Napoli, lettera choc di una 12enne «Voglio sposare un camorrista»

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FELICEDILAURO
00giovedì 20 maggio 2010 10:44
A svelare al cardinale Sepe le intenzioni della ragazzina sono gli alunni della scuola media Virgilio IV di Scampia
NAPOLI (19 maggio) - Una lettera choc. Che rivela tutto il disagio di un quartiere: «Voglio sposare un camorrista, così posso essere ricca...». A svelare al cardinale Sepe le intenzioni di una bambina di 12 anni, sono gli alunni della scuola media Virgilio IV di Scampia, durante la visita dell’arcivescono nell’istituto, ieri mattina.

Accendono uno dei computer di cui la scuola è dotata e mostrano al cardinale la risposta scritta, come un temino, alla loro coetanea: «È una scelta sbagliata, un camorrista è la persona più ingiusta al mondo». I ragazzi della II B, via Antonio Labriola, nel cuore di Scampia, non ci stanno. Sono la parte onesta e dicono alla loro coetanea che «i soldi non rappresentano il potere e non servono a costruire la felicità». Per loro «un boss è una persona che crede di essere migliore, ma i migliori, invece, sono quelli che vanno avanti pur non avendo niente e si sacrificano con un lavoro onesto».

È a loro che il cardinale Sepe, ieri mattina, è andato in visita. E trova la Scampia che non ti aspetti: alla Virgilio IV, scuola materna, elementare e media, ci sono laboratori informatici dove gli studenti imparano la storia e la geografia con giochi interattivi studiati per loro, laboratori scientifici dove bimbi di seconda elementare studiano i microbi, i germi, «ma anche come sono fatti i pidocchi», dice divertita Maria, 7 anni, sguardo sveglio e per nulla intimidito dalla visita del cardinale.

Con i 660 ragazzi della Virgilio IV Sepe trascorre una lunga mattinata, accompagnato dal dirigente scolastico Paolo Battimiello, la vicepresidente Paola Cortellessa, i rappresentanti della VIII municipalità Giuseppe Tortoriello e l'assessore alla Cultura Maria De Marco, i parroci del territorio don Alessandro Gargiulo, don Luigi Merluzzo, padre Pasquale Fioretti. Qui la scuola fa rete. «È questa la nostra forza - spiega Battimiello - interagire con il territorio ed offrire ai ragazzi un'alternativa alla strada».

I ragazzi hanno realizzato un video «Scancelliamoci» dove chiedono di abbattere i cancelli costruiti perché la scuola in 7 anni è stata vandalizzata 13 volte. «Ora - assicura il dirigente - non accade più. Grazie anche alla collaborazione incessante delle famiglie». «La vostra forza - commenta l'arcivescovo - sta nell'essere insieme: così fermerete chi vuole contrastarvi. Saremo vincitori sempre, se avremo dalla nostra parte tutti gli altri: istituzioni, scuole famiglia e chiesa». E ai giovani Sepe chiede un impegno di coraggio e responsabilità. «Arruolatevi nel mio esercito: l'esercito del bene e della legalità. Oggi nasce qui con voi, che siete la speranza e il futuro di Scampia», dice Sepe.

«Venendo in questa scuola vedo concretizzarsi il mio auspicio», aggiunge, e ricorda il suo arrivo a Napoli. «Il 1 luglio del 2006 ho baciato questa terra e mi ripromettevo di fare di Scampia l'emblema della speranza: con voi può diventare terra di giustizia, pace, legalità». Ne sono la conferma Rossella, Rosario, Monica, Antonio: hanno accolto il cardinale con tre scatole rosse con le scritte «fede, speranza e carità».

Dentro i loro messaggi: «Da grande voglio fare il dottore». «Io l'avvocato», «Io il dentista». A Scampia si continua a sognare un futuro. La lettera dei ragazzi della II B è la risposta alla loro giovane amica senza speranza: «Rifletti bene - dicono i ragazzi - dici che vuoi sposare un camorrista qualunque, una persona che guadagna molti soldi ma facendo affari sporchi. I soldi servono per mangiare, per bere, ma non rappresentano la ricchezza della gente. Quello che vuoi è solo una scorciatoia che ti porterebbe solo miseria e schiavitù, perché la camorra vuole solo schiavi! Solo con l'amore puoi avere il mondo tra le dita».

