Gli intercettatori secondo Minzolini:

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Machiavelli88
00sabato 3 luglio 2010 12:37



Questo servizio ha dell'incredibile.

L'immagine che viene fuori dalla descrizione di "quelli che passano il tempo ad ascoltare le vite degli altri" è volutamente distorta per farli passare come guardoni e mezzi criminali (passamontagna, voci contraffatte...).



[SM=x43674]




Etrusco
00sabato 3 luglio 2010 13:00
Machiavelli88, 03/07/2010 12.37:

...

Questo servizio ha dell'incredibile.

L'immagine che viene fuori dalla descrizione di "quelli che passano il tempo ad ascoltare le vite degli altri" è volutamente distorta per farli passare come guardoni e mezzi criminali (passamontagna, voci contraffatte...).

[SM=x43674]




Tutto ciò mi fa molto indignare:
il vero giornalismo non dovrebbe mai mettersi al servizio di nessuno.
Ora qual è l'esigenza primaria per questo Governo? Far passare il prima possibile una legge che blocchi le intercettazioni,
ma per far questo c'è bisogno di "persuadere" in ogni modo l'Opinione Pubblica che queste intercettazioni sono il "male assoluto"
e far passare in 2° piano quanto invece siano vitali per le indagini delle forze dell'ordine e per garantire quella Sicurezza e quella Legalità che tutti promettono, ma solo a parole in campagna elettorale.

Mi domando come mai ora si prema così tanto sull'acceleratore delle riforme, ma solo contro le intercettazioni? [SM=x43624] Eppure ce ne son tante di cose più urgenti per gli onesti "elettori" in questo periodi di crisi...
Il PDL vuol depotenziare lo strumento investigativo delle intercettazioni a tutti i costi e prima dell'autunno, ma perchè?
Forse c'è qualcosa di molto grosso che sta per venir fuori? [SM=x43667]
Machiavelli88
00sabato 3 luglio 2010 17:00

Il commento della Repubblica e del Fatto su quel servizio:




rennasuper
00sabato 3 luglio 2010 17:08
torniamo sempre allo stesso discorso sulla manipolazione della coscienza delle masse più ignoranti e meno accorte tipico da regime.
Paperino!
00sabato 3 luglio 2010 18:59
Il Tg1 ha oltrepassato da tempo il limite della vergogna.
I giornalisti seri se ne sono andati o sono stati brutalmente cacciati...lo spazio resta a quelli che si sono prostituiti.
Speriamo che Minzolini cada presto, oramai il Tg1 non ha più alcuna credibilità, è una rete ridicola.
Preferisco il tg4
fulvio25
00sabato 3 luglio 2010 20:56
si potrebbe unire questa discussione a quella che già c'è sulle intercettazioni...

ovvio qual è il risultato che si vuole raggiungere e cioè quello di sparare contro ancora una volta l'utilizzo delle intercettazioni...i tg oramai non li vedo da na vita se non per farmi due risate con il tg1 e soprattutto con Fede...servizio ai limiti della decenza e del surreale... [SM=x43608] ...mi ricorda un pò quello dello "stravagante" giudice Mesiano della sentenza Mondadori che "passeggia nervosamente aspettando il proprio turno dal barbiere" o che "indossa calzini celesti"...almeno quello era un servizio di una rete privata...questo che è il tg della prima rete di stato... [SM=x43607]
rennasuper
00domenica 4 luglio 2010 02:29
Re:
fulvio25, 03/07/2010 20.56:

si potrebbe unire questa discussione a quella che già c'è sulle intercettazioni...

ovvio qual è il risultato che si vuole raggiungere e cioè quello di sparare contro ancora una volta l'utilizzo delle intercettazioni...i tg oramai non li vedo da na vita se non per farmi due risate con il tg1 e soprattutto con Fede...servizio ai limiti della decenza e del surreale... [SM=x43608] ...mi ricorda un pò quello dello "stravagante" giudice Mesiano della sentenza Mondadori che "passeggia nervosamente aspettando il proprio turno dal barbiere" o che "indossa calzini celesti"...almeno quello era un servizio di una rete privata...questo che è il tg della prima rete di stato... [SM=x43607]




