Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta

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Astronascente86
00martedì 12 ottobre 2010 23:19
La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".

Intrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.

La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.

I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.

L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.

Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.

FONTE: contintasca.blogosfere.it/2010/10/inps-e-ufficiale-i-precari-saranno-senza-pensione-silenzio-dei-media-o-scatta-la-rivo...
Etrusco
00martedì 12 ottobre 2010 23:23
Attenzione,
andiamoci piano perchè potrebbero scoppiare violente rivolte,
andiamo prima a verificare quanto c'è di vero in questa notizia...
napulitanboy
00martedì 12 ottobre 2010 23:37
Re:
Etrusco, 12/10/2010 23.23:

Attenzione,
andiamoci piano perchè potrebbero scoppiare violente rivolte,
andiamo prima a verificare quanto c'è di vero in questa notizia...




Quoto assolutamente
Astronascente86
00martedì 12 ottobre 2010 23:39
Re:
Etrusco, 12/10/2010 23.23:

Attenzione,
andiamoci piano perchè potrebbero scoppiare violente rivolte,
andiamo prima a verificare quanto c'è di vero in questa notizia...




Quando l'ho letta , non potevo credere ai miei occhi... spero sia tutto falso.
Paperino!
00mercoledì 13 ottobre 2010 00:12
Se fosse vero rischieremmo davvero la guerriglia urbana...e ci starebbe tutta.
Io stesso credevo di avere degli anni di contributi che, in quest'ordine di cose, mi sarebbero stati fatti pagare senza riconoscermi la pensione. In pratica, un furto, dato che il motivo per cui pago i contributi è che devo garantirmi la pensione...sennò voglio busta paga piena..
Un_Minollo
00mercoledì 13 ottobre 2010 00:15
Re:
Etrusco, 12/10/2010 23.23:

Attenzione,
andiamoci piano perchè potrebbero scoppiare violente rivolte,
andiamo prima a verificare quanto c'è di vero in questa notizia...



Concordo...come fare per sapere se è vero?
Etrusco
00mercoledì 13 ottobre 2010 01:19
Re: Re:
Un_Minollo, 13/10/2010 0.15:

Concordo...come fare per sapere se è vero?

Sto cercando riscontri su qualche giornale on line, ma sembra che ci son poche tracce, il Corriere aveva scritto qualcosa a riguardo pochi giorni fa.

 Questo articolo è di ieri:

Welfare

L'Inps censura le pensioni degli atipici, e la Rete si ribella

stampa l'articolo |

Mastropasqua: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale". Come dire: meglio che i precari non sappiano a cosa vanno incontro. Su blog e social network scoppia la polemica

di Cristina Maccarrone, Walk on Job

 (immagini di cgil umbria)
Magari alla pensione non ci pensate perché non avete ancora trovato uno straccio di lavoro oppure è un pensiero che mettete da parte perché non sapete – visto l'andazzo – neanche se ce l'avrete. Eppure l'argomento è caldo e circola sulla rete, soprattutto da quando sul sito dell'Inps e dopo le dichiarazioni - riportate da Agoravox e riprese dal blog Conti in tasca di Blogosfere a cura di Eleonora Bianchini - da parte di Antonio Mastropasqua, presidente dell'Istituto nazionale di previdenza.

Quando gli è stato chiesto come mai, a differenza degli altri, i parasubordinati – per intenderci tutti coloro che lavorano con contratto a progetto, co.co.co., ritenuta d'acconto, partita Iva, contratto a prestazione occasionale – non potessero sul sito dell'Inps simulare la loro pensione futura, ha così risposto: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale". Come dire: meglio che i precari non sappiano a cosa vanno incontro.

Sommovimento sociale o "quieto vivere"?
Sommovimento sociale, sono proprio queste le parole usate e in parte è ciò che sta avvenendo sulla Rete e sul social network Facebook dove molti stanno postando i vari articoli in cui si racconta della vicenda. Allo stato delle cose, chi ha un contratto a progetto o lavora con ritenuta d'acconto o ancora ha una partita Iva o un contratto di collaborazione occasionale, non riceverà neanche la pensione minima. I precari di adesso non si lamenteranno come fanno oggi gli anziani che la pensione non basterà loro. Per loro la situazione, se le cose continueranno così, sarà molto peggio: si ritroveranno senza una base economica e con la convinzione di avere faticato per nulla. Visione catastrofica? Non proprio. Il problema è anzi che c'è scarsa consapevolezza di tutto questo e che i ragazzi, alle prese con la ricerca di un lavoro, quando magari lo trovano, non pensano al loro futuro da vecchi e al fatto che ora come ora versano i contributi non per se stessi, ma per gli altri.

