Etrusco
00sabato 11 dicembre 2010 13:53
Fonte: Informare per resistereL GOVERNO DEL FARE…COME LE 3 SCIMMIETTE!
Siamo a fine anno ed in procinto di una importante scadenza, la fiducia al Governo Berlusconi…IL GOVERNO DEL FARE!
Eppure qui sotto, incredibile ma vero, scoprirete che evidentemente il fannullonismo non è estraneo all’azione di questo Governo, ANZI!
Una sconcertante serie di domande senza risposta, un mare di domande fatte da Parlamentari di vari schieramenti, addirittura uno del PDL.
La questione dell’informatizzazione nella Giustizia, dell’informatica giudiziaria ma anche della verbalizzazione evidentemente è scottante, e allora meglio adottare la tecnica del “non vedo, non sento, non parlo”.
Se solo la gente prima di andare a votare leggesse un pò di più…
SENATO DELLA REPUBBLICA:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00608 (poi scritta 4/02429)Armato, De Luca, Incostante
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/03/2009
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01158 (poi scritta 4/03302)Lumia
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/02/2010
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03541Giambrone
Gruppo: Italia dei Valori
Data firma: 28/07/2010
CAMERA DEI DEPUTATI:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06208MinassoGruppo: POPOLO DELLA LIBERTA’Data firma: 19/02/2010
INTERPELLANZA 2/00651Orlando, Ferranti, Samperi, Rossomando, Touadi, Tidei, Capano, Melis, Concia, Cavallaro, Ciriello, Cuperlo
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/03/2010
INTERPELLANZA 2/00855Tassone
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 14/10/2010
…e per chi se le fosse perse all’epoca……le uniche “risposte” mai avute da lor signori!!!
angel in the sky
00sabato 11 dicembre 2010 19:07
è il governo del fare ingiustizia (o giustizia negata).
La situazione degli uffici giudiziari è sotto gli occhi di tutti, ma evidentemente c'è interesse a non risolvere, a non investire risorse nel sistema giustizia.
Etrusco
00sabato 11 dicembre 2010 22:06
Re:
angel in the sky, 11/12/2010 19.07:
è il governo del fare ingiustizia (o giustizia negata).
La situazione degli uffici giudiziari è sotto gli occhi di tutti, ma evidentemente c'è interesse a non risolvere, a non investire risorse nel sistema giustizia.
E' ovvio che mettendo in ginocchio il sistema della Giustizia, oltre che le Forze dell'Ordine,
strizzi l'occhio a Camorra e a tutti i furbetti che lucrano ai limiti dell'illegalità.
Poi per recuperare i voti di chi la vede diversamente ci pensa la Lega, almeno al nord, con le solite sparate ad effetto nei comizi...
angel in the sky
00domenica 12 dicembre 2010 10:17
Re: Re:
Etrusco, 11/12/2010 22.06:
E' ovvio che mettendo in ginocchio il sistema della Giustizia, oltre che le Forze dell'Ordine,
strizzi l'occhio a Camorra e a tutti i furbetti che lucrano ai limiti dell'illegalità.
Poi per recuperare i voti di chi la vede diversamente ci pensa la Lega, almeno al nord, con le solite sparate ad effetto nei comizi...
Bravo!
E' proprio così.
Aggiungerei anche il favore (non da poco conto) fatto a imprese(quando hanno palesemente torto) e, più in generale, ai contraenti più forti e ricchi che ci guadagnano grazie allo sfascio e alla durata assurda dei processi.
gran generale
00domenica 12 dicembre 2010 11:22
la questione dell'informatizzazione è molto più complessa di come possa sembrare
i vari governi Berlusconi sono stati in prima linea in questo campo a partire dall'ex-ministro Stanca e anche oggi lo stesso Brunetta qualcosa di buono ha fatto, come l'obbligo per le p.a. di comunicare solo tramite posta elettronica certificata, con un rilevante risparmio quanto a spese postali e consumo di carta
in realtà, i problemi principali sono 2: la mancanza di un effettivo termine perentorio con relative sanzioni (siamo il paese delle proroghe a vita) e le forti resistenze da parte di chi trae profitto dall'arretratezza tecnologica delle p.a. e degli uffici giudiziari
.pisicchio.
00domenica 12 dicembre 2010 11:48
Il Tribunale di Milano è già in buona parte informatizzato.
