Liberati!

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J.Rebus
00venerdì 25 novembre 2011 16:07
Liberati i marinai,21 dell'equipaggio della rosalia d'amato.
C'erano a bordo due procidani,tra cui un mio amico di scuola!
Evvai così!

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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-25/somalia-liberati-sette-mesi-152458.shtml?uuid=AajFccOE
J.Rebus
00venerdì 25 novembre 2011 16:19
MARINA
Somalia, libera la "Rosalia D'Amato"
oltre sette mesi nelle mani dei pirati
Il mercantile con 22 uomini di equipaggio, tra cui 6 italiani, era stato assaltato il 21 aprile a largo dell'Oman. È in viaggio verso una zona sicura. Sotto sequestro c'è ancora la Savina Caylyn, con 11 italiani a bordo
di DANIELE MASTROGIACOMO
Il mercantile "Rosalia D'Amato"
E' libero il mercantile italiano Rosalia D'Amato, della compagnia armatoriale "Perseveranza navigazione". E con loro i ventidue uomi di equipaggio, tra cui sei italiani. Dopo sette, lunghissimi mesi di estenuanti trattative, i pirati somali hanno deciso di rilasciare la nave assaltata il 21 aprile scorso mentre incrociava nell'Oceano Indiano, 320 miglia a sud dell'Oman.

Avvolto nel massimo silenzio, alternato da momenti di grande sconforto e improvvise speranze, il negoziato ha raggiunto un accordo nei giorni scorsi. Filtrano ancora pochissimi dettagli di tutta l'operazione. Non si conosce l'entità del riscatto pagato. Le voci si inseguiono di minuto in minuto. Anche l'Unità di Crisi della Farnesina non si sbilancia: "E' una notizia che non possiamo confermare ma neanche smentire". Tanta cautela, suggeriscono gli esperti che seguono il caso da mesi, è comprensibile: "Probabilmente la nave ha potuto avviare i motori e si sta allontanando dalla zona dove era tenuta sotto sequestro", spiegano. "Per garantire la piena liberazione deve prima raggiungere un'area sicura ed essere affiancata dalle unità militari che incrociano nella zona".

Al momento dell'assalto da parte dei pirati, la Rosalia D'Amato stava navigando con un carico di soia dal Brasile verso l'Iran. Nelle mani delle potentissime organizzazioni somale resta ancora la "Savina Caylyn", anch'essa della compagnia D'Amato, con 43 uomini d'equipaggio tra cui 11 italiani. Le tratattive sono da tempo interrotte. Ci sono problemi legati all'entità del riscatto: i pirati somali erano scesi da 22 milioni a 14 milioni di dollari. Ma davanti ad una nuova offerta di 7 hanno deciso di chiudere i contatti. Per timore di un blitz da parte delle nostre unità militari hanno deciso di trasferire a terra tre degli undici italiani prigionieri a bordo.
(pollastro)
00venerdì 25 novembre 2011 16:39
Finalmente, direi... ! Viva Procida e la sua generale mobilitazione [SM=g2725292]
J.Rebus
00venerdì 25 novembre 2011 16:45
Re:
(pollastro), 25/11/2011 16.39:

Finalmente, direi... ! Viva Procida e la sua generale mobilitazione [SM=g2725292]




[SM=x43799] [SM=g2725292]
sanimma
00venerdì 25 novembre 2011 17:29
ogni tanto una bella notizia
[SM=g2725277] [SM=g2725277]
J.Rebus
00venerdì 25 novembre 2011 17:36
Re:
[SM=g2725341]
sanimma, 25/11/2011 17.29:

ogni tanto una bella notizia
[SM=g2725277] [SM=g2725277]




infatti [SM=g2725165]
lisa8313
00venerdì 25 novembre 2011 18:17
olèèèèèèè [SM=g2719694] [SM=g2725165]
MARTINA.SANNINO83
00venerdì 25 novembre 2011 19:18
evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!
capt.claricesparrow
00domenica 27 novembre 2011 10:39
meno male. Ricordo, invece, che Francesco Azzarà, volontario di emercency, magazziniere in un ospedale pediatrico in Darfur, è ancora sequestrato. Sono circa 3 mesi.
J.Rebus
00mercoledì 21 dicembre 2011 15:54


LIBERI TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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E' un bel natale!!!!