Rosanna Borzillo
erikaarfe
00giovedì 20 maggio 2010 11:17
i bambini sono come le spugne
assorbono tutti i messaggi diretti e indiretti che vengono trasmessi.
è un altro tipico segnale dello status della nostra società.
ecco ciò che viene trasmesso ed ecco ciò che viene recepito ed elaborato
FELICEDILAURO
00giovedì 20 maggio 2010 11:18
Re:
erikaarfe, 20/05/2010 11.17:

i bambini sono come le spugne
assorbono tutti i messaggi diretti e indiretti che vengono trasmessi.
è un altro tipico segnale dello status della nostra società.
ecco ciò che viene trasmesso ed ecco ciò che viene recepito ed elaborato




e beh purtroppo si....i bambini...che sfortuna a nascere in quei posti o tra gente di camorra.....è una vergogna gli togleirei la potestà a sta gente
FELICEDILAURO
00giovedì 20 maggio 2010 11:20
cmq c'è anche la parte buona di scampia...che davvero potrebbe diventare una perla si napoli se ci fosse un convolgimento della politica in maniera massiccia con fondi....e non solo ahimè la CHIESA....
rennasuper
00giovedì 20 maggio 2010 12:01
felì là l'unica cosa che aiuterebbe a cambiare la situazione è il recupero della zona unito ad una massiccia presenza delle forze dell'ordine che facciano il proprio lavoro anzichè guardare la gente spacciare senza aprire bocca.
FELICEDILAURO
00giovedì 20 maggio 2010 12:05
Re:
rennasuper, 20/05/2010 12.01:

felì là l'unica cosa che aiuterebbe a cambiare la situazione è il recupero della zona unito ad una massiccia presenza delle forze dell'ordine che facciano il proprio lavoro anzichè guardare la gente spacciare senza aprire bocca.




anche....ma purtroppo vedo che solo la chiesa fa qualcosa di concreto in quelle zone...(con l'iauto del 8x1000...ma vabbeh lasciamo perdere le critiche....)...io ci manderei subito l'esercito...
EMILIO885
00giovedì 20 maggio 2010 12:26
Re: A svelare al cardinale Sepe le intenzioni della ragazzina sono gli alunni della scuola media Virgilio IV di Scampia
FELICEDILAURO, 20/05/2010 10.44:

NAPOLI (19 maggio) - Una lettera choc. Che rivela tutto il disagio di un quartiere: «Voglio sposare un camorrista, così posso essere ricca...». A svelare al cardinale Sepe le intenzioni di una bambina di 12 anni, sono gli alunni della scuola media Virgilio IV di Scampia, durante la visita dell’arcivescono nell’istituto, ieri mattina.

Accendono uno dei computer di cui la scuola è dotata e mostrano al cardinale la risposta scritta, come un temino, alla loro coetanea: «È una scelta sbagliata, un camorrista è la persona più ingiusta al mondo». I ragazzi della II B, via Antonio Labriola, nel cuore di Scampia, non ci stanno. Sono la parte onesta e dicono alla loro coetanea che «i soldi non rappresentano il potere e non servono a costruire la felicità». Per loro «un boss è una persona che crede di essere migliore, ma i migliori, invece, sono quelli che vanno avanti pur non avendo niente e si sacrificano con un lavoro onesto».

È a loro che il cardinale Sepe, ieri mattina, è andato in visita. E trova la Scampia che non ti aspetti: alla Virgilio IV, scuola materna, elementare e media, ci sono laboratori informatici dove gli studenti imparano la storia e la geografia con giochi interattivi studiati per loro, laboratori scientifici dove bimbi di seconda elementare studiano i microbi, i germi, «ma anche come sono fatti i pidocchi», dice divertita Maria, 7 anni, sguardo sveglio e per nulla intimidito dalla visita del cardinale.

Con i 660 ragazzi della Virgilio IV Sepe trascorre una lunga mattinata, accompagnato dal dirigente scolastico Paolo Battimiello, la vicepresidente Paola Cortellessa, i rappresentanti della VIII municipalità Giuseppe Tortoriello e l'assessore alla Cultura Maria De Marco, i parroci del territorio don Alessandro Gargiulo, don Luigi Merluzzo, padre Pasquale Fioretti. Qui la scuola fa rete. «È questa la nostra forza - spiega Battimiello - interagire con il territorio ed offrire ai ragazzi un'alternativa alla strada».

I ragazzi hanno realizzato un video «Scancelliamoci» dove chiedono di abbattere i cancelli costruiti perché la scuola in 7 anni è stata vandalizzata 13 volte. «Ora - assicura il dirigente - non accade più. Grazie anche alla collaborazione incessante delle famiglie». «La vostra forza - commenta l'arcivescovo - sta nell'essere insieme: così fermerete chi vuole contrastarvi. Saremo vincitori sempre, se avremo dalla nostra parte tutti gli altri: istituzioni, scuole famiglia e chiesa». E ai giovani Sepe chiede un impegno di coraggio e responsabilità. «Arruolatevi nel mio esercito: l'esercito del bene e della legalità. Oggi nasce qui con voi, che siete la speranza e il futuro di Scampia», dice Sepe.

«Venendo in questa scuola vedo concretizzarsi il mio auspicio», aggiunge, e ricorda il suo arrivo a Napoli. «Il 1 luglio del 2006 ho baciato questa terra e mi ripromettevo di fare di Scampia l'emblema della speranza: con voi può diventare terra di giustizia, pace, legalità». Ne sono la conferma Rossella, Rosario, Monica, Antonio: hanno accolto il cardinale con tre scatole rosse con le scritte «fede, speranza e carità».

