Vaticano Vs Israele (contraddizioni)

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Etrusco
00martedì 12 ottobre 2010 01:02

Polemiche sul giuramento dei nuovi cittadini

Fedeltà allo stato ebraico, il Vaticano denuncia le contraddizioni di Israele

Mons. Antonio Naguib, patriarca della Chiesa copto-cattolica d'Egitto e relatore generale del sinodo speciale sul Medio Oriente indetto da Benedetto XVI, esprime l'incredulità e il disagio della Chiesa cattolica per la recente legge approvata dal governo israeliano in forza della quale i nuovi cittadini non ebrei dovranno giurare fedeltà allo "Stato ebraico e democratico d'Israele" e non più solamente allo Stato d'Israele.

 
 
Il premier Netanyahu

Il premier Netanyahu

Tel Aviv, 11-10-2010

 

Non diventa cittadino israeliano chi non è ebreo. Una "flagrante contraddizione, una cosa non logica, contraria ai principi democratici che si dice di voler affermare".

Nel gabinetto
A Tel Aviv contro l'emendamento proposto hanno votato 8 ministri; i voti favorevoli sono stati 22. Secondo quanto ha riferito la radio pubblica, il premier Netanyahu ha stabilito che una commissione di ministri studiera' la proposta del ministro della Giustizia Neeman di estendere l'emendamento anche agli ebrei che si avvarranno della Legge del Ritorno.

"Questa decisione dello Stato d'Israele di far giurare fedeltà allo Stato ebraico personalmente credo sia una forte contraddizione" ha detto il patriarca. "Non si può - ha aggiunto - affermare e annunciare pubblicamente di essere uno Stato democratico, uno Stato civile e allo stesso tempo dire che in questa democrazia s'impone una cosa di questo genere".

Verso un referendum
Eventuali ritiri territoriali di Israele dalle alture del Golan o da Gerusalemme est - da aree cioè occupate militarmente nel 1967, sulle quali è stata estesa la legislazione israeliana - dovranno essere convalidati da un referendum nazionale, in assenza di una forte maggioranza in parlamento. Questa la posizione espressa oggi da una commissione ministeriale, secondo cui il governo dovrà adesso sostenere una bozza di legge in merito presentata tre anni fa in parlamento dal deputato Yariv Levin (Likud). In base a quella iniziativa per essere convalidati eventuali ritiri dal Golan o da Gerusalemme est dovranno essere approvati da almeno 80 deputati dei 120 della Knesset. Qualora nella Knesset non ci fosse questa maggioranza, allora - secondo Levin - occorrerà tenere un referendum popolare.

Pillole di ottimismo:
Vertice ad Amman tra il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner e il suo omologo spagnolo Miguel Angel Moratinos con il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas nel tentativo di contribuire per evitare il fallimento dei colloqui di pace con Israele, messi a repentaglio dalla mancata proroga della moratoria sulle costruzioni degli insediamenti israeliani in Cisgiordania.

I colloqui si terranno nella residenza dell'ambasciatore palestinese nella capitale giordana, con l'obiettivo di riaffermare il ruolo dell'Unione europea in seno ai negoziati e incoraggiare la rapida creazione di uno Stato palestinese.

Prima di Abbas, Kouchner e Moratinos vedranno il re giordano Abdallah II, sempre nel quadro degli sforzi per la ripresa delle trattative dirette tra palestinesi ed israeliani, mentre ieri il capo della diplomazia francese ha avuto un incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Sono ottimista" sul fatto che si possa trovare un compromesso sulla questione delle colonie, ha detto Kouchner, prima di incotrare Abbas. 

Pillole di realismo:
"Israele ha seppellito l'accordo di Oslo e gli altri firmati con l'Olp", denuncia Abu Mazen secondo quanto riferisce il capodelegazione palestinese Saeb Erakat. L'intesa di Oslo, firmata nel 1993, prevedeva l'autonomia palestinese ed e'la base di tutti i passi successivi verso la pace. Abbas ha acusato Israele di aver spogliato l'Autorità palestinese di molti dei suoi limitati poteri nei territori occupati con "intrusioni quotidiane" nelle aree governate dai palestinesi. 

Fonte: RaiNews24 11/10/2010

Altre fonti:

www.ilsecoloxix.it/p/esteri/2010/10/11/AMuwOR8D-israele_giuramento_criti...

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Sinodo-su-Medio-Oriente-critica-Israele-Giuramento-di-fedelta-non-e-democratico_311088529089.html

http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/11/news/sinodo_critiche_a_giuramento_fedelt_israele-7944927/?ref=HREC1-8

Paperino!
00martedì 12 ottobre 2010 01:59
Re:
Etrusco, 12/10/2010 1.02:

Polemiche sul giuramento dei nuovi cittadini

" "Non si può - ha aggiunto - affermare e annunciare pubblicamente di essere uno Stato democratico, uno Stato civile e allo stesso tempo dire che in questa democrazia s'impone una cosa di questo genere".




S'impone.....ero curiosissimo di leggere la "definizione" di quel che per la Chiesa era contrario a uno stato civile e democratico...
Ma son rimasto deluso dalla conclusione: "una cosa di questo genere".

Forse voleva dire che uno stato civile e democratico non impone la fedeltà alla religione? Oppure il concetto era diverso??
La locuzione usata è stata casuale?
Oppure ci hanno pensato ore ed ore e non sapevano con che locuzione esprimerlo?
Io sarei davvero curioso di sollecitare il Vaticano a specificare meglio quella locuzione....
Interessante..


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