Il processo breve

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gran generale
00martedì 31 agosto 2010 19:04
Il cosiddetto processo breve è un disegno di legge a firma di Maurizio Gasparri definito ufficialmente come “Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi”. Il ddl è stato presentato dalla maggioranza parlamentare ed è stato fino a ora approvato al Senato – il 20 gennaio scorso – ma non ancora presentato alla Camera, dove la discussione potrebbe cominciare nei prossimi giorni.

L’intenzione annunciata da parte dei promotori del ddl è quella di garantire ai cittadini l’estinzione di un processo che si sia protratto troppo a lungo senza arrivare a sentenza, incentivando così una maggiore rapidità dei processi.



Cosa dice la legge

Un processo che preveda pene non superiori ai dieci anni è dichiarato estinto dopo che sono trascorsi due anni senza che si sia compiuto ciascun grado di giudizio.

Per i reati commessi prima del maggio 2006, data dell’approvazione dell’indulto, i termini sono diversi:
– 3 anni dall’azione penale del pubblico ministero, se in primo grado
– 2 anni per il giudizio nel processo d’appello
– un anno e sei mesi per la Cassazione

Invece, per crimini con pene superiori ai dieci anni, ma con l’esclusione dei reati di mafia e terrorismo, i tempi limite sono di:
– 4 anni per il processo di primo grado.
– 2 anni per l’appello
– un anno e sei mesi per la Cassazione

Per accuse concernenti reati di mafia e terrorismo, invece:
– 5 anni per il processo di primo grado.
– 3 anni per l’appello
– 2 per la Cassazione

Qualora la Corte di Cassazione disponga l’annullamento delle sentenze già emesse, ciascun nuovo grado di giudizio dovrà arrivare entro un anno dalla sentenza di quello precedente.



Eccezioni

Per i reati di mafia e terrorismo – ma solo se il processo viene rilevato come particolarmente complesso (o presenti un alto numero di imputati) – il giudice può estendere di un terzo i limiti di annullamento.

Il conteggio dei tempi viene poi sospeso in caso di:
– richiesta di autorizzazione a procedere al parlamento
– necessità dell’estradizione dell’imputato
– se l’imputato o il difensore hanno un impedimento
In tutte queste occasioni il calcolo dei tempi riprende nel momento nel quale vengano meno le ragioni d’eccezione.
Il disegno di legge prevede anche la possibilità, da parte dell’imputato, di fare domanda per un’equa riparazione nel caso in cui il proprio processo abbia subito un eccessivo ritardo. La domanda dovrà essere valutata dal presidente della Corte d’Appello del distretto in cui ha sede il magistrato competente.



Che effetto avrebbe

Le nuove disposizioni sul processo breve entrerebbero in vigore il giorno immediatamente successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sarebbero coinvolti, e quindi estinti, i due processi a carico di Berlusconi per i diritti TV Mediaset, e quello per corruzione nei confronti di David Mills. Sarebbero inoltre estinti, fra gli altri, alcuni processi particolarmente noti all’opinione pubblica:

– il processo per il crollo della Casa dello Studente a l’Aquila in seguito al terremoto del 2009
– il processo alla Thyssenkrupp per il rogo di Terni
– il processo per il crac Parmalat
– il processo per la scalata alla banca Antonveneta
– il processo per il disastro ferroviario di Viareggio del giugno 2009

Il Consiglio Superiore della Magistratura, molto critico nei confronti del provvedimento, ha stimato che fra il dieci e il quaranta percento dei dibattimenti in corso sarebbero estinti, mentre per il Guardasigilli Angelino Alfano ha parlato del solo uno percento.



Le reazioni

La maggioranza si è espressa positivamente nei confronti del disegno di legge e ha votato compatta, a gennaio scorso, il provvedimento. Il processo breve è passato al Senato con 163 voti favorevoli di PDL e Lega, solamente un senatore della maggioranza – Enrico Musso – non ha partecipato al voto in dissenso con il proprio gruppo. Esponenti del governo e della maggioranza hanno parlato di questa come di una norma necessaria e utile alla tutela dei cittadini da processi che hanno una lunghezza che non ha pari in Europa. Più recentemente, fra i cosiddetti finiani, sono cominciati a maturare dei dubbi su alcune parti della legge.

