Lavorare in banca,nelle poste o in azienda

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orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 16:55
Ragazzi, come da titolo...qualcuno sa dare informazioni, consigli, link utili per lavorare in questi settori?

raccontate esperienze dirette o indirette, ma CERTE!



GOLDEN.22
00lunedì 1 ottobre 2012 16:58
Come lo vorrei sapere anche io! [SM=g2725338]
Solo ho notato che le persone che conosco che lavorano in banca, sono un po' restie a "svelare" il modo per entrarci! [SM=g2725336]
orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 17:00
Re:
GOLDEN.22, 01/10/2012 16.58:

Come lo vorrei sapere anche io! [SM=g2725338]
Solo ho notato che le persone che conosco che lavorano in banca, sono un po' restie a "svelare" il modo per entrarci! [SM=g2725336]




tipo "segreto di fatima" [SM=x43820]

ma anche i colleghi praticanti (per non parlare degli avvocati) ti scoraggiano ad intraprendere la professione....
c'ammà fa?? [SM=g2725338]
GOLDEN.22
00lunedì 1 ottobre 2012 17:14
Si ma almeno ti spiegano che devi fare! Questi manco a dire come si fa a tentare!
AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 17:24
In posta e in banca quasi impossibile visti i tempi che corrono. Per le aziende bisognerebbe inviare curriculum o partecipare alle selezioni, ma anche in questo caso la vedo dura, quindi per ora direi di concentrarsi su quanto studiato e cercare di realizzarsi come avvocato, magistrato o notaio.
orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 17:27
Re:
AntNap85, 01/10/2012 17.24:

In posta e in banca quasi impossibile visti i tempi che corrono. Per le aziende bisognerebbe inviare curriculum o partecipare alle selezioni, ma anche in questo caso la vedo dura, quindi per ora direi di concentrarsi su quanto studiato e cercare di realizzarsi come avvocato, magistrato o notaio.




sai che gli avvocati, i notai e i magistrati dicono di andare altrove??
io non capisco, forse "altrove" vuol dire "australia" [SM=x43820]

AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 17:30
Sì, se proprio la situazione non va giù a quel punto conviene spostarsi ma ormai non vale più il "mito" del Nord, anche lì si fa fatica oltre al fatto che la vita costa di più. Io direi altrove magari Svizzera, Svezia o proprio la stessa Australia :D Anni fa le Poste assumevano neodiplomati per consegnare nel periodo estivo ed alcuni poi sono stati assunti a tempo indeterminato mentre altri sono in contenzioso per essere assunti. Nelle banche se non sei raccomandato non ti prendono.
orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 17:35
Re:
AntNap85, 01/10/2012 17.30:

Sì, se proprio la situazione non va giù a quel punto conviene spostarsi ma ormai non vale più il "mito" del Nord, anche lì si fa fatica oltre al fatto che la vita costa di più. Io direi altrove magari Svizzera, Svezia o proprio la stessa Australia :D Anni fa le Poste assumevano neodiplomati per consegnare nel periodo estivo ed alcuni poi sono stati assunti a tempo indeterminato mentre altri sono in contenzioso per essere assunti. Nelle banche se non sei raccomandato non ti prendono.




tu la pratica la svogli a napoli??

comunque, sei il primo a ritenere più conveniente ed accessibile la professione rispetto ad altro (comunque hai in parte ragione...)
AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 17:38
Io la pratica l'ho già terminata, a breve ho l'esame orale per diventare avvocato. Beh sinceramente ho scelto Giurisprudenza per coltivare un mio sogno e se proprio devo "abbandonarlo" almeno voglio fare qualcosa di attinente a quello che ho studiato e che mi piace. Ah, il mio "sogno" è diventare notaio però ho svolto anche la pratica forense e se non dovessi riuscire a realizzarlo allora mi impegnerò nella professione forense ( infatti sto progettando di aprire comunque già uno studio con un collega).
orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 17:42
Re:
AntNap85, 01/10/2012 17.38:

Io la pratica l'ho già terminata, a breve ho l'esame orale per diventare avvocato. Beh sinceramente ho scelto Giurisprudenza per coltivare un mio sogno e se proprio devo "abbandonarlo" almeno voglio fare qualcosa di attinente a quello che ho studiato e che mi piace. Ah, il mio "sogno" è diventare notaio però ho svolto anche la pratica forense e se non dovessi riuscire a realizzarlo allora mi impegnerò nella professione forense ( infatti sto progettando di aprire comunque già uno studio con un collega).




