Spettacoli a Teatro

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kusovme
00martedì 14 novembre 2006 02:27
8 – 19 novembre 2006 | Mercadante

Teatro di Roma
Memorie dal sottosuolo
da Fedor Dostoevskij
adattamento e regia Gabriele Lavia
scene Carmelo Giammello
costumi Andrea Viotti
musiche Andrea Nicolini
luci Giovanna Santolamazza
con Gabriele Lavia, Pietro Biondi, Euridice Axen
foto Serafino Amato



Per “Sottosuolo” Dostoevskij intende una particolare condizione umana: la condizione dell’uomo solo, escluso dal consorzio umano e ripiegato su se stesso. La solitudine è la sua malattia ed essa porta con sé l’indifferenza, l’astio, il livore, l’odio nei confronti di tutti gli altri. Sono questi sentimenti che fanno del “Sottosuolo” il vero inferno sulla terra, inferno alle cui pene i dannati si sottomettono come per una oscena fatalità e con un senso chiaro e vivissimo della propria Colpa, trascinati da una assurda esaltazione.

Questo mio “adattamento” per il palcoscenico si fonda sull’ultimo episodio con cui si chiudono le Memorie dal sottosuolo. È un episodio emblematico, una specie di metamorfosi dello stato in cui versa il protagonista che va incontro a un avvenimento di fondamentale importanza: l’appuntamento con una donna. Non una donna qualunque: la donna di tutti… la prostituta. In questa “ultima scena” ho cercato di introdurre le confessioni che fanno impietosamente luce sugli angoli più bui e sudici del “sottosuolo” del protagonista e che occupano la prima parte nel racconto di Dostoevskij. L’angosciosa ammissione del suo fallimento, col potente, oscuro senso di colpa, è il tema che fa da sfondo all’ultimo incontro, o forse il primo di una nuova fase della vita di quest’uomo: l’incontro con una creatura femminile, una giovanissima prostituta: personaggio che è spesso di scena nella invenzione letteraria di Dostoevskij. L’incontro fra l’uomo e questa giovane donna è fallito in partenza per il muro di disprezzo che egli mette tra sé e la “donnaccia”… Dall’immaginario dell’uomo emerge infatti una fantasia distruttrice e vendicativa che fa della creatura che gli sta davanti il capro espiatorio delle proprie umiliazioni: diventa l’oggetto su cui scagliarsi con tale crudeltà da ferirla profondamente e macchiarsi di una colpa insanabile. “Mi avevano umiliato per tutta la vita, e anch’io ho voluto umiliare”.

Gabriele Lavia

da nn perdere

costi soliti del mercadante (da 12 a 30 €)

io e kaiser andiamo sabato o domenica...se volete..
Selkis
00martedì 14 novembre 2006 19:34
vengo anche io [SM=x43604]
Paperino!
00martedì 14 novembre 2006 19:42
uuuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhh!!!
Domenica! Domenica! [SM=x43604]
am.
00domenica 19 novembre 2006 02:35
io ci sn andata oggi....MAGNIFICO! [SM=g27811]
giugiotta
00domenica 19 novembre 2006 11:21
NELLA TANA di Kafka, di e con Luigi Lo Cascio
Io penso di andare a vederlo intorno al 30 (ke è giovedì)al mercadante [SM=g27836] ( mi hanno regalato l'abbondamento lì [SM=x43603] )ki viene?????

Sybiiiiiiiiiiiiiiil, Ifoooooooooooooooooonaaaaaaaaaaa, ke fate? venite?daaaaaiiii [SM=x43623]

Mari, e tu??? [SM=x43667] mmm...mi sa ke forse dovevo postare in a tu x tu + ke qui...vabbè..vedi ke scende pure vale appositamente da roma x venire [SM=x43611]

e, a proposito di roma, il 7 dicembre è giov, e l'8 venerdì, e qst vuol dire ke...si preannuncia un lungo ponteeeee [SM=x43604]
dobbiamo assolutamente organizzare l'andata a roma, anke xkè il sette ci sono i MCR [SM=x43602]


[SM=x43642]
Paperino!
00domenica 19 novembre 2006 11:24
Davvero bello e con attori bravissimi... [SM=g27811]
In alcuni passaggi forse un pò troppo lento...
kusovme
00domenica 19 novembre 2006 18:55
Re: NELLA TANA di Kafka, di e con Luigi Lo Cascio

Scritto da: giugiotta 19/11/2006 11.21
Io penso di andare a vederlo intorno al 30 (ke è giovedì)al mercadante [SM=g27836] ( mi hanno regalato l'abbondamento lì [SM=x43603] )ki viene?????

