L'amore per Maradona

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kusovme
00mercoledì 15 settembre 2010 20:05
MILANO - Qualora il funzionario di Equitalia, la società concessionaria della riscossione fiscale, si trovasse davanti Diego Armando Maradona, nato a Lanús (Argentina) il 30 ottobre 1960, non gli chieda un autografo. L'uomo penserà a un trucco, a un modo di fargli scucire i 31 milioni di euro che deve al fisco italiano, in seguito a una complicata storia di evasione, accertamenti e mancati ricorsi. Ricordi invece una frase pronunciata da Diego nel film «Amando Maradona» di Javier Vasquez: «Quando penso alle cose che mi sono successe, sorrido».

La fortuna e la disgrazia di Maradona è che non sorride da solo: il mondo sorride con lui. Di gioia, per quello che ha fatto; di compassione, per quello che ha distrutto. L'esattore di Equitalia faccia il suo mestiere: chieda i soldi. Noi amanti del calcio - altrettanto italiani, meno equi - faremo il nostro. Eserciteremo il diritto a essere stupiti da un uomo che ha una pagina di Wikipedia lunga come un ricorso tributario e folle come un romanzo di Hunter S. Thompson, quello di «Fear and Loathing in Las Vegas. A Savage Journey to the Heart of the American Dream». «Paura e disgusto a Las Vegas, una selvaggia cavalcata nel cuore del sogno americano». Togliete Las Vegas e aggiungete «sud» ad «americano»: avrete Maradona. Diego Armando è la rappresentazione di una condizione umana ipotetica di terzo tipo: l'irrealtà. Quello che vi sarebbe potuto succedere se aveste un talento smisurato, una smisurata voglia di vivere e foste cresciuti in Argentina, un paese senza mezze misure, dove la trinità laica è formata da tre irregolari: Che Guevara, Evita Peron e, appunto, Diego Maradona. Mi è capitato di parlare di lui con Javier Zanetti, il capitano dell'Inter: ho visto un uomo emozionarsi e tornare bambino.

Per i cinquant'anni, il 30 ottobre, Maradona vorrebbe tornare al San Paolo di Napoli, e ha incaricato l'amico Salvatore Bagni di organizzare il tutto. Un modo forse per dimenticare le delusioni da allenatore al Mondiale sudafricano - dove vestiva come lo sposo alla fine del pranzo di nozze, e ha mostrato altrettanto lucidità - ma anche un gesto verso la città che, insieme a Buenos Aires, l'ha amato senza condizioni. Perché questo è l'unico modo di amare Maradona: se ragioni, vorresti strangolarlo.

Il santo peccatore: non poteva non piacere ai napoletani. Un maestro della confessione e dell'autoindulgenza, abbastanza onesto da ammettere che le stimmate se le è procurate da solo («Ho sbagliato e ho pagato. Ma il pallone non si sporca»). Deciso comunque a pentirsi, a cambiare, a svoltare. Sospeso due volte per positività a test antidoping nel 1991 (uso di cocaina) e nel Mondiale 1994 (uso di efedrina); dopo il ritiro ufficiale dal calcio nel 1997 ha imboccato uno scivolo che - tra droghe, alcol e pessima alimentazione - l'ha portato a pesare 130 chili, a scassarsi cuore e polmoni. By-pass gastrico, epatiti, arresti cardiaci e giudiziari, cliniche psichiatriche e una overdose di sigari cubani, l'unica di cui si abbia notizia. La vita di Maradona è perfino educativa. Qualsiasi genitore del mondo può prenderne la biografia e dire ai figli: «Ecco: non così».
Eppure è molto amato. Nonostante tutto questo o a causa di tutto questo? Impossibile rispondere. Di sicuro la sua vita sregolata lo ha tenuto al centro dell'attenzione. Oltre la sua volontà, probabilmente. «Così come voi giornalisti avete il diritto di giudicare i giocatori, noi abbiamo il diritto di giudicare voi!», ha gridato una volta. Un'altra volta ha innaffiato con la canna da giardino le troupe televisive in attesa. Chissà che invidia Mourinho, se lo venisse a sapere.

Emotivo, eccessivo, enfatico, empatico. Maradona non parla alla testa, prende la pancia. «Diego ha imparato negli stadi come si governa una folla, sa tastare il polso della piazza, ha sempre radunato gente intorno a sé» scrive Emanuela Audisio in «Il ventre di Maradona» (Mondadori, 2006). Non è strano che il suo esordio nel 2005 come conduttore televisivo - «La Noche del 10» - sia stato un trionfo. Se Baggio avesse le pause di Celentano, le giacche di Fiorello, la chiacchiera di Bonolis e l'autostima di Berlusconi potrebbe tentare una mossa del genere: non altrimenti.
Il talento purissimo ha fatto il resto. Nel calcio esistono tanti buoni giocatori, diversi giocolieri e pochi campioni: l'unico campione-giocoliere è stato lui. I suoi palleggi pre-partita erano, insieme, circensi e serissimi. I suoi gol folli o meravigliosi, come quelli messi nella porta dell'Inghilterra il 22 giugno 1986, ai Mondiali del Messico.

