Re: Re: Re: Re:
Mojo Pin, 12/11/2010 12.03:
La commissione si serve di audit e step intermedi di controlli per verificare che quanto viene fatto venga fatto in coerenza con quanto stabilito dal programma strategico generale e con quanto programmato a livello regionale ed approvato dalla Commissione.
I fondi sono vincolati, ma non a ristutturare un sito, ma verso una serie di interventi che raggruppano tantissime fattispecie individuati poi con decreti dirigenziali che vengono montati su un sistema di monitoraggio denominato SMILE, che permette alla Commissione un sistema di valutazione in itinere sugli stessi:in poche parole, all'intero di un sistema di vincolo dei fondi c'è una marea di singoli interventi tutti corrispondenti ai requisiti previsti dal vincolo, la cui scelta diventa necessariamente di discrezionalità amministrativa.
Ovvio che non condivido la scelta della P.A. nel contesto, ma visto che come dici ogni "mondo è paese" noto che anche la Ue quando si tratta di salire sul carro dei vincitori non ha nulla da invidiare al tanto critixato modus operandi italiano.
Quanto alla seconda parte dell'intervento, sembra quasi che mi additi un tentativo di mettere sul patibolo Bondi, che è lungi anni luce da quanto sostenevo: Dico solo che la salvaguardia del patrimonio artistico è purtroppo soggetto ad una miriade di sovrastrutture(inutili per di più) che non permettono al sistema di implementare una efficiente e tempestiva allocazione delle risorse.
ANZI, sottindendevo cheVa bene che bondi paghi con le dimissioni quanto deriva dalla sua responsabilità politica e dal sistema della responsabilita delle deleghe, ma che paghino anche i sovraintendenti e il commissario nello specifico.
Negli ultimi due secoli in Occidente abbiamo fatto alcuni piccoli progressi tra cui c'è stato il fatto che la pubblica amministrazione debba seguire il principio di legalità e i suoi atti sono sindacabili di fronte ad una autorità terza. So che a molti amanti dello stato questo fa orrore, ma purtroppo è così.
La colpa è tutta di quegli stupidi degli inglesi i quali si permisero nientemeno di pensare che quando l'amministrazione ha una discrezionalità assoluta sfocia nell'arbitrio che è l'essenza di ogni tirannia.
Naturalmente la discrezionalità è importante come strumento di amministrazione ma essa, come ogni altro potere nello stato democratico, va sottoposta a controlli rigidissimi. Queste sono ovvie banalità, ma ogni tanto è meglio ricordarsele.
Ora io non so come tu faccia a dire che tutti gli atti siano legittimi, li hai letti uno per uno?
Hai seguito tutto il procedimento? Se è così informa la procura di napoli che ha aperto una indagine per abuso d'ufficio. Naturalmente io sono garantista e sono tutti innocenti fino a prova contraria e da cittadino spero che tutte le procedure siano state corrette.
Li ho letti anche io i manuali di diritto europeo, ma qui la questione è meno scolastica e più pratica.
La Ue dal 1986 da fondi per lo sviluppo delle arie sottosviluppate.
La campania sfortunatamente è tra queste.
Il sistema funziona così: l'Ue stanzia i fondi con vincolo di destinazione(sviluppo), gli enti spendono i fondi i quali siccome non arrivano sempre come orologi svizzeri vengono presi dalle banche con prestiti garantiti a tassi agevolati. Dopo l'ente si rivolge alle Ue per ottenere il rimborso, l'ue da i soldi ma in cambio chiede le certificazioni degli investimenti che poi vengono controllate ex post dall'amministrazione europea. Se l'amministrazione europea, che ha la sua discrezionalità, valuta che la certificazione presentata non risponde al criterio dello stanziamento apre una procedura di indagine, la quale si può concludere con una sanzione consistente nella cosiddetta decertificazione, cioè quando l'ente che ha sbagliato chiede nuovi fondi gli saranno scalati, anzi in termine tecnico stornati, la quantità di fondi indebitamente usati. Tutto qui.
Ora è chiaro che la UE lascia libertà sulla scelta di investimento, ma purché si rispetti il vincolo generale. Nel caso specifico la regione campania ha chiesto di usare questi fondi per lo sviluppo del turismo, benissimo, rientrava nello scopo. A questo punto discrezionalmente ha dovuto scegliere su quali progetti investire. Poteva fare molte scelte, che so, per restare al teme degli scavi, realizzare un percorso tematico con tecnologie in 3d che permettono ai turisti di vedere in tempo reale come erano le case duemila anni fa, lo hanno fatto i cinesi in un loro sito molto meno affascinante degli scavi ottenendo ottimi risultati.
Diciamo che per gli scavi poteva essere una notevole valorizzazione per attrarre più turisti e quindi più dindini, ma questa è solo una idea, potevano essercene tante. Invece si è scelto di fare questo concerto gratuito con lo scopo di rivitalizzare la festa di Piedigrotta.
Ora io non sono malizioso, però qualcuno più malizioso di me potrebbe pensare che forse un evento del genere poteva essere mirato a recuperare consensi da parte della giunta di centrosinistra in vista delle imminenti elezioni regionali o qualcosa di simile.
Sta di fatto che quando la regione ha presentato la certificazione a Bruxelles hanno fiutato puzza di bruciato e anche a Napoli perchè quest'anno il megaconcerto che avrebbe dovuto ospitare Paul Mcartney con lo stesso sistema di Elton, compenso pattuito 800.000 euro, alla fine è saltato.
Ieri il commissario europeo alla cultura ha risposto ad una interrogazione su questo tema, fatta per altro da un deputato leghista, e ha espresso forti dubbi dicendo che il progetto di rafforzare il turismo per una regione come la campania era lodevole, ma andava fatto con progetti STRUTTURALI, non invece EFFIMERI(ha detto proprio così) come il concerto di Elton.
Infatti ora che è passato un anno che effetto ha avuto per l'industria turistica di piedigrotta?
La regione ha fatto la sua valutazione dicrezionale, ora tocca a quella europea che userà la stessa discrezionalità. Che poi si arrivi alla decertificazione io dubito, perché ovviamente il governo chiamato in causa farà pressione sulla commissione e si troverà un accomodamento.
Ma il tema centrale della questione è appunto quello delle scelte e di come si usa la discrezionalità e delle priorità che le classi dirigenti meridionali scelgono nell'amministrazione della cosa pubblica, salvo poi gridare al piove governo ladro quando poi succedono i casini.