Il parere di Acta...
In proposito anche l'Acta, Associazione Consulenti Terziario Avanzato, ha dichiarato in un comunicato stampa che "la Gestione Separata INPS (quella cui vengono iscritti i subordinati, ndr) ha principalmente l'obiettivo di drenare risorse con cui coprire i buchi dell'Istituto di Previdenza. Questa operazione non soltanto è iniqua, ma grava sulle categorie più deboli del nostro mercato del lavoro". E ancora: "L'affermazione di Antonio Mastropasqua conferma la consapevolezza intorno alla situazione e la volontà di tenere nell'ignoranza i contribuenti sulla pensione che riceveranno. È un atto di deliberato sovvertimento dei principi più elementari di governo democratico delle Istituzioni". Acta nel suo comunicato stampa ha poi chiesto al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi di rispondere di queste omissioni e di mantenere le promesse.

E del blog conti in tasca
In proposito, abbiamo chiesto il parere di Eleonora Bianchini, giornalista e blogger di Conti in tasca del circuito Blogosfere che ha seguito tutto fin dall'inizio: "C'è stata un'attenzione particolare per le dichiarazioni dell'Inps che di solito passano sotto traccia. Quanto ha dichiarato Mastropasqua era infatti uscito sul Corriere della Sera il 6 ottobre. E chi l'aveva visto lì? Nessuno. È stato rilanciato nei giorni successivi anche da forum che parlano di gossip, game online, su Twitter. Il risveglio è stato generato da un evento di chiara e premeditata omertà che non lascia dubbi. Credo che in tutto questo siano determinanti alcuni fattori.
Per primo psicologico: sei giovane fino a 40 anni e come tale, con i versamenti contributivi da precario, devi aspettarti la stessa dignità di un lavoratore dipendente.
Secondo, di rispetto delle regole: nella maggior parte dei contratti a progetto si è lavoratori dipendenti a tutti gli effetti e vengono richiesti preavvisi bulgari fino a tre mesi.
E terzo, culturale: vista la precarietà, legittimazione dello sfruttamento e non un'opportunità, siamo abituati a navigare a vista. in Francia i lavoratori scendono in piazza mentre in Italia non possiamo nemmeno permetterci di calcolare quanto ci spetti con i contributi versati e lo ha detto chiaramente Mastropasqua. Anche i liberi professionisti non sono al sicuro e, a mio parere, sbagliano anche i lavoratori dipendenti a tempo determinato e indeterminato se si ritengono sotto una campana di vetro. Si tratta di una guerra tra poveri – conclude Eleonora - mentre i lavoratori devono unirsi esclusivamente in nome dei loro diritti".

Adesso è attesa la risposta delle istituzioni.

da Walk on Job
 

TAGS pensioni precari atipici

12/10/2010 19:33

...Leon...
00mercoledì 13 ottobre 2010 02:47
Ragazzi è vero, purtroppo è così


Paperino!
00mercoledì 13 ottobre 2010 04:17
Re:
...Leon..., 13/10/2010 2.47:

Ragazzi è vero, purtroppo è così






Purtroppo è così cosa...io non solo lavoro in maniera precaria, con dei fetenti di contratti a termine...
Poi dalla busta paga mi scalano dei contributi che non mi vengono conteggiati per la pensione???? [SM=x43608]
Siamo pazzi?
|Lyuba|
00mercoledì 13 ottobre 2010 10:13
Re: Re:
Paperino!, 13/10/2010 4.17:




Purtroppo è così cosa...io non solo lavoro in maniera precaria, con dei fetenti di contratti a termine...
Poi dalla busta paga mi scalano dei contributi che non mi vengono conteggiati per la pensione???? [SM=x43608]
Siamo pazzi?




Infatti è illogico! Sarebbe "logico" che l'inps dicesse non vi paghiamo la pensione quindi tenetevi i contributi; poiché nel caso suddetto è una truffa.
napulitanboy
00mercoledì 13 ottobre 2010 10:31
www.google.it/webhp?hl=it&tab=iw#hl=it&expIds=25657,
26637&xhr=t&q=Contribuzione+pensione+precari&cp=29&pf=p&sclient=psy&site=webhp&aq=f&aqi=&aql=&oq=
Contribuzione+pensione+precar&gs_rfai=&pbx=1&fp=59aa1c62c00dda0



Quello è il link per cercare fonti su google che parlino di questa notizia...
Alcuni siti sembra abbiano fatto solo "copincolla" della notizia e nulla più, ma cmq restano attribuite al presidente dell'INPS, Mastrapasqua, riportate (pare) sul corriere della sera: " Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati, rischieremmo un sommovimento sociale".


