Prezzi dei carburanti

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Koogar
00martedì 18 gennaio 2011 12:44
La verde supera 1,51 al litro e al sud tocca quota 1,53 avvicinandosi ai massimi dal 2008


Nuovi rincari per i prezzi dei carburanti, con la benzina che nel Mezzogiorno supera quota 1,53 euro al litro, avvicinandosi al record segnato nel 2008. Secondo il monitoraggio di "Quotidiano energia", questa mattina a muoversi sono state Tamoil e TotalErg: la prima ha aumentato di 0,5 centesimi il prezzo del diesel, la seconda dello stesso importo sia la benzina sia il gasolio.


Rialzi - sottolinea Quotidiano energia - immediatamente trasferiti sul territorio, dove «si segnala un generale assestamento all'insù dei prezzi praticati in tutti gli impianti, con la benzina che a livello medio nazionale supera quota 1,51 euro al litro e in alcune aree (segnatamente al Sud) vola oltre 1,53 euro, avvicinandosi pericolosamente al record del luglio 2008 di 1,56 euro».

La media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito), spiega Quotidiano energia, va dall'1,490 euro al litro degli impianti Eni all'1,511 dei punti vendita Ip (1,416 euro per i no-logo). Per il diesel si passa dall'1,374 euro nelle stazioni di servizio Eni all'1,386 rilevato negli impianti Tamoil (i no-logo a 1,302). Il Gpl, inoltre, si posiziona tra lo 0,781 euro nei punti vendita TotalErg e Shell e lo 0,789 euro degli impianti Ip (0,760 euro la media dei no-logo).
giusperito
00martedì 18 gennaio 2011 13:29
sta girando su fb una proposta che dicono di Grillo: boicottare esso e shell per costringerle ad abbassare i prezzi e, quindi, portare gli altri operatori a seguirli.
Ovviamente è una cazzata in stile parlo di economia perché it's so easy..
napulitanboy
00martedì 18 gennaio 2011 14:03
Re:
giusperito, 18/01/2011 13.29:

sta girando su fb una proposta che dicono di Grillo: boicottare esso e shell per costringerle ad abbassare i prezzi e, quindi, portare gli altri operatori a seguirli.
Ovviamente è una cazzata in stile parlo di economia perché it's so easy..




E' una soluzione poco prospettabile in concreto, ma non è che sia una cazzata [SM=x43667]

In ogni caso, in Germania sembra vogliano liberalizzare la benzina...
questa sì che potrebbe essere un sistema ottimo per ottenere un drastico diminuire dei prezzi...
Adri84
00martedì 18 gennaio 2011 14:55
vicino all'ipercoop di afragola c'è una stazione di servizio,che non ha alcuna marca,solo con la scritta "carburante" e c'è sempre gente perchè ha il prezzo più basso di tutti
poichè io non ci capisco un tubo,mi sapreste dire com'è possibile?
lulae
00martedì 18 gennaio 2011 15:12
Re:
giusperito, 18/01/2011 13.29:

sta girando su fb una proposta che dicono di Grillo: boicottare esso e shell per costringerle ad abbassare i prezzi e, quindi, portare gli altri operatori a seguirli.
Ovviamente è una cazzata in stile parlo di economia perché it's so easy..





ricordo che le mail con questa notizia iniziarono a girare quando io frequentavo il 4° anno di liceo [SM=x43667]
.maverick85
00martedì 18 gennaio 2011 15:13
Re:
Adri84, 18/01/2011 14.55:

vicino all'ipercoop di afragola c'è una stazione di servizio,che non ha alcuna marca,solo con la scritta "carburante" e c'è sempre gente perchè ha il prezzo più basso di tutti
poichè io non ci capisco un tubo,mi sapreste dire com'è possibile?




sono le cd pompe di benzina bianche,non riportano la marca della compagnia petrolifera e mantengono il prezzo della benzina al di sotto anche di 20 cent rispetto al prezzo normale,quello che hai menzionato mi pare che sia l'unico in campania che eroga benzina gli altri riguardano gas e metano
Koogar
00martedì 18 gennaio 2011 15:41
Re:
giusperito, 18/01/2011 13.29:

sta girando su fb una proposta che dicono di Grillo: boicottare esso e shell per costringerle ad abbassare i prezzi e, quindi, portare gli altri operatori a seguirli.
Ovviamente è una cazzata in stile parlo di economia perché it's so easy..