L’opposizione – PD, IdV, UDC hanno votato contro – ha espresso gravi perplessità sul provvedimento, così come l’Associazione Nazionale Magistrati. Il PD ha parlato di incostituzionalità di una norma mirata solamente a offrire una via di fuga al premier, mentre l’Italia dei Valori ha ventilato l’ipotesi di una raccolta firme per un referendum abrogativo in caso di approvazione. Le critiche da parte dell’opposizione sono state rivolte sia al presunto – ma ammesso anche da diversi parlamentari della maggioranza – obiettivo della legge, cioè di offrire uno scudo a Berlusconi dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale, sia per la ricaduta che la norma avrebbe su tutti gli altri processi.

La questione ripropone il tema italianissimo dell’emergenza: regole in linea teorica sensate e giuste – in questo caso che impongano la brevità dei processi – non possono essere osservate senza una catastrofica sconfitta di fatto, e danni collaterali gravissimi. E quindi si affronta l’emergenza della lunghezza dei processi attraverso l’indulgenza nei confronti della durata eccessiva, o di contro sanzionandola senza fare nulla per accorciarla.



Cosa succederà

In questi giorni si è tornati a discutere del processo breve: l’iter della legge, che era fermo da sei mesi, ha subito un’accelerazione nelle ultime settimane dopo che Enrico Costa, capogruppo PdL in commissione Giustizia, ne ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno a settembre. Nell’arco di una eventuale ricomposizione della frattura fra PDL e Futuro e Libertà si è parlato di una possibile intesa sul processo breve: FeL vorrebbe l’emendamento di alcune parti della norma, e in particolare quelle che non riguardano Silvio Berlusconi – Italo Bocchino ha dichiarato ieri:
Noi siamo favorevoli a uno scudo giudiziario per Berlusconi, che è vittima di una aggressione, ma non si può far venir meno a 4 o 5 mila processi

Al di là della querelle fra finiani e berlusconiani – che dovrebbe necessariamente passare anche attraverso la revoca del provvedimento di espulsione dal partito ai danni del presidente della Camera – è possibile che Berlusconi accolga alcune delle modifiche proposte dai FeL al disegno di legge anche se questo porterebbe a un ulteriore slittamento dell’approvazione della norma, che dovrebbe ripassare al vaglio del Senato.
clicko
00martedì 31 agosto 2010 21:27
Premesso ke già il fatto ke il firmatario della legge sia Gasparri è tutto dire...premesso ancora ke dare tempi certi alla durata dei processi sarebbe cosa buona e giusta xkè nn si può andare avanti così...a mio modesto parere si tratta di una grandissima boiata. non è con indulti maskerati ke si risolve il problema della lentezza della giustizia...
nekonika
00mercoledì 1 settembre 2010 10:42
Ancora con questa boiata della persecuzione del povero Silvio....mi sembra veramente grave insinuare il dubbio che i processi che riguardano Berlusconi siano delle montature.

Alla fine ogni imputato, anche se colpevole, grida al complotto. Il fatto è che, nel caso di Berlusconi, tutti i suoi dipendenti Deputati e Senatori lo appoggiano e sono pronti a stravolgere il nostro sistema processuale pur di evitargli qualsiasi processo.

Anche i finiani sono pronti a ritornare sui loro passi?! C'era da aspettarselo.....
J.Rebus
00mercoledì 1 settembre 2010 11:25
Re:
nekonika, 01/09/2010 10.42:

Ancora con questa boiata della persecuzione del povero Silvio....mi sembra veramente grave insinuare il dubbio che i processi che riguardano Berlusconi siano delle montature.

Alla fine ogni imputato, anche se colpevole, grida al complotto. Il fatto è che, nel caso di Berlusconi, tutti i suoi dipendenti Deputati e Senatori lo appoggiano e sono pronti a stravolgere il nostro sistema processuale pur di evitargli qualsiasi processo.