Credo comunque sia impossibile che la stampa non ne parli...
non è che si rischia la rivolta i giornalisti ci vadano cauti, eh...
anzi :S:S:S

sanimma
00mercoledì 13 ottobre 2010 10:36
che amarezza vedo il futuro sempre più incerto..........
angel in the sky
00mercoledì 13 ottobre 2010 11:41
in pratica i "garantiti" ci stanno atterrando prima del tempo [SM=x43614]


trixam
00mercoledì 13 ottobre 2010 13:27
Non capisco lo scandalo, non ci voleva mica l'oracolo di Delfi per saperlo. Basta andare in un qualsiasi caf e chiedere il proprio estratto inps per vedere lo stato dei contributi.
I contributi dei lavori atipici non sono conteggiati per intero, anche perché per certi contratti i versamenti sono inferiori.
In più quei farabutti dell'inps fanno una cosa sofisticata. Se tu in due anni hai ad esempio due contratti a progetto con cui versi i contributi per 24 mesi, loro non ti calcolano due anni, ma ti fanno il cumulo fino a che non arrivi al monte contributi di un lavoratore subordinato, così tu pur avendo lavorato due anni, ti ritrovi contributi che valgono per uno. Una vera porcata.

Il nostro sistema pensionistico è fuori dal mondo.
Un sistema pubblico per reggere deve essere collegato agli andamenti demografici. Già oggi per uno che lavora ce ne sono due in pensione.
Se l'andamento demografico continua così, nel 2050 per 1 che lavora ce ne saranno 4 in pensione. é ovvio che il sistema esploderà.

L'unica speranza di avere una pensione per chi ha la nostra età è quella di fare un piano di accumulo privato. Non i fondi pensione aperti però, sia chiaro, quelli per intenderci della legge Visco del 1999, che sono una truffa legalizzata. Vi promettono guadagni che non vedrete mai.
Ma piani personalizzati con versamenti mensili, anche piccoli.
Etrusco
00mercoledì 13 ottobre 2010 13:50
Paperino!, 13/10/2010 4.17:


Purtroppo è così cosa...io non solo lavoro in maniera precaria, con dei fetenti di contratti a termine...
Poi dalla busta paga mi scalano dei contributi che non mi vengono conteggiati per la pensione???? [SM=x43608]
Siamo pazzi?




[SM=x43614]
A questo punto bisogna che ci coordiniamo tutti, anche chi non è investito direttamente da quest'ingiustizia clamorosa,
e facciamo sentire forte le nostre proteste:
come fanno i francesi che quando vengono toccati i diritti di una categoria, si uniscono alle loro giuste richieste e proteste tutte le altre categorie... per solidarietà, ma anche per intelligente lungimiranza.
[SM=x43623][SM=x43623][SM=x43623]
Paperino!
00mercoledì 13 ottobre 2010 13:56
Re:
trixam, 13/10/2010 13.27:

Non capisco lo scandalo, non ci voleva mica l'oracolo di Delfi per saperlo.
I contributi dei lavori atipici non sono conteggiati per intero, anche perché per certi contratti i versamenti sono inferiori.

In più quei farabutti dell'inps fanno una cosa sofisticata. Se tu in due anni hai ad esempio due contratti a progetto con cui versi i contributi per 24 mesi, loro non ti calcolano due anni, ma ti fanno il cumulo fino a che non arrivi al monte contributi di un lavoratore subordinato, così tu pur avendo lavorato due anni, ti ritrovi contributi che valgono per uno. Una vera porcata.



