Visto ieri,mi è piaciuto molto.
E' basato sull'omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer.
E' la storia di una ricerca.
Una ricerca ossessiva di un bambino che tenta di trovare risposte alla scomparsa del papà,trovare una logica che purtroppo non c'è in tutte le cose nè tanto meno c'è quando un aereo si schianta sulle torri gemelle quel maledetto 11 settembre.
Quello che sarà per lui "il giorno più brutto".
Una ricerca anche molto coraggiosa.
Lui è un bambino timido e riservato,di una intelligenza fuori dal comune,curioso,che si fa tante domande e che sorretto dalla forza di tenere ancora con sè il padre -continuando una sorta di gioco che i due erano soliti fare insieme- affronta il mondo esterno : i suoni,i rumori,le perosone ,le metropolitane..
Conosce tantissima gente,ascolta le storie di tutti,perchè ognuno ha una storia più o meno dolorosa da raccontare.
Una ricerca in cui parte da solo e poi viene aiutato da una vecchietto speciale,l'unico con cui riesce ad aprirsi e a cui confida tutto di un colpo lo strazio e il dolore che lo tormentano.
Ricerca che non lo vede solo neppure perchè c'è sempre l'occhio vigile di un'altra persona che lo segue da lontano.
Una ricerca che non darà però i risultati sperati ma che aiuterà il bambino -ma non solo lui-ad alleviare un pò il dolore che ha dentro ed a condividerlo finalmente con l'altra persona più importante della sua vita.
Un film tristemente sereno (per dirla con un ossimoro,quegli ossimori che lo legavano tanto a quella figura paterna scomparsa).
Tenta (e forse ci riesce - o almeno con me ci è riuscito!-)di far commuovere più di una volta.
Non so se vi capita mai,ma quando guardo un film spesso c'è sempre qualche tassello (magari piccolo ed insignificante)che non trova una soluzione o che magari è sottovalutato dall'autore(o forse mi chiedo solo io perchè non è stato sviluppato).
Qui,invece,tutti i tasselli sono intelligente collegati.
Non ne rimane scoperto nessuno.
Vabbè spero di non aver detto troppo.
Ma si è capito che il film mi è piaciuto?