San Giuseppe Vesuviano (NA): denunci gli estorsori? Niente tasse per tre anni

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00sabato 5 maggio 2012 11:55
Nel comune il cui consiglio comunale è stato sciolto per collusioni mafiose, chi denuncia la camorra per racket o usura non pagherà i tributi comunali per tre anni.

L’ha stabilito la commissione straordinaria che governa la cittadina. Il prefetto, Cinzia Guercio, il vice prefetto, Paola Spena e il funzionario del ministero degli Interni, Raffaele Barbato, hanno unanimemente deliberato la direttiva comunale che mira a riportare il massimo della legalità in una cittadina che, negli ultimi venti anni, ha dovuto subire per ben due volte l’onta dello scioglimento del consiglio comunale da parte del Presidente della Repubblica. Secondo i commissari prefettizi la presenza della criminalità organizzata ha contribuito a modificare in senso negativo la geografia e il tessuto imprenditoriale del comune di San Giuseppe Vesuviano.

Le organizzazioni mafiose, la maggior parte delle quali riconducibili al boss Mario Fabbrocino e a suoi gregari, è stato rilevato in sede di analisi, grazie alla diffusione e al radicamento sul territorio, si sono insinuate in tutto il sistema economico e produttivo, anche attraverso operazioni di espulsione dal mercato delle imprese sane, occupando importanti settori economici e penetrando sempre più in altri, quali i lavori pubblici e privati, l’edilizia, il commercio, l’agricoltura, la finanza.

Un impatto negativo sull'economia legale, che ha avuto un effetto depressivo e distorsivo sugli investimenti produttivi. Da qui la scelta, dei commissari prefettizi, di dare un segnale forte e concreto per combattere lo strumento più comune e diffuso per l’esercizio della forza intimidatrice camorristica: l’estorsione. Tutto ciò in coerenza con le scelte di concreta attività antimafia che la commissione straordinaria persegue nella speranza di incidere con un’adeguata azione amministrativa di contrasto al racket e contrasto all’attività dell’impresa mafiosa.

Allo stesso modo la coraggiosa scelta adottata vuole incoraggiare tutti i soggetti economici, nella misura in cui essi scelgono di non subire l’intimidazione delle organizzazioni criminali e di denunciare il racket, fornendo un contributo tangibile della vicinanza e della solidarietà delle istituzioni comunali. Per questo motivo si è pensato di adottare misure di sostegno alle imprese e agli operatori economici in generale, che denuncino fenomeni di racket e usura, anche ricorrendo a meccanismi premiali in tema di esenzione dal pagamento dei tributi comunali.

Chiaramente bisognerà fornire prova concreta della collaborazione esibendo denunce o istruttorie specifiche effettuate in collaborazione con le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria. Solo così si potrà ottenere l’esenzione, per tre anni, dei pagamenti di tutti i tributi comunali nella cittadina commissariata il 3 dicembre del 2009.

Un commissariamento che ha registrato anche un inedito siparietto in relazione ad una sentenza del Tar (maggio 2010) che riammise i vecchi amministratori e a una decisione conclusiva del consiglio di stato (17 gennaio 2011) che riportò in sella i commissari prefettizi, in carica fino al 7 agosto di quest’anno. Una data che potrebbe allungarsi fino al giorno delle elezioni comunali presumibilmente previste nella primavera del 2013.
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