in bocca al lupissimo [SM=x43813] [SM=x43813]
AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 17:48
Grazie mille, ci si prova.. :-)
costantino90
00lunedì 1 ottobre 2012 17:57
orny hai provato a fare la domanda per lavorare tre mesi nelle poste?? mia madre è direttore ,se vuoi ti faccio sapere ..a me nn me li ha voluti far fare,però potrebbero essere fruttosi,perchè da li la strada per entrarci dovrebbe essere più facile.
Devi lavorare tre mesi con stipendio pieno ....come postino o come impiegato allo sportello o alle raccomandate..
non ti posso assicurare però che in questo periodo è uscito il bando.. [SM=x43813]
AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 18:01
Costantino non assumono più.. è a tempo determinato e non vale la pena, sarebbero 3 mesi che non portano a nulla.
GOLDEN.22
00lunedì 1 ottobre 2012 18:03
Re:
costantino90, 01/10/2012 17.57:

orny hai provato a fare la domanda per lavorare tre mesi nelle poste?? mia madre è direttore ,se vuoi ti faccio sapere ..a me nn me li ha voluti far fare,però potrebbero essere fruttosi,perchè da li la strada per entrarci dovrebbe essere più facile.
Devi lavorare tre mesi con stipendio pieno ....come postino o come impiegato allo sportello o alle raccomandate..
non ti posso assicurare però che in questo periodo è uscito il bando.. [SM=x43813]






Se è uscito il bando potresti postarlo? A me farebbe piacere provare questa esperienza!


Cmq...io lo so che quando c'è un pur minimo spiraglio tutti ci si avventano sopra, ma purtroppo qua non c'è soluzione!
AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 18:07
Secondo me bisogna fare una scelta netta e decisa e chiedersi " cosa voglio fare da "grande"? Se la risposta è l'avvocato o qualcosa di giuridico allora non bisogna "distrarsi" e se si inizia a lavorare purtroppo non si persegue più quel fine. Se invece la risposta è " qualcosa che mi piaccia e mi faccia guadagnare" allora si può tentare tutto. Ci sono varie "cosucce" ad esempio un'azienda cerca neolaureati entro 18 mesi per uno stage di 3 mesi, dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno, paga 500 euro. E poi?? Non ti assumono ed hai "perso" 3 mesi per la pratica.
costantino90
00lunedì 1 ottobre 2012 18:10
Anche secondo me è una bella esperienza..
vi faccio sapere...per esempio mia cugina facendo i tre mesi è stata assunta,c'è da dire però che ha fatto una causa contro le Poste Italiane in quanto avevano sbagliato alcune clausole del contratto a tempo determinato e lei come molti altri vinsero la causa .3-4 anni fa infatti se vi ricordate bene ci furono molte immissioni.
Adesso credo sia più difficile...
però non si sa mai...
costantino90
00lunedì 1 ottobre 2012 18:17
Re:
AntNap85, 01/10/2012 18.07:

Secondo me bisogna fare una scelta netta e decisa e chiedersi " cosa voglio fare da "grande"? Se la risposta è l'avvocato o qualcosa di giuridico allora non bisogna "distrarsi" e se si inizia a lavorare purtroppo non si persegue più quel fine. Se invece la risposta è " qualcosa che mi piaccia e mi faccia guadagnare" allora si può tentare tutto. Ci sono varie "cosucce" ad esempio un'azienda cerca neolaureati entro 18 mesi per uno stage di 3 mesi, dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno, paga 500 euro. E poi?? Non ti assumono ed hai "perso" 3 mesi per la pratica.