Scusa forse dirò una cacchiata...ma se uno versa cifre minori di contributi, poi gli si prospetta una pensione minore...
Se invece i contributi che io verso - che già sono minori perché ho un contrattino fetente - non mi vengono conteggiati per intero, allora quello che io verso in più verrà utilizzato per pagare altre cose...
In pratica il danno è doppio: versi di meno, e non ti viene conteggiato nemmeno tutto a vantaggio di altre categorie??? [SM=x43608]

trixam
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:08
Re: Re:
Paperino!, 13/10/2010 13.56:



Scusa forse dirò una cacchiata...ma se uno versa cifre minori di contributi, poi gli si prospetta una pensione minore...
Se invece i contributi che io verso - che già sono minori perché ho un contrattino fetente - non mi vengono conteggiati per intero, allora quello che io verso in più verrà utilizzato per pagare altre cose...
In pratica il danno è doppio: versi di meno, e non ti viene conteggiato nemmeno tutto a vantaggio di altre categorie??? [SM=x43608]





Grosso modo è così. Cerco di esemplificare.
Prendiamo un lavoratore subordinato normale, ok?
Diciamo che questo in un anno deve versare 10 all'inps per vedersi conteggiato un anno di contributi che forma il monte utile per andare in pensione.
Ora prendiamo un lavoratore a progetto.
I contributi versati per questo tipo di lavori sono minori, circa 4.
L'inps però ti dice, per avere un anno di contributi, tu sempre 10 devi versare, come il lavoratore ordinario.
Quindi per arrivare a 10, lavorando così impieghi 2 anni e mezzo di vita, che ti valgono per uno di contributi.
Di questo passo lavorando 10 anni, avrai conteggiati 4 anni di contributi.

Se tu sei atipico, anche l'inps dovrebbe trattarti come atipico, che poi è il senso di questo tipo di lavoro.
Questa è una palese discriminazione, per cui credo la corte costituzionale sia inondata di ricorsi che però dribbla con una certa efficacia per evitare di pronunciarsi.

In Inghilterra Blair quando regolamentò i contratti atipici, introdusse un sistema di contribuzione atipico, prevedendo dei meccanismi di compensazione nel momento in cui passavi in futuro ad un lavoro più stabile.
Etrusco
00giovedì 14 ottobre 2010 01:48
trixam, 13/10/2010 14.08:




Grosso modo è così. Cerco di esemplificare.
Prendiamo un lavoratore subordinato normale, ok?
Diciamo che questo in un anno deve versare 10 all'inps per vedersi conteggiato un anno di contributi che forma il monte utile per andare in pensione.
Ora prendiamo un lavoratore a progetto.
I contributi versati per questo tipo di lavori sono minori, circa 4.
L'inps però ti dice, per avere un anno di contributi, tu sempre 10 devi versare, come il lavoratore ordinario.
Quindi per arrivare a 10, lavorando così impieghi 2 anni e mezzo di vita, che ti valgono per uno di contributi.
Di questo passo lavorando 10 anni, avrai conteggiati 4 anni di contributi.

Se tu sei atipico, anche l'inps dovrebbe trattarti come atipico, che poi è il senso di questo tipo di lavoro.
Questa è una palese discriminazione, per cui credo la corte costituzionale sia inondata di ricorsi che però dribbla con una certa efficacia per evitare di pronunciarsi.

In Inghilterra Blair quando regolamentò i contratti atipici, introdusse un sistema di contribuzione atipico, prevedendo dei meccanismi di compensazione nel momento in cui passavi in futuro ad un lavoro più stabile.



Scusa, è molto interessante quel che dici,
ma come fai a conoscere tutti questi dettagli?
E dove si potrebbe approfondire la questione? [SM=x43620]
Paperino!
00giovedì 14 ottobre 2010 02:06
Re: Re: Re:
trixam, 13/10/2010 14.08:





Quindi per arrivare a 10, lavorando così impieghi 2 anni e mezzo di vita, che ti valgono per uno di contributi.
Di questo passo lavorando 10 anni, avrai conteggiati 4 anni di contributi.

Se tu sei atipico, anche l'inps dovrebbe trattarti come atipico, che poi è il senso di questo tipo di lavoro.
Questa è una palese discriminazione, per cui credo la corte costituzionale sia inondata di ricorsi che però dribbla con una certa efficacia per evitare di pronunciarsi.
.




Scusami, ma i contributi ti vengono presi sul presupposto che un giorno andrai in pensione e nel frattempo devi guadagnarti quel diritto, pagando parte dei compensi lavorativi.
E' implicito nel sistema pensionistico stesso, che il sistema contributi debba essere concepito in maniera che tu possa oggettivamente maturare il tuo diritto.
Se io ci metto 10 anni per maturarne 4, per maturare i 35 anni di lavoro dovrei lavorarne in realtà 90. E' chiaro ed evidente che in questo modo, lo Stato si prende i contributi, con la promessa esplicita di una futura pensione che in realtà è matematicamente impossibile.
Questa è una truffa a tutti gli effetti.

