Il signore delle mosche-William Golding

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Pagine: [1], 2
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 18:28
premessa:stamane mi sono svegliato con le gonadi giratissime,depresso. oggi pomeriggio ho finito il libro.Insomma,probabile che lo stato d'animo pesi su quanto scrivo.



Alcuni bambini precipitano su di un'isola deserta...
riusciranno a dare vita ad una società? o saranno vittima delle contraddizioni dell'uomo?


Il libro è scritto con uno stile semplice senza fronzoli ma efficace.
si dice in copertina che il romanzo dimostra la "naturalezza del male".
bene io mentre leggevo e ora qui lo voglio dire,anzi lo urlo: io sono diverso cazzo! io non avrei agito come un animale. se fossi stato li avrei fatto di tutto per difendere i deboli e cercare la pace.
insomma che cosa si vuole dire? che ciò che gli tutti(mah si...generalizziamo) uomini diventano da grandi in realtà lo sono innatamente? che già da bambini,almeno in alcune circostanze,abbiamo caratteri innati di bestie?
insomma un romanzo che mi ha lasciato l'amaro in bocca e che mi ha portato rabbia contro alcuni bambini.
la malvagità non la sopporto proprio cazzo.
forse continuo,ora mi fermo.


se avete occasione leggetelo,ma non se siete depressi. un bel libro,che fa riflettere.
Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 18:44
Io ho adorato questo libro...è un viaggio-incubo delirante nel nostro lato oscuro...(un simile effetto me l'ha fatto solo Cuore di tenebra di Conrad)...ti lascia in bocca una sgradevole sensazione di tossico amaro e ripugnante ...ed è giusto che sia così perchè equivale a scavare nelle tue paure più ataviche:leggi e ti trovi nella vertigine che è l'animo umano (infatti leggerlo è una specie di autoanalisi) ...non so se in quella situazione avrei agito così (anche io sono famosa per essere Bambi [SM=x43668] ), ma...guardo Arancia Meccanica ed Alex mi fa simpatia....quindi la bestialità cova in ognuno di noi...e rendersene conto, restarne disgustati, ci aiuta a capire la linea sottile che ci divide dal delirio.
Selkis
00venerdì 12 novembre 2010 18:55
Re:
Sharyna, 12/11/2010 18:44:

Io ho adorato questo libro...è un viaggio-incubo delirante nel nostro lato oscuro...(un simile effetto me l'ha fatto solo Cuore di tenebra di Conrad)...ti lascia in bocca una sgradevole sensazione di tossico amaro e ripugnante ...ed è giusto che sia così perchè equivale a scavare nelle tue paure più ataviche:leggi e ti trovi nella vertigine che è l'animo umano (infatti leggerlo è una specie di autoanalisi) ...non so se in quella situazione avrei agito così (anche io sono famosa per essere Bambi [SM=x43668] ), ma...guardo Arancia Meccanica ed Alex mi fa simpatia....quindi la bestialità cova in ognuno di noi...e rendersene conto, restarne disgustati, ci aiuta a capire la linea sottile che ci divide dal delirio.




infatti... e poi non a caso qui non si parla di bambini genericamente lasciati a sé stessi... si parla di esseri umani fatti ritornare ad uno stato pre-civile, sia perchè, essendo bambini, sono molto più soggetti all'es che ad un super io che non ha ancora attecchito, sia per il contesto selvaggio.
Ed è un po' ingenuo dire "io avrei fatto diversamente".... in realtà è un ricalcare l'ultima battuta del tizio che li salva: "da dei ragazzi inglesi ci si aspettava un comportamento diverso" (o qualcosa del genere, l'ho letto tipo 15 anni fa).
Uno dei libri più "disturbanti" che abbia mai letto... io però lo associo a "I ragazzi della via Pal", che lessi da piccolina.
--letizia22--
00venerdì 12 novembre 2010 18:57
Re:
Sharyna, 12/11/2010 18.44:

Io ho adorato questo libro...è un viaggio-incubo delirante nel nostro lato oscuro...(un simile effetto me l'ha fatto solo Cuore di tenebra di Conrad)...ti lascia in bocca una sgradevole sensazione di tossico amaro e ripugnante ...ed è giusto che sia così perchè equivale a scavare nelle tue paure più ataviche:leggi e ti trovi nella vertigine che è l'animo umano (infatti leggerlo è una specie di autoanalisi) ...non so se in quella situazione avrei agito così (anche io sono famosa per essere Bambi [SM=x43668] ), ma...guardo Arancia Meccanica ed Alex mi fa simpatia....quindi la bestialità cova in ognuno di noi...e rendersene conto, restarne disgustati, ci aiuta a capire la linea sottile che ci divide dal delirio.




