Nuova "tassa" per prelevare i propri soldi in banca

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Etrusco
00martedì 1 marzo 2011 14:09
Banche/ "Tassa" fino a 3 euro per prelevare i contanti allo sportello
Martedí 01.03.2011 10:53

Nuova 'tassa' delle banche sui correntisti: chi preleva denaro allo sportello anziché al bancomat dovrà infatti pagare fino a 3 euro.

Ai correntisti della BNL le lettere sono appena arrivate, ma è solo l'ultimo caso in ordine di tempo. Cio' che fino a ieri era un'eccezione, sta infatti diventando la regola. Il Monte dei Paschi chiede 3 euro per ogni prelievo in filiale con il suo ultimo Conto Zip, lanciato in ottobre. Stesso discorso per UBI che fino a gennaio non applicava alcuna commissione ai clienti che volessero ritirare i propri denari in agenzia e ora incassa un euro per tutti i prelievi fino a 500 euro e per Unicredit che prevede da tempo 3 euro per i prelievi allo sportello fino a 1.500 euro.

Quanto alla BPM di Massimo Ponzellini, ha esteso la commissione di 1,5 euro anche ai nuovi correntisti del conto Un-Due-Tre, lanciato in gennaio.

In controtendenza invece Intesa Sanpaolo che ha appena abolito questa spesa con il nuovo conto modulare Facile, distribuito dal 21 febbraio.

La nuova 'tassa' rischia di colpire soprattutto gli anziani, non avvezzi all'uso del Bancomat. Ma rischia di allontanare anche gli altri clienti, poco disposti a pagare per disporre dei loro soldi.

Fonte Martedí 01.03.2011 10:53
Giubo
00mercoledì 2 marzo 2011 06:31
io me ne guardo bene dal fare prelievi allo sportello
Mojo Pin
00mercoledì 2 marzo 2011 10:31
Secondo me è ingiusto chiamarla tassa, in quanto non è imposta dal governo o cmq dallo stato, mi sembra la solita nbu introdotta di concerto tra le banche per lucrare sulla ignoranza e sulla scarsa dimistichezza degli anziani. [SM=x43606]
edmondantes01
00mercoledì 2 marzo 2011 10:43
vergogna
Paperino!
00mercoledì 2 marzo 2011 14:06
Le banche se ne inventano una più del diavolo per lucrare.
Il guaio è che grosse alternative non ne vedo...
sanimma
00mercoledì 2 marzo 2011 18:36
cioè dovrei pagare 3 euro per prelevare i miei soldi?
oltre ovviamente alle spese che pago per la tenuta del c/c?
assurdo
Etrusco
00mercoledì 2 marzo 2011 19:34
Re:
Paperino!, 02/03/2011 14.06:

... grosse alternative non ne vedo...




Ci sono i vari conti di Intesa Sanpaolo senza questo balzello,
ma per chi vuol risparmiare anche oltre i 120€ all'anno ci sono i vari conti on line quali ImiWeb, Fineco, Webank, etc.
Certo, bisogna aprire un conto nuovo e questo potrebbe frenare molti, per pigrizia, anche se i vantaggi sarebbero molti.
Al limite si potrebbe risolvere ripiegando sul prelievo da bancomat anzichè da sportello. [SM=x43812]
diegodp
00mercoledì 2 marzo 2011 19:43
Andare sempre meno allo sportello significa fare mooolta meno fila, è vero.

MA TAGLI DI PERSONALE PURE.