Bisogna sottrarre dalle buste paga dei lavoratori una cifra adeguata a garantire, nei tempi ragionevoli, la pensione al termine del periodo di lavoro. Se ti vengono sottratte cifre che però non ti permettono di fatto di andare in pensione, è evidente che te le stanno sottraendo illegittimamente. Son soldi sudati dai lavoratori, per toglierli dovete garantire il servizio pensionistico a chi lo paga, altrimenti le mani sulla busta paga non si possono mettere!!!

Io rivoglio indietro i contributi che mi han pagato nel periodo del mio lavoro precario...pensavo di aver due anni di contributi pagati, scopro che ho maturato nemmeno mezzo anno???
Ma andate a fanculo, datemi i soldi che me li investo privatamente per fatti miei!!
Zion
00giovedì 14 ottobre 2010 09:39
Non vedo di cosa vi stupiate.....
...del resto basta fare due conti per verificare che anche i lavoratori a tempo indeterminato, pagheranno i contributi per avere una pensione inferiore a quella minima sociale.Col metodo contributivo puro, infatti, la futura pensione sarà pari al 40% della retribuzione media percepita.Se considerate uno stipendio medio di 1100€, vi renderete conto che la pensione di questi cristiani sarà di 440€ circa....ergo era meglio che si affidavano all'assistenza sociale anzichè pagare i contributi!
Ma c'è di più.Con la riforma Maroni, per coprire il fatto che non si matureranno pensioni o si avranno pensioni del tutto inadeguate, al fine di evitare che lo stato mantenga tutti come poverelli, si è pensata la genialata di togliere ai lavoratori il tfr, per fargli fare la pensione integrativa!
Il tutto originariamente obbligatorio, è stato trasformato in facoltativo apparente, giacchè si è introdotto il sistema del silenzio-assenso.
Ma, direte, almeno così i lavoratori avranno una pensione migliore...davvero?Facciamo due conti.I fondi pensione secondo indagini statistiche effettuate, rendono sì e no il valore originario del capitale: in due parole non c'è incremento alcuno che compensi la svalutazione.Ora consideriamo un cespite di 100 che non si rivaluta....dopo 35-40 anni che prendete?Sarà una ben magra integrazione.Invece il tfr è soggetto ad una rivalutazione a tasso fisso che, sebbene legislativamente fissato, è sempre qualcosa(anzi molto direi)in più di quel niente che rendono i fondi pensione.
Ma chi gestisce questi fondi?Ed ecco chi mangia...le banche ovviamente.Una bella regalia fatta sulle spalle dei lavoratori, i quali sono esautorati da qualsiasi controllo anche in ordine ai modi di impiego di questi fondi.Loro vi garantiranno rendimenti etc. ma chi controlla conti così complicati?Calcoli complessi persino per analisti e matematici li dovrebbero fare lavoratori che guadagnano 1100€ al mese?
Quindi il consiglio è NON FATE PENSIONI INTEGRATIVE E CONSERVATEVI IL VOSTRO TFR, alla fine della vita lavorativa almeno avrete un cespite che potrete impiegare in modo più fruttuoso, senza permettere che sulla vostra pelle si arricchiscano i soliti!
Ultima chiosa....ma lo sapete che un parlamentare prende una bella pensione a carico dello stato dopo solo mezza legislatura?e non certo parametrata a uno stipendio miserabile...
P.S.:papero come stai? [SM=x43819] se vuoi un consiglio perchè intanto non fai il riscatto degli anni di laurea?Sono sempre 4 anni di guadagno no? [SM=x43799]
Zion
00giovedì 14 ottobre 2010 09:42
E mi ero anche dimenticata di dire..............
....che l'INPS è in ATTIVO.Ogni volta parlano del disastro e del tracollo del sistema pensionistico, ma qualcuno si è preso la briga di verificare?Tra l'altro sono dati pubblici....ovviamente
Etrusco
00giovedì 14 ottobre 2010 11:33
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 14/10/2010 2.06:

Scusami, ma i contributi ti vengono presi sul presupposto che un giorno andrai in pensione e nel frattempo devi guadagnarti quel diritto, pagando parte dei compensi lavorativi.
E' implicito nel sistema pensionistico stesso, che il sistema contributi debba essere concepito in maniera che tu possa oggettivamente maturare il tuo diritto.
Se io ci metto 10 anni per maturarne 4, per maturare i 35 anni di lavoro dovrei lavorarne in realtà 90. E' chiaro ed evidente che in questo modo, lo Stato si prende i contributi, con la promessa esplicita di una futura pensione che in realtà è matematicamente impossibile.
Questa è una truffa a tutti gli effetti.


