Libri incomprensibili
Buonasera a tutti, sono il figlio del Prof. Luigi Capozzi, ho letto i vostri commenti riguardo alle vostre difficolta' nel comprendere i libri di mio padre e non solo, scrivete altrettanto anche di Guido Capozzi, di Grasso,Cicala e Maiello; dichiarate di aver trovato incomprensibili tali letture . Mi permetto di dire che sono stati scritti da maestri,esperti nelle loro materie ,i cui libri penso debbano essere scritti con cognizione . Ora , riguardo alla vostra difficolta' penso ci sia da dibattere riguardo alla preparazione che un lettore possiede ,che applica nel leggere testi di questo tipo. I suddetti professori adottano un linguaggio "tecnico", di natura filosofico- giuridica, che sicuramente risulta ostico,ma che si rende neccesario per esporre delle tematiche complesse. Io non so' quanto sia credibile l'aforisma : " Se devo rileggere tre volte una frase di un libro giuridico, senza riuscire a capire il concetto, non sono io a non aver capito ma è il testo che è scritto male » . Sicuramente ci sono libri, non solo giuridici, scritti male, a volte pero' il problema è di chi legge , non conoscendo il linguaggio con cui esso è stato scritto, trova difficolta' a comprendere. Concludo questo mio intervento ricordando i tantissimi attestati di stima che ho raccolto verso mio padre, il Prof. Luigi Capozzi, provenienti anche da studenti che avevano letto i suoi libri e li avevano capiti alla perfezione. Un saluto cordiale a tutti, Giovanni Capozzi