Il buy-back della Grecia è un successo. Acquistati 30 miliardi di titoli di Stato

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Koogar
00sabato 8 dicembre 2012 13:45

Per ridurre il proprio debito, il ministero del Tesoro ha lanciato un'offerta per acquistare a forte sconto titoli di Stato fino a 60 miliardi: ridotta l'esposizione di circa 20 miliardi di euro. Atteso il via libera del Fmi agli aiuti internazionali

L'operazione di buy-back di parte del debito greco è stato un successo: è stato infatti centrato l'obiettivo di 30 miliardi di euro fissato dalle autorità. Il piano - necessario perché il paese riceva gli aiuti internazionali - prevede che il governo greco riacquisti i titoli di debito detenuti dalle banche a un prezzo inferiore al valore nominale.

Il termine per aderire all'operazione scadeva ieri. Secondo il quotidiano finanziario 'Naftemboriki' i detentori stranieri dei titoli hanno aderito con circa 15 miliardi di euro mentre le banche greche hanno contribuito con altri 15 miliardi. Sempre secondo il quotidiano le quattro maggiori banche greche - National Bank, Eurobank, Alpha e Piraeus - hanno partecipato con titoli pari a un valore di 11,5 miliardi. Il governo greco ha iniziato il buyback lunedì con l'obiettivo di tagliare di circa 20 miliardi di euro il debito pubblico e ha fissato un prezzo massimo tra il 32,2% e il 40,1% dell'ammontare.

Il Tesoro aveva a disposizione circa 15 miliardi di euro per acquistare un ammontare della sua esposizione pari a circa 45 miliardi. Il prospetto prevede, infatti, il pagamento di cifre comprese tra il 30 e il 40% del valore facciale dei bond, con un "risparmio" per lo stato di circa 30 miliardi. Al termine dell'operazione il rendimento dei titoli decennali ellenici è sceso per la prima volta dopo l'inizio della crisi sotto il 14% (al 13,8%) dopo aver raggiunto anche il 50% nei periodi più difficili a dimostrazione che - seppur in maniera lieve - le tensioni si stanno allentando.

Il successo dell'operazione era, infatti, cruciale per il salvataggio della Grecia e per raffreddare le polemiche tra il Fondo Monetario e l'Europa sulle modalità degli interventi a sostegno di Atene. Washington sostiene da tempo che è necessario un taglio secco dell'esposizione (oggi oltre il 150% del pil) per dare la possibilità all'economia ellenica di ripartire. Bruxelles è contraria per salvaguardare gli interessi elettorali di Angela Merkel in vista dell'appuntamento con le urne di settembre 2013.

(La Repubblica - 08 dicembre 2012)
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