I 33 MINATORI CILENI FINALMENTE LIBERI!!!

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Tony1985
00giovedì 14 ottobre 2010 12:13
70 giorni a 700 metri, davvero tremendo, una volta tanto c'è qualcosa di bello da raccontare

REPUBBLICA.IT
Missione compiuta Cile". Poche parole, ma sufficienti a racchiudere la soddisfazione e il sollievo per un'impresa che resterà nella memoria. Le hanno lasciate a più di settecento metri di profondità, su un piccolo cartello, i sei soccorritori che sono scesi nelle viscere della terra per riportare alla luce i trentatré minatori intrappolati, dal 5 agosto scorso, nella miniera di San José. Un incubo durato 70 giorni, che ha tenuto con il fiato sospeso i minatori, le loro famiglie, il Cile e il mondo intero che, giorno dopo giorno, ha seguito tutti i tentativi fatti per salvare la vita al gruppo dei 'los 33'.

Alle 2.56 (ora italiana) anche Luis Urzua, 54 anni, il capo squadra, ha potuto riabbracciare i suoi cari e ricevere l'applauso delle migliaia di persone che, da più due mesi, aspettavano il lieto fine di una storia che, al momento del crollo della miniera, sembrava essere già finita in tragedia. Invece, grazie alla grandissima mobilitazione e alle forze messe in campo dal Cile, la capsula Fenix, in più di 27 ore di lavoro, ha estratto tutti gli uomini.

Avvolto nella bandiera cilena, Luis Urzua ha ricevuto l'abbraccio del presidente Sebastian Pinera: "Ti sei comportato come un vero capitano - ha detto il presidente al minatore -. Il capitano di una nave, che la lascia per ultimo". Poi, una volta che anche i soccorritori sono riemersi dal tunnel, Pinera ha sigillato il pozzo della miniera, per scrivere, questa volta per sempre e con il sorriso, la parola 'fine' alla vicenda.

"Spero che episodi come questo non si ripetano mai più", ha detto Luis Urzua al presidente cileno. Nato a Vallenar, un villaggio non lontano da San Josè, con una trentina d'anni d'esperienza mineraria, Urzua è stato il capo-turno e leader del gruppo fin dal giorno del crollo, il 5 agosto. È riuscito a imporre l'ordine e la disciplina nel gruppo, fin dai primi giorni di "prigionia", razionando gli alimenti dei quali disponevano i minatori: qualche lattina di tonno, latte e frutta in scatola.

Prima di Urzua, per ultimi, erano usciti Richard Villarroel, Juan Aguilar, Pedro Cortez e Ariel Ticona. Ma, solo dopo l'uscita dei sei soccorritori calati in fondo al giacimento per organizzare la risalita degli operai, il Cile ha potuto andare a dormire sereno. Manuel Gonzalez, tecnico con 20 anni di esperienza nell'affrontare questo tipo di incidenti, è rimasto per circa mezz'ora solo nella cavità sotterranea. Le tv cilene l'hanno definito "l'uomo che ha spento la luce".
lucas22
00giovedì 14 ottobre 2010 12:15
[SM=x43799]
sanimma
00giovedì 14 ottobre 2010 12:16
che bella notizia
@MAYA@83
00giovedì 14 ottobre 2010 12:35
Mi sono commossa,davvero!!!!Per me,i minatori in generale,sono degli eroi!!!
erikaarfe
00giovedì 14 ottobre 2010 12:42
finalmente!!!
che emozione, per noi, figuriamoci per loro e le rispettive famiglie!
toti89
00giovedì 14 ottobre 2010 12:44
mamma mia che emozione vedere quelle scene, quando i bambini riabbracciavanoi i papà poi..... [SM=x43607]
-Peppe88-
00giovedì 14 ottobre 2010 14:21
Finalmente una buona notizia! [SM=x43799]
--letizia22--
00giovedì 14 ottobre 2010 15:18
Re:
@MAYA@83, 14/10/2010 12.35:

Mi sono commossa,davvero!!!!Per me,i minatori in generale,sono degli eroi!!!




nn sn eroi,sn poveri kristi purtroppo.
carmine88.
00giovedì 14 ottobre 2010 16:12
mi fa molto piacere che una brutta situazione come questa si sia risolta per il meglio :)
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