finito di vedere adesso..
scusate se riapro sempre discussioni sui film un po' datate..
ma li vedo in dvd più che a cinema..
un film straordinario.. bellissimo.. tra i più belli visti negli ultimi tempi..
due piani di lettura..
uno sicuramente lo avrete già segnalato.. il peso del caso, della fortuna, dell'elemento più puramente irrazionale ed incontrollabile della vita e del mondo.. della variazione impercettibile.. al contempo, la totale assenza di un significato, di un senso, di un principio non solo morale, ma anche razionale..
l'altro piano riguarda l'uomo.. l'uomo in questo mondo.. ovviamente rappresentato dal protagonista della storia.. ebbene, mi pare anche qui piuttosto chiaro il messaggio di allen.. questo mondo e questa società trascinano l'uomo negli abissi della malsanità, della morbosità, dell'abiezione.. questo mondo è un mondo degradante.. e non esercita il suo potere esclusivamente sull'uomo negletto, malvagio, insensibile o arrivista o vigliacco.. ma esercita quella sua forza, stringe nella morsa del suo putrido degrado CHIUNQUE... la forza degradante del mondo (del sistema) si realizza (può realizzarsi) potenzialmente nei confronti di tutti.. questo è il tratto più inquietante.. perchè è semplice dire, alla fine di un film con un malvagio protagonista, di essere diversi, ed abbandonarsi ad un sonno tranquillo e rassicurato dalla anormalità del mostro.. ma la normalità dell'abietto, al termine di questo film, mi impedisce di farlo..