La rivoluzione secondo Eric Cantona

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Koogar
00mercoledì 27 ottobre 2010 11:10
gran generale
00mercoledì 27 ottobre 2010 12:21
il ragionamento non fa una piega. è ineccepibile.
lucas22
00mercoledì 27 ottobre 2010 13:36
un po come in Fight Club...solo che in questo caso sarebbe una rivoluzione pacifica ma poi le banche come potrebbero rimborsare tutto il danaro liquido a tutti?
si rischierebbe di trovarsi senza piu' soldi
Mojo Pin
00mercoledì 27 ottobre 2010 14:11
Re:
lucas22, 27/10/2010 13.36:

un po come in Fight Club...solo che in questo caso sarebbe una rivoluzione pacifica ma poi le banche come potrebbero rimborsare tutto il danaro liquido a tutti?
si rischierebbe di trovarsi senza piu' soldi



E' proprio quello il punto di forza di questa tesi! [SM=x43622]


trixam
00mercoledì 27 ottobre 2010 14:18
Qualcuno spieghi a cantona che le rivoluzioni si mangiano i propri figli.
E gli spieghi che se in banca non hai un conto a sei zeri, come suppongo lo abbia cantona, se ne sbattono lautamente che tu vada a ritirare i soldi.

Ma anche una volta ritirati, dove li metti i soldi? Nella calza sotto la mattonella come nel medioevo?
Che il mondo fantastico il nostro, dove anche i calciatori si mettono a fare i filosofi.
Paperino!
00mercoledì 27 ottobre 2010 14:43
Re:
trixam, 27/10/2010 14.18:

Qualcuno spieghi a cantona che le rivoluzioni si mangiano i propri figli.
E gli spieghi che se in banca non hai un conto a sei zeri, come suppongo lo abbia cantona, se ne sbattono lautamente che tu vada a ritirare i soldi.

Ma anche una volta ritirati, dove li metti i soldi? Nella calza sotto la mattonella come nel medioevo?
Che il mondo fantastico il nostro, dove anche i calciatori si mettono a fare i filosofi.



Non mi sembra un'osservazione acuta...la "rivoluzione" presuppone proprio la diffusione, l'applicazione in massa di un dato comportamento...
E quindi non occorre che un conto sia a 6 zeri...anzi, se la gente anziché andare in 100.000 in una piazza, andasse in 100.000 a ritirare i soldi per protesta, e se li tenesse una settimana sotto il materasso, allora le conseguenze ci sarebbero eccome.
In una situazione del genere, è del singolo conto a 6 zeri di Cantonà che ce ne si può allegramente sbattere...ma non di 100.000 conti a 3-4-5 zeri...

Prendi la protesta di Terzigno...immagina che quelle 5.000 persone riescano a diventare 10.000, poi con l'estendersi del problema a Pompei e altri comuni che fino a oggi si sentivano fuori causa (la stessa Torre Annunziata) 15.000, 20.000...
Ed immagina che anziché andare sulla rotonda a bloccare camion dell'immondizia, a incendiare cassonetti, a fare sassaiole con la polizia, cose che fanno scena, ma di cui lo Stato in realtà se ne infischia altamente...si riescano a convincere 20.000 persone a ritirare i soldi dai conti in banca. A bloccare le poste, a occupare le banche e impedire le transazioni economiche.
Pensi che sarebbe la stessa cosa?

