Pompei: crolla l'armeria del gladiatore

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napulitanboy
00domenica 7 novembre 2010 09:08
ROMA - Un cumulo di macerie. E' quel che resta della Schola armaturarum juventis pompeiani, la palestra degli atleti di Pompei. Andata completamente distrutta alle 6 del mattino, poco prima dell'apertura del sito archeologico, poco prima che i turisti, in un sabato mattina di ottobre, si recassero a visitare gli scavi. Un disastro che ha suscitato indignazione e sconcerto. E lo sdegno del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che l'ha definito "una vergogna per l'Italia" dicendo di esigere "spiegazioni immediate e senza ipocrisie".

La struttura. Quella che familiarmente viene chiamata "la casa dei gladiatori" - un tempo edificio destinato a custodire armature e trofei militari - era stata costruita lungo la via dell'abbondanza, la strada principale della città sepolta percorsa ogni giorno da centinaia di visitatori. All'interno, nella grande sala, furono rinvenute durante gli scavi molte armature adagiate su scaffali di legno. Sulle porte d'ingresso vi erano dipinti di trofei ed effigi di successi bellici. Nonostante la visita turistica fosse interdetta e la Schola accessibile soltanto dall'esterno, adesso il tratto è stato transennato e chiuso al pubblico.

Le cause. La Sovrintendenza ha reso noto che la causa del cedimento sarebbe, con molta probabilità, la pioggia abbondante dei giorni scorsi. Circostanza confermata dallo stesso ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi: "Alla luce dei primi accertamenti, il dissesto che ha provocato il crollo parrebbe imputabile a uno smottamento del terrapieno che si trova a ridosso della costruzione per effetto delle abbondanti piogge di questi giorni e del restauro in cemento armato compiuto in passato". Il tetto andato distrutto durante la seconda guerra mondiale, infatti, era stato ripristinato negli anni scorsi ed è probabile che il peso non sia stato retto dalle antiche mura.

Bondi: "Mancano risorse adeguate". Bondi ha però sottolineato come quanto accaduto riproponga "la necessità di disporre di risorse adeguate per provvedere a quella manutenzione ordinaria che è necessaria per la tutela e la conservazione dell'immenso patrimonio storico-artistico di cui disponiamo". Il ministro si è poi augurato che questa vicenda "non alimenti polemiche sterili e strumentali".

Le critiche. Le critiche al ministro arrivano da più fronti, con l'accusa di affidarsi a strutture commissariali incompetenti e di badare più alla promozione dei siti che alla sostanza dei problemi. Il Pd gli chiede di riferire in Parlamento. L'Idv sostiene che "i tagli alla cultura apportati in maniera draconiana dal ministro Tremonti stanno provocando danni irreparabili". Francesco Rutelli, ex ministro dei Beni culturali, parla di "ferite mortali" all'immagine dell'Italia e al fatturato turistico nazionale. E anche Walter Veltroni, ministro della Cultura del primo governo Prodi, osserva che "disinvestire dalla cultura è disinvestire dal sistema italia" sottolineando il "disinteresse del governo" sul tema.

Gli archeologi: "Basta politica degli effetti speciali". Anche il segretario generale del ministero, Roberto Cecchi, chiede fondi adeguati ricordando che "la manutenzione ordinaria non viene fatta più da almeno mezzo secolo". Parole che fanno infuriare Italia Nostra, ma anche le associazioni degli archeologi che contestano "la politica degli effetti speciali, con spese di milioni di euro per istallare ologrammi virtuali e pannelli fotografici a pochi passi dalla Domus crollata".

Il sindaco di Pompei: "Inascoltati i nostri appelli". "Dello stesso avviso anche il sindaco di Pompei, Claudio d'Alessio. "Il crollo rappresenta una disgrazia per il patrimonio culturale dell'umanità - dice il primo cittadino - ha lasciato l'intera cittadinanza esterrefatta". E aggiunge: "Le nostre grida d'allarme non trovano ascolto e, invece, Pompei dovrebbe fare da traino all'economia dell'intera regione Campania. Basta con la politica dei rinvii e delle chiacchiere. Occorre pensare a quali siano gli strumenti per il rilancio dell'intero patrimonio archeologico nazionale".




Fonte www.repubblica.it/cronaca/2010/11/06/news/ex_sovrintendente_non_c_era_allarme-...













