giusperito
00martedì 28 dicembre 2010 18:59
Demos, infatti, spiega che se il Pd corresse con Idv e la sinistra, otterrebbe il 41, 4 dei consensi, contro 39,7 di Pdl e Lega e il 17,8 dei terzopolisti. Se invece si arrivasse alla grande coalizione anti-berlusconiana con dentro tutti (dalla sinistra fino al centro) il risultato sarebbe addirittura dal 57,5 per cento, contro il 40,2 per cento dei fedelissimi del Cavaliere. In un unico caso il premier avrebbe partita vinta. Se il Pd si alleasse con il Terzo Polo (totale 30,8), lasciando invece l’Idv sola al fianco della sinistra (28,8). In questo scenario i berluscones la spunterebbero con il 38,2 per cento.
Questo passaggio è tratto da un articolo di Gomez sul Fatto (si riferisce ad un sondaggio di Repubblica).
Ora chi mi spiega questi numeri? Parlo in termini matematici e di rappresentatività del campione..
Il Pd vale con sel il 12,6 oppure con il Tp vale 13..ma anche i 10,6 punti di discrepanza con le alleanze come si spiegano?
trixam
00mercoledì 29 dicembre 2010 01:28
Se il sonaggio è di Repubblica si spiega in un modo semplicissimo.
Qualche mese fa l'ingegner de benedetti, padrone di rep, ha spiegato chiaro e tondo che d'alema gli sta sul cazzo e che la linea del giornale è antidalemiana.
Siccome il puparo di d'alema, alias bersani, ha virato verso il terzo polo, repubblica per andare contro d'alema dà vento in poppa ai sondaggi a favore dell'alleanza a sinistra.
Se domani d'alema vira di nuovo a sinistra, repubblica darà l'alleanza pd-udc al 98%.
Premesso poi che i sondaggisti italiani sarebbero dovuti andare a casa in massa dopo la topica del 2006, manipolare un campione non è una cosa così difficile, anche perchè questi sondaggi sono pubblicati in modo totalmente illegale e in violazione della legge del 2000 che regolamenta il campo.