Ant sono d'accordo con te,però fidati che i tre mesi nelle poste non ti tolgono molto tempo,non ti cambiano la vita...6 ore al giorno e lo stipendio di un comune impiegato nelle poste,ne piu ne meno,nessuno sfruttamento anziiii
mia madre me l'ha impedito ma solo perchè secondo lei cosi mi distraggo dallo studio...però secondo me,è vero in parte,perchè molti lavorano e studiano e vanno anche bene....ad oggi è difficile pure lavorare come cameriere ,dove ti sfruttano al massimo..nelle poste non è cosi..io ho lavorato come aiutante di mia madre ed è anche bello,tranne il postino e le raccomandate(che odio) però dietro lo sportello con la supervisione di un altro collega è stato veramente utile.. [SM=x43819] PS..l'ultima volta hanno chiamato solo postini
psukes
00lunedì 1 ottobre 2012 18:19
Beh anche io sarei interessata a questo bando, lo pubblichereste?
Anche una ragazza di mia conoscenza era stata assunta per 3 mesi e poi ha fatto causa vincendola!

Tornando al topic adesso in banca è difficile se non impossibile.
In tempi normali è necessaria la conoscenza ma adesso il settore è nettamente in crisi e forse tra qualche anno se ne potrà riparlare.
Per il resto è meglio fare tentativi ovunque...
Io sono alle prese con la decisione praticantato si o no ed è davvero dura perchè mi rendo conto che è un lavoro con un alto tasso di concorrenza e poco produttivo forse per questo ma da un lato ho timore di rimpiangere questa scelta...

costantino90
00lunedì 1 ottobre 2012 18:24
Ma guarda io ho detto a mia mamma se mi danno il suo posto ,me lo prendo al volo..e comunque non è più come prima..adesso appunto per i 3 mesi vogliono studenti (laureandi o laureati)....e figuratevi che ci sono molti laureati in giurisprudenza a lavorare alle poste..se mi permettete i tempi sono cambiati..non pensiamo più alle assunzioni dirette come fece mia madre...prima per entrare in banca o in posta a stento ci voleva una scuola superiore,cosi anche per l'insegnamento alle elementari ,cosi per molti posti del pubblico impiego,per lavorare come infermiere ,fisioterapista ecc.Oggi la laura è indispensabile per tutto..sec me tra poco vogliono anche i commessi laureati..bah
AntNap85
00lunedì 1 ottobre 2012 18:27
Come avevo già scritto anni fa persone sono state assunte a tempo indeterminato dopo un iter che prevedeva 2-3 mesi estivi di consegna o sportello e ciò avvenne a causa del contratto formulato male ma ormai non assumono più, quindi mettete in preventivo questo. Ecco, psukes hai sintetizzato ciò che volevo esprimere. Secondo me bisogna decidere e intraprendere una strada unica. Fare le cose a metà non serve a nulla, anche perchè non abbiamo più 18 anni purtroppo.
orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 18:27
Re: Re:
costantino90, 01/10/2012 18.17:




Ant sono d'accordo con te,però fidati che i tre mesi nelle poste non ti tolgono molto tempo,non ti cambiano la vita...6 ore al giorno e lo stipendio di un comune impiegato nelle poste,ne piu ne meno,nessuno sfruttamento anziiii
mia madre me l'ha impedito ma solo perchè secondo lei cosi mi distraggo dallo studio...però secondo me,è vero in parte,perchè molti lavorano e studiano e vanno anche bene....ad oggi è difficile pure lavorare come cameriere ,dove ti sfruttano al massimo..nelle poste non è cosi..io ho lavorato come aiutante di mia madre ed è anche bello,tranne il postino e le raccomandate(che odio) però dietro lo sportello con la supervisione di un altro collega è stato veramente utile.. [SM=x43819] PS..l'ultima volta hanno chiamato solo postini