[SM=x43829]
Selkis
00venerdì 12 novembre 2010 18:57
e poi scusa... anche sull'isola ci sono i "pacifici": c'è il bambino con gli occhiali, che non ricordo come si chiama (lo chiamano piggy?) e -ovviamente- c'è Ralph (il Jack Shepard della mia infanzia).
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 19:03
Re:
Selkis, 12/11/2010 18.57:

e poi scusa... anche sull'isola ci sono i "pacifici": c'è il bambino con gli occhiali, che non ricordo come si chiama (lo chiamano piggy?) e -ovviamente- c'è Ralph (il Jack Shepard della mia infanzia).




appunto:)
quindi non tutti si lasciano andare all'essere dei selvaggi.
ergo non necessariamente lo si deve diventare.
ergo ancora io sarei stato ralph,anzi pure meglio,perchè quel povero piggy lo poteva trattare meglio.

non credo c'entri il credersi in un qualche modo"superiori" alla razza umana,semplicemente so che certe cose io non le avrei mai fatte.
è ovvio che io ragion in questo mod perche il super io già lo ho sviluppato e/o già sono svariati anni che vivo nel contesto sociale.....ma se mi immaginassi nella stessa identica situazione credo che prevarebbe la parte "ralph" e non la parte "jack".
Selkis
00venerdì 12 novembre 2010 19:09
Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 19:03:




appunto:)
quindi non tutti si lasciano andare all'essere dei selvaggi.
ergo non necessariamente lo si deve diventare.
ergo ancora io sarei stato ralph,anzi pure meglio,perchè quel povero piggy lo poteva trattare meglio.

non credo c'entri il credersi in un qualche modo"superiori" alla razza umana,semplicemente so che certe cose io non le avrei mai fatte.
è ovvio che io ragion in questo mod perche il super io già lo ho sviluppato e/o già sono svariati anni che vivo nel contesto sociale.....ma se mi immaginassi nella stessa identica situazione credo che prevarebbe la parte "ralph" e non la parte "jack".



Ovvio ma questo lo dice uno studente di giurisprudenza di venti e passa anni, mentre sta tranquillo al suo pc.
Nessuno di noi direbbe "io sarei un Jack", ma prova a guardar giocare un gruppo di ragazzini di 11-12 anni e dimmi....
E poi Golding dice che l'umanità genera inevitabilmente il male... non le persone (e infatti di esempi positivi nel libro ce ne sono un bel po', ora ricordo i gemelli, simon...)
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 19:15
Re: Re: Re:
Selkis, 12/11/2010 19.09:



Ovvio ma questo lo dice uno studente di giurisprudenza di venti e passa anni, mentre sta tranquillo al suo pc.
Nessuno di noi direbbe "io sarei un Jack", ma prova a guardar giocare un gruppo di ragazzini di 11-12 anni e dimmi....
E poi Golding dice che l'umanità genera inevitabilmente il male... non le persone (e infatti di esempi positivi nel libro ce ne sono un bel po', ora ricordo i gemelli, simon...)




"per le persone i principi non contano. fanno finta di crederci,ma quando le cose si mettono male li mollano..."
da "il cavaliere oscuro" in particolare joker.


in verità ho fatto subito questo esercizio....bene...non ricordo di essere sato un leone,ma di sicuro non un vigliacco che attacava uno solo col resto del gruppo o cose del genere....o di aver avuto atteggiamenti del genere....
fuori del mio caso,quello che voglio dire è che è ovvio che non tutti sono come jack,da bambini;la cosa che però mi ha inquietato è che c'è la possibilità che ci siano!
e....


devo dire....


mi vergogno....



ma....


alla fine.....insomma ...io speravo,volevo...che lui e i suoi amici pagassero....al mondo normale è ovvio....niente punizioni coprorali o altro.... ma che venissiro puniti.

di questo mi vergogno un pò,se penso che erano "solo" dei bambini....
ma è come se ai miei occhi fosse stata un'aggravante...
Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 19:15
Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 19.03:




appunto:)
quindi non tutti si lasciano andare all'essere dei selvaggi.
ergo non necessariamente lo si deve diventare.
ergo ancora io sarei stato ralph,anzi pure meglio,perchè quel povero piggy lo poteva trattare meglio.