Sybiiiiiiiiiiiiiiil, Ifoooooooooooooooooonaaaaaaaaaaa, ke fate? venite?daaaaaiiii [SM=x43623]

Mari, e tu??? [SM=x43667] mmm...mi sa ke forse dovevo postare in a tu x tu + ke qui...vabbè..vedi ke scende pure vale appositamente da roma x venire [SM=x43611]

e, a proposito di roma, il 7 dicembre è giov, e l'8 venerdì, e qst vuol dire ke...si preannuncia un lungo ponteeeee [SM=x43604]
dobbiamo assolutamente organizzare l'andata a roma, anke xkè il sette ci sono i MCR [SM=x43602]


[SM=x43642]


è tutto esaurito da due settimane,
a meno che nn ce l'hai in abbonamento..
kusovme
00domenica 19 novembre 2006 18:56
da martedi 21 novembre 2006

Teatro di Roma - Elledieffe

LUCA DE FILIPPO

Le voci di dentro

di Eduardo De Filippo - regia Francesco Rosi

costo da 12 a 30 €
Paperino!
00domenica 19 novembre 2006 19:02
Re:

Scritto da: kusovme 19/11/2006 18.56
da martedi 21 novembre 2006

Teatro di Roma - Elledieffe

LUCA DE FILIPPO

Le voci di dentro

di Eduardo De Filippo - regia Francesco Rosi

costo da 12 a 30 €


Questo era in abbonamento l'anno scorso [SM=x43604]
kusovme
00domenica 19 novembre 2006 19:03
Cooperativa ’E Pappeci in collaborazione con il Nuovo Teatro Nuovo



Gente come uno

“Lo spettacolo che porta l'Argentina nei teatri italiani”



regia ELENA LOLLI, con MANUEL FERREIRA

solo martedì 21 novembre
costo da 10 a 15 €

Nell’ ambito della campagna Tessere il futuro, la cooperativa ‘E Pappeci propone una rappresentazione di quella che è stata la crisi economica in Argentina raccontata attraverso le parole di Manuel Ferriera, argentino di Buenos Aires. La campagna Tessere il futuro, promossa dal consorzio Ctm-Altromercato, nasce per offrire informazioni sugli squilibri socio-economici e ambientali esistenti all’interno della filiera produttiva dei tessili, in particolare del cotone. Per far fronte all’assenza di regole e di principi di equità e per superare le dinamiche di sfruttamento bisogna ripartire dall’intera filiera del tessile, considerata nel suo insieme: in quest’ottica, Ctm ha avviato una partnership con alcuni gruppi di produttori in Argentina per la creazione di una filiera tessile equa e solidale.

Come di consueto per una organizzazione di commercio equo e solidale, informare sulle condizioni del paese dal quale provengono i prodotti è un criterio fondamentale della nostra azione…



Per info sulla campagna “Tessere il futuro”: www.tessereilfuturo.org

Per info sullo spettacolo “Gente come uno”: www.almarose.it/spettacoligente.php

Ifona84
00domenica 19 novembre 2006 19:18
Re: NELLA TANA di Kafka, di e con Luigi Lo Cascio

Scritto da: giugiotta 19/11/2006 11.21
Io penso di andare a vederlo intorno al 30 (ke è giovedì)al mercadante [SM=g27836] ( mi hanno regalato l'abbondamento lì [SM=x43603] )ki viene?????

Sybiiiiiiiiiiiiiiil, Ifoooooooooooooooooonaaaaaaaaaaa, ke fate? venite?daaaaaiiii [SM=x43623]

Mari, e tu??? [SM=x43667] mmm...mi sa ke forse dovevo postare in a tu x tu + ke qui...vabbè..vedi ke scende pure vale appositamente da roma x venire [SM=x43611]

e, a proposito di roma, il 7 dicembre è giov, e l'8 venerdì, e qst vuol dire ke...si preannuncia un lungo ponteeeee [SM=x43604]
dobbiamo assolutamente organizzare l'andata a roma, anke xkè il sette ci sono i MCR [SM=x43602]


[SM=x43642]



voglio venireeeeeeeeeee... come si fa???? Quanto costa il biglietto? si trovano ancora posti?

