Il lavoro umile... ma onesto

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napulitanboy
00domenica 19 dicembre 2010 17:44
Chi avrà più voglia di farlo?

Già il consumismo ha fatto fuori ( e continua a far fuori ) i lavori artigianali, che un tempo rendevano abbastanza e sfamavano intere famiglie.

La cultura, poi, ed il benessere generale delle persone( così ho letto da Trixam* in un altro topic ) fanno sì che tantissime persone si rifiutino di "abbassare" il proprio livello di benessere.
Discorsi come " io ho studiato, sono laureato.. non andrò mai a fare il muratore " sono all'ordine del giorno. In una società ove... praticamente tutti ormai sono in corsa per la laurea... chi farà questi lavori umili?






* ( in realtà, nel topic in cui trix si è espresso, si parlava di andare a vivere in una casa con più persone... ma penso possa farsi un analogo discorso sul problema lavoro)
(Samentha83)
00domenica 19 dicembre 2010 19:13
Re:
napulitanboy, 19/12/2010 17.44:

Chi avrà più voglia di farlo?

Già il consumismo ha fatto fuori ( e continua a far fuori ) i lavori artigianali, che un tempo rendevano abbastanza e sfamavano intere famiglie.

La cultura, poi, ed il benessere generale delle persone( così ho letto da Trixam* in un altro topic ) fanno sì che tantissime persone si rifiutino di "abbassare" il proprio livello di benessere.
Discorsi come " io ho studiato, sono laureato.. non andrò mai a fare il muratore " sono all'ordine del giorno. In una società ove... praticamente tutti ormai sono in corsa per la laurea... chi farà questi lavori umili?






* ( in realtà, nel topic in cui trix si è espresso, si parlava di andare a vivere in una casa con più persone... ma penso possa farsi un analogo discorso sul problema lavoro)




Oddio,la media dei laureati in italia per ora resta ancora bassissima,al di sotto (ovviamente) di quella degli altri stati europei.Ergo,forse non tutto è perduto per quei lavori... [SM=x43668]
giusperito
00lunedì 20 dicembre 2010 01:32
Il laureato, almeno quello preparato, deve ambire a posizioni dirigenziali.. altrimenti non perdeva 5 anni di studio.
(Samentha83)
00lunedì 20 dicembre 2010 01:45
Re:
giusperito, 20/12/2010 1.32:

Il laureato, almeno quello preparato, deve ambire a posizioni dirigenziali.. altrimenti non perdeva 5 anni di studio.




Ovvio,non è una "pretesa" in senso dispregiativo
democrat4lyf90
00lunedì 20 dicembre 2010 02:21
Re:
giusperito, 20/12/2010 1.32:

Il laureato, almeno quello preparato, deve ambire a posizioni dirigenziali.. altrimenti non perdeva 5 anni di studio.




sì soprattutto quando sei appena uscito dall'università fresco fresco di laurea,ti mettono a fare il dirigente [SM=x43820]
lucas22
00lunedì 20 dicembre 2010 10:45
il problema è che ormai l'universita' è diventata
il passaggio naturale dopo il liceo.
inoltre si tratta di lavori umili che pochi sono disposti a fare,
da una parte perchè qui al sud c'è cmq poco lavoro anche in questi settori e dall'altra perchè sono poco remunerativi.

per fare alcuni lavori non bisognerebbe studiare, è un'amara verita'.
non è che uno si puo' imporovvisare artigiano,idraulico,meccanico ecc.
c'è bisogno di anni di apprendistato e di solito, in quegli anni si studia.

pero' è vero che da noi alcuni lavori i giovani non li vogliono fare.
spesso sono le stesse famiglie che non permettono ai ragazzi di lavorare come cameriere ecc.

In altri paesi ,anche ragazzi benestanti,fanno lavori part-time e cose simili, quindi servono ai tavoli,fanno i comessi ecc. c'è da dire anche che, per es. in USA, l'universita' costa veramente tanto ,
poi li' c'è la cultura di lasciare la propria citta' natale(e di uscire presto di casa) per seguire nelle varie universita' del paese e quindi oltre il costo dell'univ. c'è proprio l'esigenza di lavorare .