Un creditore insinuato in una procedura concorsuale può consultare tutti i documenti iscrivendosi al sito internet del Tribunale (con apposita password inviata dal commissario/curatore).
Un avvocato non ha più bisogno di passare in tribunale per chiedere e ottenere un decreto ingiuntivo (c.d. d.i. telematico).
Tutte le comunicazioni della cancelleria possono essere comodamente ricevute via email e lo stesso avvocato può consultare il fascicolo accedendo mediante password (es. per verificare se il giudice ha sciolto una riserva).
Parliamo dei tempi della giustizia...
Il Tribunale di Monza impiega 8/10 mesi per emettere una sentenza di primo grado.
La sezione lavoro del tribunale civile di Torino ne impiega altrettanti per la sentenza di primo grado, più altri 10 mesi per la sentenza di appello.
Tutto questo con le leggi vigenti...
La verità è che quando magistrati e avvocati vogliono lavorare per migliorare le cose tutto questo è possibile anche con la legislazione vigente.
La sacrosanta verità è che nessuno vuole rendere più efficiente il sistema, Berlusconi o non Berlusconi.
Qualcuno dovrebbe chiedere a Palamara perchè certi giudici fissano termini pluriennali...
Scrivere, poi, che si vuole strizzare l'occhio alla camorra o alle imprese corrotte (e quelle oneste?),sembra oltrepassare i limiti della più grossa puttanata detta da Travaglio.
nekonika
00domenica 12 dicembre 2010 13:02
In realtà non serve a niente informatizzare, riformare a livello legislativo se poi non si mette mano al portafogli: c'è carenza di mezzi e persone e a questo nessuna riforma può ovviare.
Poi è chiaro che le carenze si sentono di più in relazione ai circondari più popolosi e problematici.
Il problema non è tanto nella legislazione attuale ma nella carenza di fondi adeguati ed è inutile parlare di una riforma della giustizia solo in termini di legislazione.
.pisicchio.
00domenica 12 dicembre 2010 13:16
Re:
nekonika, 12/12/2010 13.02:
In realtà non serve a niente informatizzare, riformare a livello legislativo se poi non si mette mano al portafogli: c'è carenza di mezzi e persone e a questo nessuna riforma può ovviare.
Poi è chiaro che le carenze si sentono di più in relazione ai circondari più popolosi e problematici.
Il problema non è tanto nella legislazione attuale ma nella carenza di fondi adeguati ed è inutile parlare di una riforma della giustizia solo in termini di legislazione.
Sarà così...per carità...
Però credo che il numero di magistrati per abitante sia molto alto in Italia...
e continuo a vedere cancellieri che non fanno una mazza...
... continuo a non spiegarmi i rinvii e due anni...
...continuo a non spiegarmi l'impressionante numero di professori universitari che diventano tali dopo essere stati magistrati (pubblicazioni, dottorati, attività scientifica...tutto simultaneamente..) ....siamo sicuri che da magistrati lavoravano abbastanza???
angel in the sky
00domenica 12 dicembre 2010 15:12
Re:
.pisicchio., 12/12/2010 11.48:
Scrivere, poi, che si vuole strizzare l'occhio alla camorra o alle imprese corrotte (e quelle oneste?),sembra oltrepassare i limiti della più grossa puttanata detta da Travaglio.
l'essere andata oltre Travaglio lo considero un complimento piuttosto che un insulto.
Evidentemente hai sbagliato termine di paragone.
Al di là di questo, hai il coraggio di negare che chi ha più soldi può permettersi di attendere anni per avere una sentenza?
Hai il coraggio di negare che chi ha più soldi può permettersi avvocati più capaci?
Hai il coraggio di negare che l'attesa di anni per una sentenza sia un favore enorme fatto a chi, ad esempio, ha compiuto un abuso edilizio?
Hai il coraggio di negare che, con il sistema attuale, le grandi imprese (tipo Fiat, Telecom,Eni, ecc) hanno tutta la convenienza a sfidare il consumatore ad intraprendere una causa che durerebbe anni e anni??
Hai il coraggio di negare che un deliquente sia felice di avere cancellieri che sbagliano, rinvii a giudizio che avvengono mesi e mesi dopo il reato, udienze che si protraggono per anni??
angel in the sky
00domenica 12 dicembre 2010 15:14
Re:
nekonika, 12/12/2010 13.02:
In realtà non serve a niente informatizzare, riformare a livello legislativo se poi non si mette mano al portafogli: c'è carenza di mezzi e persone e a questo nessuna riforma può ovviare.