Il problema è che quello che tu vedi solo per farti due risate, è per molta gente l'unica fonte di informazione. Sembra assurdo per noi, ma è così. Si capisce poi perchè certi votano a destra, è pur vero che c'è una parte della popolazione che vota a questi criminali consapevolmente per interessi personali, ma c'è TANTISSIMA gente che li vota su basi di false notizie, non sapendo assolutamente niente della realtà e ritenendo che la televisione dica il vero e che dunque berlusconi sia una specie di santo che combatte per noi mentre i magistrati, figli del demonio, cercano di distruggerlo...
trixam
00domenica 4 luglio 2010 15:01
La crociata contro Minzolini è un fenomeno interessante, perchè è il sintomo più chiaro ed evidente di come una parte della sinistra si sia ormai completamente berlusconizzata.
Se Silvio B l'altro giorno per ricompattare il suo popolo sfiduciato richiamava i nemici di sempre, i giornalisti e i magistrati deviati; la sinistra fa lo stesso contro il grande nemico metafisico rappresentato a questo giro di valzer dal mefistofelico direttore del Tg1. Come se il Tg1 fosse davvero la voce di Dio e potesse determinare gli esiti delle elezioni. Mi sembra per alcuni la solita ipocrisia, per altri pura ingenuità, come nella storia raccontata da Mao del tipo che tu gli indichi la Luna e lui guarda il dito.
Ma quando mai il tg1 è stato un organo di informazione? Mi piacerebbe capirlo. Durante i governi di centrosinistra? Magari ai tempi del governo d'alema, con l'operazione arcobaleno, quando i solerti giornalisti del tg1 andavano ad intervistare i bambini sulle cui case il nostro governo aveva appena fatto cadere bombe, per far vedere che poi i bravi italiani gli portavano il cibo e le medicine?
Operazione arcobaleno che poi si rivelò una colossale truffa ai contribuenti grazie all'inchiesta della procura di bari, di cui il tg1 non parlò per tre anni(cioè fino alla fine della legislatura diu centrosinista), senza che repubblica facesse una sola raccolta di firme o roba del genere?
Ma andiamo. La rai è sempre stata l'immondezzazio del governo, in cui sistemarare parenti, raccomandati, amici e amanti, facendo pagare il pizzo ai cittadini, meglio noto come canone.
Anche se dovesse andar via Minzolini, cosa si risolverebbe? Magari al suo posto poi ci ritroviamo Belpietro. Prima di avere l'incarico Minzolini, pur essendo di centrodestra, era uno dei più stimati giornalisti italiani, autore di scoop clamorosi come quello del 1994 su Violante che preannunciava con mesi di anticipo l'avviso di garanzia a berlusconi o la conclusione del patto della crostata nel 1997. Il fatto che un bravo giornalista per diventare direttore del tg pubblico debba poi fare dichiarazione di servitù, alla quale sia chiaro Minzolini era dispostissimo, dovrebbe far riflettere sul vero problema che è la Rai che può essere risolto in un solo modo: privatizzandola. Non c'è altra soluzione. In europa esistono tv pubbliche indipendenti dalla politica, ad esempio la BBC nel cui statuto c'è scritto che la BBC è al servizio del popolo, ma in italia è impossibile. Da noi la concezione baahtista della politica che invade ogni campo della vita civile ed economica, impedisce che ci siano autentici organi pubblici indipendenti dalla politica stessa. Dunque non resta altra soluzione che privatizzare
nekonika
00domenica 4 luglio 2010 16:15
Quindi la critica è diventata crociata, interessante.....in più essa proviene non solo dagli elettori di sinistra ma anche dagli elettori di destra.
La Rai è sempre stata politicizzata e il tg1 altrettanto ma mai si era assistito alle pagliacciate attuali che offendono l'intelligenza degli italiani.
L'attualità è diventata una barzelletta e Minzolini ha contribuito non poco con la sua linea editoriale fin troppo schierata.
rennasuper
00domenica 4 luglio 2010 16:49
Re:
nekonika, 04/07/2010 16.15:

Quindi la critica è diventata crociata, interessante.....in più essa proviene non solo dagli elettori di sinistra ma anche dagli elettori di destra.
La Rai è sempre stata politicizzata e il tg1 altrettanto ma mai si era assistito alle pagliacciate attuali che offendono l'intelligenza degli italiani.
L'attualità è diventata una barzelletta e Minzolini ha contribuito non poco con la sua linea editoriale fin troppo schierata.




in effetti, il commento del tipo di sopra, a meno che non sia semplicemente estremamente fazioso (lo spero per la sua intelligenza) è quantomeno incredibilmente ingenuo. Mi sembra ovvio che i Tg non sono mai stati imparziali, ma una cosa è essere di parte in modo moderato, mettendo comunque al primo posto l'informazione, altra cosa è trasformare il momento informativo in lavaggio di cervello new age... dire che i tg attuali siano una pagliacciata non rende neanche l'idea dell'infimo livello cui questo governo inetto sta costringendo la libertà di pensiero, di stampa, di informazione.