Senza parole...
Adri84
00domenica 7 novembre 2010 09:45
ma che tristezza....
Giubo
00domenica 7 novembre 2010 10:37
con un ministro della Cultura con quella faccia è il minimo
Koogar
00domenica 7 novembre 2010 11:24
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L'Italia rasata a 0
Astronascente86
00domenica 7 novembre 2010 13:14
Vergogna senza fine!!! [SM=x43800]
--letizia22--
00domenica 7 novembre 2010 13:15
il problema non sono soltanto i tagli,ma la cattiva gestione...
sanimma
00domenica 7 novembre 2010 22:10
senza parole
Giubo
00mercoledì 10 novembre 2010 06:39
Bondi mi ha fatto proprio schiattare dal ridere ieri..."non è responsabilità di nessuno"...mavacac!!!
|psiche84|
00mercoledì 10 novembre 2010 12:45
Re:
Giubo, 10/11/2010 6.39:

Bondi mi ha fatto proprio schiattare dal ridere ieri..."non è responsabilità di nessuno"...mavacac!!!




le dimissioni sarebbero la cosa più sensata da fare [SM=x43638]
goisis
00mercoledì 10 novembre 2010 14:32
Non so come si possa incolpare Bondi visto che in Italia nessun governo ha mai speso un euro per la tutela dei beni culturali....
giusperito
00mercoledì 10 novembre 2010 16:33
goisis peccato che non è successo sotto il csx, le tue parole sarebbero state diverse.

Marrazzo si deve dimettere, B. no
Santoro deve lasciare, Feltri no


In questo Paese viene prima l'istinto partigiano e poi le idee, anzi mai.
goisis
00mercoledì 10 novembre 2010 20:25
Io non ho mai parlato di Marrazzo.Per quanto riguarda Santoro sarà pure un bravo giornalista ma non condivido che faccia degli attacchi solo verso una direzione....
angel in the sky
00giovedì 11 novembre 2010 10:09
Re:
goisis, 10/11/2010 14.32:

Non so come si possa incolpare Bondi visto che in Italia nessun governo ha mai speso un euro per la tutela dei beni culturali....




se non è colpa sua, bensì della Sovrintendenza e del commissario responsabile di turno, perché non li costringe alle dimissioni??




giusperito
00giovedì 11 novembre 2010 11:30
vado su ricordo ma il commissario non è l'ex prefetto Profili? Se la colpa non è del governo, allora di chi è?

In pratica responsabili non ce ne sono mai, perché mica Bondi è andato dentro alla casa dei gladiatori a picconare per farla crollare.
angel in the sky
00giovedì 11 novembre 2010 11:54
Re:
giusperito, 11/11/2010 11.30:

vado su ricordo ma il commissario non è l'ex prefetto Profili? Se la colpa non è del governo, allora di chi è?

In pratica responsabili non ce ne sono mai, perché mica Bondi è andato dentro alla casa dei gladiatori a picconare per farla crollare.




Infatti non dico che è colpa di Bondi nel senso che la casa l'ha abbattuta lui, invece vorrei che fosse trovato un colpevole e sanzionato...cosa diventata un'utopia in Italia.
Voglio pure credere a Bondi e alla sua innocenza, ma qualcuno sarà responsabile dei lavori svolti a Pompei?Di quei famosi lavori nel teatro svolti con le ruspe?? E dell'incuria generale?E dei randagi che si muovono imperterriti per gli scavi??
Perché Profili(se è lui) sta ancora al suo posto?
Perché il sovrintendente sta ancora al suo posto?


--letizia22--
00giovedì 11 novembre 2010 12:13
Re: Re:
angel in the sky, 11/11/2010 11.54:




Infatti non dico che è colpa di Bondi nel senso che la casa l'ha abbattuta lui, invece vorrei che fosse trovato un colpevole e sanzionato...cosa diventata un'utopia in Italia.
Voglio pure credere a Bondi e alla sua innocenza, ma qualcuno sarà responsabile dei lavori svolti a Pompei?Di quei famosi lavori nel teatro svolti con le ruspe?? E dell'incuria generale?E dei randagi che si muovono imperterriti per gli scavi??
Perché Profili(se è lui) sta ancora al suo posto?
Perché il sovrintendente sta ancora al suo posto?






purtroppo in italia trovare qualcuno che abbia delle responsabilita' e' un'utopia,si gioca sempre a passarsi la patata bollente...se fosse successo in un altro paese sarebbe stato gravissimo quest'episodio,nn voglio dire in america(x nn essere filoamericana),ma pure in francia,in inghilterra,sarebbe stato uno scempio e le responsabilita' sarebbero venute fuori. I politici locali e non mi sembrano tutti peter griffin!
legittimagiustizia
00giovedì 11 novembre 2010 14:24
la vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto la bellezza, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa nè conservarli, nè apprezzarli (Marcel Proust)
Paperino!
00giovedì 11 novembre 2010 14:45
Esistono resposabilità dirette e responsabilità oggettive.
Bondi è responsabile per responsabilità oggettiva. E deve risponderne con le dimissioni, è impossibile che la sua testa non sia tagliata dopo questo macello.
Poi si va alla ricerca delle cause dirette...ma ogni causa diretta, ha la sua fonte nell'inerzia di chi dovrebbe assicurare che tutto venga fatto con diligenza e accuratezza.
Gli scavi di Pompei sono una risorsa di tutto il Paese, oltre che un bene dal valore storico inestimabile e unico.