Sfottendo la storia, che aveva visto l'Argentina sconfitta nelle Falklands, Maradona segnò il primo con la mano, il secondo partendo da centrocampo, dopo aver scartato metà squadra avversaria. Il gol più perfido e più bello del secolo, nel giro di quattro minuti.
«Se la tua mano è quella di Dio, chi ti ha dato quelle gambe?» cantano a Buenos Aires. È una buona domanda, alla quale Equitalia non sa rispondere, e noi nemmeno.

www.corriere.it/sport/10_settembre_11/genio-peccatore-maradona-severgnini_ee82dd06-bd6b-11df-bf84-00144f02aa...
toti89
00mercoledì 15 settembre 2010 20:14
amore incondizionato.....GRANDE DIEGOOOOOOOOOOO
toti89
00mercoledì 15 settembre 2010 20:17
Re:
toti89, 15/09/2010 20.14:

amore incondizionato.....GRANDE DIEGOOOOOOOOOOO




lucas22
00mercoledì 15 settembre 2010 20:25
come da firma
M@R10
00mercoledì 15 settembre 2010 21:46
onore a chi ha scritto la nostra storia

grazie D10S!
FELICEDILAURO
00giovedì 16 settembre 2010 00:23
Onore e gloria per sempre!!! Unico amore!!!!
giusperito
00giovedì 16 settembre 2010 00:34
si ma se quella è la mano di Dio, allora Dio è nu mariuol
Paperino!
00giovedì 16 settembre 2010 04:00
Re:
giusperito, 16/09/2010 0.34:

si ma se quella è la mano di Dio, allora Dio è nu mariuol




E un mariuolo non è pur sempre un figlio di Dio come tutti gli altri? [SM=x43820]

Diego ha tanti contesi...conti in sospeso col fisco, con la sua immagine, con la salute, con la vita...
Resta un evento unico, che difficilmente chi non ama davvero lo sport e non ha seguito in quegli anni può comprendere...

Poi Equitalia facesse il suo lavoro, se le riesce [SM=x52004]
lucas22
00giovedì 16 settembre 2010 10:17
tra l'altro la questione col fisco è tutta dovuta ad una notifica ....una questione che riguardava anche altri giocatori .
Alemao e Careca dopo aver correttamente ricevuto a casa la notifica, proposero regolare ricorso e, dopo diverso tempo, furono assolti in secondo grado di giudizio dalla Commissione tributaria di secondo grado. Maradona, invece, nel 1991 non ricevette materialmente l'avviso di accertamento perché era andato in Argentina per lo scandalo del doping. Diego, quindi non riuscì a proporre ricorso. Le notifiche degli atti sucessivi continuarono ad arrivare nel corso degli anni alla sua residenza di Via Scipione Capece, senza che Diego potesse mai naturalmente riceverle e quindi di conseguenza difendersi. Tutto il contenzioso è incentrato proprio intorno alle notifiche degli atti. La cassazione considerando valide le notifiche anche se effettuate ad un Maradona “irreperibile” condannò Diego nel 2005 al pagamento di un importo che ad oggi, per gli interessi maturati, è arrivato a circa 37 milioni e 250mila euro di tasse e oneri aggiuntivi, dovuti all'agenzia delle entrate per il tramite di Equitalia. Sottlineo che lo stesso Maradona fu prosciolto dall'accusa penale di evasione fiscale. Ma questo, per il fisco, non ha alcuna rilevanza.
giusperito
00giovedì 16 settembre 2010 11:13
Re: Re:
Paperino!, 16/09/2010 4.00:




E un mariuolo non è pur sempre un figlio di Dio come tutti gli altri? [SM=x43820]

Diego ha tanti contesi...conti in sospeso col fisco, con la sua immagine, con la salute, con la vita...
Resta un evento unico, che difficilmente chi non ama davvero lo sport e non ha seguito in quegli anni può comprendere...

Poi Equitalia facesse il suo lavoro, se le riesce [SM=x52004]




