Emergenza rifiuti: Il fuoco che smaschera il grande bluff del Cavaliere

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gran generale
00sabato 25 settembre 2010 11:37
di Roberto Saviano

"Perché gli abbiamo creduto a Berlusconi, e mo' come se ne uscirà?". "Lo sapevo che tornava la monnezza e che Berluscone non aveva risolto niente. Questa è la politica". Sono le prime due frasi che ascolto da una radio locale che lascia sfogare i napoletani, che qui chiamano il primo ministro rendendo al singolare il suo nome: Berluscone, che avevano considerato il risolutore dell'emergenza rifiuti.

Oggi tutto è tornato come prima, ad appena un anno dal decreto legge del 31 dicembre del 2009 che sanciva la fine dello stato di emergenza e del commissariamento straordinario.

In realtà da mesi stava lentamente tornando la spazzatura ovunque ma parlare di nuova emergenza rifiuti sembrava impossibile, era vietato come la peggiore delle bestemmie. Ma il centro di Napoli è tornato a puzzare come una discarica, la provincia di Caserta ha nuovamente le strade foderate di spazzatura, la popolazione è tornata a ribellarsi per l'apertura di nuove discariche, terrorizzata che queste raccolgano non solo i rifiuti leciti ma anche quelli illeciti, come sempre accaduto nelle discariche campane.

Non si era risolto nulla. Solo tamponato. Il più delle volte nascosto. In certi territori lontani dai riflettori, lontani dall'attenzione dei media, la spazzatura non è mai scomparsa dalle strade. Ora il grande bluff si è compiuto e mostra la sua essenza. Ed a pagarne il prezzo, come era prevedibile, è il territorio, la salute delle persone, l'immagine di Napoli nuovamente carica di spazzatura. Chi diffama Napoli, verrebbe da chiedere al primo ministro? Le foto, chi racconta lo scempio? O le strade sommerse di rifiuti? La città torna a sopportare la monnezza con i fazzoletti sui nasi quando l'odore è troppo acre perché il caldo fa marcire i sacchetti. I mercati rionali costruiscono le proprie bancarelle sulla spazzatura non raccolta del giorno prima, e le persone fanno la spesa camminando tra rifiuti. Per lo più le persone ormai fanno finta di niente. Sperano solo che le montagne non arrivino ai primi piani come successo l'ultima volta.

L'alba sul nascente governo Berlusconi si era levata liberando Napoli e la Campania dalle tonnellate di spazzatura; ora il tramonto cala su un governo meno coeso e che molti vedrebbero allo sbando, dietro le piramidi di spazzatura che tornano, identiche. L'emergenza rifiuti si fondava su un problema che sembrava insormontabile. Le discariche campane erano satolle e la magistratura, valutandole illegali, le chiudeva impedendo ulteriori conferimenti. Non c'era più spazio per i rifiuti, e le strade divenivano nuove discariche, che non avevano bisogno di approvazione e che non si poteva per decreto chiudere o riaprire. Le strade, tutte, dai quartieri più popolari del centro storico e delle periferie, a quelli collinari, costituivano le naturali valvole di sfogo. Si bruciava in campagna spazzatura per ridurla in cenere, cenere meno voluminosa e più comoda da smaltire, e così facendo si è avvelenata la terra. L'intervento del governo ha reso territorio militare le discariche: alla magistratura quindi è stato impedito di chiuderle e ai cittadini di avvicinarsi per controllare cosa accadesse a pochi metri dalle loro case. Questo provvedimento, accettato come un male inevitabile, doveva servire a dare ossigeno alle amministrazioni per costruire alternative che però non sono mai partite.

La raccolta differenziata è la vera vergogna della Campania e di Napoli. Non si riesce ad organizzarla al meglio nemmeno nei piccoli centri. Si pensi ai tanti comuni dell'Avellinese e del Beneventano che hanno le campagne invase dalla spazzatura, ma sono troppo periferici per fare notizia. Ad oggi Napoli ha solo poche aree in cui viene svolta la raccolta porta a porta, l'unica davvero efficace perché implica un controllo dal basso del cittadino sul cittadino. Raccolta che per legge avrebbe dovuto raggiungere già il 40% dei rifiuti conferiti mettendo in moto un circolo virtuoso che la città aspetta ormai che arrivi dal cielo, come fosse un miracolo. La stessa Asìa, in un volantino da poco distribuito nell'unico quartiere dove la differenziata porta a porta è attiva da due anni - i Colli Aminei - , si è detta preoccupata perché il quantitativo di rifiuti indifferenziati negli ultimi mesi è aumentato, come se quel quartiere che doveva essere la testa d'ariete, la punta di diamante di un'area devastata, si fosse reso conto che i suoi sforzi e il suo virtuosismo valgono quanto una goccia in un mare di disservizi. E a quel punto a che serve differenziare.