Bisogna sottrarre dalle buste paga dei lavoratori una cifra adeguata a garantire, nei tempi ragionevoli, la pensione al termine del periodo di lavoro. Se ti vengono sottratte cifre che però non ti permettono di fatto di andare in pensione, è evidente che te le stanno sottraendo illegittimamente. Son soldi sudati dai lavoratori, per toglierli dovete garantire il servizio pensionistico a chi lo paga, altrimenti le mani sulla busta paga non si possono mettere!!!

Io rivoglio indietro i contributi che mi han pagato nel periodo del mio lavoro precario...pensavo di aver 2 anni di contributi pagati, scopro che ho maturato nemmeno mezzo anno???
Ma andate a fanculo, datemi i soldi che me li investo privatamente per fatti miei!!




Ecco, io vorrei capire se in Italia non ci sia qualche sistema di compensazione per la contribuzione del lavoro atipico, come quelle introdotto da Blair in Inghilterra, sopra accennato...
Insomma qui si dà per scontato che uno prima o poi passi dal lavoro atipico al lavoro stabile... ma qui vedo che sono sempre di più i precari e gli atipici oltre i 50 anni!!!
Paperino!
00giovedì 14 ottobre 2010 18:14
Re: Non vedo di cosa vi stupiate.....
Zion, 14/10/2010 9.39:


P.S.:papero come stai? [SM=x43819] se vuoi un consiglio perchè intanto non fai il riscatto degli anni di laurea?Sono sempre 4 anni di guadagno no? [SM=x43799]



Ma ciao Zion!!
Sto benone! Invecchiato, con le rughe e le piume tutte bianche, ma tutto sommato son ancora in ottima forma [SM=x43819]
Son contento di rivederti qui, era una vita...
p.s. il tuo consiglio mi sa proprio che lo seguirò...anche se i contributi sarebbe meglio recuperarli tutti sulla busta paga e investirseli da sè [SM=x43808]
Un bacio [SM=x43610]
trixam
00giovedì 14 ottobre 2010 21:35
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 14/10/2010 2.06:




Scusami, ma i contributi ti vengono presi sul presupposto che un giorno andrai in pensione e nel frattempo devi guadagnarti quel diritto, pagando parte dei compensi lavorativi.
E' implicito nel sistema pensionistico stesso, che il sistema contributi debba essere concepito in maniera che tu possa oggettivamente maturare il tuo diritto.
Se io ci metto 10 anni per maturarne 4, per maturare i 35 anni di lavoro dovrei lavorarne in realtà 90. E' chiaro ed evidente che in questo modo, lo Stato si prende i contributi, con la promessa esplicita di una futura pensione che in realtà è matematicamente impossibile.
Questa è una truffa a tutti gli effetti.

Bisogna sottrarre dalle buste paga dei lavoratori una cifra adeguata a garantire, nei tempi ragionevoli, la pensione al termine del periodo di lavoro. Se ti vengono sottratte cifre che però non ti permettono di fatto di andare in pensione, è evidente che te le stanno sottraendo illegittimamente. Son soldi sudati dai lavoratori, per toglierli dovete garantire il servizio pensionistico a chi lo paga, altrimenti le mani sulla busta paga non si possono mettere!!!

Io rivoglio indietro i contributi che mi han pagato nel periodo del mio lavoro precario...pensavo di aver due anni di contributi pagati, scopro che ho maturato nemmeno mezzo anno???
Ma andate a fanculo, datemi i soldi che me li investo privatamente per fatti miei!!




Hai perfettamente ragione, anzi è peggio di una truffa, è una estorsione.
Una estorsione che è socialmente accettata perché si chiama stato sociale.
Il sistema delle pensioni in italia è gestito da una serie di mafie o lobby, chiamale a piacere, in particolare i sindacati e le cooperative.

Noi tutti sappiamo che le difficoltà che hanno i pensionati con pensioni spesso basse, però messi tutti insieme i pensionati fanno un numero molto consistente e diventano una delle lobby più potenti. Naturalmente la lobby fa i suoi interessi a discapito di quelli che della lobby non fanno parte.
Nel 1999 il governo d'alema ha fatto partecipare alla torta anche le cooperative rosse e bianche che controllano tutti i fondi pensione, i quali ripeto sono una truffa, non rendono una cippa.

Rivorresti indietro i tuoi soldi? Giusto, e poi come fa lo stato a pagare la pensione a chi oggi è in pensione e con il suo voto è determinante per vincere le elezioni?