E non ha senso dire: li mettiamo sotto il materasso come nel medioevo?
Qui l'obiettivo infatti non è contestare le banche e non utilizzarle più. Ma fare una protesta. E questo è forse il modo più incisivo con cui la si può fare.
Se incendi la macchina della polizia o colpisci con dei sassi i carabinieri, alla fine è solo con povera gente come te che te la stai prendendo...
E' per questo che io vivo delle difficoltà a partecipare alla protesta di Terzigno...non mi va di trovarmi contrapposto a chi non considero nemico. Mi sembra che ci lascino combattere un finto avversario, ci fanno dare pugni nell'aria per farci sfogare...e l'obiettivo di colpire i veri avversari invece non si raggiunge mai.


trixam
00mercoledì 27 ottobre 2010 16:24
Re: Re:
Paperino!, 27/10/2010 14.43:



Non mi sembra un'osservazione acuta...la "rivoluzione" presuppone proprio la diffusione, l'applicazione in massa di un dato comportamento...
E quindi non occorre che un conto sia a 6 zeri...anzi, se la gente anziché andare in 100.000 in una piazza, andasse in 100.000 a ritirare i soldi per protesta, e se li tenesse una settimana sotto il materasso, allora le conseguenze ci sarebbero eccome.
In una situazione del genere, è del singolo conto a 6 zeri di Cantonà che ce ne si può allegramente sbattere...ma non di 100.000 conti a 3-4-5 zeri...

Prendi la protesta di Terzigno...immagina che quelle 5.000 persone riescano a diventare 10.000, poi con l'estendersi del problema a Pompei e altri comuni che fino a oggi si sentivano fuori causa (la stessa Torre Annunziata) 15.000, 20.000...
Ed immagina che anziché andare sulla rotonda a bloccare camion dell'immondizia, a incendiare cassonetti, a fare sassaiole con la polizia, cose che fanno scena, ma di cui lo Stato in realtà se ne infischia altamente...si riescano a convincere 20.000 persone a ritirare i soldi dai conti in banca. A bloccare le poste, a occupare le banche e impedire le transazioni economiche.
Pensi che sarebbe la stessa cosa?

E non ha senso dire: li mettiamo sotto il materasso come nel medioevo?
Qui l'obiettivo infatti non è contestare le banche e non utilizzarle più. Ma fare una protesta. E questo è forse il modo più incisivo con cui la si può fare.
Se incendi la macchina della polizia o colpisci con dei sassi i carabinieri, alla fine è solo con povera gente come te che te la stai prendendo...
E' per questo che io vivo delle difficoltà a partecipare alla protesta di Terzigno...non mi va di trovarmi contrapposto a chi non considero nemico. Mi sembra che ci lascino combattere un finto avversario, ci fanno dare pugni nell'aria per farci sfogare...e l'obiettivo di colpire i veri avversari invece non si raggiunge mai.





Confermo che trattasi di sciocchezza allo stato puro. Spiego brevemente. Entro cinquanta anni le banche come noi siamo abituati ad immaginarle, spariranno. Niente più filiali, direttori, impiegati ecc... Questo perché le banche commerciali sono destinate a sparire e questo tipo di funzioni basic, per intederci il conto corrente, saranno svolte solo on-line, in una prospettiva di cashless.

Questo non solo per l'innovazione tecnologica, ma perchè le funzioni commerciali alle banche costano moltissimo e rendono poco. Un esempio semplice.
Immagino che in questi giorni molti siano andati in banca per pagare le tasse universitarie. Diciamo che uno ha fatto in media un quarto d'ora di fila, sai quanto è costata alla banca questa operazione?
Almeno mille euro. Uno studio dell'Abi ha calcolato che ogni cliente che si reca in una filiale per fare una operazione semplice costa alla banca tra mille e tremila euro. Perciò meno gente va in filiale più la banca risparmia.
Se ci fai caso le grandi banche ormai hanno smesso di fare la banca commerciale. Unicredit nel 2005 ha fatto il picco di utili pur avendo poerduto 57.000 clienti, cioè 57.000 persone che hanno chiuso il conto. Questo perché il core business delle banche è nel settore corporate e nel private, oltre che nei mercati dei derivati ecc.
Questa è la realtà, il resto sono chiacchiere da calciatori.


