Parliamo ancora del Sottosegretario Santanchè

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gran generale
00martedì 8 marzo 2011 23:06
..perchè la signora Santanchè è sottosegretario, non dimentichiamocelo mai. è membro del Governo.
è inutile star qua a dire che è stupida, che è una gallina o che è isterica.. sono opinioni personali anche legittime, ma resta sempre membro del nostro Governo. in altri paesi (sempre quelli "normali" che più volte vengono citati) queste dichiarazioni deliranti, nauseabonde, viscide provocherebbero reazioni.

Yara, scontro fra Procura e Santanché

La Procura della Repubblica di Bergamo non ci sta alle affermazioni di Daniela Santanché, sottosegretario all'Attuazione del programma, la quale aveva affermato al Giornale che "dopo la vicenda della piccola Yara i magistrati dovrebbero dimettersi" perché "se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze dell'Olgettina, forse Yara sarebbe ancora viva". E la stessa Procura rompe il silenzio che ha caratterizzato questi tre mesi d'indagine sull'omicidio di Yara Gambirasio.

In un comunicato si parla di "assurdità e livore" nelle affermazione del sottosegretario e si rivendicano l'impegno e i mezzi utilizzati nel caso. "Crediamo che l'onorevole Santanché - si conclude la nota - di fronte a questo tragico evento abbia perso una buona occasione per restare in silenzio, come ha fatto quest'ufficio dal 26 novembre 2010".

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo pd in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, secondo la quale "il governo dovrebbe richiamare il sottosegretario Santanché. Il silenzio dell'esecutivo, specie quello dei ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano, è ancora più grave perché non è tollerabile che un sottosegretario istighi l'odio strumentalizzando i sentimenti di commozione degli italiani su un caso che dovrebbe restare al di fuori dalla competizione politica. Quello della Santanché è un comportamento istituzionale a dir poco imbarazzante".

"Rivendico la libertà di critica per un'indagine che si è dimostrata finora inadeguata", ha replicato invece la Santanché alla nota dei magistrati. "Mi sorprende che un alto rappresentante di questa casta -voglia zittire un rappresentante del governo, quando i suoi colleghi intervengono quotidianamente e pubblicamente su questioni politiche e legislative che non dovrebbero riguardarli. Adesso - conclude l'esponente del Pdl - mi aspetto che oltre al mio silenzio chieda anche le mie dimissioni".
Giubo
00martedì 8 marzo 2011 23:14
lei su Canale 5, Sgarbi su Raiuno...nemmeno davanti alla tragedia di una famiglia queste merde umane si mettono scuorno di approfittare per criticare i magistrati che indagano il loro kapò...zuzzusi!
.pisicchio.
00mercoledì 9 marzo 2011 09:53
Re:
gran generale, 3/8/2011 11:06 PM:

..perchè la signora Santanchè è sottosegretario, non dimentichiamocelo mai. è membro del Governo.
è inutile star qua a dire che è stupida, che è una gallina o che è isterica.. sono opinioni personali anche legittime, ma resta sempre membro del nostro Governo. in altri paesi (sempre quelli "normali" che più volte vengono citati) queste dichiarazioni deliranti, nauseabonde, viscide provocherebbero reazioni.

Yara, scontro fra Procura e Santanché

La Procura della Repubblica di Bergamo non ci sta alle affermazioni di Daniela Santanché, sottosegretario all'Attuazione del programma, la quale aveva affermato al Giornale che "dopo la vicenda della piccola Yara i magistrati dovrebbero dimettersi" perché "se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze dell'Olgettina, forse Yara sarebbe ancora viva". E la stessa Procura rompe il silenzio che ha caratterizzato questi tre mesi d'indagine sull'omicidio di Yara Gambirasio.