purtroppo è come ha detto antonap: se scegli la pratica non ti puoi distrarre con altre "cosucce"...la scelta è o di là o di qua, io sto cercando di valutare cosa c'è in giro ..o meglio, se c'è qualcosa in giro :S
comunque costantino, se potessi farmi sapere t ene sarei grata:) sto vagliando un pò tutto e poi tirerò le somme, grazie mille!
diegoo.
00lunedì 1 ottobre 2012 19:14
a me hanno chiamato a fine luglio per i famigerati 3 mesi in Poste italiane. Forse sono stato un folle,ma 1.il motorino non è il mio mezzo di trasporto.So guidarlo,ma in maniera davvero basilare e non ce l'ho per cui fare pratica in brevissimo tempo mi era impossibile 2.avevo un viaggio già prenotato e non me la sono sentita di buttarlo all'aria.
Cmq nessun iter strano,io alla notizia di assunzioni in Posta(sul web sono molto pubblicizzati)mandai il CV..E dopo mesi mi hanno chiamato.Ma per diplomati o laureandi(come me)chiamano solo per le consegne.Agli sportelli pare chiedano la laurea [SM=x43799]
trixam
00lunedì 1 ottobre 2012 20:33
Dovresti specificare che cosa intendi per lavorare in Banca o azienda, delle poste non so nulla quindi scarto a prescindere.
Cominciando dalle banche, che cosa ti interessa? Un ruolo come personale di filiale? Il persona di filiale in banca viene reclutato in 3 modi: cooptazione, raccomandazione, quota libera. La prima riguarda i parenti di chi già ci lavora, spesso le banche propongono ad un lavoratore magari anziano e vicino alla pensione un accordo che prevede l'assunsione del figlio/a a tempo determinato o indeterminato in cambio della rinuncia alla liquidazione più gli scatti salariali maturati ecc.
In questo modo viene reclutato grosso modo il 30% del personale, percentuale però che nelle piccole banche territoriali può aumentare di molto e in certi casi è al 100%. Esiste una banca in puglia dove lavorano solo familiari del fondatore.
La seconda modalità riguarda quelli che orbitano nel mondo dei proprietari delle banche italiane: le fondazioni bancarie.
Qui ci sono personaggi e vicende allucinanti: dal cugino del sindaco di uno sperduto paese di montagna del Veneto che in base ad una convenzione del 1874 si ritrova ad avere una partecipazione dello 0,2% della Banca X, all'amante venticinquenne dell'assessore provinciale y che si ritrova a fare la vicedirettrice in una filiale della

banca z controllata dalla fondazione dove sta la provincia, fino al solito campionario di figli, figliastri, parenti ecc... Diciamo che qui siamo al 40/50% del

reclutamento. Il resto è quota libera nel senso che c'è possibilità per laureati, basta accedere ai canali giusti. Ad esempio alcune università hanno convenzioni con

banche locali, ma basta cercare un po' su internet per trovare parecchie offerte di stage, i quali però sono a gratis tale e quale la pratica.
In effetti il lavoro in banca non è più il paradiso che si pensava una volta, nel senso che per avere un contratto a tempo indeterminato bisogna passare tra le forche caudine di periodi di lavoro a chiamata, ci sono quelli che fanno come i supplenti che li chiamano per andare a lavorare due giorni alla filiale a 200 km dove c'è un dipendente malato ecc. Non lo dico per scoraggiare, ma per fari capire. Poi è chiaro che a volte ci sono buone occasioni, negli ultimi anni le occasioni sono state Che

banca che ha assunto parecchie persone, Ing Direct che sta assumendo per l'apertura di 200 filiali, ma anche banche più piccole tipo Veneto banca che l'anno scorso ha aperto filiali in Emilia e Marche assumendo più di 200 persone in gran parte in quota libera. Ci sono un sacco di siti con gli annunci, anche gruppi su Fb, dove ci si scambiano informazioni.

Se invece per lavorare in banca si intende ad un livello superiore, quello ad esempio di back office, qui le cose cambiano in parte. I cooptati diminuiscono, i raccomandati ci sono sempre, ma aumenta la quota libera, però sono richieste altre caratteristiche. La prima, mi dispiace dirlo, ma è avere un titolo di studio alla Bocconi o alla Luiss o in un ateneo straniero di pari o superiore prestigio. Quei due atenei sono quelli dove le banche(ma anche le assicurazioni) reclutano
principalmente quel tipo di figure professionali anche in forza di convenzioni. Per titolo di studio non intendo solo la laurea, ma anche un master(quelli veri, non le truffe). Il secondo requisito è che sono richieste competenze piuttosto elevate e con tendenze multidisciplinari: almeno due lingue straniere, forte conoscenza del
mondo finanziario e bancario(o assicurativo), conoscenze economiche e giuridiche, perché puoi ritrovarti ad essere spostato tra vari settori dalla sera alla mattina.
Ma a quel livello quelli che rimangono sono 1 su 10, il resto grazie al curriculum che si è fatto va altrove e diciamo che a quel punto è non dico semplice che di questi tempi non si può dire, ma agevole trovare un lavoro ovunque. Perché naturalmente questo tipo di lavoro in Italia si fa in gran parte a Milano e Roma dove sono le sedi principali di gran parte delle banche e delle assicurazioni, poi c'è un po' di spazio a Torino e poi ci sono punti territoriali per le banche locali: Parma, Siena, Modena dove c'è la sede della Bper che controlla ad esempio la Banca della campania che ha sede legale a Napoli a Via Filangieri mentre la direzione generale è ad avellino.
Per un laureato in giurisprudenza è più semplice aspirare al settore dei servizi legali interni che sono ottimi posti per lavorare.


