Gelmini - Nuovo Decreto legge per insegnare

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goisis
00sabato 18 settembre 2010 13:45
“Oggi iniziamo a progettare un nuovo tassello per il cambiamento del nostro sistema scolastico, un tassello fondamentale, perché riguarda la formazione iniziale dei futuri insegnanti. Prevediamo una selezione severa, doverosa per chi avrà in mano il futuro dell’Italia e sostituiamo alle vecchie SSIS un percorso più snello, di un anno, coprogettato da scuole e università, concentrato nel passaggio dal semplice sapere al saper insegnare”. Questo è il modo in cui il ministro Mariastella Gelmini commenta, nel sito del MIUR, la riforma riguardo le nuove regole per accedere all'insegnamento.

COSA E' CAMBIATO - Il nuovo Decreto si basa principalmente su quattro capisaldi: il tirocinio, la fine dell'accesso illimitato all'insegnamento (si deciderà il numero dei futuri docenti in base al bisogno effettivo delle scuole), l'inserimento immediato nelle scuole a fine precariato e, infine, all'insegnante sarà richiesto di avere una maggiore conoscenza dell'inglese e delle nuove tecnologie. Negli anni scorsi per insegnare nella scuola secondaria era necessario frequentare due anni di Scuola di Specializzazione, detta SSIS, alla quale si accedeva dopo la laurea magistrale, dalle SSIS poi si passava al Tirocinio formativo. Adesso per insegnare ad una scuola secondaria è necessario essere in possesso di una laurea magistrale e poi svolgere un anno di Tirocinio composto di 475 ore da assolvere in una scuola sotto la supervisione di un Tutor. Alla nuova laurea magistrale, che abiliterà all'insegnamento, si accederà dopo il superamento di un test. Questo servirà a garantire l'accesso di un numero programmato di aspiranti docenti che rispondano al reale fabbisogno di insegnanti nelle scuole
SAPER INSEGNARE - Anche quello dell'insegnante come tutti gli altri lavori non sarà più un semplice sapere, ma diventerà un "saper fare". I tirocini saranno supervisionati dagli Uffici Regionali Scolastici, a cui spetta il compito di controllare il lavoro dei tirocinanti nelle scuole che, in queste battute iniziali (prima della costituzione degli albi), saranno scelte dalle Università.
Anche i dottori di ricerca possono chiedere di fare il tirocinio, purché siano in possesso della formazione idonea.

IL FINE - La nuova riforma dell'insegnamento mira principalmente a formare i futuri professori su materie non tradizionali, fornendogli un'adeguata conoscenza della lingua inglese e delle nuove tecnologie. Questo permetterà di avere un corpo docente sempre più al passo con i tempi e più adeguato ad un mondo che è sempre più tecnologico. Con la formula del tirocinio formativo, la riforma mira anche ad un reale incontro tra scuole superiori e università, abbreviando anche il percorso per accedere all'insegnamento, che negli anni scorsi passava per la SSIS; infine, si vuole anche abolire il precariato eccessivo degli insegnanti.
PRECARI NON ABILITATI E DIPLOMATI - Coloro che sono precari privi di abilitazione o anche ex diplomati di istituti magistrali, che non hanno conseguito la laurea, possono ottenere comunque l'abilitazione purché sostengano e superino delle prove di accesso specifico che mirino a valutare la loro preparazione disciplinare.


Si tratta di una svolta epocale per l'insegnamento,finalmente le unità di lavoro verranno assunte in base al fabbisogno effettivo.
gran generale
00lunedì 20 settembre 2010 17:44
ottimo

magari un giorno il ministro Gelmini ci dirà anche perchè hanno distrutto la scuola italiana
sanimma
00lunedì 20 settembre 2010 19:26
mi sa che dovrò inventarmi un mestiere, visto che stanno disruggendo l'intero sistema lavorativo
grazie
goisis
00lunedì 20 settembre 2010 20:26
Anche chi è contrario a questo esecutivo deve ammettere che questa è una svolta epocale.Come detto pure nell'altro topic questa è una misura concreta per combattere il precariato visto che le unità di lavoro saranno assunte in base al reale fabbisogno e non a dismisura come si è fatto da 30 anni a questa parte
Astronascente86
00lunedì 20 settembre 2010 21:28
Questa, sarebbe una cosa buona.Speriamo!
goisis
00lunedì 20 settembre 2010 21:39
Certo.Astronascente leggi il mio intervento nell'altro topic!
gran generale
00lunedì 20 settembre 2010 23:49
Re:
goisis, 20/09/2010 20.26:

Anche chi è contrario a questo esecutivo deve ammettere che questa è una svolta epocale.Come detto pure nell'altro topic questa è una misura concreta per combattere il precariato visto che le unità di lavoro saranno assunte in base al reale fabbisogno e non a dismisura come si è fatto da 30 anni a questa parte



è un provvedimento dalle intenzioni (pare) buone
ma viene dopo che hanno massacrato un sistema scolastico (almeno per quanto riguarda la scuola primaria) che funzionava bene ed era tra i migliori d'Europa...
.pisicchio.
00martedì 21 settembre 2010 00:46
Re: Re:
gran generale, 20/09/2010 23.49:



è un provvedimento dalle intenzioni (pare) buone
ma viene dopo che hanno massacrato un sistema scolastico (almeno per quanto riguarda la scuola primaria) che funzionava bene ed era tra i migliori d'Europa...




Veramente? E dove l'hai letto?
giusperito
00martedì 21 settembre 2010 01:01
pare buona perché contingenta i posti?
Se queste sono le riforme che devono essere considerate epocali, allora è meglio espatriare.
Non si lega l'attività né al merito né alla produttività.. cioè fai un tirocinio sotto un controllo inesistente o al massimo clientelare e diventi insegnante.. poi per 30 anni continui a farlo in modo uguale..
questa riforma più che essere epocale è un remake delle leggi passate. La novità è che non si fingerà di assumere gente, speculando sulle aspettative dei precari..

il nostro sistema scolastico è da riformare in modo serio.. prendere il modello svedese sarebbe ottimo, ma anche la direzione inglese è interessante (Milton Friedman ne parlava 60 anni fa circa)
gran generale
00martedì 21 settembre 2010 11:40
goisis
00martedì 21 settembre 2010 13:51
Giusperito è chiaro che poi toccherà a chi deve fare le assunzioni scegliere il personale in modo serio.Non capisco perchè in questo paese tutti invocano la meritocrazia ma poi se si parla di numero chiuso tutti si lamentano
giusperito
00martedì 21 settembre 2010 16:42
il numero chiuso è in generale un male(modello di portman), quasi sempre è ingiusto ed inoltre impedisce la concorrenza tra i migliori.. detto ciò ovviamente non è questo il problema principale.. il dato rilevante è che si spaccia una riforma come epocale quando prevede quello che normalmente è sempre avvenuto.. la differenza è che prima si assumeva sulla base di bisogni diversi.. ciò che è cambiato con la gelmini è la quantità richiesta di insegnanti. In pratica con questo decreto nulla vieterebbe di porre il numero di insegnanti al di sopra delle reali necessità della scuola, inventandosi come in tutti questi anni necessità particolari.

le vere riforme sono quelle che riguardano il merito non solo all'atto dell'assunzione, ma anche durante la carriera.
goisis
00martedì 21 settembre 2010 20:48
Su questo ti sbagli perchè prima la laurea in scienze delle formazione non era abilitante ed inoltre alle graduatorie per l'insegnamento potevano accedere tutti.Dici che la professione a numero chiuso è ingiusta ma è inutile sfornare 500 professori quando poi il mercato ne ricerca solo 200.Per decenni è stato questo che ha intasato la scuola e la P.A. in generale,si è assunto molto più di quanto si poteva.
giusperito
00mercoledì 22 settembre 2010 00:46
ma il mercato SI DEVE REGOLARE DA SOLO. Non possiamo pensare di imporre un numero chiuso che discrimini le capacità.. un sistema iperburocratizzato dove il numero chiuso si presta a fare una selezione ingiusta e sterile. Non si tratta di sfornare titolati, ma di dare la possibilità alle capacità di affermarsi. Produci un posto fisso per 30 anni senza alcun rilievo per il merito.. e la chiamiamo riforma.
ogni volta che poni un vincolo all'ingresso del mercato, crei una situazione in cui difficilmente si affermerà il meglio e alla lunga crerai un sistema incapace di adattarsi alla modernità.

A me interessa l'assenza di un riferimento dico uno solo al merito..
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