In un comunicato si parla di "assurdità e livore" nelle affermazione del sottosegretario e si rivendicano l'impegno e i mezzi utilizzati nel caso. "Crediamo che l'onorevole Santanché - si conclude la nota - di fronte a questo tragico evento abbia perso una buona occasione per restare in silenzio, come ha fatto quest'ufficio dal 26 novembre 2010".

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo pd in commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, secondo la quale "il governo dovrebbe richiamare il sottosegretario Santanché. Il silenzio dell'esecutivo, specie quello dei ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano, è ancora più grave perché non è tollerabile che un sottosegretario istighi l'odio strumentalizzando i sentimenti di commozione degli italiani su un caso che dovrebbe restare al di fuori dalla competizione politica. Quello della Santanché è un comportamento istituzionale a dir poco imbarazzante".

"Rivendico la libertà di critica per un'indagine che si è dimostrata finora inadeguata", ha replicato invece la Santanché alla nota dei magistrati. "Mi sorprende che un alto rappresentante di questa casta -voglia zittire un rappresentante del governo, quando i suoi colleghi intervengono quotidianamente e pubblicamente su questioni politiche e legislative che non dovrebbero riguardarli. Adesso - conclude l'esponente del Pdl - mi aspetto che oltre al mio silenzio chieda anche le mie dimissioni".




Non è membro del Governo. Che io ricordi (diritto costituzionale) solo i ministri sono membri del Governo ("se sbaglio mi corrigerete").

Comunque concordo sul fatto che sia una speculazione vergognosa.

E' probabile che gli inquirenti tutti abbiano commesso degli errori visto che il cadavere è stato trovato dopo tre mesi ma affermare che la piccola Yara "sarebbe ancora viva" è davvero fuori dal mondo oltre che improprio di fronte alla tragedia dei familiari.

napulitanboy
00mercoledì 9 marzo 2011 09:58
Re: Re:
.pisicchio., 09/03/2011 09.53:




Non è membro del Governo. Che io ricordi (diritto costituzionale) solo i ministri sono membri del Governo ("se sbaglio mi corrigerete").

Comunque concordo sul fatto che sia una speculazione vergognosa.

E' probabile che gli inquirenti tutti abbiano commesso degli errori visto che il cadavere è stato trovato dopo tre mesi ma affermare che la piccola Yara "sarebbe ancora viva" è davvero fuori dal mondo oltre che improprio di fronte alla tragedia dei familiari.





Sei troppo intelligente per banalizzare così il tutto.
Dire che "sarebbe ancora viva" in un palcoscenico pubblico significa mettere il popolo, o parte del popolo CONTRO la magistratura.
Non pro berlusca... ma contro i pm!
sanimma
00mercoledì 9 marzo 2011 11:18
quanto stanno cadendo in basso pur di difendere berlusconi che pena che mi fanno.......
birrena@
00mercoledì 9 marzo 2011 11:49
Re:
sanimma, 09/03/2011 11.18:

quanto stanno cadendo in basso pur di difendere berlusconi che pena che mi fanno.......




sottoscrivo! la Santanchè ha dichiarato che i magistrati che hanno sbagliato devono dimettersi, perchè non lo dice anche al suo premier?!
anzi, se si dimette anche lei farebbe un favore a tutto il popolo!
giusperito
00mercoledì 9 marzo 2011 12:29
Perché non approfondiamo questa cosa dei sottosegretari?
Allora il governo è organo complesso formato da presidente e ministri.

Ora i sottosegretari non rispondono davanti al tribunale dei ministri. Tuttavia leggevo da qualche articolo che i sottosegretari appartenevano in modo subordinato al governo (se è giusto, che vuol dire e cosa implica?).

Mi sorge un dubbio i ministri che non appartengono a nessuna Camera sono coperti dalle garanzie costituzionali previsti dalla l.cost. 1/89, ma chi dà l'autorizzazione a procedere?
Etrusco
00mercoledì 9 marzo 2011 13:20
Re: Re: Re:
napulitanboy, 09/03/2011 09.58:


...
Dire che "sarebbe ancora viva" in un palcoscenico pubblico significa mettere il popolo, o parte del popolo CONTRO la magistratura.
Non pro berlusca... ma contro i pm!