Per non parlare poi della critica all'uso dei tg... insomma è chiaro che in tanti non ricorrano esclusivamente ai tg, e in tantissimi neanche li vedono... ma resta pur sempre una larghissima parte della popolazione, soprattutto socialmente meno fortunata (nonchè tutti quelli che si "scocciano" di leggere i quotidiani) che fa della televisione l'unica fonte informativa.

L'altra sera ad esempio discorrendo di politica in gruppo, non mi stupì l'intervento di un conoscente (una capra) che ci chiedeva perchè dicevamo che Dell'Utri fosse colpevole quando in tele avevano detto che era stato assolto... anche se il peggio devo dire è stato quando ci chiedeva perchè eravamo contrari alla legge intercettazioni visto che "ci stanno un sacco di guardoni e ladri che ti intercettano per abusarne"... oltre il fatto che non sapeva assolutamente che il ddl riguarda anche i limiti al giornalismo e alla stampa.

P.S.: dato che non vedo i tg, questa cosa non l'ho capita... è lui che non ha capito un cazzo, o effettivamente i TG non hanno detto nulla riguardo agli effetti della legge sulla libertà di stampa?!
Etrusco
00lunedì 5 luglio 2010 00:39
Re:
nekonika, 04/07/2010 16.15:

...
La Rai è sempre stata politicizzata e il tg1 altrettanto ma mai si era assistito alle pagliacciate attuali che offendono l'intelligenza degli italiani. ...




No, secondo me è molto più pericolosa di una semplice pagliacciata:
disinformare ed alterare la percezione della realtà in questo modo è scorretto e pericoloso per tutte le possibili conseguenze...
parlare di pagliacciata è riduttivo e potrebbe sottovalutare il fenomeno...
nekonika
00lunedì 5 luglio 2010 09:16
Ho detto pagliacciata perchè mi riferivo all'evidente distacco tra la realtà, quello che succede nella società e nella politica ed il contenuto della notizia comunicata.....pagliacciata nel senso di totale mancanza di aderenza tra la notizia e la realtà al punto da sembrare, a chi non fa della tv la sola fonte d'informazione,uno scherzo.
Poi è chiaro l'effetto manipolatorio e disinformativo del tutto: pericolosissimo e anomalo in uno Stato democratico e pluralistico.
trixam
00martedì 6 luglio 2010 22:44
Re: Re:
rennasuper, 04/07/2010 16.49:




in effetti, il commento del tipo di sopra, a meno che non sia semplicemente estremamente fazioso (lo spero per la sua intelligenza) è quantomeno incredibilmente ingenuo. Mi sembra ovvio che i Tg non sono mai stati imparziali, ma una cosa è essere di parte in modo moderato, mettendo comunque al primo posto l'informazione, altra cosa è trasformare il momento informativo in lavaggio di cervello new age... dire che i tg attuali siano una pagliacciata non rende neanche l'idea dell'infimo livello cui questo governo inetto sta costringendo la libertà di pensiero, di stampa, di informazione.



QUOTE]


Ma io sono faziosissimo, ma mi chiedo che cosa signica: "Mi sembra ovvio che i Tg non sono mai stati imparziali, ma una cosa è essere di parte in modo moderato, mettendo comunque al primo posto l'informazione, altra cosa è trasformare il momento informativo in lavaggio di cervello new age." Questa è una frase alla nanni moretti dei tempi d'oro.
Come si fa ad essere di parte in modo moderato?
Questa filosofia è il simbolo dell'italietta cattocomunista, che ha inventato la lottizzazione della verità che cambiava a seconda del tg e della rete rai di appartenenza.
Così come le lagne sulla povera gente socialmente sfortunata, che mi sembra a metà tra i manzonismo e la peggio cultura radical chic.
Quando c'era il fascismo e gli uomini colti e laureati facevano la fila per leccare il culo del duce, la povera gente ignorante, gente come mio nonno che era un bracciante comunista, lottavano ed organizzavano scioperi contro il regime, beccandosi la prigione per aver violato il codice rocco.
Mi sembra che un bagno di umiltà, non farebbe male, così come leggere un po' tolstoj e poi il più grande filosofo che la sinistra abbia mai avuto , Antonio gramsci, il quale scriveva: "più frequento i puri intellettuali e più mi rendo conto che sono puri asini. Vorrebbero fare la rivoluzione prendendo a bacchettate il popolo, mentre non si meriterebbero altro che essere presi a bacchettate". Così magari si comincerebbe anche a capire di più perchè Berlusconi vince le elezioni in italia, e l'unico commento che si sa dare è che è colpa del lavaggio del cervello, una tipica idiozia, in tipico stile berlusconiano.
rennasuper
00martedì 6 luglio 2010 23:32
onestamente, a parte la tua faziosità, da te stesso riconosciuta, forse dovresti aprire un pò gli occhi e farti 4 chiacchiere con qualche conoscente meno acculturato.