Meglio buttare tutto nella solita montagna di monnezza. Si sa che i termovalorizzatori non sono mai realmente partiti. Non quello di Napoli, non quello di Salerno, non quello di Santa Maria la Fossa e quello di Acerra è partito solo in parte. Anche su questo piano quindi le cose non sono andate come il governo aveva promesso e il risultato è stato il totale fallimento di un processo che non poteva contare solo sul senso civico dei cittadini. Avevano promesso di non aprire più discariche ed invece ne stanno aprendo un'altra nel parco del Vesuvio, in un'area di interesse naturalistico rarissima. L'emergenza rifiuti è stata manna per la politica campana ed è stata utilizzata per costruire un meccanismo di consulenze e appalti emergenziali. Se hai intere provincie sommerse, devi necessariamente stanziare danaro straordinario. E quindi consulenti e imprese sui quali non può esserci controllo serrato.

L'equilibrio su cui si regge il ciclo dei rifiuti in Campania è estremamente fragile. Per mandare in tilt una macchina che è tutt'altro che oleata, basta bloccare il flusso di danaro che arriva nelle casse delle provincie e dei comuni. Basta far finire i soldi in un groviglio di appalti e subappalti. A Napoli l'Asìa, l'azienda che fornisce i servizi di igiene ambientale alla città, ha circa 3000 dipendenti e affida parte dei sevizi a Enerambiente, società veneta dedicata ai servizi ecologico-ambientali e alla gestione integrata dei rifiuti, che di dipendenti ne ha 470. A sua volta Enerambiente attinge per la gestione dei rifiuti alla cooperativa Davideco che ha 120 dipendenti e agli interinali che forniscono almeno altri 150 dipendenti. In questa catena infinita di appalti e subappalti lievitano i costi e le clientele e quest'anno trascorso dal decreto di fine emergenza non è servito a mettere in moto il circolo virtuoso di cui la città aveva bisogno, ma a oliare nuovamente la macchina dello spreco e del ricatto.

Dopo l'inchiesta che ha visto Nicola Cosentino accusato dall'Antimafia di Napoli di essere stato un riferimento politico della camorra attraverso il settore rifiuti, in queste ore, sembrerebbe realizzarsi di nuovo ciò di cui si è scritto: la centralità della monnezza in Campania che arriverebbe persino, attraverso Nicola Cosentino, a configurarsi come una pistola puntata alla tempia del governo. Ovvero, come tramite di ogni rapporto tra Berlusconi e il politico casalese ci sarebbe la gestione del ciclo dei rifiuti. Nel dibattito politico di questi ultimi mesi si è fatto riferimento a come Cosentino, leader indiscusso del Pdl in Campania, avesse dalla sua molti sindaci, i consorzi, la vicinanza di imprenditori e quindi potesse formalmente, se solo lo decidesse, bloccare il meccanismo di raccolta rifiuti. Il voto alla Camera, se si crede all'ipotesi di un Cosentino imperatore nel settore dei rifiuti, con il no all'utilizzo delle intercettazioni sembrerebbe essere un dono fattogli per cercare di riportare la nuova emergenza a una "normalità" di gestione consolidata. Ma questo può saperlo solo Cosentino stesso.

Quanto ai bassoliniani, che nel settore rifiuti hanno fatto incetta di voti e clientele, certamente non risulteranno in questa fase concilianti verso la situazione e anche dal loro versante ci sarà ostruzionismo e voglia di tornare ad avere prebende e potere attraverso la crisi. O si tratta con loro o tutto si ferma. Serve ricordare che l'emergenza rifiuti in Campania è costata 780 milioni di euro l'anno. Questa è la cifra quantificata dalla Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti nella scorsa legislatura che, moltiplicata per tre lustri (tanto è durata la crisi), equivale a un paio di leggi finanziarie. In tutto questo la camorra naturalmente continua il suo guadagno che cresce ad ogni passaggio. Nei camion che serviranno alla nuova emergenza, nel silenzio caduto sul ciclo rifiuti perché i roghi nelle campagne continuano a gestirli i clan, bruciando rifiuti, sino al business dei terreni dove chissà per quanti decenni verranno depositate le ecoballe ormai mummificate il cui fitto viene pagato direttamente nelle loro mani.

