E' reciproca la cosa. Inoltre mi fa sorridere che la mia non carenza, ma diciamo non esaustiva informazione (in particolare tecnica) sulla vicenda ti "sconvolge": ci sono cose più serie per le quali sconvolgersi.
Risposta banale e ridicola.. ti riferisci alla fame nel mondo?
In ogni modo dovrò approfondire le mie informazioni al riguardo; ti assicuro, comunque, che mi informo quotidianamente su diversi fronti -ma non devo giustificarmi con te.
anche perché a me non interessa
Se ti ho chiesto specificamente a chi ti riferissi, l'ho fatto perché odio le generalizzazioni, soprattutto quando non hanno né capo né coda e sono buttate là. Cosa che, mi pare, tu abbia fatto.
Mi sembra che le note a piè di pagina non siano richieste a nessuno su un forum. Se uno le mette, ostenta.. se non le mette generalizza. Decidi.. detto ciò mi sembra chiaro che si parlasse di movimenti di opinione. Cmq penso di averti risposto con dei riferimenti precisi, di conseguenza potresti anche avere l'onestà intellettuale di non continuare a dire che abbia generalizzato. Non che mi interessi, ma mi diverte sottolineare la tua immensa disonestà intellettuale.
Sulla vicenda D.F., non so a cosa alluda quando parli di fatti notori.
Allora sei disinformato. Mi dispiace, cioè l'ho notato già. Ricordo anche una sua introduzione a Mussolini il fascista in cui diceva una cosa del genere. Tuttavia il trasloco mi ha fatto perdere il libro e l'età impubere in cui lo lessi dimenticare il riferimento preciso, ma ho cercato anche su wikipedia (dato che per me era un dato scontato) e tra le scarsissime informazioni (va beh è wikipedia) c'è anche questa. (non iniziare ad informarti su wikipedia.. sai non è molto scientifico)
Sul secondo punto, mi pare che la mia citazione di Scalfari fughi ogni dubbio su quanto io ritenga abietto il totalitarismo in sé, ma questo non significa che tale posizione esautori chicchessia dal comprendere quali sono le differenze tra totalitarismi, innanzitutto -ripeto- per una questione di ricerca storica. Poi fai una domanda, cioè questa:
perché eliminare gli oppositori è un abominio solo nel caso si tratti di H. o di M.? Quando dico che talvolta sei disonesto alludo a questo: tu mi attribuisci una posizione che io mai e poi mai mi sognerei di sostenere. E' un modus operandi dialettico che, a mio parere, è disonesto.
Non l'ho mai detto. Disonesto è mettermi in bocca delle parole che non ho detto. A me non interessa colpire la tua persona. Vedi personalmente amo scoprire le fallacie, spesso l'ho fatto anche su questo forum. COme potrei usare contro di te la più grezza di tutte: la reductio ad hitlerum?
So che sei contrario ai totalitarismi. COnsideri Hamas un movimento totalitario? Hezbollah?
Per me, comunque, è ingiustificabile anche solo un morto per motivi politici, quindi se pensi che io possa arrivare ad assolvere Stalin, per es., fai un errore sesquipedale.
sesquipedale.. le mie amate fallacie
Anche perché ancora non ti riesce di capire che il tracciare differenze sta su un piano molto diverso dall'assolvere, e anzi, proprio l'accomunare che tu fai lascia spazio ad un grande pericolo, quello della indifferenziazione delle esperienze storiche. La soppressione del nemico da parte dei nazisti su basi razziali è altrettanto grave della soppressione del nemico da parte di Stalin per motivi politici (talvolta di una ortodossia stretta e incomprensibile), ma questo non toglie che siano operazioni completamente diverse. Non so tu chi frequenti, ma dire che l'eccidio armeno, o quello rom, o quello omosessuale diverge per una questione numerica è una stronzata.
Purtroppo le cazzate sono in the air.. puoi provare a scansarle ma trovi sempre qualcuno che le dice.. spt quando devono essere trovate differenze che non ci sono. Tuttavia come insegna Bacone quando hai una teoria troverai solo prove a suo sostegno.. (ah ti cito anche Popper sulla stessa questione.. non vorrei essere generico)
Sul terzo punto già ne ho scritto (in modo onesto, mi pare), in ogni caso sui costi sociali è ovvio che è sempre bene informarsi; mi pare che sia uno dei problemi più rilevanti, comunque, che emergono in questi anni relativamente, in particolare, al dato ambientale. Poi ci sarebbe anche l'aspetto giuridico che è molto interessante, a partire dalla inadeguatezza dimostrata dall'istituto della class action negli Usa, che seppure ha risarcito i cittadini non ha ripristinato, di fatto, i danni ambientali. Motivo per cui in molti la ritengono strumento ancora più inadeguato in Italia -ferma restando l'inadeguatezza ontologica della monetizzazione a fronte del danno-.
Ecco questo è un punto interessante di cui mi piacerebbe parlare in modo serio visto che, non ci crederai, ma sono contrario al nucleare.
Sui due popoli in due stati ci troviamo senz'altro. Sui diritti civili mi rivolgo ad un banalissimo eppure capitale principio di diritto internazionale, che ritengo una pietra miliare innanzitutto dal punto di vista culturale - e poi giuridico: lasciare che i popoli si autodeterminino;
Mon dieu.. non dirlo ai filopalestinesi potrebbe accusarti di sionismo.
per questo, se ricordi, sulla vicenda Allende ti accusavo di essere uno strano liberale, il quale giustifica l'ingerenza di uno stato estero, del tutto arbitraria, sulla vita democratica e legittimamente voluta da un popolo.
Non l'ho mai detto. Ancora disonestà intellettuale. Dissi e lo ripeto visto che presi posizione anche contro Blair: quando è legittima l'invasione straniera? Volevo paragonare esperienze storiche anche per trarne le dovute differenze, ma tu dicesti che era impossibile paragonare salvo dire oggi che si può fare ma dipende. In ogni caso ripeto per me il governo di Allende era legittimo, tuttavia protestavo contro l'idea che Allende potesse essere considerato il paladino della democrazia e della libertà. Ora ti sfido a trovare una frase una dove abbia detto ciò che sostieni tu. Vediamo se sei onesto
Infatti, è indubbio che i diritti politici e civili di Israele (salvo la brutta proposta dei giorni scorsi sul giuramento) siano più avanzati -per quelli che sono dei parametri europei-
non in senso assoluto?
ma innanzitutto cerchiamo di avere ben presenti le condizioni materiali in cui la popolazione palestinese vive. Permettimi di citare Pertini quando dice che "non può esistere giustizia sociale senza libertà e libertà senza giustizia sociale". Ora, è chiaro che non è possibile estendere questa massima al di fuori dell'ambito geopolitico in cui stiamo, ma lasciamo che siano i popoli, eventualmente (e senza essere eurocentrici) a determinarsi e lottare -secondo forme e modi loro propri- per i propri diritti.
Ti invito a leggere Popper e Friedman sulla questione della giustizia sociale e della libertà. per quanto possa considerare simpatico Pertini, tuttavia non lo citerei mai per discutere di una questione del genere. Poi ti consiglio di dare un occhio a rawls e per una risposta ad un recente articolo di Giulio Zannella www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Processo_alla_Meritocra...
ps. grazie per l'invito a rileggere la Arendt, lo faccio sempre con piacere. Ricambio l'invito.