Pena di morte,"Italia fonte principale per le esecuzioni"

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J.Rebus
00giovedì 2 dicembre 2010 17:39
DENUNCIA
Pena di morte, nuove accuse a Hospira
"Italia fonte principale per le esecuzioni"
Presentato a Roma da Nessuno Tocchi Caino e Reprieve il dossier "Commercio Letale". Nel mirino lo stabilimento di Liscate della società Usa, da gennaio 2011 principale produttore di Pentotal, il farmaco utilizzato nelle iniezioni letali. Le accuse: "Obsoleto per gli ospedali. Sanno che è usato solo nei penitenziari, forti pressioni dagli stati americani". Intanto il governo inglese ne ha bloccato le esportazioni
di PASQUALE NOTARGIACOMO
Un lettino nella camera della morte
ROMA - Il cerchio del fronte abolizionista si stringe attorno a Hospira 1. L'azienda statunitense, che, come riportato da Repubblica 2, ha delegato alla sua sede italiana di Liscate (Milano), la produzione di Pentotal, il barbiturico presente in tutti i protocolli di iniezione letale dei vari stati Usa. Le nuove prove contenute nel dossier "Commercio Letale", presentato oggi a Roma dall'ong britannica "Reprieve 3" e da "Nessuno Tocchi Caino 4" evidenziano come, dopo la decisione del governo inglese di bloccare l'esportazione di Sodio Tiopentale, l'Italia sia rimasta la fonte più importante del farmaco utilizzato per le esecuzioni in 35 stati americani. Un paradosso evidente per il nostro Paese, in prima fila all'Onu per la Moratoria universale della pena di morte.

Le prove. Anche le tesi difensive con cui l'azienda ha replicato finora alle accuse di Reprieve sembrano vacillare di fronte ai documenti presentati. La Hospira è l'unica azienda, si legge nel dossier, che ha l'autorizzazione ufficiale della FDA (Food and Drug Administration 5) a fabbricare e vendere il Sodio Tiopentale sul territorio americano. Nonostante la ditta affermi di non "supportare" l'uso del Pentotal per la pena capitale, un carteggio tra l'ufficio del governatore del Kentucky Steve Beshear e una dirigente della società di Lake Forest riporta le lamentele del primo per ordini inevasi di Pentotal a fronte di numerose esecuzioni pendenti. Rimostranze alle quali la dirigente risponde informando Beshear che l'Hospira avrebbe potuto fornire il Pentotal necessario non prima di gennaio-marzo 2011.

Il ruolo dello stabilimento italiano. Qui entra in gioco lo stabilimento di Liscate, spiega nella sua ricerca Maya Foa di Reprieve. Fino al 2010 la sede milanese dell'Hospira, si legge nel documento, era solo una delle tre parti della filiera produttiva del Pentotal, precisamente quella dove il prodotto veniva etichettato e testato per il mercato europeo. Il cambio di rotta si è avuto dopo che un controllo di qualità ha evidenziato l'inadeguatezza dell'impianto di Rocky Mountaint Plant. Di qui la decisione dell'azienda di spostare il processo di incapsulamento al più moderno stabilimento di Liscate, da cui spedire le fiale anche negli Stati Uniti. Con la conseguente necessità di cambiare anche il fornitore dell'ingrediente principale, che adesso si trova in Germania. Tutte modifiche che dovrebbero entrare a pieno regime dal 1 gennaio 2011.

Pressioni delle autorità federali. Fonti interne dell'azienda, citate dall'indagine di Reprieve, hanno spiegato che la Hospira, a fronte degli ingenti costi di adeguamento, aveva anche pensato di sospendere la produzione del farmaco. Sarebbe stata proprio l'insistenza delle autorità federali, preoccupate per le esecuzioni in sospeso, a far continuare la produzione. D'altronde che l'uso principale del Pentotal sia quello delle iniezioni letali appare evidente dalla corsa all'approvvigionamento di alcuni Stati. Delle rimostranze del Kentucky si è già detto, ma anche il Deparment of Correction del Tennesse 6 in un memorandum del 30 settembre (e citato da Reprieve) ha ordinato da un fornitore estero 40 grammi di Sodio Tiopentale, 4 dosi al prezzo di 18mila dollari. E lo Stato della California 7 ha messo agli atti un documento in cui riporta l'aquisto di 521 grammi, la cui consegna dovrebbe avvenire in questi giorni. Più in generale la penuria di Pentotal sul territorio statunitense ha rallentato la macchina delle esecuzioni in diversi stati, "una moratoria di fatto".

Farmaco obsoleto. Anche gli usi medici del Sodio Tiopentale negli ospedali americani, citati a propria discolpa dalla società, risultano pesantemente ridimensionati. In una testimonianza resa alla Alta Corte di Giustizia britannica, durante la causa legale intentata da Reprieve, Steven L. Shafer, professore di Anestesiologia alla Columbia University 8 con oltre 25 anni di pratica anestesista in America, ha dichiarato: "In vent'anni non ho usato il Sodio Tiopentale. Il suo uso clinico negli Stati Uniti è quasi inesistente. Il Pentotal è un farmaco obsoleto ed è stato sostituito dal Propofol. [...] Non credo che vi sia attualmente una casa farmaceutica che venda Pentotal negli Stati Uniti". Pressoché inesistente negli ospedali, stando alle parole di Shafer, decisivo in tutti i protocolli di iniezione letale. "Non riguarda l'esecuzione ma solo la fase della preparazione", era stato uno dei punti della difesa dell'ad di Hospira Italia, Giuseppe Riva. In realtà il barbiturico è presente sia nei protocolli con tre farmaci dei quali costituisce il primo passaggio, sia nei nuovi (come quelli usati da Ohio e Washington), basati su un singolo medicinale, il Pentotal appunto.

Lo stop del governo inglese. La mobilitazione legale di Reprieve in Inghilterra ha portato i primi risultati. L'unica fabbrica britannica autorizzata, la Archimedes Pharma UK 9 di Reading non potrà più esportare il Sodio Tiopentale. Lo ha deciso il ministro del commercio Vince Cable, modificando una sua precedente decisione, dopo che sul caso stava per pronunciarsi l'Alta Corte. Cable ha anche annunciato che avrebbe "esplorato con la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e gli altri Stati membri la possibilità di porre un controllo sulla esportazione del farmaco a livello europeo". Il principio guida in questo caso è la Eu Council Regulation 1236/2005, in merito alle esportazioni che potrebbero essere usate nella pratica della pena di morte.

Le iniziative italiane. Sul versante italiano, sia il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che il segretario di NTC, Sergio D'Elia hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano. "Se i vertici della Hospira Spa di Liscate - ha scritto D'Elia - avessero la consapevolezza che il farmaco inviato/da inviare negli Stati Uniti fosse utilizzato per uccidere delle persone [...] dovrebbero rispondere del reato di concorso in omicidio [...]". La questione è arrivata anche in Parlamento con una mozione depositata dalla deputata Elisabetta Zamparutti. A metà dicembre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite voterà il nuovo testo della risoluzione per moratoria universale contro la pena di morte. Per un paese in prima linea come l'Italia, la vicenda Hospira potrebbe non essere il miglior biglietto da visita.
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