Purtroppo sembra proprio questo l'intento,
resta da capire se hanno ben valutato i danni che così facendo genereranno e lasceranno nella coscienza collettiva.
.pisicchio.
00mercoledì 9 marzo 2011 14:49
Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 3/9/2011 1:20 PM:




Purtroppo sembra proprio questo l'intento,
resta da capire se hanno ben valutato i danni che così facendo genereranno e lasceranno nella coscienza collettiva.




Sinceramente non credo il pensiero della Santanchè sia così raffinato.

Forse avete visto troppo spesso il Caimano...

Ad ogni modo non preoccuparti. La coscienza collettiva è sana e salva perchè Travaglio è vivo e lotta con noi.
trixam
00giovedì 10 marzo 2011 01:53
Re:
giusperito, 09/03/2011 12.29:

Perché non approfondiamo questa cosa dei sottosegretari?
Allora il governo è organo complesso formato da presidente e ministri.

Ora i sottosegretari non rispondono davanti al tribunale dei ministri. Tuttavia leggevo da qualche articolo che i sottosegretari appartenevano in modo subordinato al governo (se è giusto, che vuol dire e cosa implica?).

Mi sorge un dubbio i ministri che non appartengono a nessuna Camera sono coperti dalle garanzie costituzionali previsti dalla l.cost. 1/89, ma chi dà l'autorizzazione a procedere?




Gius questa è una questione di grande interesse, che riguarda il problema generale dell'organizzazione dei governi.
Visto che il professor Prisco veglia sul forum, magari potrebbe darci un contributo.
In effetti se diamo uno sguardo comparativo, credo che la figura del sottosegretario sia nata nell'ordinamento francese ai tempi di Napoleone come una figura ibrida.
Per metà tecnica e metà politica, una forma di raccordo tra gli organi politici e amministrativi. I sottosegretari a volte ricoprivano anche la carica di direttori dei ministeri, cioè erano i capi del personale amministrativo. La questione è interessante anche nel mondo anglosassone, perché è una delle grandi differenze tra la democrazia inglese e quella americana.
Il governo federale americano è un governo quasi esclusivamente tecnico.
Gli unici due che sono eletti sono il presidente e il suo vice, il resto, dal capo dello staff, che è una sorta di primo ministro occulto, all'ultimo dei funzionari, sono tutti nominati dal presidente. Naturalmente spesso il presidente nomina politici, i quali però prima di entrare in carica devono dimettersi dalla carica elettiva, e sottoporsi al giudizio di ratifica del senato. Ad esempio Hillary Clinton che era senatore dello stato di New York, prima di diventare segretario di Stato, ha dovuto dimettersi e poi farsi approvare dai suoi ex colleghi.
Nel governo federale i sottosegretari, svolgono un ruolo molto importante, soprattutto quelli che lavorano al dipartimento di stato, sono a capo di interi settori e hanno dei vice e dei subordinati.
Invece in Inghilterra è l'opposto, dal primo ministro all'ultimo componente del governo devono essere tutti membri del parlamento, tanto che la figura del ministro o sottosegretario tecnico non è ammissibile. Anche se di fatto questo divieto è aggirabile grazie al fatto che esiste la camera dei lord che è nominativa dove vengono inseriti membri della società civile che poi possono diventare ministri o sottosegretari, fenomeno che negli ultimi quindici anni è aumentato parecchio, tanto che alcuni dei migliori ministri del governo Blair venivano dai lords.
La distinzione naturalmente è data dalla diversità dei due sistemi, uno presidenziale e l'altro parlamentare, uno incentrato sull'autorità politica di un solo organo e l'altro su quella di più organi.
Gli unici funzionari non eletti del governo inglese erano fino a quindici anni fa i segretari generali dei ministeri, in omaggio anche alla distinzione classica tra autorità politica e amministrativa.
I segretari dei ministeri per consuetudine non venivano cambiati con il cambiare dei governi, cioè non si verificava lo spoil system, per garantire la continuità amministrativa.
Quando Blair divenne primo ministro però volle cambiare. La ragione era semplice e tutta politica. Dopo 18 anni di governo conservatore Blair pensava, giustamente, che la macchina amministrativa, il civil service, gli fosse ostile perché troppo abituato a ragionare secondo gli schemi dei governi passati.
Si ebbe così il problema dei consiglieri, che scatenò un grande dibattito costituzionale.
Tutti i primi ministri avevano avuto consiglieri, i quali però non avevano una funzione ufficiale.
Blair volle che i suoi consiglieri invece avessero un ruolo riconosciuto ufficialmente e che in sostanza potessero dare ordini ai funzionari, sulla scia dei consiglieri del presidente americano. Sarebbero diventati di fatto dei sottosegretari alle dirette dipendenze del primo ministro e di conseguenza avrebbero aumentato enormente il potere di quest'ultimo, riducendo invece quello del segretario generale di Downing Street.
Naturalmente gli inglesi non sono italiani e non rimasero a discutere per secoli, Blair vinse la partita in pochi mesi avendo una maggioranza schiacciante, il vecchio segretario generale di downing street si dimise e Blair lo sostituì con uno più accomodante e la costituzione flessibile inglese si è adattata, tanto che poi sia Brown che Cameron hanno seguito la stessa linea.
Certo però la cosa ha avuto anche i suoi lati negativi, perché di fatto queste figure non hanno un reale controllo, se non quello fiduciario del primo ministro che li nomina, e a volte, come ai tempi dell'entrata in guerra in Iraq, si comportarono in modi discutibili tanto da far configurare degli abusi di potere. Sta di fatto che senza di loro Blair non avrebber completato nessuna riforma.

