Una volta tanto, una bella storia.

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Astronascente86
00martedì 26 ottobre 2010 01:14
NAPOLI - Quando l'anno scorso era stato condannato a tre anni per rapina aveva subito pensato al suo destino: ''E ora - ricorda - chi me la dara' un'occasione per cambiare vita?''. Quell'occasione per Mario, 19 anni, e' invece arrivata. Il giovane napoletano di Forcella ha seguito un corso da pizzaiolo nell'istituto penale per i minorenni di Nisida ed oggi e' stato assunto in uno dei ristoranti della catena ''Fratelli La Bufala''. L'opportunita' si e' materializzata grazie al progetto ''Finche' c'e' pizza c'e' speranza'', organizzato dall'associazione 'Scugnizzi', che si occupa di ragazzi a rischio, in collaborazione con il gruppo napoletano della ristorazione che ha locali in tutta Italia, ma anche negli Usa, in Spagna e a Dubai. ''Mario - spiega uno dei responsabili della formazione nell'istituto di Nisida - e' stato selezionato tra i 60 detenuti che hanno seguito il nostro corso per pizzaioli. Noi gli insegniamo un modo per reinserirsi nella societa' una volta fuori, ma per loro e' molto difficile superare le diffidenze. Per questo la disponibilita' di imprenditori e artigiani ad accoglierli e' estremamente preziosa''. Lui, Mario, e' stato ben accolto dai suoi primi colleghi: ''Non avevo mai lavorato - racconta - e temevo una certa diffidenza da parte dei colleghi, invece mi hanno accolto bene ed ho una seconda possibilita' che non credevo avrei avuto''. A scuola si e' fermato alla terza media, poi ha iniziato una strada che lo ha portato alla rapina, all'arresto, alla condanna a tre anni, di cui otto scontati a Nisida. Li', due mesi di corso gli sono bastati per apprendere le basi del mestiere, e ora il giovane napoletano, che gode di un regime di semiliberta', sogna di poter crescere ancora: ''Comincia una nuova vita - spiega Mario - in cui potro' stare vicino ai miei familiari, ma anche guadagnare qualcosa e pensare di costruirmi una famiglia mia. Magari un giorno potrei anche riuscire ad avere una mia pizzeria e la prima cosa che faro' sara' assumere qualche ragazzo di Nisida, per dare anche ad altri l'opportunita' che ho avuto io''. Una storia a lieto fine, quindi, che, pero', fa emergere come il maggior sforzo per il reinserimento dei giovani detenuti arrivi dal mondo dell'associazionismo. ''E' grave - commenta l'esponente dell'Mpa Salvatore Ronghi - che la politica non intervenga per l'inclusione sociale degli ex detenuti. Anche nel piano per il lavoro presentato recentemente dalla Giunta regionale della Campania non si fa alcun accesso ad una politica in questo senso''. Lo scarso intervento pubblico in materia e' stato menzionato anche da Angelo Marino, consigliere regionale dell'Mpa che ha sottolineato: ''Il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni sul territorio''. Il progetto di inclusione sociale proseguira' il prossimo 27 ottobre con un triangolare di calcio nel penitenziario di Nisida a cui parteciperanno anche alcun alunni dell'Istituto Superiore 'Gaetano Filangieri' di Frattamaggiore, mentre i vertici del gruppo 'Fratelli La Bufala' hanno annunciato il via ad un programma di formazione a Nisida che vedra' quindi in futuro altri giovani trovare uno sbocco lavorativo di reinserimento.

fonte: ansa.it
sanimma
00martedì 26 ottobre 2010 09:50
mi fa piacere in fondo errare è umano
missdody
00martedì 26 ottobre 2010 11:17
Re:
Astronascente86, 26/10/2010 1.14:

NAPOLI - Quando l'anno scorso era stato condannato a tre anni per rapina aveva subito pensato al suo destino: ''E ora - ricorda - chi me la dara' un'occasione per cambiare vita?''. Quell'occasione per Mario, 19 anni, e' invece arrivata. Il giovane napoletano di Forcella ha seguito un corso da pizzaiolo nell'istituto penale per i minorenni di Nisida ed oggi e' stato assunto in uno dei ristoranti della catena ''Fratelli La Bufala''. L'opportunita' si e' materializzata grazie al progetto ''Finche' c'e' pizza c'e' speranza'', organizzato dall'associazione 'Scugnizzi', che si occupa di ragazzi a rischio, in collaborazione con il gruppo napoletano della ristorazione che ha locali in tutta Italia, ma anche negli Usa, in Spagna e a Dubai. ''Mario - spiega uno dei responsabili della formazione nell'istituto di Nisida - e' stato selezionato tra i 60 detenuti che hanno seguito il nostro corso per pizzaioli. Noi gli insegniamo un modo per reinserirsi nella societa' una volta fuori, ma per loro e' molto difficile superare le diffidenze. Per questo la disponibilita' di imprenditori e artigiani ad accoglierli e' estremamente preziosa''. Lui, Mario, e' stato ben accolto dai suoi primi colleghi: ''Non avevo mai lavorato - racconta - e temevo una certa diffidenza da parte dei colleghi, invece mi hanno accolto bene ed ho una seconda possibilita' che non credevo avrei avuto''. A scuola si e' fermato alla terza media, poi ha iniziato una strada che lo ha portato alla rapina, all'arresto, alla condanna a tre anni, di cui otto scontati a Nisida. Li', due mesi di corso gli sono bastati per apprendere le basi del mestiere, e ora il giovane napoletano, che gode di un regime di semiliberta', sogna di poter crescere ancora: ''Comincia una nuova vita - spiega Mario - in cui potro' stare vicino ai miei familiari, ma anche guadagnare qualcosa e pensare di costruirmi una famiglia mia. Magari un giorno potrei anche riuscire ad avere una mia pizzeria e la prima cosa che faro' sara' assumere qualche ragazzo di Nisida, per dare anche ad altri l'opportunita' che ho avuto io''. Una storia a lieto fine, quindi, che, pero', fa emergere come il maggior sforzo per il reinserimento dei giovani detenuti arrivi dal mondo dell'associazionismo. ''E' grave - commenta l'esponente dell'Mpa Salvatore Ronghi - che la politica non intervenga per l'inclusione sociale degli ex detenuti. Anche nel piano per il lavoro presentato recentemente dalla Giunta regionale della Campania non si fa alcun accesso ad una politica in questo senso''. Lo scarso intervento pubblico in materia e' stato menzionato anche da Angelo Marino, consigliere regionale dell'Mpa che ha sottolineato: ''Il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni sul territorio''. Il progetto di inclusione sociale proseguira' il prossimo 27 ottobre con un triangolare di calcio nel penitenziario di Nisida a cui parteciperanno anche alcun alunni dell'Istituto Superiore 'Gaetano Filangieri' di Frattamaggiore, mentre i vertici del gruppo 'Fratelli La Bufala' hanno annunciato il via ad un programma di formazione a Nisida che vedra' quindi in futuro altri giovani trovare uno sbocco lavorativo di reinserimento.

fonte: ansa.it



che meraviglia [SM=x43607]
queste cose ti aiutano a non perdere la speranza di vivere in un mondo migliore! [SM=x43799]


AREOPAGO VESUVIANO
00martedì 26 ottobre 2010 11:48
e la politica è inesistente...ma quando li cacciamo^^^^^????
sanimma
00martedì 26 ottobre 2010 12:38
magari fosse facile
i nostri politici sono pietosi
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:24.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com