Dentro i loro messaggi: «Da grande voglio fare il dottore». «Io l'avvocato», «Io il dentista». A Scampia si continua a sognare un futuro. La lettera dei ragazzi della II B è la risposta alla loro giovane amica senza speranza: «Rifletti bene - dicono i ragazzi - dici che vuoi sposare un camorrista qualunque, una persona che guadagna molti soldi ma facendo affari sporchi. I soldi servono per mangiare, per bere, ma non rappresentano la ricchezza della gente. Quello che vuoi è solo una scorciatoia che ti porterebbe solo miseria e schiavitù, perché la camorra vuole solo schiavi! Solo con l'amore puoi avere il mondo tra le dita».

Rosanna Borzillo




da un lato mi vien da dire povera ragazzina di 12 anni che vuol sposare un camorrista x far soldi..se si è già così a 12 anni non oso immaginare a 20 [SM=x43608] dall'altro, come si vede nell'articolo, si legge anche l'altra faccia di questa scuola di Scampia, bambini che cercano con tutti i mezzi di elevarsi dalla condizione in cui ahimè son nati e dovranno crescere..spero che continuino così..
Giubo
00giovedì 20 maggio 2010 12:59
ecco,ragazzi..sono proprio queste cose che mi preoccupano, più dei crimini degli adulti...i ragazzini sono il futuro e se a 12 anni sono di queste vedute non oso immaginare domani
FELICEDILAURO
00giovedì 20 maggio 2010 13:26
ragazzi non vediamo solo il marcio l'articolo che ho postato parla di questa bimba di 12 anni ma ci sono anche belle speranze in quei posti......
=allanon=
00giovedì 20 maggio 2010 13:47
ma è vecchissima.....

successe tipo 13-4 anni fà.....una liceale iniziò a dire che voleva sposare un boss....perchè voleva avere immobili,soldi,fare la bella vita...

la dmanda secondo me è....tra questo,fare una pompa al papi o fare la starlette quale è la differenza?no è una specie di svendita della donna?
FELICEDILAURO
00giovedì 20 maggio 2010 13:54
Re:
=allanon=, 20/05/2010 13.47:

ma è vecchissima.....

successe tipo 13-4 anni fà.....una liceale iniziò a dire che voleva sposare un boss....perchè voleva avere immobili,soldi,fare la bella vita...

la dmanda secondo me è....tra questo,fare una pompa al papi o fare la starlette quale è la differenza?no è una specie di svendita della donna?




è la stessa cosa....credimi! [SM=x43653] [SM=x43653] [SM=x43653] [SM=x43655] [SM=x43655]
peter crouch
00giovedì 20 maggio 2010 14:51
Re: Re:
FELICEDILAURO, 20/05/2010 13.54:




è la stessa cosa....credimi! [SM=x43653] [SM=x43653] [SM=x43653] [SM=x43655] [SM=x43655]



ma le faccine con la bava son riferite alla pompa al papi? [SM=x43636]


Astronascente86
00giovedì 20 maggio 2010 15:18
Re: A svelare al cardinale Sepe le intenzioni della ragazzina sono gli alunni della scuola media Virgilio IV di Scampia
FELICEDILAURO, 20/05/2010 10.44:

NAPOLI Sono la parte onesta e dicono alla loro coetanea che «i soldi non rappresentano il potere e non servono a costruire la felicità». Per loro «un boss è una persona che crede di essere migliore, ma i migliori, invece, sono quelli che vanno avanti pur non avendo niente e si sacrificano con un lavoro onesto».







Il concetto da trasmettere e' questo. Questi bambini meritano un futuro migliore, non possono pagare le colpe per essere nati in una terra devastata dalla cultura della illegalita'.
sanimma
00venerdì 21 maggio 2010 10:42
guardate che tutto dipende dalla famiglia nella quale nasci e vivi
parlo per esperienza personale
sono nata e cresciuta a secondigliano e ci vivo attualmente
i miei genitori mi hanno insegnato i veri valori della vita
a vivere onestamente
ho frequentato scuole pubbliche ma non ho mai desiderato sposare un boss nè altro che sia illecito per guadagnare facilmente soldi....
l'esercito c'è stato ma non è servito a niente perchè lo stato continua a far finta di niente
a scampia che fa parte di secondigliano si continua a vendere la droga come del resto dappertutto....
ma non è questo il problema
dovrebbero esserci assistenti sociali che controllano i bambini che fanno in queste realtà a rischio.....
esmpio:se mia mamma sà che vado alle elementari e non ho un soldo perchè non siamo benestanti e mi vede arrivare a casa con una maglietta di 200 € non si chiede perchè?
non capisce che forse sto seguendo una cattiva strada?
no ragazzi il problema è proprio quello le mamme e i papà lo sanno e come anzi alcuni ne vanno fieri
ecco a questi genitori si dovrebbero togliere i figli
scusate lo sfogo ma mi rode sono nata e cresciuta sanissima
Giubo
00lunedì 24 maggio 2010 13:57
per carità sanimma,sfogo pienamente condivisibile e da sottoscrivere,che dimostra come in quel terreno arido e abbandonato per fortuna ci siano anche piante fertili di speranza
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