Anche i finiani sono pronti a ritornare sui loro passi?! C'era da aspettarselo.....




del resto è sempre questione di poltrone...
altrimenti non si stavano assieme anni e anni e poi d'un tratto scoprire ke le leggi erano sopratutto per lui....
insomma un pò ingenui sti finiani...
nekonika
00mercoledì 1 settembre 2010 11:36
Re: Re:
J.Rebus, 01/09/2010 11.25:




del resto è sempre questione di poltrone...
altrimenti non si stavano assieme anni e anni e poi d'un tratto scoprire ke le leggi erano sopratutto per lui....
insomma un pò ingenui sti finiani...




Infatti la sollevazione di Fini ed i suoi succedette i risultati delle Regionali: risultati che evidenziavano l'avanzata della Lega a scapito dell'ex An.

Spaventato dalla fuga di voti anche a favore di Casini Fini diede inizio ad un'opposizione, dapprima strisciante poi sempre più esplicita, che alla fine rientrerà perchè, come hai detto, è tutta una questione di poltrone ed equilibri da riassettare.

gran generale
00mercoledì 1 settembre 2010 17:58
ogni tanto farebbe piacere leggere i commenti dei seguaci del Premier... sempre che riescano ad argomentare, senza ricorrere alla solita, sterile propaganda simil-Capezzone
giusperito
00mercoledì 1 settembre 2010 21:36
Valutazioni superficiali...

I finiani erano disponibili a votare l'alfano costituzionale
berlusconi compra ibrahimovic e propone il processo breve che i finiani non avrebbero mai votato..

secondo voi non si tratta di un piano per arrivare ad elezioni anticipate?


Giubo
00giovedì 2 settembre 2010 07:57
Non per fare il professore,ma questa è una porcata più porca della legge elettorale...

la Costituzione non dice che i processi devono essere brevi, dice che devono avere una durata ragionevole, il che significa che una persona ha diritto a non restare sulla graticola a tempo indeterminato ma nemmeno vuol dire che ha diritto alla prescrizione assicurata..durata ragionevole significa che la giustizia deve avere i mezzi per poterli definire nel minor tempo possibile nel rispetto delle garanzie dell'imputato, il che purtroppo è stato interpretato nel senso che le garanzie dell'imputato si sono tradotte per lo più in quei fastidiosi e artificiosi cavilli azzecagarbuglieschi mirati a fare melina
nekonika
00giovedì 2 settembre 2010 10:23
Re:
giusperito, 01/09/2010 21.36:

Valutazioni superficiali...

I finiani erano disponibili a votare l'alfano costituzionale
berlusconi compra ibrahimovic e propone il processo breve che i finiani non avrebbero mai votato..

secondo voi non si tratta di un piano per arrivare ad elezioni anticipate?






Finora è tutto rientrato......e tutte le leggi porcate precedenti le elezioni regionali sono state approvate anche grazie all'appoggio di Fini ed i suoi.
Se si fosse trattato di una questione diversa dal riassetto degli equilibri, qualcosa di sostanziale, la rottura sarebbe stata precedente. Insomma due anni di malgoverno sono colpa solo degli ex di forza italia?!
Troppo semplicistico......
giusperito
00giovedì 2 settembre 2010 23:48
neko ma per contratto devi contestarmi? hai capito una cosa per un'altra.. d'accordo che i finiani sono responsabili delle porcate di 16 anni di governo.. etc.. però il mio discorso rinviava al desiderio di berlusconi di forzare la mano pur di arrivare ad elezioni anticipate.. ora vediamo i probiviri e mirabello..

p.s. la legge sulle intercettazioni non è passata.
Giubo
00venerdì 3 settembre 2010 14:38
quello che la sinistra sembra non voler capire è che mandare via Berlusconi deve essere l'effetto e non lo scopo della sua azione di opposizione.Io se devo fare clienti non dico "venite da me perchè quell'altro è cattivo,è stupido,ecc.",ma dico"venite da me perchè vi offro questo,questo e questo..".
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