[SM=x43607]

tomjones3
00domenica 19 novembre 2006 19:37
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Francesco Rosi
Compagnia/Produzione: Associazione Teatro di Roma e Elledieffe
Cast: Luca De Filippo, Gigi Savoia, Antonella Morea, Marco Manchisi, Carolina Rosi e la partecipazione di Antonio Allocca

Descrizione
Un racconto fantastico, sospeso tra sogno e realtà, per invitare ogni essere umano ad ascoltare la propria “voce di dentro”, la voce della propria coscienza.


Un testo che si inserisce nel «filone del fantastico eduardiano - sono dichiarazioni di Luca De Filippo e Francesco Rosi - con l’ambiguo rapporto sogno-realtà, ed esprime profondamente gli umori del suo tempo, di un Paese scosso nel sistema di valori e poco fiducioso di una autentica rinascita, come se gli orrori della guerra, ancorché finita, avessero contaminato la coscienza delle persone…».
Dopo il successo di Napoli milionaria Luca De Filippo e Francesco Rosi proseguono insieme il viaggio nella drammaturgia di Eduardo, scegliendo un testo di poco successivo al precedente. Scritto nel 1948 – Napoli milionaria è di tre anni prima –, Le voci di dentro racconta la vicenda di Alberto Saporito e del suo strano sogno: un omicidio commesso da parte dei vicini di casa. A partire da questo avvenimento – realtà? fantasia? - si innesca un’amara riflessione sulla malvagità umana, provocata dalle ingiurie vicendevoli che i sospettati rivolgono l’uno contro l’altro. Gli atteggiamenti degli accusati fomentano i dubbi di Alberto e soprattutto lo fanno vergognare di appartenere al genere umano. Forse, di fronte a quest’umanità che non ascolta più le “voci di dentro”, quelle della coscienza, appare condivisibile l’atteggiamento dello zio Nicola, un parente che vive con Alberto: nonostante non sia muto, ha deciso di non parlare più, perché ritiene che l’umanità “abbia perduto ogni ritegno”.



commedia Bellini
Dal: 21/11/2006
Al: 17/12/2006

[SM=x43602] E' un'opera strepitosa di De Filippo!!!!Lò andrò a vedere il 12 dicembre e c'è uno sconto per gli studenti!
kusovme
00domenica 19 novembre 2006 19:52
Re: Re:

x ifona...li leggi i miei post? [SM=g27820]:

[Modificato da kusovme 19/11/2006 19.53]

Ifona84
00domenica 19 novembre 2006 20:05
Re: Re: Re:

Scritto da: kusovme 19/11/2006 19.52

x ifona...li leggi i miei post? [SM=g27820]:

[Modificato da kusovme 19/11/2006 19.53]






[SM=g27819] Si, in genere si... [SM=g27819]
am.
00domenica 19 novembre 2006 23:46
NELLA TANA di Kafka, di e con Luigi Lo Cascio : io ce l'ho il biglietto! [SM=x43636]
Sybil.Vane
00lunedì 20 novembre 2006 11:18
Re: NELLA TANA di Kafka, di e con Luigi Lo Cascio

Scritto da: giugiotta 19/11/2006 11.21
Io penso di andare a vederlo intorno al 30 (ke è giovedì)al mercadante [SM=g27836] ( mi hanno regalato l'abbondamento lì [SM=x43603] )ki viene?????