Se Bondi non viene abbattuto, domani potrebbe anche crollare il Colosseo. Se viene abbattuto (e magari soppresso), state certi che il Colosseo resterà in piedi, negli anni a venire.
Chi si assume un ruolo, deve assumersene la responsabilità. Deve essere attivo e propositivo, attento...lavorare e innovare.
Non si può star sempre lì a scaldare sedie e tirare a campare.
giusperito
00giovedì 11 novembre 2010 22:54
infatti angel la mia ironia non era diretta a te..

Il punto è che come dice Paperino ci sono responsabilità oggettive. le dimissioni Bondi le eviterebbe solo se riuscisse a dimostrare di aver fatto l'impossibile per il patrimonio culturale italiano. Ovvio che il dissesto di Pompei e di altri siti non dipende da Bondi, ma anche dalle amministrazioni precedenti. tuttavia lo scarica barile è il motivo per cui queste cose continueranno nei secoli dei secoli, perché come dice Letizia il problema è tipicamente italico
Paperino!
00venerdì 12 novembre 2010 00:21
Re:
giusperito, 11/11/2010 22.54:

infatti angel la mia ironia non era diretta a te..

Il punto è che come dice Paperino ci sono responsabilità oggettive. le dimissioni Bondi le eviterebbe solo se riuscisse a dimostrare di aver fatto l'impossibile per il patrimonio culturale italiano. Ovvio che il dissesto di Pompei e di altri siti non dipende da Bondi, ma anche dalle amministrazioni precedenti. tuttavia lo scarica barile è il motivo per cui queste cose continueranno nei secoli dei secoli, perché come dice Letizia il problema è tipicamente italico




Infatti Bondi è stato "solo" sfortunato. Ma questo non lo rende un buon ministro.
Solo una chiavica di ministro come gli altri, per di più sfortunato.


Mi sembra un ottimo motivo per tagliargli la testa, in modo da averne un altro che abbia meno voglia di affidarsi alla fortuna. [SM=x43638]
.ClaudiaP.
00venerdì 12 novembre 2010 00:24


voi non potete immaginare quanto ci resto male quando si deturpa un monumento, un dipinto, un'architettura...un pezzo del patrimonio artistico nostro e mondiale--
mi viene proprio un buco allo stomaco [SM=x43607]
trixam
00venerdì 12 novembre 2010 00:36
Stamattina ho letto sul giornale che la commissione europea ha aperto una indagine sulla regione campania. L'accusa è quella di aver pagato un concerto di elton john dell'anno scorso in piazza plebiscito con soldi europei destinati ad altre finalità tra cui la conservazione del patrimonio culturale. Per l'esattezza il buon elton si cuccò 750.000 euro. Ora mi chiedo: ma possibile che quando c'è da organizzare il concerto di elton john si vada dritti come treni e i fondi si trovino senza problemi, mentre quando c'è da pensare agli scavi di pompei si ritorna al vecchio: "piove, governo ladro", oltre che alla litania sui tagli.
Questo crollo è l'ennesima sconfitta per le classi dirigenti campane.
Un mio amico da Seul in corea del sud mi ha detto che la notizia del crollo è stata la prima nel telegiornale nazionale quando è avvenuto.
Non vi dico poi come ci hanno pariato addosso in altri paesi. Anche il grande comico Rod Stewart al Daily show ci ha preso in giro.
Insomma abbiamo fatto l'ennesima gigantesca figura di cacca.

Bondi si sarebbe dovuto dimettere all'istante.
Non perché il crollo in sé sia colpa sua, ma perché nei paesi civili essere a capo di un ministero comporta una responsabilità e quando succede un fatto così grave il capo è colpevole a prescindere, per il solo fatto di non averlo evitato. Punto.
In più con le sue dimissioni metterebbe a nudo anche le responsabilità dei dirigenti campani di cui sopra.