Paragonare la faziosità della televisione di 10 anni fa alle "pagliacciate" come le hanno definite altri utenti, (che poi pagliacciate non sono affatto ma veri e propri messaggi propagandistici in stile brainwashing) della televisione di oggi, è di per se degno di una sonora risata. Onestamente credo che tu debba scendere un momento dal tuo piedistallo di persona di cultura e avere l'umiltà di pensare con la testa di un poveraccio (o anche ricco ma senza cultura)che non ha alcuna possibilità di fare i ragionamenti che facciamo noi.

Lo stesso paragonare i tuoi avi braccianti alla gente d'oggi è del tutto fuori luogo: i braccianti di cui tu parli appartengono ad una popolazione che soffriva la fame letteralmente e che dava anche la vita se necessario; oggi gente di questo tipo si conta sulla punta delle dita in quanto basta che dai un'occhiata in giro per vedere che la stragrande maggioranza dei votanti neanche ha idea di cosa succeda veramente nel paese e si beve allegramente le menzogne quotidianamente propinate vivendo di stenti ma auspicando a stili di vita tipicamente "televisivi". Che poi mi parli dei "colti che leccavano il culo a Mussolini", bè quelli ci sono in tutte le epoche, ti basti pensare ad un Emilio Fede giusto per fare un esempio, c'è sempre chi si fa complice del potere pur sapendo di fare del male al paese.

Ti vedo veramente convinto in ogni caso di quello che dici, quindi non dubito che nella tua vita tu non abbia mai provato a confrontarti con le persone comuni con cui purtroppo ho spesso ha che fare, e che di politica e di attualità non capiscono assolutamente niente, preferendo nei momenti di svago parlarmi del GF o delle ultime assurdità propinate dalla televisione, e stupendosi vistosamente quando devo mostrargliene l'assoluta falsità. Dopotutto, i professionisti del brain storming lavorano assiduamente per le televisioni italiane, mai come prima in questo governo in cui non c'è un minimo di pluralismo, che almeno in tempo di sinistra era assicurato dal fatto che le 3 reti pubbliche erano controbilanciate dalle 3 reti mediaset. Ma dubito che con una persona che mi porta le tue considerazioni sia possibile accettare la realtà (e gravità) della situazione. Probabilmente anche tu sei vittima del sistema.

Ti auguro di guarire il prima possibile [SM=x43812]
giusperito
00mercoledì 7 luglio 2010 01:08
prendo come punto di partenza un bel saggio di michele polo sul pluralismo nel quale si notava come gran parte dell'informazione politica sia veicolata dai telegiornali. Si parla di percentuali vicine al 70%. Credo che la questione sia mal posta. Il problema fondamentale non è il pluralismo in re ipsa perchè seppur fondamentale potremmo immaginare un pluralismo come quello descritto da renna in cui mediaset mentiva a favore di B e la rai mentiva a fare della sx. Questo tipo di pluralismo non aggiunge nulla alla democrazia, perchè i cittadini utilizzeranno le sole informazioni utili per convalidare la propria posizione (nel saggio Polo fa notare come questo avvenga per esempio con internet). Effettivamente quanti di voi vanno ugualmente sul sito del giornale e su quello di beppe grillo? In pratica il pluralismo fazioso è in sè cmq inutile. La vera questione del giornalismo l'ha riassunta Bernestain in un'intervista alla Borromeo: il giornalista deve informare non deve voler cambiare nulla. Il giornalismo militante è una mistificazione della realtà. Ora pensare che di Bernestain ne esistano a vagonante è un'aspettativa alquanto irreale, posto che Bernestain rappresenti l'ottimo. Il vero problema non è di natura culturale, ma di poteri dello Stato. FInchè lo Stato potrà attraverso la sua informazione rubare il voto dei più ignoranti, degli stupidi o degli ottusi (che saranno sempre la maggioranza), allora non ci saranno speranze per la democrazia. Faccio un esempio pratico. Posto che domani mattina si riesca ad eleggere il famoso dittatore buono tra gli utenti "colti","intelligenti", "superiori"di questo forum difficilmente renna o neko sarebbe d'accordo a scegliere me che mi ritengo superiore,etc.. così come io non sceglierei neko o renna che si ritengo superiori, etc... In pratica questa asserita superiorità in stile sofocratico è immediatamente ed intuitivamente una finzione. La democrazia la possiamo raggiungere solo se domani mattina qualsiasi minzolini o fede o scalfari o padellaro di turno non possa con la sua informazione convincerci che tizio sia migliore di caio nel scegliere il colore delle nostre mutande. Se i politici si limitassero ad amministrare lo stato in quei settori minimi che la società civile per vari motivi non può gestire (per esempio un bene pubblico indivisibile), allora saremmo sicuri che nessuna capra della campagna beneventana ha scelto come il mio Stato ed io con lui deve morire. Se accettiamo, invece, che qualcuno lottizzi la rai ma lo faccia con il senso del pudore, allora siamo MALATI.