Sybiiiiiiiiiiiiiiil, Ifoooooooooooooooooonaaaaaaaaaaa, ke fate? venite?daaaaaiiii [SM=x43623]

Mari, e tu??? [SM=x43667] mmm...mi sa ke forse dovevo postare in a tu x tu + ke qui...vabbè..vedi ke scende pure vale appositamente da roma x venire [SM=x43611]

e, a proposito di roma, il 7 dicembre è giov, e l'8 venerdì, e qst vuol dire ke...si preannuncia un lungo ponteeeee [SM=x43604]
dobbiamo assolutamente organizzare l'andata a roma, anke xkè il sette ci sono i MCR [SM=x43602]


[SM=x43642]




sono finiti i biglietti... [SM=g27834]


comunque....25 euro per 5 spettacoli... [SM=x43666] [SM=x43666] [SM=x43666]
noi under 25. [SM=x43629]



brecht, pirandello, fassbinder, celestini etc... [SM=g27836]
giugiotta
00martedì 21 novembre 2006 08:39
Re: Re: NELLA TANA di Kafka, di e con Luigi Lo Cascio

Scritto da: kusovme 19/11/2006 18.55

è tutto esaurito da due settimane,
a meno che nn ce l'hai in abbonamento..[/DIM]



esatto, abbonamento [SM=g27811]
anke se mi state facendo venire la paura di non trovare posto pur avendolo in abb... [SM=g27833]
mely84
00giovedì 23 novembre 2006 11:53
ho la possibilita' di trovare ancora i biglietti?
kusovme
00sabato 25 novembre 2006 00:58
Re:

Scritto da: mely84 23/11/2006 11.53
ho la possibilita' di trovare ancora i biglietti?


ma di cosa????????????????????????????????????????????????????????
Selkis
00giovedì 30 novembre 2006 13:52
I Re, testo di Cortázar - teatro nuovo dal 5 al 10

Nell’attraversamento di un mito e di una ciclicità all’apparenza immutabile, Julio Cortázar rilegge la storia del Minotauro, restituendone una versione completamente opposta a quella classica, pur tenendo come stelle fisse quella alfa e quella omega, cui gli uomini sono soggetti.

I Re, testo di Cortázar che chiude gli anni del suo lungo apprendistato nella provincia argentina, rappresenta il momento e, al tempo stesso, l’atto attraverso il quale prende corpo il sentimento della libertà creatrice, tema centrale di questa opera e movente di quasi tutti i suoi lavori futuri.

Un testo scritto e definito dal suo autore poema drammatico, che rielabora la famosa storia del mostro cretese non negli avvenimenti, ma nelle relazioni tra i protagonisti.

Il destino di queste macchine di potere, di questi Re, è legato alla figura di un essere recluso in una gabbia di marmo dalla quale non c’è possibilità di uscita. Il labirinto dedalico, da luogo fisico, diviene spazio mentale dove ognuno riversa le proprie paure e i propri desideri inconfessati, e dentro il quale, come in un gioco di specchi infiniti e deformanti, c’è la paura di osservarsi.

Paure vissute come in un incubo, rivelazioni nascoste, che se udite svelerebbero una natura colpevole. Crudeli disegni, che annunciano la morte dei padri per l’affermazione di un nuovo potere, prendono corpo nella complessa forma espressiva, in un’atmosfera irreale sospesa tra una lucida visività e un battito interno violento, assordante, incessante. Soliloqui che sospendono i dialoghi, movimenti geometrici che servono come appiglio ad una percepibile instabilità regale, incapace per sua natura di aprirsi e trovare la propria forza e ragion di essere nella comunione con gli uomini.

Il Minotauro, o meglio il poeta, è per Cortázar e per noi, - aggiunge il regista in una nota - l’unica creatura ancora capace attraverso le parole, la musica e la danza di comporre realtà lontane, di fondare una reale comunità estranea all’insensatezza di un mondo che sostiene il potere sulle paure dei popoli e non sulla fratellanza di questi.


Io e Angela ci andiamo mercoledì prossimo, se qualcuno si vuole aggregare ci fa piacere [SM=g27828]


(ot: kus ti ho fatto la card)

[Modificato da kusovme 01/12/2006 1.59]

antneo
00giovedì 30 novembre 2006 14:26
Ma nn dovevate andare a vederlo ieri? [SM=g27818]

Non ho capito un cazzo! [SM=g27820]:
Ifona84
00giovedì 30 novembre 2006 14:53
Re:

Scritto da: Selkis 30/11/2006 13.52


Nell’attraversamento di un mito e di una ciclicità all’apparenza immutabile, Julio Cortázar rilegge la storia del Minotauro, restituendone una versione completamente opposta a quella classica, pur tenendo come stelle fisse quella alfa e quella omega, cui gli uomini sono soggetti.

