L'inferno degli immigrati nel mare di Lampedusa

Si potrebbero fare tante considerazioni: umane, religiose (per chi crede), sociali, politiche, economiche. Sono state dette molte parole, su questo argomento, sono stati presi molti impegni da istituzioni responsabili, nazionali ed europee: inutili le prime, giusto per scaricarsi la coscienza, vuoti come al solito - passata l'emozione immediata - i secondi. Preferisco perciò il silenzio, sono senza fiato, oppresso da un grande dolore sordo. Che riposino in pace e che finisca una volta per sempre questa tragedia

Mi unisco al cordoglio,non riesco però a non incavolarmi con gli ipocriti dell'ultima ora, quelli che con la loro idiozia hanno fatto sì che questo potesse verificarsi.

Un pensiero va anche a quanti, 4 milioni giunti in italia negli ultimi 5 anni, hanno vissuto questo incubo, e quanti riposano in mare sconosciuti agli uomini,ma non a Dio.

Come non unirsi a quello che scrive il prof.
Una tragedia, non la prima, probabilmente non l' ultima.
Inutile cercare responsabilità per quello che non è stato fatto, bisogna fare qualcosa e alla svelta.
Purtroppo in Italia i nostri governanti sono maestri solo nel parlare, fare discussioni inconcludenti e a fingere dolore quando accadono cose simili, perciò anche l' Europa deve fare la sua parte inevitabilmente, non con vuote parole ma con fatti concreti.