Resta poi il fatto che la nostra gestione degli scavi è assolutamente criminale.
Con quel tesoro potremmo fare miliardi, invece di farlo crollare. Se gli americani o i cinesi avessero un tale tesoro non oso nemmeno immaginare come sarebbero in grado di farlo fruttare.
.pisicchio.
00venerdì 12 novembre 2010 09:16
Bondi deve dimettersi. Si tratta di responsabilità oggettiva, ahilui. E poi in Italia abbiamo bisogno di gente che si dimette.

Va anche detto che dopo pochi giorni dalla nomina, due anni e mezzo fa, è venuto a Pompei, ha perlustrato la zona e, dopo pochi mesi, un'entrata orrida fatta di bancarelle e sporcizia è diventata una bella entrata moderna che valorizza molto gli scavi. E' stato l'unico Governo a pensarci eppure tutti, da anni, reclamavano un'entrata più dignitosa per il sito archeologico più importante del mondo.

Ad ogni modo, pur dovendogli riconoscere questo merito, penso debba dimettersi.
Mojo Pin
00venerdì 12 novembre 2010 09:30
Re:
trixam, 12/11/2010 0.36:

Stamattina ho letto sul giornale che la commissione europea ha aperto una indagine sulla regione campania. L'accusa è quella di aver pagato un concerto di elton john dell'anno scorso in piazza plebiscito con soldi europei destinati ad altre finalità tra cui la conservazione del patrimonio culturale. Per l'esattezza il buon elton si cuccò 750.000 euro. Ora mi chiedo: ma possibile che quando c'è da organizzare il concerto di elton john si vada dritti come treni e i fondi si trovino senza problemi, mentre quando c'è da pensare agli scavi di pompei si ritorna al vecchio: "piove, governo ladro", oltre che alla litania sui tagli.
Questo crollo è l'ennesima sconfitta per le classi dirigenti campane.
Un mio amico da Seul in corea del sud mi ha detto che la notizia del crollo è stata la prima nel telegiornale nazionale quando è avvenuto.
Non vi dico poi come ci hanno pariato addosso in altri paesi. Anche il grande comico Rod Stewart al Daily show ci ha preso in giro.
Insomma abbiamo fatto l'ennesima gigantesca figura di cacca.

Bondi si sarebbe dovuto dimettere all'istante.
Non perché il crollo in sé sia colpa sua, ma perché nei paesi civili essere a capo di un ministero comporta una responsabilità e quando succede un fatto così grave il capo è colpevole a prescindere, per il solo fatto di non averlo evitato. Punto.
In più con le sue dimissioni metterebbe a nudo anche le responsabilità dei dirigenti campani di cui sopra.

Resta poi il fatto che la nostra gestione degli scavi è assolutamente criminale.
Con quel tesoro potremmo fare miliardi, invece di farlo crollare. Se gli americani o i cinesi avessero un tale tesoro non oso nemmeno immaginare come sarebbero in grado di farlo fruttare.



L'indagine della Ue porterà ad un nulla di fatto, visto che il concerto di elton john, ancorchè deprecabile nel suo spreco, è stato approvato con atti dirigenziali validi e la programmazione è stata applicata correttamente(in poche parole il crollo non è imputabile a fondi che non ci sono, bensì a inerzia nella manutenzione).E' un atto dovuto, sul quale non mi soffermereri più di tanto, tant'è che mi risulta pure che i fondi per ristrutturazioni del genere ci sono, ma che non sono stati spesi per lentezza della procedura.

Quello che mi preme qui sottolineare è che i centri archeologici come quello di pompei sono gestiti dalle sopraintendenze, organi di promanazione ministeriale(del dicastero di bondi) e in questo caso dal commissario, di nomina sempre ministeriale, visto il nullafacentismo della sopraintendenza in questione.Di conseguenza non c'è solo responsabilità oggettiva, ma anche colposa nella scelta di queste sovrastrutture che evidentemente non hanno funzionato diligentemente e quindi a maggior ragione dimissione di quel lardoso panzone.




nekonika
00venerdì 12 novembre 2010 10:19
Questi sono dei punti messi in evidenza da L'Espresso


Pompei crolla, loro mangiano di Emiliano Fittipaldi e Claudio Pappaianni
Invece di occuparsi del patrimonio archeologico, Bondi e Bertolaso hanno speso milioni di euro per 'eventi' e 'progetti' sull'area dei loro amici. E per una visita del premier, che poi ha pure bidonato(11 novembre 2010)Sandro Bondi a PompeiPer Pompei le risorse ci sono, si tratta di saperle spendere", affermava due anni fa Sandro Bondi, annunciando che il 28 ottobre 2008 Berlusconi avrebbe visitato il sito archeologico più famoso del mondo. Chissà se il ministro per i Beni culturali sapeva che per quella visita il commissariato straordinario voluto da lui medesimo stava bruciando un pacco di soldi. "Sessantamila euro per la visita del presidente del Consiglio", recita la voce della contabilità del commissariato, cui vanno aggiunti 11 mila euro per la "pulizia delle aree di visita del Presidente del Consiglio" e 9.600 euro per "l'accoglienza". Giustificazione dell'uscita: promozione culturale. Lavoro e migliaia di euro sperperati, visto che il Cavaliere a Pompei non ci metterà mai piede.