giusperito
00mercoledì 2 marzo 2011 20:03
Prima di tutto non è una tassa. Le banche sono libere di scegliere cosa far pagare, altrimenti dovremmo dire che è uno schifo pagare un bonifico o il vaglia alla posta.
Inoltre la diminuzione di personale agli sportelli è un obiettivo delle banche che stanno progressivamente creando un sistema di ebanking sempre più efficiente e valido. Ormai molte persone usano sistemi alternativi di prelievo come il bancomat. Non so quanti anziani vadano a prelevare contante in banca, ma credo siano davvero sempre meno. La maggior parte ha imparato ad usare il bancomat.
Per quanto riguarda i tagli del personale, credo sia inutile dire che è un discorso vuoto di significato. Ormai le banche assumono meno e si dedicano ad altre attività che richiedono personale specializzato e competente. Per gestire reti internet di ebanking serve personale così per fare qualsiasi altra attività connessa ai risparmi di sportello. Semplicemente servirà un personale iperspecializzato. La banca del futuro è diversa da quella delle code e degli impiegati di sportello.
Inoltre la diminuzione dei costi porterà benefici anche agli utenti finali un po' come avviene con le assicurazioni telefoniche. Mica c'è qualcuno che vuole pagare di più la polizza rca solo perché così qualche giovanotto lavori?
trixam
00mercoledì 2 marzo 2011 21:08
Non ho ben capito l'evidenza della notizia. Le commissioni di prelievo esistono da sempre, non è che le hanno inventate stamattina.
O meglio la capisco benissimo, visto che è stata rimbalzata per promuovere i nuovi conti di intesa san paolo a cui anche qui hanno fatto lo spot.
Detto questo, non c'è da meravigliarsi. Ogni cliente che entra in banca, anche per una operazione banale, costa tantissimo.
Tutte le banche hanno l'obiettivo di ridurre al minimo in tempi medi la presenza in banca, per questo le commissioni su questo tipo di operazioni aumenteranno sempre di più.
Nel lungo periodo le filiali e tutto quello che siamo abituati a pensare, scompariranno del tutto sostituite dall'on line.
JuanManuelFangio
00mercoledì 2 marzo 2011 21:14
Infatti il retail puro è il settore meno remunerativo per le banche. Costa tanto: personale, filiali, ecc. e rende poco.
Questo costo è un evidente tentativo di indirizzare sempre di più la clientela verso l'home banking, che oramai ha costi ridottissimi anche per la clientela.
Gius sul discorso delle assicurazioni non sono d'accordo. Quelle, fin quando permarrà il cartello attuale, non abbasseranno mai i prezzi.
I dati sono evidenti: meno incidenti, quindi meno risarcimenti ma tariffe sempre più elevate. Quest'anno hanno dato una mazzata in media del 30% in termini di rincari.
giusperito
00giovedì 3 marzo 2011 00:48
Re:
JuanManuelFangio, 02/03/2011 21.14:

Infatti il retail puro è il settore meno remunerativo per le banche. Costa tanto: personale, filiali, ecc. e rende poco.
Questo costo è un evidente tentativo di indirizzare sempre di più la clientela verso l'home banking, che oramai ha costi ridottissimi anche per la clientela.
Gius sul discorso delle assicurazioni non sono d'accordo. Quelle, fin quando permarrà il cartello attuale, non abbasseranno mai i prezzi.
I dati sono evidenti: meno incidenti, quindi meno risarcimenti ma tariffe sempre più elevate. Quest'anno hanno dato una mazzata in media del 30% in termini di rincari.




Con me sulla concorrenza lo sai sfondi una porta aperta. Tuttavia ho fatto vari preventivi per la prima volta su internet e mi sembra che ci sia una leggera diversità di prezzo nell'ordine del 20% che mi ha dato il la al paragone.
In ogni caso ovvio che finché avremo cartelli sarà difficile un reale abbassamento del prezzo e sulle banche ci sarebbe tantissimo da dire. Comunque questa notizia mi sembra la solita cagata da fatto quotidiano.
ytrta
00giovedì 3 marzo 2011 15:15
aveva ragione Totò con i soldi sotto la mattonella.
Se non è la banca, è la posta. Resta sempre una rapina. Rapina necessaria per i dipendenti statali.
Etrusco
00venerdì 4 marzo 2011 12:45
Re: Re:
giusperito, 03/03/2011 0.48:


...questa notizia mi sembra la solita cagata da fatto quotidiano.