Discorso azienda, stessa domanda iniziale: a cosa si aspira?
Io non vorrei spezzare il clima di pessimismo del momento, ma nonostante questo tempo di crisi a Roma e Milano un lavoro da impiegato si trova in 20 giorni, parlo di contratti con retribuzioni non altissime, ma decenti. Stamattina ho sentito che a roma un'azienda di servizi che si chiama Palazzi cercava un impiegato con contratto
da 23.000 euro lordi. Nelle aziende estere siamo sui 26.000 lordi.

Se poi si aspira a qualcosa di più, tipo fare carriera, stesso discorso di sopra con piccola variante. Parlo di corporation di un certo livello naturalmente.
Anche qui ci sono le quote Luiss, Bocconi, università straniere. Però le aziende private prendono anche chi viene da altre parti ma ci vuole un gran curriculum, ti chiedeno l'esperienza all'estero, le lingue.
Poi il punto in questo tipo di aziende è che ci sono vari step, i primi due sono neograduate e young professional.
Neograduate dura tre anni ed è dura, di solito giri almeno 3 aziende partendo dallo stage a zero euro o rimborso spese. Se sei in gamba alla fine dei 3 anni puoi anche arrivare a guadagnare attorno ai duemila euro, più farti anche gli extra.
Arrivato a YP ti si aprono poi le prospettive e decidi cosa vuoi fare davvero da grande, questo poi è il periodo in cui ti fai un Mba e dopo dovresti cominciare a vedere davvero i soldi veri.
cucciolottastupenda
00lunedì 1 ottobre 2012 21:02
Re:
trixam, 01/10/2012 20.33:

Dovresti specificare che cosa intendi per lavorare in Banca o azienda, delle poste non so nulla quindi scarto a prescindere.
Cominciando dalle banche, che cosa ti interessa? Un ruolo come personale di filiale? Il persona di filiale in banca viene reclutato in 3 modi: cooptazione, raccomandazione, quota libera. La prima riguarda i parenti di chi già ci lavora, spesso le banche propongono ad un lavoratore magari anziano e vicino alla pensione un accordo che prevede l'assunsione del figlio/a a tempo determinato o indeterminato in cambio della rinuncia alla liquidazione più gli scatti salariali maturati ecc.
In questo modo viene reclutato grosso modo il 30% del personale, percentuale però che nelle piccole banche territoriali può aumentare di molto e in certi casi è al 100%. Esiste una banca in puglia dove lavorano solo familiari del fondatore.
La seconda modalità riguarda quelli che orbitano nel mondo dei proprietari delle banche italiane: le fondazioni bancarie.
Qui ci sono personaggi e vicende allucinanti: dal cugino del sindaco di uno sperduto paese di montagna del Veneto che in base ad una convenzione del 1874 si ritrova ad avere una partecipazione dello 0,2% della Banca X, all'amante venticinquenne dell'assessore provinciale y che si ritrova a fare la vicedirettrice in una filiale della

banca z controllata dalla fondazione dove sta la provincia, fino al solito campionario di figli, figliastri, parenti ecc... Diciamo che qui siamo al 40/50% del

reclutamento. Il resto è quota libera nel senso che c'è possibilità per laureati, basta accedere ai canali giusti. Ad esempio alcune università hanno convenzioni con

banche locali, ma basta cercare un po' su internet per trovare parecchie offerte di stage, i quali però sono a gratis tale e quale la pratica.
In effetti il lavoro in banca non è più il paradiso che si pensava una volta, nel senso che per avere un contratto a tempo indeterminato bisogna passare tra le forche caudine di periodi di lavoro a chiamata, ci sono quelli che fanno come i supplenti che li chiamano per andare a lavorare due giorni alla filiale a 200 km dove c'è un dipendente malato ecc. Non lo dico per scoraggiare, ma per fari capire. Poi è chiaro che a volte ci sono buone occasioni, negli ultimi anni le occasioni sono state Che

banca che ha assunto parecchie persone, Ing Direct che sta assumendo per l'apertura di 200 filiali, ma anche banche più piccole tipo Veneto banca che l'anno scorso ha aperto filiali in Emilia e Marche assumendo più di 200 persone in gran parte in quota libera. Ci sono un sacco di siti con gli annunci, anche gruppi su Fb, dove ci si scambiano informazioni.