No Paperino figurati a me Maradona piace.. amo il calcio e lo sport bello.. spt per questi geni alla Baggio o alla Pozzecco quelli che inventano dal nulla..
non conosco le vicende tributarie di maradona come lucas, l'unica cosa non so se siete mai stati alla gestline.. nelle lunghe attese di anno in anno ho visto invenzioni sempre nuove.. finte notifiche, improvvise ipoteche sulla casa, gente costretta (per ignornanza e spt paura) a pagare multe prescritte.. insomma anche se ovviamente non tutti sono vittime della gestline (ora equitalia) credo che quello sia uno dei posti più tristi di Napoli dove ti viene di dare consiglie ad estranei per la palese ingiustizia. Non vorrei che la simpatia verso quest'uomo ci faccia dimenticare che nelle sue condizioni ci sono tante persone che dall'italia non possono scappare..
detto ciò a me farebbe piacere vedere Diego a Napoli, ma non se ha evaso le tasse e non se questo deve essere un atto di clemenza della gestline che proprio di clemenza non ne ha con i comuni mortali.
sanimma
00giovedì 16 settembre 2010 11:30
appunto ragazzi vi ricordo che la cara equitalia ad un comune mortale con casa di proprietà manda le cartelle esattoriali anche per un banale divieto di accesso mai notificato e se la somma delle multe supera 7000 € scatta il pignoramento dell'immobile...
e nonstante il nome equitalia la cosa non mi sembra giusta e non solo nei confronti di maradona, ci sono persone che continueranno a non pagare nulla ad equitalia e i cittadini onesti che hanno fatto sacrifici su sacrifici per comprarsi una casa, sono costretti a pagare per chi non paga....
e ricordate che con tutto il rispetto per il garnde calciatore che è stato maradona, se a casa vostra arriva una cartella esattoriale esorbitantante e non avete a disposizione la cifra per pagarla, nessuno sarà clemente e non sarà fatta nessuna colletta...
lucas22
00giovedì 16 settembre 2010 11:41
ma non avete capito,tutto questo è successo perchè lui è andato via dall'italia......non ha mai ricevuto le notifiche .
magari lo avra' fatto anche di proposito ma in quel momento credo che l'ultimo pensiero suo era quello di risolvere questa faccenda.
era un uomo distrutto,inoltre per anni è stato in gravi situazioni economiche perchè tra manager e falsi amici e tasche bucate e tutto il resto era in rosso.
solo oggi ha recuperato una stabilita' economica degna del campione che è stato ma sono 5-6anni ...
sanimma
00giovedì 16 settembre 2010 12:26
ma io non cel'ho con maradona, ma con il fatto che i garndi sela svignano sempre mentre i piccoli pagano le conseguenze
lucas22
00giovedì 16 settembre 2010 12:53
Re:
sanimma, 16/09/2010 12.26:

ma io non cel'ho con maradona, ma con il fatto che i garndi sela svignano sempre mentre i piccoli pagano le conseguenze



sicuramente il fatto che sia andato via è capitato di proposito ,è stato tutto il frutto di coincidenze.
poi anche di cattiva gestione dei propri affari da parte di diego.ma lui a stento è riuscito a gestire la sua vita,figuriamoci gli affari.
lo hanno fottuto buono e meglio perfino manager e finti amici.
paco.84
00giovedì 16 settembre 2010 13:35
Re:
M@R10, 15/09/2010 21.46:

onore a chi ha scritto la nostra storia

grazie D10S!




onore al re del calcio ! [SM=x43621]
FELICEDILAURO
00giovedì 16 settembre 2010 14:04
GLORIA AL dio DEL CALCIO
Paperino!
00giovedì 16 settembre 2010 16:20
Re: Re: Re:
giusperito, 16/09/2010 11.13:




No Paperino figurati a me Maradona piace.. amo il calcio e lo sport bello.. spt per questi geni alla Baggio o alla Pozzecco quelli che inventano dal nulla..
non conosco le vicende tributarie di maradona come lucas, l'unica cosa non so se siete mai stati alla gestline.. nelle lunghe attese di anno in anno ho visto invenzioni sempre nuove.. finte notifiche, improvvise ipoteche sulla casa, gente costretta (per ignornanza e spt paura) a pagare multe prescritte.. insomma anche se ovviamente non tutti sono vittime della gestline (ora equitalia) credo che quello sia uno dei posti più tristi di Napoli dove ti viene di dare consiglie ad estranei per la palese ingiustizia. Non vorrei che la simpatia verso quest'uomo ci faccia dimenticare che nelle sue condizioni ci sono tante persone che dall'italia non possono scappare..
detto ciò a me farebbe piacere vedere Diego a Napoli, ma non se ha evaso le tasse e non se questo deve essere un atto di clemenza della gestline che proprio di clemenza non ne ha con i comuni mortali.



Figurati, equitalia è un'associazione a delinquere legalizzata..
Sapessi quante ne ho viste/sentite su questa associazione..
Tra l'altro nelle sue cartelle non ti fa capire veramente NIENTE ed è difficilissimo difendersi...

Tutto ciò, non è certo colpa di Maradona...che se ha la possibilità di fare il dito medio a Equitalia e mandarli a cagare, fa benissimo a farlo...
Se non lo facesse non aiuterebbe cmq in nessun modo noi poveri mortali con le nostre cartelle esattoriali...
giusperito
00venerdì 17 settembre 2010 22:21
si paperino hai ragione.. la questione però ti ripeto è che SE è debitore deve pagare e non può presentarsi come un "poverino" da salvare dalla cattiva equitalia..
se non è debitore e gli fa il servizio tanto di cappello, perché se lo meritano
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