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Il blogger denuncia il pestaggio
su Facebook: "Erano minorenni"
ROMA
L’hanno aggredito in otto, in mezzo alla strada. «Mi gridavano ciccione», racconta Mario Adinolfi, giornalista, blogger, ex candidato alle primarie, agitatore culturale e personaggio conosciutissimo in Rete, che ha scelto la sua pagina Facebook per denunciare le botte subite nella notte romana, tra via dei Colli Portuensi e via Gasparri.
Ad aggredirlo, dice, sono stati dei ragazzini, «forse non c’era neanche un maggiorenne. Erano tutti in cerca di sballo - prosegue- qualcuno ha riconosciuto “er ciccione della tv”. E proprio al grido di “ciccione” il più bassino, quello che evidentemente deve dimostrare qualcosa agli altri e vuole una medaglia di malinteso coraggio da appuntarsi sul petto, parte con un destro sul mio labbro e con un colpo di casco che s’abbatte sulla mia arcata soppraciliare sinistra. Tutto molto doloroso».
Poi la ritirata, tutti in sella ai loro quattro motorini e via. Ma l’aggressione, invece di chiudersi con una denuncia, si trasforma in caso politico. «Sabato sera- è l’accusa del giornalista- Blob ha rimandato in onda la scena, tratta da Agorà su Raitre, in cui il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si augura platealmente che io venissi picchiato. Tre ore dopo è stato accontentato».