Se invece per lavorare in banca si intende ad un livello superiore, quello ad esempio di back office, qui le cose cambiano in parte. I cooptati diminuiscono, i raccomandati ci sono sempre, ma aumenta la quota libera, però sono richieste altre caratteristiche. La prima, mi dispiace dirlo, ma è avere un titolo di studio alla Bocconi o alla Luiss o in un ateneo straniero di pari o superiore prestigio. Quei due atenei sono quelli dove le banche(ma anche le assicurazioni) reclutano
principalmente quel tipo di figure professionali anche in forza di convenzioni. Per titolo di studio non intendo solo la laurea, ma anche un master(quelli veri, non le truffe). Il secondo requisito è che sono richieste competenze piuttosto elevate e con tendenze multidisciplinari: almeno due lingue straniere, forte conoscenza del
mondo finanziario e bancario(o assicurativo), conoscenze economiche e giuridiche, perché puoi ritrovarti ad essere spostato tra vari settori dalla sera alla mattina.
Ma a quel livello quelli che rimangono sono 1 su 10, il resto grazie al curriculum che si è fatto va altrove e diciamo che a quel punto è non dico semplice che di questi tempi non si può dire, ma agevole trovare un lavoro ovunque. Perché naturalmente questo tipo di lavoro in Italia si fa in gran parte a Milano e Roma dove sono le sedi principali di gran parte delle banche e delle assicurazioni, poi c'è un po' di spazio a Torino e poi ci sono punti territoriali per le banche locali: Parma, Siena, Modena dove c'è la sede della Bper che controlla ad esempio la Banca della campania che ha sede legale a Napoli a Via Filangieri mentre la direzione generale è ad avellino.
Per un laureato in giurisprudenza è più semplice aspirare al settore dei servizi legali interni che sono ottimi posti per lavorare.


Discorso azienda, stessa domanda iniziale: a cosa si aspira?
Io non vorrei spezzare il clima di pessimismo del momento, ma nonostante questo tempo di crisi a Roma e Milano un lavoro da impiegato si trova in 20 giorni, parlo di contratti con retribuzioni non altissime, ma decenti. Stamattina ho sentito che a roma un'azienda di servizi che si chiama Palazzi cercava un impiegato con contratto
da 23.000 euro lordi. Nelle aziende estere siamo sui 26.000 lordi.

Se poi si aspira a qualcosa di più, tipo fare carriera, stesso discorso di sopra con piccola variante. Parlo di corporation di un certo livello naturalmente.
Anche qui ci sono le quote Luiss, Bocconi, università straniere. Però le aziende private prendono anche chi viene da altre parti ma ci vuole un gran curriculum, ti chiedeno l'esperienza all'estero, le lingue.
Poi il punto in questo tipo di aziende è che ci sono vari step, i primi due sono neograduate e young professional.
Neograduate dura tre anni ed è dura, di solito giri almeno 3 aziende partendo dallo stage a zero euro o rimborso spese. Se sei in gamba alla fine dei 3 anni puoi anche arrivare a guadagnare attorno ai duemila euro, più farti anche gli extra.
Arrivato a YP ti si aprono poi le prospettive e decidi cosa vuoi fare davvero da grande, questo poi è il periodo in cui ti fai un Mba e dopo dovresti cominciare a vedere davvero i soldi veri.