Nel nostro ordinamento i sottosegretari invece mantengono la natura ibrida.
Innanzitutto perchè la costituzione non li prevede, poi perché possono essere sia membri del parlamento che tecnici. Infine perché pur essendo nominati con un decreto del presidente della repubblica, di fatto sono scelti dal governo e giurano nelle mani del presidente del consiglio.
Le loro funzioni sono attribuite con decreto ministeriale o con decreto del presidente del consiglio, quindi da questo punto di vista sono subordinati agli organi politici.
Infatti mi sembra che la legge parli riguardo alle funzioni di “coadiuvare i ministri”, cioè devono seguirne le direttive ed aiutarli ad atture la politica governativa nel loro settore di competenza.
Sono quindi soggetti politici, subordinati agli organi politici, che non fanno parte dell'amministrazione, perché il nostro ordinamento prevede i direttori generali dei ministeri, i dipartimenti, capi dipartimenti ecc.... Anche se naturalmente noi sappiamo che nella pratica tutto questo non vale un fico secco.
Tuttavia secondo me questo è un tema di enorme interesse. Perché se la distinzione tra autorità politica e amministrativa resta valida in via di principio ed è una garanzia per il cittadino, affinché nessuna delle due possa avere un potere assoluto per praticare abusi, resta il problema di come garantire al meglio la possibilità ai governi di realizzare i loro programmi che spesso nelle amministrazioni pubbliche trovano resistenze passive molto forti dovute a motivi politici, o lobbystici o a mancanza di comptenze adeguate.