I Re, testo di Cortázar che chiude gli anni del suo lungo apprendistato nella provincia argentina, rappresenta il momento e, al tempo stesso, l’atto attraverso il quale prende corpo il sentimento della libertà creatrice, tema centrale di questa opera e movente di quasi tutti i suoi lavori futuri.

Un testo scritto e definito dal suo autore poema drammatico, che rielabora la famosa storia del mostro cretese non negli avvenimenti, ma nelle relazioni tra i protagonisti.

Il destino di queste macchine di potere, di questi Re, è legato alla figura di un essere recluso in una gabbia di marmo dalla quale non c’è possibilità di uscita. Il labirinto dedalico, da luogo fisico, diviene spazio mentale dove ognuno riversa le proprie paure e i propri desideri inconfessati, e dentro il quale, come in un gioco di specchi infiniti e deformanti, c’è la paura di osservarsi.

Paure vissute come in un incubo, rivelazioni nascoste, che se udite svelerebbero una natura colpevole. Crudeli disegni, che annunciano la morte dei padri per l’affermazione di un nuovo potere, prendono corpo nella complessa forma espressiva, in un’atmosfera irreale sospesa tra una lucida visività e un battito interno violento, assordante, incessante. Soliloqui che sospendono i dialoghi, movimenti geometrici che servono come appiglio ad una percepibile instabilità regale, incapace per sua natura di aprirsi e trovare la propria forza e ragion di essere nella comunione con gli uomini.

Il Minotauro, o meglio il poeta, è per Cortázar e per noi, - aggiunge il regista in una nota - l’unica creatura ancora capace attraverso le parole, la musica e la danza di comporre realtà lontane, di fondare una reale comunità estranea all’insensatezza di un mondo che sostiene il potere sulle paure dei popoli e non sulla fratellanza di questi.


Io e Angela ci andiamo mercoledì prossimo, se qualcuno si vuole aggregare ci fa piacere [SM=g27828]


(ot: kus ti ho fatto la card)




Ma la card a me?

[SM=x43607]
kusovme
00venerdì 1 dicembre 2006 02:10
mercoledì?
il 6?
credo mi vada bene..

grazie per la card,
poi pago in natura..
giugiotta
00sabato 2 dicembre 2006 18:52
QUESTO BUIO FEROCE
Di e con Pippo Delbono (e la sua compagnia)


questa volta non mi sono fatta fregare [SM=x43587] , i biglietti me li sono già bloccati [SM=x43649] [SM=g27811]

ci andiamo sabato 9 dicembre [SM=x43611]
ovviamente con birretta/vinello [SM=x43600] post spettacolo [SM=x43604]


[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

[Modificato da giugiotta 02/12/2006 18.56]

kusovme
00mercoledì 13 dicembre 2006 02:04
"Filumena Marturano"

in scena la mia compagnia G.A.D. Radici

il 16-17-26 dicembre a san vitaliano

il 12 gennaio a cassino (giusto per dire..al max ci viene maluna da roma) [SM=g27828]

il 14 gennaio a brusciano

il 29 gennaio a nola

chi fosse interessato è il benvenuto [SM=g27822]

ah, attenzione: io non sono in scena!!
kusovme
00mercoledì 13 dicembre 2006 02:06
Re: QUESTO BUIO FEROCE

Scritto da: giugiotta 02/12/2006 18.52
Di e con Pippo Delbono (e la sua compagnia)


questa volta non mi sono fatta fregare [SM=x43587] , i biglietti me li sono già bloccati [SM=x43649] [SM=g27811]

ci andiamo sabato 9 dicembre [SM=x43611]
ovviamente con birretta/vinello [SM=x43600] post spettacolo [SM=x43604]


[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

[Modificato da giugiotta 02/12/2006 18.56]



mi dici com'è stato?
lo volevo vedere [SM=g27829]
giugiotta
00giovedì 14 dicembre 2006 21:35
Re: Re: QUESTO BUIO FEROCE

Scritto da: kusovme 13/12/2006 2.06

mi dici com'è stato?
lo volevo vedere [SM=g27829]