è la cosa peggiore e più umiliante che si possa augurare ad un laureato...e di laureati con 110 e lode ce ne sono molti impiegati in questa posizione e retribuiti con 1000 euro al mese
costantino90
00lunedì 1 ottobre 2012 21:13
Allora mi sono informato in realtà non c'è nessun bando,dovete inserire la domanda su posteitaliane.it ,con il C.V allegato e vi dovrebbero chiamare.
I laureandi li stanno chiamando come postini(quindi appunto dovete saper portare bene il motorino)
se siete laureati vi possono chiamare per lavorare dietro lo sportello:) questo è quello che mi ha detto mia mamma...
lucas22
00lunedì 1 ottobre 2012 21:56
Sicuramente la strada della professione forense è quella piu' difficle e dolorosa.
Nel senso che a parte la concorrenza ecc. parliamo di un percorso lunghissimo perchè appunto dopo 2anni, oggi 18 mesi, si può potenzialmente diventare avvocati ma non saperlo effettivamente fare in modo completo. Ci vogliono anni per aquisire esperienza e clientela, ci vuole bravura ma anche altre qualità.
La maggior parte dei praticanti poi prima di arrivare a poter lavorare in proprio vengono sfruttati dai varii dominus che nn pagano nulla, con la scusa che tu stai imparando , ma effettivamente lavoriamo 10-12 ore al giorno GRATIS ( salvo pochi studi che cmq pagano qualcosa ).
In piu' scordatevi di diventare collaboratori di studio perchè a questo punto meglio entrare nelle poste piu' o meno i soldi sono quelli e nn devi pagarti pure la cassa.
Resto convinto che, salvo rari casi, per fare l'avvocato ci voglia a prescindere dalle capacità l'introduzione socio-culturale soprattutto nella nostra realtà.
Molti di noi ormai si trovano in questo marasma e continuano a provarci o ci provano consapevolmente come me.
orny985
00lunedì 1 ottobre 2012 22:34
Di annunci ne sto vedendo a milioni, ma mi rendo conto che avere la laurea è davvero un requisito minimo.
trovi specificazioni del tipo: conoscenza dell'inglese ottima, seconda lingua, master, esperienza di almeno 5 anni in qualche settore...
e gli annunci sono intitolati " cercasi neolaureati/e"
allora io mi chiedo: ma se sono neolaureata, questa esperienza di 5 anni, dove cavolo la prendo?? se non mi fai faticare sarò sempre inesperta [SM=x43827]
e parlo di richieste per diventare "collaboratori" o ,addirittura, per lavori di segreteria....

grande tristezza!!

soprattutto dopo il quadro delineato da trixam (ma già in parte conosciuto) relativo alle banche, certo che non si capisce proprio dove sbattere la testa!
cosa voglio fare da grande?? possibilimente aspiro ad avere un tetto sulla testa.
psukes
00lunedì 1 ottobre 2012 23:17
Re:
lucas22, 01/10/2012 21.56:

Sicuramente la strada della professione forense è quella piu' difficle e dolorosa.
Nel senso che a parte la concorrenza ecc. parliamo di un percorso lunghissimo perchè appunto dopo 2anni, oggi 18 mesi, si può potenzialmente diventare avvocati ma non saperlo effettivamente fare in modo completo. Ci vogliono anni per aquisire esperienza e clientela, ci vuole bravura ma anche altre qualità.
La maggior parte dei praticanti poi prima di arrivare a poter lavorare in proprio vengono sfruttati dai varii dominus che nn pagano nulla, con la scusa che tu stai imparando , ma effettivamente lavoriamo 10-12 ore al giorno GRATIS ( salvo pochi studi che cmq pagano qualcosa ).
In piu' scordatevi di diventare collaboratori di studio perchè a questo punto meglio entrare nelle poste piu' o meno i soldi sono quelli e nn devi pagarti pure la cassa.
Resto convinto che, salvo rari casi, per fare l'avvocato ci voglia a prescindere dalle capacità l'introduzione socio-culturale soprattutto nella nostra realtà.
Molti di noi ormai si trovano in questo marasma e continuano a provarci o ci provano consapevolmente come me.