è una cazzata se si limita ad essere un passaparola [SM=x43600]
anche una colonia di formiche , quando è ben organizzata, può buttarti giù dal letto [SM=x43638]
In definitiva nemmeno io ci credo tanto [SM=x43665]
giusperito
00martedì 18 gennaio 2011 16:25
no è una cazzata perché economicamente non è valida.

mettiamo venga superato lo scoglio dell'organizzazione, le cose andrebbero così:
1)esso e shell non diminuirebbero subito il prezzo
2) gli altri operatori, vedendo crescere la domanda, aumenterebbero i loro prezzi (la gente dovrebbe continuare a servirsi della benzina ad un prezzo ancora più elevato?)
3) esso e shell potrebbero tranquillamente lasciare invariato il prezzo attuale che diventerebbe ben presto il prezzo più basso sul mercato

mettiamo l'ipotesi impossibile che vada nei termini prospettati dai promotori (ribadisco impossibile per i motivi di sopra)
1) esso e shell diminuiscono il prezzo lo fanno immediatamente in maniera sensibile (cosa impossibile, perché l'eventuale diminuzione sarebbe progressiva)
2) gli altri operatori non aumentano il prezzo di fronte alla domanda crescente (impossibile)
3) gli operatori abbassano rapidamente il prezzo per fronteggiare il prezzo più basso di shell
QUA IL DISCORSO CONTINUA E NON FINISCE COME DICONO I PROMOTORI
4) shell (se non è fallita, perché se fallisse resterebbero i prezzi ulteriormente maggiorati delle altre compagnie), vedendo i nuovi clienti, fare aumentare di nuovo il prezzo che tornerebbe agli stessi livelli attuali
5) le altre compagnie farebbero la stessa identica cosa

in ogni caso anche nell'ultima analisi il problema non sarebbe risolto.
La variazione dei prezzi non è mai immediata (soprattutto in questo settore). Inoltre la maggiore richiesta porterebbe un aumento dei prezzi sicuramente più rapido della diminuzione del prezzo shell. Parallelamente gli automobilisti dovrebbero accettare un prezzo crescente a dispetto di un prezzo progressivamente calante. Laddove anche lo facessero (contro i loro interessi), nel momento in cui tornerebbero da shell la compagnia potrebbe progressivamente riallineare le tariffe che si stabilizzerebbero di nuovo intorno a questa cifra. A conti fatti l'automobilista rischia di pagare di più in un periodo di tempo determinato, sperando di lucrare in futuro un prezzo più basso (prezzo che cmq non ci sarà).

La vera soluzione è la liberalizzazione e la diffusione di combustibili alternativi più economici. tuttavia io che uso il gas sto notando un aumento incomprensibile del prezzo del gas. il motivo è sicuramente l'aumento della benzina che ovviamente ha permesso al gas di passare dai 56 cent litro di un anno fa agli attuali 76. In proporzione è come se la benzina fra un anno costasse 2,2 al litro.
trixam
00martedì 18 gennaio 2011 16:42
Re:
giusperito, 18/01/2011 16.25:

no è una cazzata perché economicamente non è valida.

mettiamo venga superato lo scoglio dell'organizzazione, le cose andrebbero così:
1)esso e shell non diminuirebbero subito il prezzo
2) gli altri operatori, vedendo crescere la domanda, aumenterebbero i loro prezzi (la gente dovrebbe continuare a servirsi della benzina ad un prezzo ancora più elevato?)
3) esso e shell potrebbero tranquillamente lasciare invariato il prezzo attuale che diventerebbe ben presto il prezzo più basso sul mercato

mettiamo l'ipotesi impossibile che vada nei termini prospettati dai promotori (ribadisco impossibile per i motivi di sopra)
1) esso e shell diminuiscono il prezzo lo fanno immediatamente in maniera sensibile (cosa impossibile, perché l'eventuale diminuzione sarebbe progressiva)
2) gli altri operatori non aumentano il prezzo di fronte alla domanda crescente (impossibile)
3) gli operatori abbassano rapidamente il prezzo per fronteggiare il prezzo più basso di shell
QUA IL DISCORSO CONTINUA E NON FINISCE COME DICONO I PROMOTORI
4) shell (se non è fallita, perché se fallisse resterebbero i prezzi ulteriormente maggiorati delle altre compagnie), vedendo i nuovi clienti, fare aumentare di nuovo il prezzo che tornerebbe agli stessi livelli attuali
5) le altre compagnie farebbero la stessa identica cosa

in ogni caso anche nell'ultima analisi il problema non sarebbe risolto.
La variazione dei prezzi non è mai immediata (soprattutto in questo settore). Inoltre la maggiore richiesta porterebbe un aumento dei prezzi sicuramente più rapido della diminuzione del prezzo shell. Parallelamente gli automobilisti dovrebbero accettare un prezzo crescente a dispetto di un prezzo progressivamente calante. Laddove anche lo facessero (contro i loro interessi), nel momento in cui tornerebbero da shell la compagnia potrebbe progressivamente riallineare le tariffe che si stabilizzerebbero di nuovo intorno a questa cifra. A conti fatti l'automobilista rischia di pagare di più in un periodo di tempo determinato, sperando di lucrare in futuro un prezzo più basso (prezzo che cmq non ci sarà).