I soldi destinati alla visita del premier non sono gli unici, incredibili "investimenti" che i due commissari straordinari voluti da Bondi (prima il prefetto Renato Profili, poi Marcello Fiori della Protezione civile) hanno autorizzato durante la loro gestione per rilanciare il sito. "L'espresso" ha trovato l'elenco di (quasi) tutte le spese effettuate dalla struttura, denaro che forse sarebbe stato meglio utilizzare nella manutenzione e nel restauro dei templi e delle Domus degli scavi. "Ora è tardi, la scuola dei Gladiatori è crollata e non si può tornare indietro", dice un tecnico che chiede l'anonimato: "È una roba vergognosa, pazzesca, ha ragione il presidente Napolitano".

Tra stipendi da record, consulenze, operazioni di marketing e bizzarrie in odore di Cricca, a Pompei ci hanno mangiato in tanti. La lista comprende di tutto: ci sono 12 mila euro pagati per rimuovere 19 pali della luce; 100 mila per il "potenziamento dell'illuminazione" delle strade esterne al sito; 99 mila finiti a una ditta che ha rifatto "le transenne". Oltre 91 mila euro sono andati a un Centro di ricerche musicali per l'installazione di planofoni (strumenti per la diffusione del suono nello spazio), e 665 euro sono serviti a cambiare le serrature di un punto di ristoro. Quasi 47 mila euro sono serviti per metter in piedi l'evento "Torna la vite"; 185 mila per il progetto PompeiViva: soldi dati alla onlus romana CO2 Crisis Opportunity fondata da Giulia Minoli, figlia di Gianni e Matilde Bernabei, che ha avuto Gianni Letta come testimone di nozze. Lo sposo? Salvo Nastasi, direttore generale del ministero dei Beni culturali. Al piano di valorizzazione è stata chiamata anche Wind: importo previsto, 3,1 milioni di euro.

Le convenzioni, a Pompei, costano caro: 547 mila euro sono stati spesi per un progetto intitolato "Archeologia e Sinestesia" curato dall'Istituto per la diffusione delle Scienze naturali, altri 72 mila sono state dati all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario il solito Gianni Letta, presidente Alain Elkann) per un'indagine conoscitiva sul pubblico, e ben 724 mila all'Università di Tor Vergata "per lo sviluppo di tecnologie sostenibili".

Qualche maligno sostiene che ci possa essere un conflitto d'interessi: Fiori, si legge nel suo curriculum, è stato docente universitario del corso "Pianificazione degli interventi per la sicurezza del territorio" proprio a Tor Vergata. Supermarcellino, come lo chiamano gli amici, fedelissimo di Guido Bertolaso, ex vice-capogabinetto di Rutelli, è l'uomo-chiave degli ultimi 18 mesi, l'esperto che afferma di aver speso il 90 per cento dei 79 milioni di euro a disposizione "per la tutela e la messa in sicurezza". Sarà, ma sono molte le spese che stonano. Passi per i 1.668 euro per i nuovi arredi del suo ufficio, ma forse i 1.700 euro per la divisa del suo autista o i 4 mila per la sua "parete attrezzata" poteva risparmiarli. Come i 10 mila per un altro ufficio presso l'Auditorium, i 113 mila per lo spettacolo "Pompei in scena" o i 955 mila per il "progetto multimediale" alla casa di Polibio.

A sei giorni dai crolli, sulle pietre della scuola dei Gladiatori sgambettano tre cani randagi, nonostante la Protezione civile abbia deciso di dare alla Lav ben 102 mila euro per "l'arresto dell'incremento" dei quadrupedi. La città antica è deserta, diluvia. "Stia attento alla pioggia, perché l'acqua qui uccide", raccomanda l'unico guardiano che si incontra in un'ora e mezza di visita. "La colpa di chi è? Dico solo che vedo sprechi, e troppa gente che litiga su cosa fare. E si sa che mentre 'o miedeco sturéa, 'o malato se ne more".
trixam
00venerdì 12 novembre 2010 11:05
Re: Re:
Mojo Pin, 12/11/2010 9.30:



L'indagine della Ue porterà ad un nulla di fatto, visto che il concerto di elton john, ancorchè deprecabile nel suo spreco, è stato approvato con atti dirigenziali validi e la programmazione è stata applicata correttamente(in poche parole il crollo non è imputabile a fondi che non ci sono, bensì a inerzia nella manutenzione).E' un atto dovuto, sul quale non mi soffermereri più di tanto, tant'è che mi risulta pure che i fondi per ristrutturazioni del genere ci sono, ma che non sono stati spesi per lentezza della procedura.

