Se questa può essere giustizia....

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Giubo
00giovedì 30 dicembre 2004 11:05
Ha lanciato in aria una moneta da due euro per decidere con chi dei due genitori separati dovesse trascorrere le vacanze di Natale un bambino di 5 anni. Così, con un testa e croce, il presidente del Tribunale dei minori di Trento, Carlo Alberto Agnoli, ha stabilito che il piccolo sarebbe stato con la mamma. Il giudice si è difeso dicendo che non aveva tempo e che l'unico modo per uscire dalla controversia era... affidarsi al caso.


Per Carlo Alberto Agnoli il problema era urgente: una mamma trentina e l'ex compagno romano litigavano da tempo per poter trascorrere le Feste con il figlioletto, senza trovare un accordo. Il bambino vive a Trento con la donna e una settimana al mese il papà lo va a trovare. L'udienza viene così fissata pochi giorni prima di Natale. E, di fronte a due genitori incapaci di trovare un compromesso, decide di lanciare la moneta. Poi spiega: "L’ho fatto nell’interesse del bambino . Legali e genitori non si mettevano d’accordo e non c’era tempo per riunire la Camera di consiglio. Non potevo certo fare come Salomone e dividere il bambino. Così mi sono affidato al caso".

ll metodo di scelta del giudice ha suscitato subito il dibattito tra chi ha criticato la decisione e chi l'ha non solo approvata ma anche definita geniale. Tra i detrattori si sono schierati il presidente dell’Asdi, il Centro per l’assistenza separati e divorziati con sede in Alto Adige (il primo ad aprire lo scorso anno alloggi per uomini divorziati e in difficoltà), Elio Cilimbelli. Il rappresentante del Centro sostiene che il bambino si sentirà sempre conteso.

Mentre per la presidente della Commissione pari opportunità della Provincia di Trento, avvocato Annelise Filz, "quando manca il buonsenso dei genitori, l’unica strada perseguibile è quella del caso".

Per altri avvocati trentini invece il giudice, che ha fama di essere molto severo e di lunga esperienza, avrebbe voluto mandare un messaggio provocatorio ai genitori incapaci di prendere una decisione insieme.

gattobaleno
00giovedì 30 dicembre 2004 11:23
[SM=x43625] [SM=x43625]
mymo
00giovedì 30 dicembre 2004 20:39
forse equivoco, ma nn mi sembra la prima volta che il tribunale di trento prenda una decisione bizzarra...
Red Max
00sabato 1 gennaio 2005 22:14
Aiuto ! Inseriranno un nuovo paragrafo nel Verde: dopo il giudizio secondo diritto e quello secondo equità, il giudizio secondo.... caso ! Ma x favore ! Questo strano personaggio si è giustificato invocando il mancato accordo tra i gentitori, ma se fossero stati d'accordo perchè cavolo lo avrebbero interpellato ???? [SM=x43606]
Giubo
00domenica 2 gennaio 2005 01:33
non riesco davvero a immaginare una situazione in cui il giudice non potrebbe decidere nè secondo diritto nè secondo equità....del resto, in ogni caso una pronuncia ci vuole
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