Non mi stancherò mai di dirlo: se i rifiuti illegali gestiti dai clan fossero accorpati, diverrebbero una montagna di 15.600 metri di altezza, con una base di tre ettari, quasi il doppio dell'Everest, alto 8850 metri, quindi questo business ha ancora una lunga vita. Da Napoli parte un nuovo corso, quello che dimostra che per quanto si possa cercare di non mostrare, di negare, di nascondersi dietro proclami, la realtà che abbiamo sotto gli occhi questa volta è talmente schiacciante che nessuna forma di delegittimazione può renderla meno evidente. La spazzatura tornata nelle strade di Napoli sigla definitivamente il fallimento di un progetto, di un percorso, di una politica. Speriamo che queste verità, in grado di svelare definitivamente le tante menzogne spacciate come successi, possano innescare un percorso di cambiamento che se partisse dal Sud potrebbe davvero mutare il destino del paese.
Etrusco
00sabato 25 settembre 2010 12:39
Re:
gran generale, 25/09/2010 11.37:

di Roberto Saviano

"Perché gli abbiamo creduto a Berlusconi, e mo' come se ne uscirà?". "Lo sapevo che tornava la monnezza e che Berluscone non aveva risolto niente....". ...
...se i rifiuti illegali gestiti dai clan fossero accorpati, diverrebbero una montagna di 15.600 metri di altezza, con una base di tre ettari, quasi il doppio dell'Everest, alto 8850 metri, quindi questo business ha ancora una lunga vita. Da Napoli parte un nuovo corso, quello che dimostra che per quanto si possa cercare di non mostrare, di negare, di nascondersi dietro proclami, la realtà che abbiamo sotto gli occhi questa volta è talmente schiacciante che nessuna forma di delegittimazione può renderla meno evidente. La spazzatura tornata nelle strade di Napoli sigla definitivamente il fallimento di un progetto, di un percorso, di una politica. Speriamo che queste verità, in grado di svelare definitivamente le tante menzogne spacciate come successi, possano innescare un percorso di cambiamento
che se partisse dal Sud potrebbe davvero mutare il destino del paese.



Lo spero di cuore! [SM=x43807]


.pisicchio.
00sabato 25 settembre 2010 12:44
Ma Saviano non dice nulla sui napoletani, queste povere vittime?

Noi napoletani la monnezza la meritiamo tutta. Potevamo eleggere De Luca, che a Salerno ha raggiunto una percentuale record nella raccolta differenziata. Invece no...noi preferiamo le clientele bassoliniane o i favori dei politici come Cosentino.

Perchè Bassolino e, oggi, Cosentino, sono così potenti? Chi li vota se non i campani? Chi chiede loro i favori sui quali fondano il proprio potere?

Berlusconi non può venire ogni settimana a levarci i sacchetti dalle strade (e lo scuorno dalla nostra faccia).

Al nord, dove governano i beceri leghisti, gli inceneritori ci sono, funzionano e nessuno protesta.

I militari andrebbero messi non solo davanti alle discariche e agli inceneritori, ma anche per le strade, armati di bombe a mano per distruggere intere città e quartieri (partendo, magari, proprio da Casal di Principe). La gente che protesta si pone contro lo stato, a favore di un altro stato che ha favorito il deposito dei rifiuti tossici di cui parla Saviano.

Finiamola di piangerci addosso e iniziamo a vergognarci seriamente.


Scusate lo sfogo ma davvero non riesco più a tollerare un certo vittimismo...
sissy forte
00sabato 25 settembre 2010 12:48
Chiunque avesse un minimo di capacità di discernimento sapeva che era solo questione di tempo.
sissy forte
00sabato 25 settembre 2010 13:00
Re:
.pisicchio., 25/09/2010 12.44:

Ma Saviano non dice nulla sui napoletani, queste povere vittime?

Noi napoletani la monnezza la meritiamo tutta. Potevamo eleggere De Luca, che a Salerno ha raggiunto una percentuale record nella raccolta differenziata. Invece no...noi preferiamo le clientele bassoliniane o i favori dei politici come Cosentino.