non credo c'entri il credersi in un qualche modo"superiori" alla razza umana,semplicemente so che certe cose io non le avrei mai fatte.
è ovvio che io ragion in questo mod perche il super io già lo ho sviluppato e/o già sono svariati anni che vivo nel contesto sociale.....ma se mi immaginassi nella stessa identica situazione credo che prevarebbe la parte "ralph" e non la parte "jack".


io invece non lo so...perciò questo tipo di lettura mi ha messa in crisi e mi ha disgustata..perchè implica (per me, almeno) una domanda che , nel mio caso, non trova soluzione (perchè non è sostenuta dalla realtà empirica):la mia umanità continuerebbe a vivere in una situazione di assoluta anarchia?Beh, non lo so...perchè non mi ci sono mai trovata...e non ho neppure una consapevolezza tale del mio lato oscuro...ma non esiste il male in assoluto...e gli atti di eroismo quotidiano ce lo dimostrano.Solo che ,personalmente, non sono mai stata in una condizione beluina [SM=x43629]

J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 19:19
Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 19.15:


io invece non lo so...perciò questo tipo di lettura mi ha messa in crisi e mi ha disgustata..perchè implica (per me, almeno) una domanda che , nel mio caso, non trova soluzione (perchè non è sostenuta dalla realtà empirica):la mia umanità continuerebbe a vivere in una situazione di assoluta anarchia?Beh, non lo so...perchè non mi ci sono mai trovata...e non ho neppure una consapevolezza tale del mio lato oscuro...ma non esiste il male in assoluto...e gli atti di eroismo quotidiano ce lo dimostrano.Solo che ,personalmente, non sono mai stata in una condizione beluina [SM=x43629]





capisco,ci tengo a sottolineare che il libro mi è piaciuto,solo che il contenuto mi ha disturbato,mi ha creato cmq emozioni e questa è la cosa più importante.
guarda io credo di aver un lato oscuro....
però focalizzato in altri contesti....
non in quello del vivere quotidiano....insomma non so spiegare bene...
cmq,neanche io sono mai stato in quelle condizioni...e devo dire che spero di non esserci mai......
tra l'altro odio la giungla

Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 19:28
Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 19.19:




capisco,ci tengo a sottolineare che il libro mi è piaciuto,solo che il contenuto mi ha disturbato,mi ha creato cmq emozioni e questa è la cosa più importante.
guarda io credo di aver un lato oscuro....
però focalizzato in altri contesti....
non in quello del vivere quotidiano....insomma non so spiegare bene...
cmq,neanche io sono mai stato in quelle condizioni...e devo dire che spero di non esserci mai......
tra l'altro odio la giungla





figurati, io odio anche il traffico urbano [SM=x43666]
il lato oscuro lo abbiamo tutti....spirito di onnipotenza e di dominio tipico dell'età infantile che l'adulto riesce a gestire (per semplificare il concetto)...ora però sono curiosa...come si manifesta il tuo lato oscuro? [SM=x43625]
trixam
00venerdì 12 novembre 2010 19:48
Un libro gigantesco. Golding lo elaborò durante la sua esperienza di combattimento durante la seconda guerra mondiale, ispirandosi ad alcuni epidosi di maltrattamenti di soldati tedeschi fatti prigionieri dagli inglesi a cui aveva assistito di persona. Rimase così turbato da questa esperienza estrema in cui la cattiveria dell'uomo si esprimeva in una forma così pura che ne divenne ossessionato.
Il male è il tema centrale già delle sue prime opere, molte delle quali finivano regolarmente nel camino, perchè detto tra noi era matto come un cavallo. L'idea di scrivere di un gruppo di bambini gli venne dalla sua esperienza di insegnante post guerra, che odiç quasi più della guerra, percHè da buon artista Golding vedeva negli altri la corruzione che non riusciva a sradicare da sè stesso.
I bambini per Golding non erano simbolo di innocenza, ma il simbolo del male puro, non ancora condizionato dal conformismo sociale che cerca di imbrigliarlo. Una manifesto antroussoniano, che sarà alla base dei capolavori di Philp Roth.

Così ecco i ragazzi, che cercano di organizzarsi come una compagnia militare, si danno delle regole, come nella miglior tradizione britannica e poi finiscono per scannarsi in una esclation continua di male finè a se stesso, un male che non ha giustificazioni né spiegazioni, come nella tradizioni dei migliori scrittori novecenteschi.