Guarda, se ti devo dire la verità....

mi ha un pò deluso. [SM=g27815]

Si svolge tutto in una stanza bianca, accecante, vuota. La riempiono, di volta in volta, diversi personaggi. Ognuno di loro 'grida' qualcosa, lancia in qualche modo un messaggio. La morte(affrontata, paradossalmente, con l'ebbrezza della vita), il consumismo, la separazione. Tutti spunti interessanti, però...secondo me mancava una struttura di base. Io e una mi amica abbiamo commentato che se ci facevamo un paio di canne a testa e ci mettevamo a riflettere su la vita e la morte, sul senso dell'universo, sul mondo di oggi, sulla malattia etc, usciva + o meno una cosa del genere [SM=g27828] [SM=x43600] (non xkè noi siamo geni, ma perchè, anche se alcune immagini erano efficaci, non s'è visto nulla di nuovo).
Mi aspettavo una cosa diversa, innovativa in qualche modo. Invece ho visto anche parecchie cose troppo 'politically correct' x i miei gusti, a tratti buoniste, a tratti un inutile compiacimento del dolore.

Molto belle alcune parti dalla voce fuori campo...(riflessioni libere, anche una citazione di 'morte a venezia' di mann) [SM=x43625]
Ma, a parte quelle, mi dava l'idea di una prenteziosa accozzaglia di roba.
Non lo consiglierei.

[Modificato da giugiotta 14/12/2006 21.38]

giugiotta
00giovedì 14 dicembre 2006 21:37
Ah, x cchiunque sia interessato, andrò a vedere 'Le storie del signor Keuner'(di B. Brecht), di e con Moni Ovadia, tra il 10 e il 21 gennaio, sempre al Mercadante.


[SM=x43611]
kusovme
00venerdì 15 dicembre 2006 04:27
Re: Re: Re: QUESTO BUIO FEROCE

Scritto da: giugiotta 14/12/2006 21.35



Guarda, se ti devo dire la verità....

mi ha un pò deluso. [SM=g27815]

Si svolge tutto in una stanza bianca, accecante, vuota. La riempiono, di volta in volta, diversi personaggi. Ognuno di loro 'grida' qualcosa, lancia in qualche modo un messaggio. La morte(affrontata, paradossalmente, con l'ebbrezza della vita), il consumismo, la separazione. Tutti spunti interessanti, però...secondo me mancava una struttura di base. Io e una mi amica abbiamo commentato che se ci facevamo un paio di canne a testa e ci mettevamo a riflettere su la vita e la morte, sul senso dell'universo, sul mondo di oggi, sulla malattia etc, usciva + o meno una cosa del genere [SM=g27828] [SM=x43600] (non xkè noi siamo geni, ma perchè, anche se alcune immagini erano efficaci, non s'è visto nulla di nuovo).
Mi aspettavo una cosa diversa, innovativa in qualche modo. Invece ho visto anche parecchie cose troppo 'politically correct' x i miei gusti, a tratti buoniste, a tratti un inutile compiacimento del dolore.

Molto belle alcune parti dalla voce fuori campo...(riflessioni libere, anche una citazione di 'morte a venezia' di mann) [SM=x43625]
Ma, a parte quelle, mi dava l'idea di una prenteziosa accozzaglia di roba.
Non lo consiglierei.

[Modificato da giugiotta 14/12/2006 21.38]



uhm, del bono cmq fa sempre
dei collage da testi diversi..

io ho visto gente di plastica
e nn lo dimenticherò più...

moni ovadia andrò a vderlo..
era già nel conto..

in qst giorni di natale al mercadante di sarà
FERDINANDO
non perdetelo

uno spettacolo di gran livello,
per il testo di Ruccello
e per L'attrice, isa danieli
cozla05
00venerdì 15 dicembre 2006 13:08
Re:

Scritto da: giugiotta 14/12/2006 21.37
Ah, x cchiunque sia interessato, andrò a vedere 'Le storie del signor Keuner'(di B. Brecht), di e con Moni Ovadia, tra il 10 e il 21 gennaio, sempre al Mercadante.


[SM=x43611]




Ci saremo anche io e Sybil [SM=g27821]
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