Poi è chiaro che le carenze si sentono di più in relazione ai circondari più popolosi e problematici.
Il problema non è tanto nella legislazione attuale ma nella carenza di fondi adeguati ed è inutile parlare di una riforma della giustizia solo in termini di legislazione.
dovrebbero cominciare ad imporre l'informatizzazione degli uffici.
In più assumere altri cancellieri e magistrati.
Non è consolante sapere che il gdp di Gaeta funziona bene, mentre dal gdp di Napoli i fascicoli sono buttati anche in giardino!!
.pisicchio.
00lunedì 13 dicembre 2010 09:46
Il Sole 24 Ore - All'Italia primato europeo nella spesa per la giustizia
26.10.2010
di Marina Castellaneta
L'Italia è il Paese che spende di più per il funzionamento complessivo del sistema giudiziario in termini assoluti, anche se il dato è poi ridimensionato in percentuale, tenendo conto del numero degli abitanti. Dal rapporto della Commissione europea per l'efficienza della giustizia 2010 (dati relativi al 2008) risulta che il budget complessivo in Italia è stato pari a 7.278.169.362 euro, con una diminuzione del 6,9% rispetto al 2006. Un decremento in controtendenza rispetto agli altri Stati: dal balzo in avanti del 65,2% in Armenia all'aumento del 26,8% della Spagna. I tagli nel budget hanno coinvolto, oltre all'Italia, Regno Unito e Scozia (con un meno 42,3% complessivo), Islanda (-22,1%) e Svezia (-1,6%). Un trend - si precisa nel rapporto - che è una costante degli ultimi cinque anni per Italia e Regno Unito.
La fetta più grande del budget dell'Italia, per i tribunali (pari a 3.008.735.392 euro), va agli stipendi (2.390.027.432 euro), 73.987.488, invece, sono stati destinati alle spese per l'informatica, 287.571.836 per le spese giudiziarie, 253.913.969 per la manutenzione delle strutture e gli edifici, 857.675 per la formazione.
In percentuale, tenendo conto dell'intero budget annuale con esclusione degli importi destinati alle procure e al gratuito patrocinio, l'Italia supera, con il 50,5%, la media della spesa pari al 37%, ma si colloca dopo il Principato di Monaco, San Marino, Svizzera, Slovenia, Andorra e Paesi Bassi. Rispetto ai dati 2006, l'Italia ha tagliato del 17,3% le spese per le procure, ha aumentato dell'8,1% quelle per i tribunali e del 17,6% quelle per l'assistenza giudiziaria gratuita. La crisi economica ha poi portato ad aggiustamenti del budget in tutta Europa, con una riduzione dei salari: in Italia è stata del 15% nel 2009 per tutto il personale e del 27% per i giudici nel 2010.
Per quanto riguarda i giudici (nel rapporto i pm non sono inclusi in questa categoria), l'Italia, che ha fornito i dati relativi al 2009, conta 6.109 giudici togati ai quali vanno aggiunti 4.754 onorari. Fa meglio solo la Federazione russa (34.390), la Polonia (9.890), la Turchia e l'Ucraina con oltre 7.000 giudici. In rapporto però al numero di abitanti l'Italia crolla al di sotto della media europea che è di 20,6 giudici per 100.000 abitanti (l'Italia ne conta 10,2) ed è superata da Paesi Bassi, Belgio, Austria, Lussemburgo, Norvegia.
Identico effetto anche per il numero di pm che vedono l'Italia in buona posizione considerando il dato assoluto, ma scendere in rapporto al dato percentuale. L'Italia surclassa tutti, invece, per il numero degli avvocati, pari a 198.000. Che vuol dire una percentuale del 32,4% rispetto al numero dei giudici togati e, in pratica, 332,1 avvocati per 100.000 abitanti.