L'idea dell'isola la prese da Defoe da una angolazione ovviamente diversa, se Robinson era il simbolo della forza della civiltà inglese, i bambini del signore sono un manifesto antinglese, in cui si legge lo spontaneo socialismo fabiano di Golding.

Un libro immenso. Peccato che dopo non abbia più scritto nulla di decente.
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:05
Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 19.28:




figurati, io odio anche il traffico urbano [SM=x43666]
il lato oscuro lo abbiamo tutti....spirito di onnipotenza e di dominio tipico dell'età infantile che l'adulto riesce a gestire (per semplificare il concetto)...ora però sono curiosa...come si manifesta il tuo lato oscuro? [SM=x43625]




non saprei dire....diciamo che mi attrae...il torbido....
è come se mi piacesse mischiarmi alle tenebre....sporcandomi anche....mantenendo però l'idea di me stesso...
non sono bravo a spiegare.....
la visione manicheista della vita mi fa schifo...ma se fosse così forse ,e dico forse,tutto sarebbe più semplice...bianco e nero,bene e male.....beh in quel caso diciamo che io mi vedrei come un infiltrato....uno del bene che combatte il male da dentro...mischiadosi ad esso......
di più non so spiegare [SM=x43812]
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:07
Re:
trixam, 12/11/2010 19.48:

Un libro gigantesco. Golding lo elaborò durante la sua esperienza di combattimento durante la seconda guerra mondiale, ispirandosi ad alcuni epidosi di maltrattamenti di soldati tedeschi fatti prigionieri dagli inglesi a cui aveva assistito di persona. Rimase così turbato da questa esperienza estrema in cui la cattiveria dell'uomo si esprimeva in una forma così pura che ne divenne ossessionato.
Il male è il tema centrale già delle sue prime opere, molte delle quali finivano regolarmente nel camino, perchè detto tra noi era matto come un cavallo. L'idea di scrivere di un gruppo di bambini gli venne dalla sua esperienza di insegnante post guerra, che odiç quasi più della guerra, percHè da buon artista Golding vedeva negli altri la corruzione che non riusciva a sradicare da sè stesso.
I bambini per Golding non erano simbolo di innocenza, ma il simbolo del male puro, non ancora condizionato dal conformismo sociale che cerca di imbrigliarlo. Una manifesto antroussoniano, che sarà alla base dei capolavori di Philp Roth.Così ecco i ragazzi, che cercano di organizzarsi come una compagnia militare, si danno delle regole, come nella miglior tradizione britannica e poi finiscono per scannarsi in una esclation continua di male finè a se stesso, un male che non ha giustificazioni né spiegazioni, come nella tradizioni dei migliori scrittori novecenteschi.

L'idea dell'isola la prese da Defoe da una angolazione ovviamente diversa, se Robinson era il simbolo della forza della civiltà inglese, i bambini del signore sono un manifesto antinglese, in cui si legge lo spontaneo socialismo fabiano di Golding.

Un libro immenso. Peccato che dopo non abbia più scritto nulla di decente.





allora avevo capito bene!
cmq di roth ho qualcosa....il teatro di sabbath...me lo consigli? [SM=x43605]
Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 20:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.05:




non saprei dire....diciamo che mi attrae...il torbido....
è come se mi piacesse mischiarmi alle tenebre....sporcandomi anche....mantenendo però l'idea di me stesso...
non sono bravo a spiegare.....
la visione manicheista della vita mi fa schifo...ma se fosse così forse ,e dico forse,tutto sarebbe più semplice...bianco e nero,bene e male.....beh in quel caso diciamo che io mi vedrei come un infiltrato....uno del bene che combatte il male da dentro...mischiadosi ad esso......
di più non so spiegare [SM=x43812]




quindi t'immergi nel torbido ergendo le tue corolle bianche verso il cielo...attraversato dal male, ma impermiabile ad esso...sei un grigio.
Mò chiamo Ruggeri [SM=x43668]
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:13
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 20.08:




quindi t'immergi nel torbido ergendo le tue corolle bianche verso il cielo...attraversato dal male, ma impermiabile ad esso...sei un grigio.
Mò chiamo Ruggeri [SM=x43668]




grigio non direi.....nero.....ma in modo particolare.....

cmq ho anche deliri di onnipotenza....

spesso ,soprattutto mentre ascolto musica, immagino di poter volare,controllare gli elementi e avere tantissimo potere...

