Musica online, artisti e politici francesi: "Siamo tutti pirati"

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gran generale
00giovedì 3 febbraio 2005 14:07


Dopo il fumo, c'è un'altra guerra dalla quale la Francia vuole tirarsi fuori: quella contro lo scambio di brani musicali su internet. Al grido di "Liberate la musica" e "Siamo tutti pirati", un gruppo di artisti e uomini politici ha firmato un appello pubblicato pubblicato dal settimanale Nouvel Observateur.

In Francia, così come in altri paesi del mondo, è in corso una campagna repressiva che mira a colpire chi scambia online brani protetti da copyright. Anche se sono 8 milioni i francesi che scaricano musica dalla rete, l'offensiva repressiva è scattata e sono un centinaio i capri espiatori che sono finiti in tribunale e si sono visti presentare multe salatissimi con la minaccia di tre anni di carcere.

Il più noto "pirata", assurto a simbolo di persecuzione, è Alain, modesto professore di Pontoise, a nord di Parigi, che si è visto piombare gli agenti in casa e sequestrare il computer. E ora ha la prospettiva di finire in carcere a causa della sua passione per le canzoni. Ma la Scpp (Societè civile des Producteurs phonographiques) vuole "dare l'esempio" e la politica repressiva prosegue.

"Mentre decine di navigatori su Internet stanno per finire in tribunale per aver scaricato files musicali denunciamo questa politica repressiva e sproporzionata di cui sono vittime alcuni capri espiatori", si legge nell'appello pubblicato dal Nouvel Observateur. "Come altri 8 milioni di francesi almeno, anche noi abbiamo scaricato un giorno musica in rete e siamo dunque potenzialmente delinquenti. Chiediamo la fine di questi assurdi procedimenti. Proponiamo l'apertura di un ampio dibattito pubblico, che coinvolga il governo, tutti i soggetti dell'industria musicale, gli artisti, per arrivare a una difesa migliore del diritto d'autore, ma anche i consumatori, per trovare insieme risposte giuste e soprattutto adatte alla nostra epoca".


Tra le prime adesioni, artisti come Khaled o Yann Tiersen, l'autore della colonna sonora del "Meraviglioso mondo di Amelie", che hanno firmato al fianco di Manu Chao, di Josè Bovè, di un segretario di partito come Noel Mamere (Verdi) o un ex ministro come Dominique Voynet (Ambiente).


Teti84
00venerdì 4 febbraio 2005 19:24
Re:

Scritto da: gran generale 03/02/2005 14.07


Dopo il fumo, c'è un'altra guerra dalla quale la Francia vuole tirarsi fuori: quella contro lo scambio di brani musicali su internet. Al grido di "Liberate la musica" e "Siamo tutti pirati", un gruppo di artisti e uomini politici ha firmato un appello pubblicato pubblicato dal settimanale Nouvel Observateur.

In Francia, così come in altri paesi del mondo, è in corso una campagna repressiva che mira a colpire chi scambia online brani protetti da copyright. Anche se sono 8 milioni i francesi che scaricano musica dalla rete, l'offensiva repressiva è scattata e sono un centinaio i capri espiatori che sono finiti in tribunale e si sono visti presentare multe salatissimi con la minaccia di tre anni di carcere.

Il più noto "pirata", assurto a simbolo di persecuzione, è Alain, modesto professore di Pontoise, a nord di Parigi, che si è visto piombare gli agenti in casa e sequestrare il computer. E ora ha la prospettiva di finire in carcere a causa della sua passione per le canzoni. Ma la Scpp (Societè civile des Producteurs phonographiques) vuole "dare l'esempio" e la politica repressiva prosegue.

"Mentre decine di navigatori su Internet stanno per finire in tribunale per aver scaricato files musicali denunciamo questa politica repressiva e sproporzionata di cui sono vittime alcuni capri espiatori", si legge nell'appello pubblicato dal Nouvel Observateur. "Come altri 8 milioni di francesi almeno, anche noi abbiamo scaricato un giorno musica in rete e siamo dunque potenzialmente delinquenti. Chiediamo la fine di questi assurdi procedimenti. Proponiamo l'apertura di un ampio dibattito pubblico, che coinvolga il governo, tutti i soggetti dell'industria musicale, gli artisti, per arrivare a una difesa migliore del diritto d'autore, ma anche i consumatori, per trovare insieme risposte giuste e soprattutto adatte alla nostra epoca".


Tra le prime adesioni, artisti come Khaled o Yann Tiersen, l'autore della colonna sonora del "Meraviglioso mondo di Amelie", che hanno firmato al fianco di Manu Chao, di Josè Bovè, di un segretario di partito come Noel Mamere (Verdi) o un ex ministro come Dominique Voynet (Ambiente).




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[Modificato da Teti84 04/02/2005 19.24]

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