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nekonika
00lunedì 13 dicembre 2010 10:49
Re:
.pisicchio., 13/12/2010 9.46:
Il Sole 24 Ore - All'Italia primato europeo nella spesa per la giustizia
26.10.2010
di Marina Castellaneta
L'Italia è il Paese che spende di più per il funzionamento complessivo del sistema giudiziario in termini assoluti, anche se il dato è poi ridimensionato in percentuale, tenendo conto del numero degli abitanti. Dal rapporto della Commissione europea per l'efficienza della giustizia 2010 (dati relativi al 2008) risulta che il budget complessivo in Italia è stato pari a 7.278.169.362 euro, con una diminuzione del 6,9% rispetto al 2006. Un decremento in controtendenza rispetto agli altri Stati: dal balzo in avanti del 65,2% in Armenia all'aumento del 26,8% della Spagna. I tagli nel budget hanno coinvolto, oltre all'Italia, Regno Unito e Scozia (con un meno 42,3% complessivo), Islanda (-22,1%) e Svezia (-1,6%). Un trend - si precisa nel rapporto - che è una costante degli ultimi cinque anni per Italia e Regno Unito.
La fetta più grande del budget dell'Italia, per i tribunali (pari a 3.008.735.392 euro), va agli stipendi (2.390.027.432 euro), 73.987.488, invece, sono stati destinati alle spese per l'informatica, 287.571.836 per le spese giudiziarie, 253.913.969 per la manutenzione delle strutture e gli edifici, 857.675 per la formazione.
In percentuale, tenendo conto dell'intero budget annuale con esclusione degli importi destinati alle procure e al gratuito patrocinio, l'Italia supera, con il 50,5%, la media della spesa pari al 37%, ma si colloca dopo il Principato di Monaco, San Marino, Svizzera, Slovenia, Andorra e Paesi Bassi. Rispetto ai dati 2006, l'Italia ha tagliato del 17,3% le spese per le procure, ha aumentato dell'8,1% quelle per i tribunali e del 17,6% quelle per l'assistenza giudiziaria gratuita. La crisi economica ha poi portato ad aggiustamenti del budget in tutta Europa, con una riduzione dei salari: in Italia è stata del 15% nel 2009 per tutto il personale e del 27% per i giudici nel 2010.
Per quanto riguarda i giudici (nel rapporto i pm non sono inclusi in questa categoria), l'Italia, che ha fornito i dati relativi al 2009, conta 6.109 giudici togati ai quali vanno aggiunti 4.754 onorari. Fa meglio solo la Federazione russa (34.390), la Polonia (9.890), la Turchia e l'Ucraina con oltre 7.000 giudici. In rapporto però al numero di abitanti l'Italia crolla al di sotto della media europea che è di 20,6 giudici per 100.000 abitanti (l'Italia ne conta 10,2) ed è superata da Paesi Bassi, Belgio, Austria, Lussemburgo, Norvegia.
Identico effetto anche per il numero di pm che vedono l'Italia in buona posizione considerando il dato assoluto, ma scendere in rapporto al dato percentuale. L'Italia surclassa tutti, invece, per il numero degli avvocati, pari a 198.000. Che vuol dire una percentuale del 32,4% rispetto al numero dei giudici togati e, in pratica, 332,1 avvocati per 100.000 abitanti.
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Dunque sono dati assoluti e non relativi.
Se li si relativizza non siamo più quelli che spendono di più per la giustizia. Inoltre risulta che il budget riservato alla giustizia è stato eroso sempre più dai tagli negli ultimi anni,in controtendenza rispetto al resto d'Europa.
Mi viene da dire che il
titolo è
alquanto ingannevole......
giusperito
00lunedì 13 dicembre 2010 12:00
Credo che il rapporto non debba essere nemmeno fatto con la popolazione, ma con la litigiosità della popolazione.
Va da sé che il sistema va riformato, ma non si tratta solo di leggi del la procedura. Il problema vero è che spesso i magistrati non hanno incentivo a lavorare bene e soprattutto non hanno responsabilità se lavorano male.
angel in the sky
00lunedì 13 dicembre 2010 12:15
Re:
giusperito, 13/12/2010 12.00:
Credo che il rapporto non debba essere nemmeno fatto con la popolazione, ma con la litigiosità della popolazione.
Va da sé che il sistema va riformato, ma non si tratta solo di leggi del la procedura. Il problema vero è che spesso i magistrati non hanno incentivo a lavorare bene e soprattutto non hanno responsabilità se lavorano male.
e noi siamo un popolo ultra-litigioso. Questa caratteristica è esaltata dalla lentezza dei processi, dove, come scrivevo sopra, il più "forte" ha tutto l'interesse a non risolvere le liti per via stragiudiziale, ma anzi ad ingolfare la giustizia scatenando l'ennesimo contenzioso.
Io i magistrati li farei lavorare anche al pomeriggio. Però ne assumerei altri nel frattempo.