Quello che mi preme qui sottolineare è che i centri archeologici come quello di pompei sono gestiti dalle sopraintendenze, organi di promanazione ministeriale(del dicastero di bondi) e in questo caso dal commissario, di nomina sempre ministeriale, visto il nullafacentismo della sopraintendenza in questione.Di conseguenza non c'è solo responsabilità oggettiva, ma anche colposa nella scelta di queste sovrastrutture che evidentemente non hanno funzionato diligentemente e quindi a maggior ragione dimissione di quel lardoso panzone.








Veramente la commissione ue se ne sbatte che sia stato approvato con atti dirigenziali validi.
Il problema è quello della destinazione dei fondi che sono vincolati. Sul sole 24 ore stamane funzionari europei parlano di frode e si ipotizza un ricorso anche alla magistratura italiana, visto che si tratta di una grossa cifra. Non siamo mica sempre in italia.

Ma mi rendo conto che dobbiamo sempre fare i soliti meridionali. Ripeto che bondi dovrebbe dimettersi all'istante, ma se davvero pensate di risolvere tutto con invocazioni di competenze burocratiche significa che siamo veramente alla frutta. Gli scavi stanno sul territorio campano, sono una ricchezza della campania e le classi dirigenti di questi territori dovrebbero battersi per preservarli e sfuttarli al meglio.
Non vedere anche questo è miope. Sarebbe bello vedere un presidio in stile terzigno per difendere gli scavi.
Ma li non c'è lo stesso movente, diciamo così.
Meglio pensare che è sempre colpa degli altri, i piemontesi ci hanno invaso per rubare l'oro del banco di napoli, i leghisti fanno schifo, il ministro è panzone, aridatece i borboni che si stava tanto bene!
Etrusco
00venerdì 12 novembre 2010 11:35
Re:
Paperino!, 11/11/2010 14.45:

Esistono resposabilità dirette e responsabilità oggettive.
Bondi è responsabile per responsabilità oggettiva.
E deve risponderne con le dimissioni, è impossibile che la sua testa non sia tagliata dopo questo macello.
Poi si va alla ricerca delle cause dirette...ma ogni causa diretta, ha la sua fonte nell'inerzia di chi dovrebbe assicurare che tutto venga fatto con diligenza e accuratezza.
Gli scavi di Pompei sono una risorsa di tutto il Paese, oltre che un bene dal valore storico inestimabile e unico.

Se Bondi non viene abbattuto, domani potrebbe anche crollare il Colosseo. Se viene abbattuto (e magari soppresso), state certi che il Colosseo resterà in piedi, negli anni a venire.
Chi si assume un ruolo, deve assumersene la responsabilità. Deve essere attivo e propositivo, attento...lavorare e innovare.
Non si può star sempre lì a scaldare sedie e tirare a campare.



Concordo:
se il Ministro in questo caso non avrà il buon senso di rassegnare le dimissioni,
si creerà un pericoloso precedente:
altri Ministri in futuro si arrogheranno il diritto di limitarsi a far molto meno di quel che è necessario e sufficiente per la conservazione e valorizzazione del nostro Patrimonio Culturale ed Artistico.
Se Bondi vuol salvarsi dovrà dimostrare che ha fatto tutto quello che oggettivamente era nelle sue facoltà,
ma già le premesse sono tristi, visto che a Ballarò ha tentato di giustificarsi con la fatalità e sul fatto che tanto la domus dei gladiatori "aveva più di 2000 anni"....
e non penso che questi pensieri sarebbero mai passati nemmeno nei più remoti pensieri di altri Ministri del calibro di Spadolini, Ariosto, Fisichella, Croce, Scotti, Croce o Gentile.
Che poi queste sue giustificazioni fanno il paio con l'altra del Ministro Tremonti: "Provate a fare un panino con la Divina Commedia"... [SM=x43639]
Mojo Pin
00venerdì 12 novembre 2010 12:03
Re: Re: Re:
trixam, 12/11/2010 11.05:




Veramente la commissione ue se ne sbatte che sia stato approvato con atti dirigenziali validi.
Il problema è quello della destinazione dei fondi che sono vincolati. Sul sole 24 ore stamane funzionari europei parlano di frode e si ipotizza un ricorso anche alla magistratura italiana, visto che si tratta di una grossa cifra. Non siamo mica sempre in italia.