Morale della favola, ce lo prendiamo in quel posto. Io una volta tanto non ne faccio una colpa allo stato che fa il suo mestiere, cioè garantire la sua esistenza. Io vorrei trucidare i ggiovani, quelli che vanno in piazza con i sindacati che li fottono e si sentono pure fighi e più informati degli altri. Io quelli voglio eliminare fisicamente.

Comunque per noi non c'è speranza, saremo costretti a subire l'estorsione e lavorare di più per risparmiare di più per farci una pensione privata. Questa è la realtà.

PS giusto il discorso di fare il riscatto degli anni della laurea, almeno è qualcosa.
Devo dire però che anche qui la fantasia burocratica italica è smisurata.
Siccome io ho la prima laurea all'estero, per permettermi la quale ho fatto debiti che estinguerò nei prossimi venti anni, mi hanno chiesto il 15% in più rispetto ad una laurea italiana.
L'impiegato dell'INps mi ha spiegato che era una sorta di diritto di dogana sulla laurea, previsto da non so quale regolamento.
Davanti alle mie vibranti proteste, l'annoiato impiegato inps ha detto. "E che vuole da me, ci faccia causa! Le conviene poi"?
giusperito
00venerdì 15 ottobre 2010 00:43
tieni presente che spesos il costo del riscatto è così elevato che conviene comprare un box auto e fittarlo..
.pisicchio.
00venerdì 15 ottobre 2010 09:04
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 14/10/2010 2.06:





Ma andate a fanculo, datemi i soldi che me li investo privatamente per fatti miei!!




nekonika
00venerdì 15 ottobre 2010 10:48
Re: Re: Re: Re: Re:
trixam, 14/10/2010 21.35:




Hai perfettamente ragione, anzi è peggio di una truffa, è una estorsione.
Una estorsione che è socialmente accettata perché si chiama stato sociale.
Il sistema delle pensioni in italia è gestito da una serie di mafie o lobby, chiamale a piacere, in particolare i sindacati e le cooperative.

Noi tutti sappiamo che le difficoltà che hanno i pensionati con pensioni spesso basse, però messi tutti insieme i pensionati fanno un numero molto consistente e diventano una delle lobby più potenti. Naturalmente la lobby fa i suoi interessi a discapito di quelli che della lobby non fanno parte.
Nel 1999 il governo d'alema ha fatto partecipare alla torta anche le cooperative rosse e bianche che controllano tutti i fondi pensione, i quali ripeto sono una truffa, non rendono una cippa.

Rivorresti indietro i tuoi soldi? Giusto, e poi come fa lo stato a pagare la pensione a chi oggi è in pensione e con il suo voto è determinante per vincere le elezioni?

Morale della favola, ce lo prendiamo in quel posto. Io una volta tanto non ne faccio una colpa allo stato che fa il suo mestiere, cioè garantire la sua esistenza. Io vorrei trucidare i ggiovani, quelli che vanno in piazza con i sindacati che li fottono e si sentono pure fighi e più informati degli altri. Io quelli voglio eliminare fisicamente.

Comunque per noi non c'è speranza, saremo costretti a subire l'estorsione e lavorare di più per risparmiare di più per farci una pensione privata. Questa è la realtà.

PS giusto il discorso di fare il riscatto degli anni della laurea, almeno è qualcosa.
Devo dire però che anche qui la fantasia burocratica italica è smisurata.
Siccome io ho la prima laurea all'estero, per permettermi la quale ho fatto debiti che estinguerò nei prossimi venti anni, mi hanno chiesto il 15% in più rispetto ad una laurea italiana.
L'impiegato dell'INps mi ha spiegato che era una sorta di diritto di dogana sulla laurea, previsto da non so quale regolamento.
Davanti alle mie vibranti proteste, l'annoiato impiegato inps ha detto. "E che vuole da me, ci faccia causa! Le conviene poi"?



Come spesso succede confondi i termini della questione. Qui non si contesta lo Stato sociale ma la truffa dell'Inps di ritenere contributi senza alcun beneficio per i lavoratori atipici.
Negli altri casi il beneficio c'è eccome: una bella pensioncina in vecchiaia.
...Leon...
00venerdì 15 ottobre 2010 13:04
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 14/10/2010 2.06:




Scusami, ma i contributi ti vengono presi sul presupposto che un giorno andrai in pensione e nel frattempo devi guadagnarti quel diritto, pagando parte dei compensi lavorativi.
E' implicito nel sistema pensionistico stesso, che il sistema contributi debba essere concepito in maniera che tu possa oggettivamente maturare il tuo diritto.
Se io ci metto 10 anni per maturarne 4, per maturare i 35 anni di lavoro dovrei lavorarne in realtà 90. E' chiaro ed evidente che in questo modo, lo Stato si prende i contributi, con la promessa esplicita di una futura pensione che in realtà è matematicamente impossibile.
Questa è una truffa a tutti gli effetti.