Queste parole dette da altri mi avrebbero lasciato indifferente,
ma da te mi deludono. [SM=x43674]
Potresti spiegarti meglio e motivare quest'apparente pregiudizio?
[SM=x43620]
giusperito
00venerdì 4 marzo 2011 15:16
Mah.. l'anno scorso a Natale avevo chiesto a Babbo Natale l'abbonamento al Fatto. Poi ho cambiato idea, continuando a leggerlo. Il giornale vanta la sua indipendenza da certi poteri, ma è militante. Ora va benissimo essere militanti, ma spacciarsi per grandi giornalisti non va bene. Alla Borromeo Bernestein disse una cosa che loro non hanno capito: il giornalista racconta fatti e non deve pensare a cambiare la società. Loro si sono presi il compito di riformare e di emendare la nostra povera Italia ed hanno perso di vista il vero compito del giornalista. Cercano a tutti i costi il sensazionalismo e spesso scrivono cose assurde. Penso al prefetto calabrese accusato di favorire gli uomini di Letta, penso agli articoli di Massimo Fini o a quelli di Gomez che straparla di economia senza capirne nulla. Penso allo stesso Travaglio, che pur mi piaceva, ma che reinterpreta la realtà in modo illiberale (vedi il famoso Lodo Mondadori). L'assenza di un chiaro approfondimento della vicenda Cuffaro, perché altrimenti salta una parte del castello accusatorio di Travaglio. Purtroppo non amo quel modo di pensare che fa da sottofondo al giornale. Non amo chi pensa che la democrazia sia imporre una candidatura.
Etrusco
00venerdì 4 marzo 2011 15:25
Re:
giusperito, 04/03/2011 15.16:

Mah.. l'anno scorso a Natale avevo chiesto a Babbo Natale l'abbonamento al Fatto. Poi ho cambiato idea, continuando a leggerlo. Il giornale vanta la sua indipendenza da certi poteri, ma è militante. Ora va benissimo essere militanti, ma spacciarsi per grandi giornalisti non va bene. Alla Borromeo Bernestein disse una cosa che loro non hanno capito: il giornalista racconta fatti e non deve pensare a cambiare la società. Loro si sono presi il compito di riformare e di emendare la nostra povera Italia ed hanno perso di vista il vero compito del giornalista. Cercano a tutti i costi il sensazionalismo e spesso scrivono cose assurde. Penso al prefetto calabrese accusato di favorire gli uomini di Letta, penso agli articoli di Massimo Fini o a quelli di Gomez che straparla di economia senza capirne nulla. Penso allo stesso Travaglio, che pur mi piaceva, ma che reinterpreta la realtà in modo illiberale (vedi il famoso Lodo Mondadori). L'assenza di un chiaro approfondimento della vicenda Cuffaro, perché altrimenti salta una parte del castello accusatorio di Travaglio. Purtroppo non amo quel modo di pensare che fa da sottofondo al giornale. Non amo chi pensa che la democrazia sia imporre una candidatura.



Bene, ora quale altro giornale consiglieresti come prima scelta?
Personalmente rimango sempre dell'idea che occorra attingere da almeno 2 o 3 giornali di differente orientamento per avere un'informazione quanto più integrale e poliedrica possibile.
trixam
00venerdì 4 marzo 2011 15:33
Re:
giusperito, 04/03/2011 15.16:

Mah.. l'anno scorso a Natale avevo chiesto a Babbo Natale l'abbonamento al Fatto. Poi ho cambiato idea, continuando a leggerlo. Il giornale vanta la sua indipendenza da certi poteri, ma è militante. Ora va benissimo essere militanti, ma spacciarsi per grandi giornalisti non va bene. Alla Borromeo Bernestein disse una cosa che loro non hanno capito: il giornalista racconta fatti e non deve pensare a cambiare la società. Loro si sono presi il compito di riformare e di emendare la nostra povera Italia ed hanno perso di vista il vero compito del giornalista. Cercano a tutti i costi il sensazionalismo e spesso scrivono cose assurde. Penso al prefetto calabrese accusato di favorire gli uomini di Letta, penso agli articoli di Massimo Fini o a quelli di Gomez che straparla di economia senza capirne nulla. Penso allo stesso Travaglio, che pur mi piaceva, ma che reinterpreta la realtà in modo illiberale (vedi il famoso Lodo Mondadori). L'assenza di un chiaro approfondimento della vicenda Cuffaro, perché altrimenti salta una parte del castello accusatorio di Travaglio. Purtroppo non amo quel modo di pensare che fa da sottofondo al giornale. Non amo chi pensa che la democrazia sia imporre una candidatura.