ora.....siccome non mi reputo una persona che brama potere, credo che certe cose mi servirebbero solo nella situazione di cui sopra,ovvero allorchè ci fosse un male assoluto da combattere,allora si che potrei usare i miei poteri distruttivi...

ma ovviamente il male assoluto non esiste,io non ho i poteri e odio,odio la visione manicheista.
inoltre,cosa non secondaria,credo in gesù:)
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:14
da wiki
Nel 1954 il romanzo venne pubblicato con il titolo Lord of the flies (Il signore delle mosche) dalla casa editrice Faber&Faber diretta da Thomas Stearns Eliot, che suggerì lui stesso il nuovo titolo, ispirandosi ad una metafora di Satana. Il libro si riagganciò all'esperimento portato avanti da Golding nella sua scuola elementare, dove divideva gli alunni in due gruppi pronti a discutere su una questione del giorno, talvolta con un moderatore presente, in altre occasioni in piena libertà. Golding notò che in assenza di un arbitro, spesso la discussione degenerava in rissa.
Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 20:24
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.13:




grigio non direi.....nero.....ma in modo particolare.....

cmq ho anche deliri di onnipotenza....

spesso ,soprattutto mentre ascolto musica, immagino di poter volare,controllare gli elementi e avere tantissimo potere...

ora.....siccome non mi reputo una persona che brama potere, credo che certe cose mi servirebbero solo nella situazione di cui sopra,ovvero allorchè ci fosse un male assoluto da combattere,allora si che potrei usare i miei poteri distruttivi...

ma ovviamente il male assoluto non esiste,io non ho i poteri e odio,odio la visione manicheista.
inoltre,cosa non secondaria,credo in gesù:)




non ne parlerei come deliri d'onnipotenza...penso sia la normale espansione dei sensi che, in un animo sensibile alla musica, producono le vibrazioni...immaginazione, appunto. Cioè, io il delirio d'onnipotenza lo vedo legato al vivere quotidiano....tipo creare una dimensione di dipendeza psichica,etc etc...o desiderio di farlo.
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 20.24:




non ne parlerei come deliri d'onnipotenza...penso sia la normale espansione dei sensi che, in un animo sensibile alla musica, producono le vibrazioni...immaginazione, appunto. Cioè, io il delirio d'onnipotenza lo vedo legato al vivere quotidiano....tipo creare una dimensione di dipendeza psichica,etc etc...o desiderio di farlo.




mmh...mi definisci meglio la dimensione di dipendenza psichica?
cos' posso rispondere meglio:)
lisa8313
00venerdì 12 novembre 2010 20:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 20.08:




quindi t'immergi nel torbido ergendo le tue corolle bianche verso il cielo...attraversato dal male, ma impermiabile ad esso...sei un grigio.
Mò chiamo Ruggeri [SM=x43668]




Complimenti per la definizione!!! [SM=x43799]


Non è il mio genere di libro,anche perchè penso che mi turberebbe molto...


Cmq è intrigante l'idea di base:la naturalezza del male!i bambini come male puro...

certo però questo doveva essere proprio fuori fuori... [SM=x43641] [SM=x43601]












Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 20:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.26:




mmh...mi definisci meglio la dimensione di dipendenza psichica?
cos' posso rispondere meglio:)




scusami, ti sto psicanalizzando [SM=x43813]
per dipendenza psichica definisco l'atto di renderti (ad esempio)indispensabile ad una persona, sopperendo ad un suo bisogno e quindi
mantenendo una forma di padronanza su di lei...padronanza fondata proprio sul ricatto costituito dall'assenza della tua persona.Scusa, ma ora mi viene in mente solo questo come delirio di onnipotenza blando....poi ci sono le forme patologiche [SM=x43807]
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
lisa8313, 12/11/2010 20.26:




Complimenti per la definizione!!! [SM=x43799]


Non è il mio genere di libro,anche perchè penso che mi turberebbe molto...


