ai suoi 3 o 4 sodali di restare fermi in una sostanziale impossibilità di alternanza. In fin dei conti le elezioni della prima repubblica sono state tutte una farsa.



Il sistema proporzionale aveva 4 o 5 partiti presenti in parlamento. Col passaggio al maggioritario sono triplicati. Questi sono i dati. E non dirmi che il proliferare di partitini nel Mattarellum è dovuto al 25% di proporzionale!!

democrat4lyf90
00domenica 12 dicembre 2010 18:57
sì sì giusto giusto ,comunque io sono d'accordo con Juan a prescindere [SM=x43665]
JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 19:04
Re:
democrat4lyf90, 12/12/2010 18.57:

sì sì giusto giusto ,comunque io sono d'accordo con Juan a prescindere [SM=x43665]




io non sempre sono d'accordo co sto Juan
angel in the sky
00domenica 12 dicembre 2010 19:08
Re: Re:
giusperito, 12/12/2010 15.34:




Il problema non è degli elettori che in un modo o nell'altro si ritrovano a fare delle scelte obbligate (forse solo la scelta da parte dell'elettore nel sistema proporzionale pure come diceva angel avrebbe un senso).



con l'attuale legge elettorale e un po' meno col maggioritario gli elettori si sono trovati di fronte a candidati già decisi dall'alto. Quindi: bere o affogare. Si va sempre a votare turandosi il naso, perché c'è sempre qualcuno in lista che non piace.

Col proporzionale puro c'è almeno la possibilità di scegliere.

E, poi, col proporzionale puro avevamo 7 partiti in parlamento, adesso si è perso il conto.
C'è anche da dire che quella, pur tanto vituperata, era pur sempre una classe dirigente di tutt'altro spessore rispetto a quella attuale.







Giubo
00domenica 12 dicembre 2010 20:28
Juan Manuel ma io non parlo solo del trasformismo....è proprio tutto che non va
JuanManuelFangio
00domenica 12 dicembre 2010 21:51
Re:
Giubo, 12/12/2010 20.28:

Juan Manuel ma io non parlo solo del trasformismo....è proprio tutto che non va




Perché non proviamo ad aggiustarle noi le cose che non vanno?
giusperito
00domenica 12 dicembre 2010 22:03
Re: Re:
JuanManuelFangio, 12/12/2010 18.31:



Il sistema proporzionale aveva 4 o 5 partiti presenti in parlamento. Col passaggio al maggioritario sono triplicati. Questi sono i dati. E non dirmi che il proliferare di partitini nel Mattarellum è dovuto al 25% di proporzionale!!




Non parlerei di dati, ma di interpretazione che ne dai tu. Nei sistemi maggioritari non si verifica la moltiplicazione di partiti a cui ti riferisci tu. Credo che la moltiplicazione sia dovuta ad altro. La moltiplicazione credo sia risolvibile con gli sbarramenti e non dipendono necessariamente dai sistemi elettorali. Non individuo la regola di correlazione.


Sul proporzionale puro è vero che c'è scelta del candidato (cosa santissima) ma il problema è sempre i poteri dei politici.
Paperino!
00lunedì 13 dicembre 2010 01:56
Re:
JuanManuelFangio, 12/12/2010 15.27:

Secondo me il problema del trasformismo non si risolve con la legge elettorale. E' un problema atavico del nostro paese. Se vai a rivedere le cronache parlamentari dell'epoca preunitaria non troverai nulla di diverso rispetto ad oggi.
Storicamente questo paese è incapace a scegliere la propria classe dirigente.




Ma finché si trasforma uno che conosci, che stimavi, e che hai votato, puoi sempre decidere di non votarlo più, e magari perde anche la stima degli elettori del partito nel quale va.
Oppure è una persona così valida, che l'hai scelta fin dall'inizio per questo, e continui a comprendere le sue scelte....

Ma quando tu non sai nemmeno chi cacchio sia sto Tizio, non l'hai mai votato, non l'hai mai sentito nominare...poi si prende i tuoi voti e se ne va in un altro schieramento...perdonami ma il problema è un pò diverso...e storicamente non ho molte memorie al riguardo.
E' oggettivamente una schifezza.
lulae
00lunedì 13 dicembre 2010 02:44


Questa sera era ospite a ndp su La7 Piergiorgio Odifreddi.
L'intervista non è stata delle più esaustive ma circa l'utilità o meno di una "quasiasi" legge elettorale è ricorso al Teorema di Arrow(sì anch'io pensavo che non lo avrei più sentito nominare [SM=x43822] ):" in pratica,detto in soldoni, la democrazia non esiste..."


approfondisco prima di andare a dormire QUI
giusperito
00lunedì 13 dicembre 2010 11:55
Ne ho parlato fino alla nausea sul forum del teorema di Arrow, ma ciò che convalida la tua affermazione sull'inesistenza della democrazia è ciò che Popper e poi soprattutto Nozick chiamano la dittatura della maggioranza.
Mettiamo che il voto possa anche essere transitivo e che abbiamo solo due scelte (carne o pesce). In questa situazione la democrazia esisterebbe? Tra Barabba e Gesù?
L'unica speranza è che una maggioranza del 99% non possa in alcun modo scegliere per l'1% di dissenzienti. In linea di principio una maggioranza potrebbe decidere democraticamente di instaurare una dittatura.
L'unica vera possibilità per la democrazia (termine il cui abuso nella storia è paradigmatico) è l'esistenza di precisi limiti a ciò che il potere può fare. In generale il limite è rappresentato dalla tutela dell'individuo dal bene collettivo e dalla volontà delle masse. Su questo argomento è interessante la demarchia di Hayek e la teoria di Nozick
nekonika
00lunedì 13 dicembre 2010 12:00
Re:
giusperito, 13/12/2010 11.55:

Ne ho parlato fino alla nausea sul forum del teorema di Arrow, ma ciò che convalida la tua affermazione sull'inesistenza della democrazia è ciò che Popper e poi soprattutto Nozick chiamano la dittatura della maggioranza.
Mettiamo che il voto possa anche essere transitivo e che abbiamo solo due scelte (carne o pesce). In questa situazione la democrazia esisterebbe? Tra Barabba e Gesù?
L'unica speranza è che una maggioranza del 99% non possa in alcun modo scegliere per l'1% di dissenzienti. In linea di principio una maggioranza potrebbe decidere democraticamente di instaurare una dittatura.
L'unica vera possibilità per la democrazia (termine il cui abuso nella storia è paradigmatico) è l'esistenza di precisi limiti a ciò che il potere può fare. In generale il limite è rappresentato dalla tutela dell'individuo dal bene collettivo e dalla volontà delle masse. Su questo argomento è interessante la demarchia di Hayek e la teoria di Nozick




Già m'immagino i risultati......i limiti al potere sono l'unico mezzo che "quelli non al potere" hanno per contrastare l'arbitrarietà delle sue scelte. E nonostante i limiti non stiamo messi benissimo, figuriamoci senza.
giusperito
00lunedì 13 dicembre 2010 12:07
Infatti io sostengo la necessità di limiti stringenti.. In Costituzione si parla solo di intervento dello Stato (fatto salvo qualche passaggio sulle libertà).
nekonika
00lunedì 13 dicembre 2010 12:34
Re:
giusperito, 13/12/2010 12.07:

Infatti io sostengo la necessità di limiti stringenti.. In Costituzione si parla solo di intervento dello Stato (fatto salvo qualche passaggio sulle libertà).




Scusa ma avevo letto che non c'era bisogno di limiti, perciò l'ho evidenziato. Sto un po' fusa [SM=x43821] Dunque concordo. [SM=x43799]
giusperito
00lunedì 13 dicembre 2010 14:00
dai da un liberale come me poi.. mi sento quasi offeso :D..

Dai mo' ven natal..
nekonika
00lunedì 13 dicembre 2010 14:03
Re:
giusperito, 13/12/2010 14.00:

dai da un liberale come me poi.. mi sento quasi offeso :D..

Dai mo' ven natal..




E' il tuo slogan di questo periodo?! [SM=x43626]
giusperito
00lunedì 13 dicembre 2010 16:49
Si anche noi falchi liberisti abbiamo un cuore sensibile al jingle bells (ovviamente visto che siamo filoamericani)
JuanManuelFangio
00lunedì 13 dicembre 2010 21:15
Sostenere che i sistemi maggioritari siano ontologicamente adatti ad evitare la moltiplicazione dei partiti risale ad una vecchia tesi di Duverger che è ampiamente smentita dai fatti. Lo stesso Sartori, convinto sostenitore del maggioritario, ne è un fervente critico.
Bisogna distinguere da un lato un assetto già polarizzato con due o tre partiti, ove il maggioritario può senza dubbio mantenere lo status quo, dall'altro un panorama zeppo di compagini partitiche per lo più eterogenee, ove il maggioritario - vedi il caso dell'Italia - non può in nessun modo semplificare lo scenario politico.
Sullo sbarramento ovviamente condivido ma è comunque più coerente con un sistema di tipo proporzionale. In ogni caso, ho una preferenza per il proporzionale ma nessuna pregiudiziale ideologica perché il sistema elettorale va considerato in termini di coerenza-opportunità rispetto al sistema politico in essere, e non in termini di ideologismi.

Sulla democrazia il discorso è differente. Che esso sia un sistema assolutamente imperfetto (ma cosa non lo è?) è cosa pacifica. In realtà più che di democrazia sarebbe corretto parlare di democrazia liberale. In una simile accezione l'ipotesi Popperiana di dittatura della maggioranza non verrebbe proprio a porsi, poiché la stessa esistenza dello stato, prima ancora del sistema democratico in sé, è deputato alla difesa delle libertà dell'individuo. Giusperito cita correttamente Hayek per rendere un esempio del concetto. In realtà la stessa impostazione di Hayek della Costituzione della libertà implica una codificazione della stessa. Ma ragionando in termini di pura logica bisogna ammettere - e questo è il punto di maggior contraddittorietà della teoria di Hayek - che nel momento in cui si codifica la libertà si va verso una limitazione della stessa.
Tutto ciò per dire che sul piano logico possiamo trovare mille argomentazioni contro la democrazia (vedi teorema di Arrow) per cui credo che la risposta più esauriente a questi interrogativi l'abbia data proprio Churchill nella celeberrima frase: "E' stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora."
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