Perchè Bassolino e, oggi, Cosentino, sono così potenti? Chi li vota se non i campani? Chi chiede loro i favori sui quali fondano il proprio potere?

Berlusconi non può venire ogni settimana a levarci i sacchetti dalle strade (e lo scuorno dalla nostra faccia).

Al nord, dove governano i beceri leghisti, gli inceneritori ci sono, funzionano e nessuno protesta.

I militari andrebbero messi non solo davanti alle discariche e agli inceneritori, ma anche per le strade, armati di bombe a mano per distruggere intere città e quartieri (partendo, magari, proprio da Casal di Principe). La gente che protesta si pone contro lo stato, a favore di un altro stato che ha favorito il deposito dei rifiuti tossici di cui parla Saviano.

Finiamola di piangerci addosso e iniziamo a vergognarci seriamente.


Scusate lo sfogo ma davvero non riesco più a tollerare un certo vittimismo...




Al di là dell'affermazione su Berlusconi e i beceri leghisti del nord, sono stanca di sentire questi discorsi alla "ognuno si tiene il re che merita". Io non ho niente di cui vergognarmi, nè mi merito l'immondizia per le strade, e come me moltissimi altri. Sono stanca di sentirmi ostaggio di disonestà e idiozia e una cittadina di serie b...quindi no, non mi rassegno a "ognuno ha quel che si merita", perchè io non mi merito stò schifo solo per essere nata in questo immondezzaio di paese.
Quindi mi concedo ancora il lusso di fare la vittima.
Giubo
00sabato 25 settembre 2010 13:09
io ora vorrei proprio dirne quattro alla Sophia Loren dei poveri di quello spot di due anni fa..
.pisicchio.
00sabato 25 settembre 2010 14:43
Re: Re:
sissy forte, 25/09/2010 13.00:




Al di là dell'affermazione su Berlusconi e i beceri leghisti del nord, sono stanca di sentire questi discorsi alla "ognuno si tiene il re che merita". Io non ho niente di cui vergognarmi, nè mi merito l'immondizia per le strade, e come me moltissimi altri. Sono stanca di sentirmi ostaggio di disonestà e idiozia e una cittadina di serie b...quindi no, non mi rassegno a "ognuno ha quel che si merita", perchè io non mi merito stò schifo solo per essere nata in questo immondezzaio di paese.
Quindi mi concedo ancora il lusso di fare la vittima.




Guarda... che anche io pago tutte le tasse e non credo di meritare tutto questo. Ho usato la prima plurale perchè, da napoletano orgoglioso, non mi sembrava giusto autoescludermi. Questo anche se non vivo più a Napoli da un bel pò.

Resta il fatto che il vittimismo non serve a nulla.

La monnezza c'è perche':

1) l'unico inceneritore esistente in Campania non funziona (colpa ANCHE di Berlusconi se non ce ne sono altri);
2) i camion diretti alle discariche sono stati sabotati. Vogliamo parlarne? vogliamo dire una volta per tutte che li ha bruciati la camorra? oppure vogliamo continuare a fare gli struzzi? non serve a nulla citare Peppino Impastato e Falcone se poi non riusciamo a tirare fuori il fiato per dire che le proteste (soprattutto gli atti di violenza e sabotaggio) sono sostanzialmente organizzate dalla camorra. E' colpa di Berlusconi se c'è la camorra che brucia i camion? Io credo di no. Spero si intervenga di nuovo con i militari. Io sono un cittadino onesto e non ho paura dello Stato. I militari sono bene accetti. La camorra no.

Spero di aver aggiunto chiarezza.
Paperino!
00sabato 25 settembre 2010 15:33
Re: Re: Re:
.pisicchio., 25/09/2010 14.43:




Guarda... che anche io pago tutte le tasse e non credo di meritare tutto questo. Ho usato la prima plurale perchè, da napoletano orgoglioso, non mi sembrava giusto autoescludermi. Questo anche se non vivo più a Napoli da un bel pò.

Resta il fatto che il vittimismo non serve a nulla.

La monnezza c'è perche':

1) l'unico inceneritore esistente in Campania non funziona (colpa ANCHE di Berlusconi se non ce ne sono altri);
2) i camion diretti alle discariche sono stati sabotati. Vogliamo parlarne? vogliamo dire una volta per tutte che li ha bruciati la camorra? oppure vogliamo continuare a fare gli struzzi? non serve a nulla citare Peppino Impastato e Falcone se poi non riusciamo a tirare fuori il fiato per dire che le proteste (soprattutto gli atti di violenza e sabotaggio) sono sostanzialmente organizzate dalla camorra. E' colpa di Berlusconi se c'è la camorra che brucia i camion? Io credo di no. Spero si intervenga di nuovo con i militari. Io sono un cittadino onesto e non ho paura dello Stato. I militari sono bene accetti. La camorra no.