In italia lo abbiamo già avuto in forma patologica, con la protezione civile che ad un certo punto è diventata lo strumento del governo per operare in ogni campo con persone di fiducia sottraendosi ai controlli.
Se domani piove troppo forte, basta un decreto del presidente del consiglio che dichiari la pioggia una emergenza e si mette in campo tutto il meccanismo.
Ora Bertolaso era una ottima persona e secondo me su tante questioni ha fatto un gran lavoro, però anche lì un eccessivo concetramento di potere ha portato a situazioni complicate in cui personaggi oscuri come Balducci erano più potenti dei ministri e gestivano decine di miliardi in maniera inquietante.
Alla fine si tratta di conciliare il diritto dei governi a governare con il loro dovere di sottostare alla legge. In questo senso il ruolo dei sottosegretari in futuro sarà rilevante e probabilmente un tema da approfondire.

Ps per quanto riguarda il problema dell'autorizzazione dei ministri tecnici, mi sembra di aver letto una volta un articolo di un costituzionalista che sosteneva che la competenza fosse del Senato.
Questo in ossequio alla concezione che pur essendo il nostro un bicameralismo paritario e perfetto, c'è la consuetudine di considerare il senato la camera alta. Però mi sembra anche di ricordare che questa cosa sia prevista anche in qualche legge.

















Giubo
00giovedì 10 marzo 2011 15:20
alla fine io credo che la Santanchè sia la punta dell'iceberg...è tutta la classe politica che è composta per lo più da macchiette da bar...ma per fortuna vedo anche figure diverse e per niente circensi


c'è una deputata del pd di Teano, si chiama Pina Piciero,l'ho vista l'altro giorno ad Agorà tenere testa a quel bufalo di Giovanardì...è in gamba davvero.
trixam
00giovedì 10 marzo 2011 18:23
Re:
Giubo, 10/03/2011 15.20:

alla fine io credo che la Santanchè sia la punta dell'iceberg...è tutta la classe politica che è composta per lo più da macchiette da bar...ma per fortuna vedo anche figure diverse e per niente circensi


c'è una deputata del pd di Teano, si chiama Pina Piciero,l'ho vista l'altro giorno ad Agorà tenere testa a quel bufalo di Giovanardì...è in gamba davvero.




Pina Picierno? Una delle ragioni per cui non ho votato per il Pd nel 2008 è stata lei. All'inizio della campagna ero deciso a "prestare" il mio voto a Veltroni che mi sembrava il primo leader della sinistra a guidare una battaglia riformista.
Poi veltroni disse che avrebbe candidato le giovani ricercatrici.
Grande entusiasmo. Alla fine le due ricercatrici furono: marianna madia, i cui meriti accademici stiamo ancora aspettando di capire quali siano; e appunto la picierno che fu candidata al posto di de mita.
Lo sapete in cosa è laureata la picierno? In scienze della comunicazione con una tesi "sul linguaggio di de mita".
Si perché prima di prenderne il posto era la galoppina di de mita.
Nel 2007, quando c'erano ancora la margherita, ci furono le elezioni del presidente del movimento giovanile della margherita.
La picierno arrivò ultima nelle consultazioni dei giovani iscritti, De mita arrivò al congresso, intrallazzò e la fece diventare in un colpo solo da ultima a presidente. Una roba che si commenta da sola.
Il povero ciriaco non si è mai ripreso dal tradimento della sua pupilla. Inutile dire che Veltroni il mio voto non lo ebbe.
Se questi sono i giovani, mi tengo d'alema tutta la vita.
kusovme
00venerdì 11 marzo 2011 18:38
la santanchè dopo tutte le giravolte e i contradetti politici, è incommentabile e imparagonabile ad altri parlamentari. purtroppo per lei, fortuna per gli altri (mediocri, ma migliori)
kekkis
00venerdì 11 marzo 2011 19:48
la Santanchè è veramente stupida: questo basti! [SM=x43665]
Tony1985
00venerdì 11 marzo 2011 19:51
il pensiero superficiale dell'uomo medio fatto proprio da un membro del Governo... al di là del contenuto, se lo doveva risparmiare...
Giubo
00venerdì 11 marzo 2011 20:57
trixam non conoscevo questa sua biografia,però devo dire che a parte questo mi sembra in gamba
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