P.S. Mi fa ridere pensare che qualcuno possa parlare di corsi e ricorsi storici di fronte alla totale uguaglianza della storia italiana almeno dal 1861 ad oggi.
JuanManuelFangio
00martedì 13 luglio 2010 17:16
Re: Re: Re:
trixam, 06/07/2010 22.44:




Ma io sono faziosissimo, ma mi chiedo che cosa signica: "Mi sembra ovvio che i Tg non sono mai stati imparziali, ma una cosa è essere di parte in modo moderato, mettendo comunque al primo posto l'informazione, altra cosa è trasformare il momento informativo in lavaggio di cervello new age." Questa è una frase alla nanni moretti dei tempi d'oro.
Come si fa ad essere di parte in modo moderato?
Questa filosofia è il simbolo dell'italietta cattocomunista, che ha inventato la lottizzazione della verità che cambiava a seconda del tg e della rete rai di appartenenza.
Così come le lagne sulla povera gente socialmente sfortunata, che mi sembra a metà tra i manzonismo e la peggio cultura radical chic.
Quando c'era il fascismo e gli uomini colti e laureati facevano la fila per leccare il culo del duce, la povera gente ignorante, gente come mio nonno che era un bracciante comunista, lottavano ed organizzavano scioperi contro il regime, beccandosi la prigione per aver violato il codice rocco.
Mi sembra che un bagno di umiltà, non farebbe male, così come leggere un po' tolstoj e poi il più grande filosofo che la sinistra abbia mai avuto , Antonio gramsci, il quale scriveva: "più frequento i puri intellettuali e più mi rendo conto che sono puri asini. Vorrebbero fare la rivoluzione prendendo a bacchettate il popolo, mentre non si meriterebbero altro che essere presi a bacchettate". Così magari si comincerebbe anche a capire di più perchè Berlusconi vince le elezioni in italia, e l'unico commento che si sa dare è che è colpa del lavaggio del cervello, una tipica idiozia, in tipico stile berlusconiano.



Credo fermamente che le vittorie elettorali di Berlusconi siano determinate da un bombardamento mediatico perpetrato scientemente da anni, addirittura prima della sua discesa in campo. E per questo dovrei esser bollato di essere un catto-comunista? Oppure un "asino" gramsciano?
Questo paese non ha mai avuto un'opinione pubblica e in questo vuoto culturale si è inserita la televisione. La sua influenza è talmente importante che l'unica ed efficace opera di unificazione della lingua non l'ha fatta il Manzoni, bensì un programmino che andava in onda negli anni '60. Per dimostrare ciò non ho bisogno di Umberto Eco.
Ricordo una splendida riflessione di Montanelli sul servilismo dei giornalisti italiani e degli intellettuali in genere. Essendo l'Italia una nazione con gran parte della popolazione incolta, storicamente i giornali hanno fatto fatica ad affermarsi, e per mantenersi economicamente hanno dovuto sempre fare appello al mecenate di turno, dovendogli qualcosa in cambio.
Sono pronto a ragionare sulla natura e le cause del Berlusconismo, tu saresti capace a farlo? Di certo la strada non è quella di bollare "asino" e "catto-comunista" chi la pensa diversamente.
Giubo
00mercoledì 14 luglio 2010 06:51
l'autrice del servizio è una mia intervistata che sento spesso..
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