Spero di aver aggiunto chiarezza.




Purtroppo fai una distinzione tra Stato e Camorra (i buoni e i cattivi) che è da struzzi.
Le proteste non sono organizzate dalla camorra, ma da comitati di gente perbene.
La camorra può intrufolarsi per suoi interessi e compiere atti di violenze, ma i presidi che si son formati davanti la strada che conduce a Terzigno non son composti da camorristi, ma da ragazzi e famiglie che si son passate parola per facebook e altri mezzi.
Poi la camorra mette lo zampino in tutto, a cominciare dallo Stato.

Al Nord gli inceneritori funzionano benissimo perché non vengono aperti in zone fino a quel momento dichiarate PARCHI NAZIONALI, con grandissima densità di popolazione. E, SOPRATTUTTO, al Nord negli inceneritori i RAPPRESENTANTI DELLO STATO non fanno affari d'oro con la camorra e non consentono che l'inceneritore sia utilizzato per lo sversamento di rifiuti di ogni tipo e dubbia natura, condannando la popolazione locale al più alto tasso di tumori del MONDO.

La gente che protesta, lo fa per paure sacrosante. Che poi la camorra intorbidi tutto, non giustifica una lettura così superficiale e sbrigativa di quanto sta accadendo in queste ore.
Non ci stanno i buoni e i cattivi, la situazione è molto più torbida e bisogna conoscerla prima di sparare a zero i soliti luoghi comuni sul "napoletano". [SM=x43803]
.pisicchio.
00sabato 25 settembre 2010 15:53
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 25/09/2010 15.33:




Purtroppo fai una distinzione tra Stato e Camorra (i buoni e i cattivi) che è da struzzi.
Le proteste non sono organizzate dalla camorra, ma da comitati di gente perbene.
La camorra può intrufolarsi per suoi interessi e compiere atti di violenze, ma i presidi che si son formati davanti la strada che conduce a Terzigno non son composti da camorristi, ma da ragazzi e famiglie che si son passate parola per facebook e altri mezzi.
Poi la camorra mette lo zampino in tutto, a cominciare dallo Stato.

Al Nord gli inceneritori funzionano benissimo perché non vengono aperti in zone fino a quel momento dichiarate PARCHI NAZIONALI, con grandissima densità di popolazione. E, SOPRATTUTTO, al Nord negli inceneritori i RAPPRESENTANTI DELLO STATO non fanno affari d'oro con la camorra e non consentono che l'inceneritore sia utilizzato per lo sversamento di rifiuti di ogni tipo e dubbia natura, condannando la popolazione locale al più alto tasso di tumori del MONDO.

La gente che protesta, lo fa per paure sacrosante. Che poi la camorra intorbidi tutto, non giustifica una lettura così superficiale e sbrigativa di quanto sta accadendo in queste ore.
Non ci stanno i buoni e i cattivi, la situazione è molto più torbida e bisogna conoscerla prima di sparare a zero i soliti luoghi comuni sul "napoletano". [SM=x43803]




Paperino mi spiace ma sei tu superficiale a presumere che io non conosca bene la situazione.

Ci sei mai stato sul Parco Nazionale del Vesuvio? Io si.... decine di volte. Ci sono cresciuto. La legge vigente mi vieta di portarvi il cane a pisciare ma ti assicuro che di monnezza ce n'è già da vendere. Per non parlare degli abusi edilizi contro i quali nessuno ha mai protestato. Il Vesuvio è una straordinaria risorsa ma viene gestito come una latrina, da sempre.

Quella zona è stata già in passato utilizzata come discarica (l'ho vista io negli anni 90, a cielo aperto...). Ad ogni modo anche io preferirei che si facessero gli inceneritori, magari in zone meno delicate di quella, che potrebbe invece essere valorizzate per il turismo.

Ho parlato nello specifico dei sabotaggi, affermando che sono stati guidati dalla camorra. Te lo ribadisco come ti ribadisco che chi incendia un camion è un delinquente. Punto. Questo distinguo va fatto altrimenti anche il codice penale diventa qualcosa di grigio e indefinito.