è un discorso molto complesso e da noi c'è gia' differenza tra nord e sud anche sul piano degli iscritti all'universita' .
giusperito
00lunedì 20 dicembre 2010 10:53
Quoto lucas..

dem non ti mettono a fare il dirigente, ma se non ambisci a diventarlo (magistrato, notaio, avvocato di successo etc...) non ti iscrivevi a giurisprudenza ed andavi ad imparare un mestiere, perché come dice Lucas non è che artigiano ti improvvisi. Anche il cameriere professionista deve imparare (basti pensare i camerieri di brandi che è una pizzeria)
lucas22
00lunedì 20 dicembre 2010 11:42
Re:
giusperito, 20/12/2010 10.53:

Quoto lucas..

dem non ti mettono a fare il dirigente, ma se non ambisci a diventarlo (magistrato, notaio, avvocato di successo etc...) non ti iscrivevi a giurisprudenza ed andavi ad imparare un mestiere, perché come dice Lucas non è che artigiano ti improvvisi. Anche il cameriere professionista deve imparare (basti pensare i camerieri di brandi che è una pizzeria)




è UNA QUESTIONE CULTURALE...prima i camerieri non ci andavano proprio a scuola ma erano "maestri" nel loro settore ...oggi se va bene fanno l'alberghiero, sempre che scelgano quell'indirizzo di studi.

prima all'universita' ci andavano veramente in pochi. quindi anche il laureato si poteva collocare meglio nel mondo del lavoro.
oggi,soprattutto al sud, tutti si laureano bene o male(me compreso:-))
è ovvio che il mercato sia saturo,metteteci la crisi ....

oggi vanno avanti 2 categorie di laureati, QUELLI MOLTO BRAVI E QUANDO DICO BRAVI PERLO DI PERSONE ALTAMENTE COMPETITIVE ,PERLE RARE (ALCUNE LE HO CONOSCIUTE)

L'ALTRA CATEGORIA è GENTE NORMODDOTATA, MA MOLTO INSERITA, COSA CHE NON SIGNIFICA PER FORZA RACCOMANDATA ,PARLO DI PERSONE CAPACI DI TESSERE RAPPORTI,ALLEANZE ECC. E QUINDI SI INSERISCONO GRAZIE ALLE CONOSCENZE. ALCUNI SONO RACCOMANDATI ,ALTRI CAPACI DI TESSERE QUESTA RETE DI CONOSCENZE Da soli

napulitanboy
00lunedì 20 dicembre 2010 11:43
Re:
giusperito, 20/12/2010 10.53:

Quoto lucas..

dem non ti mettono a fare il dirigente, ma se non ambisci a diventarlo (magistrato, notaio, avvocato di successo etc...) non ti iscrivevi a giurisprudenza ed andavi ad imparare un mestiere, perché come dice Lucas non è che artigiano ti improvvisi. Anche il cameriere professionista deve imparare (basti pensare i camerieri di brandi che è una pizzeria)




Però non hai interpretato bene ( o forse non sono stato io chiaro nell'esporre ) ciò che volevo intendere: in un futuro prossimo, se tutti ci laureiamo e tutti non vogliamo un determinato lavoro (e di questo passo così sarà... pochissimi si fermeranno al diploma )... Chi lo farà?


Non avremo più operai?

Non parlo di ambizioni: è lecito che se una persona studia 5 anni ed è meritevole.. ha il diritto di ambire a posizioni dirigenziali nel nostro sistema...
lucas22
00lunedì 20 dicembre 2010 12:09
Re: Re:
napulitanboy, 20/12/2010 11.43:




Però non hai interpretato bene ( o forse non sono stato io chiaro nell'esporre ) ciò che volevo intendere: in un futuro prossimo, se tutti ci laureiamo e tutti non vogliamo un determinato lavoro (e di questo passo così sarà... pochissimi si fermeranno al diploma )... Chi lo farà?


Non avremo più operai?

Non parlo di ambizioni: è lecito che se una persona studia 5 anni ed è meritevole.. ha il diritto di ambire a posizioni dirigenziali nel nostro sistema...


credo che molti di questi lavori li faranno gli extracomunitari, come gia' sta avvenendo soprattutto al nord.

poi c'è sempre una fascia della popolazione che restera',salvo casi rari, in condizioni precarie e quindi cercheranno prima il collocamento nel mondo del lavoro.
è un dato di fatto che molte figure andranno a perdersi,per es. a napoli c'è ancora chi fa i presepi ma quanto giovani da qui a 30anni faranno presepi? e poi anche in questo settore lavoreranno quelli gia' inseriti,i figli dei figli degli artigiani piu' famosi che avranno la fetta piu' grande di clientela sul mercato.




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