Bisogna sottrarre dalle buste paga dei lavoratori una cifra adeguata a garantire, nei tempi ragionevoli, la pensione al termine del periodo di lavoro. Se ti vengono sottratte cifre che però non ti permettono di fatto di andare in pensione, è evidente che te le stanno sottraendo illegittimamente. Son soldi sudati dai lavoratori, per toglierli dovete garantire il servizio pensionistico a chi lo paga, altrimenti le mani sulla busta paga non si possono mettere!!!

Io rivoglio indietro i contributi che mi han pagato nel periodo del mio lavoro precario...pensavo di aver due anni di contributi pagati, scopro che ho maturato nemmeno mezzo anno???
Ma andate a fanculo, datemi i soldi che me li investo privatamente per fatti miei!!



e così facendo si è arrivati allo smantellamento del sistema pensionistico pubblico, che ad ogni buon conto ha permesso ai miei nonni di campare serenamente, ai miei genitori di riuscire a costruire un futuro e a me di avere basi economiche di prospettiva.


Il fine ultimo, cioè quello dell' investimento in fondi privati, soggetti a fallimento (e quindi se si fallisce chi ha pagato per anni lo beccherà dritto dritto nello sfintere, a differenza che con la pubblica pensione) è stato raggiunto.
nekonika
00venerdì 15 ottobre 2010 14:02
Giovedì 14 Ottobre 2010 - ore 13:48
Inps: interrogazione IdV su pensioni lavoratori atipici

Felice Belisario
«Oltre al danno, la beffa. Forse non ci arriveranno mai, alla pensione, ma francamente è incredibile che i lavoratori atipici non possano nemmeno conoscere la propria situazione contributiva ai fini previdenziali". Lo afferma il Presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, primo firmatario dell'interrogazione urgente che tutto il Gruppo ha presentato ai ministri Sacconi e Tremonti perché vengano a spiegare in Parlamento la "battuta" fatta recentemente dal presidente dell'Inps Mastropasqua ("Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale").
Nell'interrogazione Belisario fa notare che l'Inps, contrariamente a quanto previsto dal Governo, entro quest'anno, in violazione delle più elementari norme sulla trasparenza, non riuscirà a far avere a tutti i lavoratori l'estratto conto aggiornato dei versamenti previdenziali accantonati e la proiezione sull'ammontare finale dell'assegno di pensione.
L'interrogazione chiede di sapere come e quando il Governo intenda "informare tutti i lavoratori sulle proprie situazioni contributive, assicurare l'estensione degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori titolari di contratto atipico e parasubordinato e proporre meccanismi di solidarietà e di garanzia che possano portare i trattamenti pensionistici per questi lavoratori a un livello non inferiore al 60% della media della retribuzione, al netto della fiscalità".

Pubblicato da Ufficio stampa IdV al Senato [ufficiostampa@italiadeivalori.it]
Paperino!
00venerdì 15 ottobre 2010 15:10
Re: Re: Re: Re: Re:
...Leon..., 15/10/2010 13.04:




Il fine ultimo, cioè quello dell' investimento in fondi privati, soggetti a fallimento (e quindi se si fallisce chi ha pagato per anni lo beccherà dritto dritto nello sfintere, a differenza che con la pubblica pensione) è stato raggiunto.




No, credo che la situazione sia un attimo peggiore di quella, già poco felice, da te prospettata...
E' chiaro che l'investimento privato è una mia personale reazione di fronte a questo palese sfruttamento, e non è certo la soluzione ideale.
Ma lo stato attuale è che non solo non ci viene data l'opportunità di una pensione pubblica come ai nostri nonni, ma ci vengono pure trattenuti i contributi!
Quindi questo investimento privato per sistemarsi le cose da soli, che tu tanto deprechi, nemmeno ce lo consentono!!!
Preferisci che se li mangi mamma Stato piuttosto che darteli, i soldi necessari a sostenerti in vecchiaia?
E non dirmi: preferisco che mi dia la pensione, quello lo preferiremmo tutti.. [SM=x43827]
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