La vera soluzione è la liberalizzazione e la diffusione di combustibili alternativi più economici. tuttavia io che uso il gas sto notando un aumento incomprensibile del prezzo del gas. il motivo è sicuramente l'aumento della benzina che ovviamente ha permesso al gas di passare dai 56 cent litro di un anno fa agli attuali 76. In proporzione è come se la benzina fra un anno costasse 2,2 al litro.



Giu ammiro la tua voglia di concretizzare, ma potevi riparmiarti la fatica. Bastava solo dire che la Shell non è che la mattina va a comprare la benzina dagli sciecchi per rivenderla.
Ma che la benzina che si vende alla pompa loro l'hanno comprata al più tardi quattro anni fa e tra speculazioni varie, vendendosela e rivendensola(gioia dei futures) ci hanno già guadagnato qualche miliarduccio.

Comunque il principale costo del carburante in Italy è dovuto alle accise, posto tutte quelle in vigore per la solo gioia di far venire la bile agli automobilisti:

1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004

Il tutto per un totale di 486 lire, cioè 0,25 euro!





Paperino!
00martedì 18 gennaio 2011 16:52
Re:
giusperito, 18/01/2011 16.25:



mettiamo l'ipotesi impossibile che vada nei termini prospettati dai promotori (ribadisco impossibile per i motivi di sopra)
1) esso e shell diminuiscono il prezzo lo fanno immediatamente in maniera sensibile (cosa impossibile, perché l'eventuale diminuzione sarebbe progressiva)
2) gli altri operatori non aumentano il prezzo di fronte alla domanda crescente (impossibile)
3) gli operatori abbassano rapidamente il prezzo per fronteggiare il prezzo più basso di shell

QUA IL DISCORSO CONTINUA E NON FINISCE COME DICONO I PROMOTORI
4) shell (se non è fallita, perché se fallisse resterebbero i prezzi ulteriormente maggiorati delle altre compagnie), vedendo i nuovi clienti, fare aumentare di nuovo il prezzo che tornerebbe agli stessi livelli attuali
5) le altre compagnie farebbero la stessa identica cosa





Il passaggio da 2 a 3, della soluzione impossibile, non ha alcun nesso logico...

Abbiamo detto che tutti vanno dagli altri operatori...e questi, pur vedendosi più clienti, non alzano il prezzo...mentre shell scende. A questo punto occorre decidere: o allo scendere di Shell, la gente accorre in massa dalla Shell (che quindi non continuerà a scendere, ma si fermerà e risalirà...quindi gli altri operatori non avranno motivo di rincorrere la Shell sui prezzi più bassi), o allo scendere di Shell, la gente persevererà sugli altri (che quindi a maggior ragione non avranno alcuna ragione di rincorrere la Shell sui prezzi bassi...ma lasceranno che continui ad abbassarli da sola).

Tra l'altro, la benzina aumenta di prezzo perché è un bene scarso. Non c'è alcuna possibilità che il suo prezzo scenda, perché sarà sempre di meno rispetto alla domanda.
L'unica soluzione è guardare ad energie alternative, e spingere per avere auto ad idrogeno o altre tecnologie che sfruttino combustibile meno scarso del petrolio.

Non boicottare la Shell, dunque, ma semmai le auto a carburante. Questa è l'unica soluzione.
giusperito
00martedì 18 gennaio 2011 20:10
Re: Re:
Paperino!, 18/01/2011 16.52:



Il passaggio da 2 a 3, della soluzione impossibile, non ha alcun nesso logico...

Abbiamo detto che tutti vanno dagli altri operatori...e questi, pur vedendosi più clienti, non alzano il prezzo...mentre shell scende. A questo punto occorre decidere: o allo scendere di Shell, la gente accorre in massa dalla Shell (che quindi non continuerà a scendere, ma si fermerà e risalirà...quindi gli altri operatori non avranno motivo di rincorrere la Shell sui prezzi più bassi), o allo scendere di Shell, la gente persevererà sugli altri (che quindi a maggior ragione non avranno alcuna ragione di rincorrere la Shell sui prezzi bassi...ma lasceranno che continui ad abbassarli da sola).

Tra l'altro, la benzina aumenta di prezzo perché è un bene scarso. Non c'è alcuna possibilità che il suo prezzo scenda, perché sarà sempre di meno rispetto alla domanda.
L'unica soluzione è guardare ad energie alternative, e spingere per avere auto ad idrogeno o altre tecnologie che sfruttino combustibile meno scarso del petrolio.

Non boicottare la Shell, dunque, ma semmai le auto a carburante. Questa è l'unica soluzione.




lo vieni a dire a me che non ha senso.. lo dicono i promotori che ad un certo punto magicamente gli altri abbasseranno il prezzo (senza citare l'impossibilità del punto 2)

Aggiungerei alle accise anche quelle campane per pagare la sanità..
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