Koogar
00mercoledì 27 ottobre 2010 17:01
Re: Re: Re:
trixam, 27/10/2010 16.24:



Confermo che trattasi di sciocchezza allo stato puro. Spiego brevemente. Entro cinquanta anni le banche come noi siamo abituati ad immaginarle, spariranno. Niente più filiali, direttori, impiegati ecc... Questo perché le banche commerciali sono destinate a sparire e questo tipo di funzioni basic, per intederci il conto corrente, saranno svolte solo on-line, in una prospettiva di cashless.

Questo non solo per l'innovazione tecnologica, ma perchè le funzioni commerciali alle banche costano moltissimo e rendono poco. Un esempio semplice.
Immagino che in questi giorni molti siano andati in banca per pagare le tasse universitarie. Diciamo che uno ha fatto in media un quarto d'ora di fila, sai quanto è costata alla banca questa operazione?
Almeno mille euro. Uno studio dell'Abi ha calcolato che ogni cliente che si reca in una filiale per fare una operazione semplice costa alla banca tra mille e tremila euro. Perciò meno gente va in filiale più la banca risparmia.
Se ci fai caso le grandi banche ormai hanno smesso di fare la banca commerciale. Unicredit nel 2005 ha fatto il picco di utili pur avendo poerduto 57.000 clienti, cioè 57.000 persone che hanno chiuso il conto. Questo perché il core business delle banche è nel settore corporate e nel private, oltre che nei mercati dei derivati ecc.
Questa è la realtà, il resto sono chiacchiere da calciatori.





Questa realtà si verificherà entro 50 anni, forse. Cantona prospetta una soluzione per l'immediato non fra 50 anni.Convieni con noi che se, entro il 7 dicembre 2010, 100.000 persone dovessero ritirare i propri risparmi bancari la situazione per la stessa sarebbe abbastanza complicata (?). [SM=x43805]
giusperito
00giovedì 28 ottobre 2010 11:26
Il discorso di C. potrebbe anche essere accettabile o anche veramente giusto. Bisognerebbe fare calcoli precisi. Tuttavia queste proposte non sono attuabili per ragioni pratiche. In primis c’è un problema di diffusione del comportamento. Dato che l’azione del singolo non è sufficiente a produrre cambiamenti, il singolo non è incentivato ad agire e non si fida del comportamento altrui. (vale il discorso della bicicletta). La forza delle banche non sta nel semplice deposito di denaro, ma nelle funzioni collaterali dal pagamento rid, all’accredito stipendio, al pagamento bollette, all’utilizzo del bancomat. Tutte funzioni che fanno parte normalmente della nostra vita e a cui diventa difficile rinunciare per una questione di tempi e di comodità. Inoltre i più vessati dalle banche non sono coloro che hanno conti in attivo, ma chi si trova costantemente in passivo. In pratica l’incentivo ad un comportamento del genere non è capace di sopperire alla perdita di utilità e ai costi che un atteggiamento del genere produce (rischio di furto di tutti i risparmi o dei soldi per gli acquisti. Un‘informazione del genere stimolerebbe i ladri a centuplicare gli sforzi).
Si deve valutare l’applicazione pratica di queste idee. Un’idea è buona se può essere messa in pratica, ma questa la vedo impossibile piuttosto che improbabile.
Koogar
00giovedì 28 ottobre 2010 11:48
Re:
giusperito, 28/10/2010 11.26:

Il discorso di C. potrebbe anche essere accettabile o anche veramente giusto. Bisognerebbe fare calcoli precisi. Tuttavia queste proposte non sono attuabili per ragioni pratiche. In primis c’è un problema di diffusione del comportamento. Dato che l’azione del singolo non è sufficiente a produrre cambiamenti, il singolo non è incentivato ad agire e non si fida del comportamento altrui. (vale il discorso della bicicletta). La forza delle banche non sta nel semplice deposito di denaro, ma nelle funzioni collaterali dal pagamento rid, all’accredito stipendio, al pagamento bollette, all’utilizzo del bancomat. Tutte funzioni che fanno parte normalmente della nostra vita e a cui diventa difficile rinunciare per una questione di tempi e di comodità. Inoltre i più vessati dalle banche non sono coloro che hanno conti in attivo, ma chi si trova costantemente in passivo. In pratica l’incentivo ad un comportamento del genere non è capace di sopperire alla perdita di utilità e ai costi che un atteggiamento del genere produce (rischio di furto di tutti i risparmi o dei soldi per gli acquisti. Un‘informazione del genere stimolerebbe i ladri a centuplicare gli sforzi).
Si deve valutare l’applicazione pratica di queste idee. Un’idea è buona se può essere messa in pratica, ma questa la vedo impossibile piuttosto che improbabile.



Non sono d'accordo, o meglio, è vero quello che dici ma in parte.
Se si agisse per obiettivi strategici, colpire Unicredit ad esempio, i correntisti di quella banca ritirando i loro risparmi per dirottarli altrove (altri istituti bancari) eviterebbero i rischi che prospetti. Unicredit a quel punto subirebbe un danno.
giusperito
00giovedì 28 ottobre 2010 12:28
Re: Re:
Koogar, 28/10/2010 11.48:



Non sono d'accordo, o meglio, è vero quello che dici ma in parte.
Se si agisse per obiettivi strategici, colpire Unicredit ad esempio, i correntisti di quella banca ritirando i loro risparmi per dirottarli altrove (altri istituti bancari) eviterebbero i rischi che prospetti. Unicredit a quel punto subirebbe un danno.




A parte che vedo difficile che dei correntisti si mettano a seguire un iter burocratico lungo (pensa che per ottenere il trasferimento dello stipendio da un conto corrente all'altro il tesoro ci mette circa 2-3 mesi) solo per colpire un istituto ed andare in un altro che potrebbe offrire condizioni contrattuali meno vantaggiose e che pur sempre è una banca cattiva (io per esempio ijmi sono trovato male sia con l'ubi che con il banco di napoli). INoltre c'è un'importante difficoltà di coordinamento oltre che i problemi pratici di cui ti dicevo (certo non insormontabili da un punto di vista teorico, ma nel pratico non ci sono incentivi sufficienti)

p.s. pensa per esempio alle assicurazioni. per quanto si cerchi la compagnia più competitiva difficilmente si cambia per vantaggi economici di piccola portata soprattutto per l'insieme di altre utilità che si ricavano nel restare "fedeli" (per esempio la pseudoamicizia con l'assicuratore, la vicinanza, l'abitudine che, secondo me, è il principale ostacolo al cambiamento. Personalmente ritengo, ovviamente è opinabile quindi sul punto non pretendo di argomentare, che l'essere umano sia tendenzialmente conservatore e poco propenso a trasformare il proprio stile di vita senza importanti incentivi)
Paperino!
00giovedì 28 ottobre 2010 14:01
Re: Re: Re: Re:
Koogar, 27/10/2010 17.01:



Questa realtà si verificherà entro 50 anni, forse. Cantona prospetta una soluzione per l'immediato non fra 50 anni.Convieni con noi che se, entro il 7 dicembre 2010, 100.000 persone dovessero ritirare i propri risparmi bancari la situazione per la stessa sarebbe abbastanza complicata (?). [SM=x43805]




In realtà, anche tra 50 anni, quando tutto avverrà online, il solo fatto che non esiste più materialmente la moneta presso le banche non vorrà dire tout cour che non le si può colpire analogamente mediante trasferimenti collettivi di moneta elettronica.
Il problema, come giustamente prospettava Giusperito, è di realizzabilità pratica. Occorrerebbe un comportamento diffuso e coordinato: ma proprio per questo stiamo parlando di rivoluzione. [SM=x43666]
Astronascente86
00giovedì 28 ottobre 2010 14:34
Nulla da aggiungere. E' cosi'.
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