Cmq è intrigante l'idea di base:la naturalezza del male!i bambini come male puro...

certo però questo doveva essere proprio fuori fuori... [SM=x43641] [SM=x43601]











beh il concetto ha una sua logica,come scritto pure da trixam sopra.
non solo il male degli adulti sarebbe edulcorato e conformizzato agli standard che richiede la società, ma la sua genesi sarebbe proprio da ricercare nella nascità dell'uomo. quindi quando si è piccoli il sentimento maligno è ancora più forte...più puro.
personalmente lo contesto però non mi sembra così illogico lisetta:)







J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:37
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 20.32:




scusami, ti sto psicanalizzando [SM=x43813]
per dipendenza psichica definisco l'atto di renderti (ad esempio)indispensabile ad una persona, sopperendo ad un suo bisogno e quindi
mantenendo una forma di padronanza su di lei...padronanza fondata proprio sul ricatto costituito dall'assenza della tua persona.Scusa, ma ora mi viene in mente solo questo come delirio di onnipotenza blando....poi ci sono le forme patologiche [SM=x43807]




no figurati lo trovo molto interessante:)

cmq la definzione continua a non essermi chiarissima,però posso dirti che di sicuro l'esempio da te posto non mi appartiene.
sono salvo [SM=x43819]

cmq immagino anche di combattere battaglie...poi ne momento in cui penso che qualcuno morirebbe....m pass u genio [SM=x43607]

insomma si mantiene,come hai detto tu,tutto su di un piano di fantasia...
Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 20:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.37:




no figurati lo trovo molto interessante:)

cmq la definzione continua a non essermi chiarissima,però posso dirti che di sicuro l'esempio da te posto non mi appartiene.
sono salvo [SM=x43819]

cmq immagino anche di combattere battaglie...poi ne momento in cui penso che qualcuno morirebbe....m pass u genio [SM=x43607]

insomma si mantiene,come hai detto tu,tutto su di un piano di fantasia...




quindi, secondo me, se cerchi una patologia, non è il delirio d'onnipotenza [SM=x43819]
lisa8313
00venerdì 12 novembre 2010 20:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.34:



beh il concetto ha una sua logica,come scritto pure da trixam sopra.
non solo il male degli adulti sarebbe edulcorato e conformizzato agli standard che richiede la società, ma la sua genesi sarebbe proprio da ricercare nella nascità dell'uomo. quindi quando si è piccoli il sentimento maligno è ancora più forte...più puro.
personalmente lo conteso però non mi sembra così illogico lisetta:)











neanche a me sembra così illogico rebus,anzi è affascinante proprio perchè c'è della logica...il bambino è puro istinto...non conosce la diff tra bene e male...ti ripeto è molto molto intrigante...:P


J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
lisa8313, 12/11/2010 20.40:




neanche a me sembra così illogico rebus,anzi è affascinante proprio perchè c'è della logica...il bambino è puro istinto...non conosce la diff tra bene e male...ti ripeto è molto molto intrigante...:P






vabbè ti sei apparata.....ti perdono anche se sei una montese [SM=x43636]

ps:ongi tanto alza un allucco che io ti sento [SM=x43610]
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 20:43
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 20.39:




quindi, secondo me, se cerchi una patologia, non è il delirio d'onnipotenza [SM=x43819]




io direi insicurezza.....ma non credo sia una patologia [SM=x43668]

cmq il topic cambia nome,diventa analizza rebus [SM=x43821]
Sharyna
00venerdì 12 novembre 2010 20:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.43:




io direi insicurezza.....ma non credo sia una patologia [SM=x43668]

cmq il topic cambia nome,diventa analizza rebus [SM=x43821]




in forme estreme si [SM=x43625]
Sharynapsicologaodeimieistivali [SM=x43629]
J.Rebus
00venerdì 12 novembre 2010 21:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sharyna, 12/11/2010 20.50:




in forme estreme si [SM=x43625]
Sharynapsicologaodeimieistivali [SM=x43629]




[SM=x43819]

trixam
00venerdì 12 novembre 2010 22:05
Re: Re:
J.Rebus, 12/11/2010 20.07:





allora avevo capito bene!
cmq di roth ho qualcosa....il teatro di sabbath...me lo consigli? [SM=x43605]




Non è il suo migliore.
Se vuoi cominciare Roth devi partire dal suo primo capolavoro: Il lamento di portnoy, uno dei più grandi capolavori del novecento, un libro che ha fatto epoca. Ti avverto però che Roth è uno scrittore difficilissimo da leggere, non per lo stile che è scorrevole, ma per i contenuti, le metafore che le capisci venti pagine dopo, i richiami culturali ecc...
Certe volte ti fa venir voglia di buttare il libro perchè sei vicino all'esaurimento nervoso, soprattutto in Pastorale Americana, che è una sorta di biografia della sofferenza.

Decisamente non uno scrittore per distarsi.
Però una volta entrato in sintonia con lui è come una droga, non ne puoi più fare a meno.

Io detesto Roth, eppure lo rileggo continuamente.
Non posso farne a meno.
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