Ma mi rendo conto che dobbiamo sempre fare i soliti meridionali. Ripeto che bondi dovrebbe dimettersi all'istante, ma se davvero pensate di risolvere tutto con invocazioni di competenze burocratiche significa che siamo veramente alla frutta. Gli scavi stanno sul territorio campano, sono una ricchezza della campania e le classi dirigenti di questi territori dovrebbero battersi per preservarli e sfuttarli al meglio.
Non vedere anche questo è miope. Sarebbe bello vedere un presidio in stile terzigno per difendere gli scavi.
Ma li non c'è lo stesso movente, diciamo così.
Meglio pensare che è sempre colpa degli altri, i piemontesi ci hanno invaso per rubare l'oro del banco di napoli, i leghisti fanno schifo, il ministro è panzone, aridatece i borboni che si stava tanto bene!



La commissione si serve di audit e step intermedi di controlli per verificare che quanto viene fatto venga fatto in coerenza con quanto stabilito dal programma strategico generale e con quanto programmato a livello regionale ed approvato dalla Commissione.
I fondi sono vincolati, ma non a ristutturare un sito, ma verso una serie di interventi che raggruppano tantissime fattispecie individuati poi con decreti dirigenziali che vengono montati su un sistema di monitoraggio denominato SMILE, che permette alla Commissione un sistema di valutazione in itinere sugli stessi:in poche parole, all'intero di un sistema di vincolo dei fondi c'è una marea di singoli interventi tutti corrispondenti ai requisiti previsti dal vincolo, la cui scelta diventa necessariamente di discrezionalità amministrativa.
Ovvio che non condivido la scelta della P.A. nel contesto, ma visto che come dici ogni "mondo è paese" noto che anche la Ue quando si tratta di salire sul carro dei vincitori non ha nulla da invidiare al tanto critixato modus operandi italiano.

Quanto alla seconda parte dell'intervento, sembra quasi che mi additi un tentativo di mettere sul patibolo Bondi, che è lungi anni luce da quanto sostenevo: Dico solo che la salvaguardia del patrimonio artistico è purtroppo soggetto ad una miriade di sovrastrutture(inutili per di più) che non permettono al sistema di implementare una efficiente e tempestiva allocazione delle risorse.
ANZI, sottindendevo cheVa bene che bondi paghi con le dimissioni quanto deriva dalla sua responsabilità politica e dal sistema della responsabilita delle deleghe, ma che paghino anche i sovraintendenti e il commissario nello specifico. [SM=x43799]

Etrusco
00venerdì 12 novembre 2010 13:50


trixam
00venerdì 12 novembre 2010 18:55
Re: Re: Re: Re:
Mojo Pin, 12/11/2010 12.03:



La commissione si serve di audit e step intermedi di controlli per verificare che quanto viene fatto venga fatto in coerenza con quanto stabilito dal programma strategico generale e con quanto programmato a livello regionale ed approvato dalla Commissione.
I fondi sono vincolati, ma non a ristutturare un sito, ma verso una serie di interventi che raggruppano tantissime fattispecie individuati poi con decreti dirigenziali che vengono montati su un sistema di monitoraggio denominato SMILE, che permette alla Commissione un sistema di valutazione in itinere sugli stessi:in poche parole, all'intero di un sistema di vincolo dei fondi c'è una marea di singoli interventi tutti corrispondenti ai requisiti previsti dal vincolo, la cui scelta diventa necessariamente di discrezionalità amministrativa.
Ovvio che non condivido la scelta della P.A. nel contesto, ma visto che come dici ogni "mondo è paese" noto che anche la Ue quando si tratta di salire sul carro dei vincitori non ha nulla da invidiare al tanto critixato modus operandi italiano.

Quanto alla seconda parte dell'intervento, sembra quasi che mi additi un tentativo di mettere sul patibolo Bondi, che è lungi anni luce da quanto sostenevo: Dico solo che la salvaguardia del patrimonio artistico è purtroppo soggetto ad una miriade di sovrastrutture(inutili per di più) che non permettono al sistema di implementare una efficiente e tempestiva allocazione delle risorse.
ANZI, sottindendevo cheVa bene che bondi paghi con le dimissioni quanto deriva dalla sua responsabilità politica e dal sistema della responsabilita delle deleghe, ma che paghino anche i sovraintendenti e il commissario nello specifico. [SM=x43799]