Quello è il punto e il non farlo potrebbe essere un grande rimpianto.
Ma fondamentalmente questo discorso lo sento più mio che son vicina ai 30 ma non per chi è riuscito a laurearsi giovane.
Io non ho mai avuto la fissa di fare l'avvocato tant'è che ho sempre inviato il mio curriculum ovunque per essere chiamata solo per corsi gratis bancari e un test d'ingresso per Findomestic non superato ma avendo fatto tanti sacrifici per finire l'uni, lavorando per potermi pagare le tasse e i testi mi sembra di non onorare la causa..
Boh..sono troppo confusa! [SM=x43815]

Ah alle poste già avevo inviato il curriculum .. [SM=g2725336]



LexFabia
00lunedì 1 ottobre 2012 23:18
E' molto interessante questa discussione. Ragazzi, oggi la laurea da sola serve davvero a poco. Un tempo era un privilegio per pochi eletti; oggi, purtroppo, non avercela è da mosche bianche, e quindi occorre fare di tutto per specializzarsi e formarsi in un certo modo per sgomitare nella massa. Personalmente, ho chiuso la porta delle professioni legali per un doppio ordine di ragioni: primo, non mi attira il settore giudiziario e farei di me un'infelice; secondo, per come stanno andando le cose la giustizia è fortemente in crisi, gli avvocati strabordano e cause non ce ne sono perchè ormai anche il diritto d'azione e di difesa si paga quasi a peso d'oro. In virtù di questo, ho scelto un'altra strada; mi son detta: ti laurei in giurisprudenza, hai un'esperienza di studio e ricerca all'estero, certificato di lingua C2, parli correntemente tre lingue e ne conosco un'altra, ti affascina il settore contrattual- societario... Risultato: il mese prossimo inizio un master a Milano per formarmi nel settore societario internazionale. Lo so bene, la crisi riguarda tutto e tutti, ma io non mi pongo il confine alpino ed onestamente me ne andrei tranquillamente in qualsiasi luogo che non sia l'Afghanistan! Questo per dirvi che, volendo, di possibilità ce ne sono un'infinità; perchè fossilizzarsi sempre sulle stesse? Quanto mi girano quando parlando con qualcuno mi vien detto: "Ah, inizi il master? E la pratica quando la fai"?. Ma quale pratica? Per caso me l'ha prescritto il medico o sta scritto su qualche statuto che devo a tutti costi sorbirmi due anni di patemi in un ambiente ormai lurido, a coronamento del quale mi aspetterebbe uno squallida presa in giro che fanno passare come "esame di abilitazione"? Piuttosto mi prendo un'altra laurea in interpretariato e me ne vado a fare i concorsi per l'O.N.U.
psukes
00lunedì 1 ottobre 2012 23:22
Re:
LexFabia, 01/10/2012 23.18:

E' molto interessante questa discussione. Ragazzi, oggi la laurea da sola serve davvero a poco. Un tempo era un privilegio per pochi eletti; oggi, purtroppo, non avercela è da mosche bianche, e quindi occorre fare di tutto per specializzarsi e formarsi in un certo modo per sgomitare nella massa. Personalmente, ho chiuso la porta delle professioni legali per un doppio ordine di ragioni: primo, non mi attira il settore giudiziario e farei di me un'infelice; secondo, per come stanno andando le cose la giustizia è fortemente in crisi, gli avvocati strabordano e cause non ce ne sono perchè ormai anche il diritto d'azione e di difesa si paga quasi a peso d'oro. In virtù di questo, ho scelto un'altra strada; mi son detta: ti laurei in giurisprudenza, hai un'esperienza di studio e ricerca all'estero, certificato di lingua C2, parli correntemente tre lingue e ne conosco un'altra, ti affascina il settore contrattual- societario... Risultato: il mese prossimo inizio un master a Milano per formarmi nel settore societario internazionale. Lo so bene, la crisi riguarda tutto e tutti, ma io non mi pongo il confine alpino ed onestamente me ne andrei tranquillamente in qualsiasi luogo che non sia l'Afghanistan! Questo per dirvi che, volendo, di possibilità ce ne sono un'infinità; perchè fossilizzarsi sempre sulle stesse? Quanto mi girano quando parlando con qualcuno mi vien detto: "Ah, inizi il master? E la pratica quando la fai"?. Ma quale pratica? Per caso me l'ha prescritto il medico o sta scritto su qualche statuto che devo a tutti costi sorbirmi due anni di patemi in un ambiente ormai lurido, a coronamento del quale mi aspetterebbe uno squallida presa in giro che fanno passare come "esame di abilitazione"? Piuttosto mi prendo un'altra laurea in interpretariato e me ne vado a fare i concorsi per l'O.N.U.



Mi piace come alternativa il problema è uno solo: i soldi!


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