Io aggiungerei l'intervista taroccata di Borsellino che rimarrà un apice insuperato in tema di facce di bronzo che si spacciano per giornalisti.

In più secondo me è utile leggere i commenti dei lettori del fatto sul sito per capire a che tipo di Italia fanno il pelo.

giusperito
00venerdì 4 marzo 2011 15:33
No, etrusco non serve leggere varie testate. Altrimenti dovremmo considerare utile leggere Il Giornale, Libero, il Manifesto e L'Unità. Purtroppo non credo serva a qualcosa.
Personalmente guardo il sito del corriere.it e giornalettismo.com come informazione quotidiana. Poi la mattina per radio metto Radio Radicale con il mitico Boldrin che fa stampa e regime. Da lì prendo spunto per cercarmi qualche buon articolo sui vari giornali. In ogni caso consiglio di leggere noisefromamerika.org, lavoce.info, brunoleoni.it,
giusperito
00venerdì 4 marzo 2011 15:34
Re: Re:
trixam, 04/03/2011 15.33:




Io aggiungerei l'intervista taroccata di Borsellino che rimarrà un apice insuperato in tema di facce di bronzo che si spacciano per giornalisti.

In più secondo me è utile leggere i commenti dei lettori del fatto sul sito per capire a che tipo di Italia fanno il pelo.





che mi ero dimenticato
Etrusco
00venerdì 4 marzo 2011 15:47
Re:
giusperito, 04/03/2011 15.33:

No, etrusco non serve leggere varie testate. Altrimenti dovremmo considerare utile leggere Il Giornale, Libero, il Manifesto e L'Unità. Purtroppo non credo serva a qualcosa.
Personalmente guardo il sito del corriere.it e giornalettismo.com come informazione quotidiana. Poi la mattina per radio metto Radio Radicale con il mitico Boldrin che fa stampa e regime. Da lì prendo spunto per cercarmi qualche buon articolo sui vari giornali. In ogni caso consiglio di leggere noisefromamerika.org, lavoce.info, brunoleoni.it,




Non dico di farlo tutti i gg., ma personalmente quando c'è una notizia importante su dui dipendono alcune decisioni preferisco ascoltare quante più campane possibili.
Anche sui giornali che citi come Libero, Il Gioranale, etc. si possono trovare spunti utili o interessanti, tra l'altro, nonostante i direttori, ci lavorano all'interno eccellenti giornalisti. [SM=x43812]
Eccellente l'abitudine di ascoltare Radio Radicale, quando sono in macchina da solo l'ascolto spesso e molto volentieri, come anche Radio24 e Radio2. [SM=x2199436]
giusperito
00venerdì 4 marzo 2011 20:58
Radio 2 è fantastica.. imperdibili Un giorno da pecora e Così parlò Zap Mangusta.
Un po' meno mi piace Ottovolante e Caterpillar.

Sul discorso giornali purtroppo non sono molto d'accordo, perché ascoltare tante campane stonate non fa una campana intonata.
edmondantes01
00venerdì 4 marzo 2011 21:10
Per me è il fatto è un'opera d'arte.. quando posso compro anche l'Unità, ma da un po' mi appassionanon di più gli articoli di Massimo Fini che è un giornalista serio e con le palle quadrate.
trixam
00venerdì 4 marzo 2011 21:50
Re:
edmondantes01, 04/03/2011 21.10:

Per me è il fatto è un'opera d'arte.. quando posso compro anche l'Unità, ma da un po' mi appassionanon di più gli articoli di Massimo Fini che è un giornalista serio e con le palle quadrate.




Non avevamo dubbi.
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