Liberata la petroliera Savina Caylyn
"Pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari"
La nave era stata presa in ostaggio dai pirati a febbraio. Finisce l'angoscia di una intera comunità. Secondo Somalia Report la cifra sarebbe stata versata in due tranche. La soddisfazione di Monti l'esultanza dei familiari

La notizia era nell'aria da qualche settimana. La Savina Caylyn, presa in ostaggio dai pirati somali è stata finalmente liberata. I marittimi possono tornare a casa e festeggiare un Natale felice.

I DRAMMATICI APPELLI DEI MESI SCORSI

La Savina era stata sequestrata in febbraio, quasi undici mesi di angoscia e terrore con i marittimi ostaggio di predoni senza scrupoli. Più volte, anche attraverso l'edizione napoletana di Repubblica, i marittimi hanno lanciato appelli per la loro liberazione raccontando le difficoltà e le privazioni subite.

Procida festeggia, era in attesa e sembrava che già lunedì la situazione potesse sbloccarsi. Adesso, finalmente, la notizia più bella.

LE FOTO DEI MARINAI DURANTE IL SEQUESTRO

La nave della compagnia D'Amato sequestrata l'8 febbraio 2011 vicino all'isola yemenita di Socotra, ha cinque italiani a bordo. Questi i loro nomi: Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida ; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.

Il riscatto. Secondo il sito Somalia Report, che cita fonti dei pirati, per il rilascio della petroliera sarebbe stato pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari. Il riscatto sarebbe stato pagato in due tranche: la prima, di 8,5 milioni di dollari, è stata consegnata oggi alle prime ore della mattina con un elicottero a bordo della nave. La seconda tranche, di tre milioni di dollari, è stata consegnata alle 12:30 (le 10.30 Italiane).

La soddisfazione di Monti. Il presidente del Consiglio ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio e della nave italiana. Mario Monti, si legge in una nota di Palazzo Chigi, si sente molto vicino ai cinque marinai italiani rilasciati, e alle loro famiglie, per la dura prova che hanno dovuto sopportare in questi lunghi mesi di attesa.

La gioia dei familiari. "Finalmente liberi!" Esulta Libera, la figlia del comandante Giuseppe Lubrano Lavadera, sulla sua pagina Facebook. "E' la fine di un incubo" dichiara Adriano Bon, padre di Eugenio, primo ufficiale della nave, dalla sua casa di Trieste. "Cercate di capirci, è un momento di gioia. Non riusciamo a parlare, lasciateci in pace" dice Rachele Lubrano, sorella del comandante della Savina.

Medici e tecnici sulla nave. In arrivo a bordo della petroliera alcuni team militari imbarcati su nave 'Grecale' della Marina militare, impegnata in queste settimane nell'operazione Nato antipirateria Ocean Shield. Si tratta di un team di sicurezza del reggimento San Marco, un team sanitario e di assistenza tecnica. Il nucleo militare è incaricato di scortare la Savina Caylin fino ad acque sicure, in modo da prevenire ogni possibilità di ulteriori attacchi. Il team sanitario procederà alle visite mediche all'equipaggio, provato da dieci mesi di prigionia e il team di assistenza tecnica valuterà le condizioni della nave.
Niña de Luna
00giovedì 22 dicembre 2011 11:51
E anche l'equipaggio della Savina! [SM=g2719694] [SM=g2725165] [SM=g2725165]
)ginevra(
00giovedì 22 dicembre 2011 11:57
[SM=g2725165] [SM=g2725292] [SM=g2725285]
sanimma
00giovedì 22 dicembre 2011 12:07
bella notizia
Giubo
00giovedì 22 dicembre 2011 14:55
non so se sia un bene il particolare del riscatto pagato..intendiamoci la vita e la libertà delle persone sono il bene piu'prezioso che ci sia,ma dover cedere al ricatto di questi delinquenti,che chissà a cosa si appoggiano,è una piccola sconfitta per lo Stato di diritto...voglia il cielo che quei soldi non finiscano ad organizzazioni terroristiche o similari..
capt.claricesparrow
00venerdì 23 dicembre 2011 09:23
qualche giorno fa è stato liberato anche Francesco Azzarà! Finalmente! 4 mesi di sequestro non devono essere stati una passeggiata di salute!
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