Negli ultimi due secoli in Occidente abbiamo fatto alcuni piccoli progressi tra cui c'è stato il fatto che la pubblica amministrazione debba seguire il principio di legalità e i suoi atti sono sindacabili di fronte ad una autorità terza. So che a molti amanti dello stato questo fa orrore, ma purtroppo è così.
La colpa è tutta di quegli stupidi degli inglesi i quali si permisero nientemeno di pensare che quando l'amministrazione ha una discrezionalità assoluta sfocia nell'arbitrio che è l'essenza di ogni tirannia.
Naturalmente la discrezionalità è importante come strumento di amministrazione ma essa, come ogni altro potere nello stato democratico, va sottoposta a controlli rigidissimi. Queste sono ovvie banalità, ma ogni tanto è meglio ricordarsele.
Ora io non so come tu faccia a dire che tutti gli atti siano legittimi, li hai letti uno per uno?
Hai seguito tutto il procedimento? Se è così informa la procura di napoli che ha aperto una indagine per abuso d'ufficio. Naturalmente io sono garantista e sono tutti innocenti fino a prova contraria e da cittadino spero che tutte le procedure siano state corrette.
Li ho letti anche io i manuali di diritto europeo, ma qui la questione è meno scolastica e più pratica.
La Ue dal 1986 da fondi per lo sviluppo delle arie sottosviluppate.
La campania sfortunatamente è tra queste.
Il sistema funziona così: l'Ue stanzia i fondi con vincolo di destinazione(sviluppo), gli enti spendono i fondi i quali siccome non arrivano sempre come orologi svizzeri vengono presi dalle banche con prestiti garantiti a tassi agevolati. Dopo l'ente si rivolge alle Ue per ottenere il rimborso, l'ue da i soldi ma in cambio chiede le certificazioni degli investimenti che poi vengono controllate ex post dall'amministrazione europea. Se l'amministrazione europea, che ha la sua discrezionalità, valuta che la certificazione presentata non risponde al criterio dello stanziamento apre una procedura di indagine, la quale si può concludere con una sanzione consistente nella cosiddetta decertificazione, cioè quando l'ente che ha sbagliato chiede nuovi fondi gli saranno scalati, anzi in termine tecnico stornati, la quantità di fondi indebitamente usati. Tutto qui.
Ora è chiaro che la UE lascia libertà sulla scelta di investimento, ma purché si rispetti il vincolo generale. Nel caso specifico la regione campania ha chiesto di usare questi fondi per lo sviluppo del turismo, benissimo, rientrava nello scopo. A questo punto discrezionalmente ha dovuto scegliere su quali progetti investire. Poteva fare molte scelte, che so, per restare al teme degli scavi, realizzare un percorso tematico con tecnologie in 3d che permettono ai turisti di vedere in tempo reale come erano le case duemila anni fa, lo hanno fatto i cinesi in un loro sito molto meno affascinante degli scavi ottenendo ottimi risultati.
Diciamo che per gli scavi poteva essere una notevole valorizzazione per attrarre più turisti e quindi più dindini, ma questa è solo una idea, potevano essercene tante. Invece si è scelto di fare questo concerto gratuito con lo scopo di rivitalizzare la festa di Piedigrotta.
Ora io non sono malizioso, però qualcuno più malizioso di me potrebbe pensare che forse un evento del genere poteva essere mirato a recuperare consensi da parte della giunta di centrosinistra in vista delle imminenti elezioni regionali o qualcosa di simile.
Sta di fatto che quando la regione ha presentato la certificazione a Bruxelles hanno fiutato puzza di bruciato e anche a Napoli perchè quest'anno il megaconcerto che avrebbe dovuto ospitare Paul Mcartney con lo stesso sistema di Elton, compenso pattuito 800.000 euro, alla fine è saltato.
Ieri il commissario europeo alla cultura ha risposto ad una interrogazione su questo tema, fatta per altro da un deputato leghista, e ha espresso forti dubbi dicendo che il progetto di rafforzare il turismo per una regione come la campania era lodevole, ma andava fatto con progetti STRUTTURALI, non invece EFFIMERI(ha detto proprio così) come il concerto di Elton.
Infatti ora che è passato un anno che effetto ha avuto per l'industria turistica di piedigrotta?
La regione ha fatto la sua valutazione dicrezionale, ora tocca a quella europea che userà la stessa discrezionalità. Che poi si arrivi alla decertificazione io dubito, perché ovviamente il governo chiamato in causa farà pressione sulla commissione e si troverà un accomodamento.
Ma il tema centrale della questione è appunto quello delle scelte e di come si usa la discrezionalità e delle priorità che le classi dirigenti meridionali scelgono nell'amministrazione della cosa pubblica, salvo poi gridare al piove governo ladro quando poi succedono i casini.
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