Mi spiace ma non nutro alcuna fiducia nei protestanti. Che tu ricordi, ci sono mai state proteste contro le discariche abusive della camorra, quelle disseminate nella zona a nord di Napoli, quelle che davvero contribuiscono ad aumentare il numero dei malati di cancro? Io non ho mai sentito parlare di una protesta contro le discariche abusive delle camorra. Credo che questo la dica lunga sull'innato e improvviso senso civico di certa gente.

Continuo a stare dalla parte dei militari (che sono rappresentanti dello stato, e non della camorra). Speriamo che tornino e plachino le proteste.

Quanto agli altri rappresentanti dello stato di cui tu giustamente lamenti la mancanza di onestà... mi spiace, ma li abbiamo votati noi. Ergo ce li meritiamo. Cosentino sarà anche il diavolo in persona ma i suoi voti vengono da noi campani.

.pisicchio.
00sabato 25 settembre 2010 16:02
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 25/09/2010 15.33:




Purtroppo fai una distinzione tra Stato e Camorra (i buoni e i cattivi) che è da struzzi.
Le proteste non sono organizzate dalla camorra, ma da comitati di gente perbene.
La camorra può intrufolarsi per suoi interessi e compiere atti di violenze, ma i presidi che si son formati davanti la strada che conduce a Terzigno non son composti da camorristi, ma da ragazzi e famiglie che si son passate parola per facebook e altri mezzi.
Poi la camorra mette lo zampino in tutto, a cominciare dallo Stato.

Al Nord gli inceneritori funzionano benissimo perché non vengono aperti in zone fino a quel momento dichiarate PARCHI NAZIONALI, con grandissima densità di popolazione. E, SOPRATTUTTO, al Nord negli inceneritori i RAPPRESENTANTI DELLO STATO non fanno affari d'oro con la camorra e non consentono che l'inceneritore sia utilizzato per lo sversamento di rifiuti di ogni tipo e dubbia natura, condannando la popolazione locale al più alto tasso di tumori del MONDO.

La gente che protesta, lo fa per paure sacrosante. Che poi la camorra intorbidi tutto, non giustifica una lettura così superficiale e sbrigativa di quanto sta accadendo in queste ore.
Non ci stanno i buoni e i cattivi, la situazione è molto più torbida e bisogna conoscerla prima di sparare a zero i soliti luoghi comuni sul "napoletano". [SM=x43803]




Ti sbagli. Uno dei maggiori inceneritori di Milano si trova nei pressi dell'Istituto San Raffaele, in una zona ad alta densità di popolazione e a pochi kilometri dal centro.

Potrei farti tanti altri esempi relativi alla città di Bologna o Roma.

Bisogna spiegare alla gente che i rifiuti, anche con la raccolta differenziata, devono essere smaltiti. Ergo ci vogliono gli inceneritori che, se usati correttamente, non sono dannosi alla popolazione.
Paperino!
00sabato 25 settembre 2010 16:46
Re: Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 25/09/2010 16.02:




Ti sbagli. Uno dei maggiori inceneritori di Milano si trova nei pressi dell'Istituto San Raffaele, in una zona ad alta densità di popolazione e a pochi kilometri dal centro.

Potrei farti tanti altri esempi relativi alla città di Bologna o Roma.

Bisogna spiegare alla gente che i rifiuti, anche con la raccolta differenziata, devono essere smaltiti. Ergo ci vogliono gli inceneritori che, se usati correttamente, non sono dannosi alla popolazione.





Ecco. [SM=x43668] (e qui casca l'asino......)
Anche il Sarno, se fosse stato usato corerrettamente, non avrebbe reso Scafati il fazzoletto di terra con più alta densità di tumori del Pianeta.
Di quel che hai detto nulla era in discussione, nulla mi sembra rispondere al mio pensiero, a parte il tuo mantenerti acriticamente fermo nella generalizzazione sui manifestanti.
La differenza di vedute resta lì.
I manifestanti non sono il male, c'è tanta gente che non ha alcun interesse camorristico e ci sarei dovuto essere anche io (per 10 minuti ci sono perfino stato).

Ah, per me la camorra non è quella che manifesta in Piazza, ma è quella che - riuscita ad infiltrarsi nello STATO - adesso opera da lì e violenta il nostro territorio non rispettando le più elementari regole. (In primis, il diritto alla SALUTE PUBBLICA).
La violenza non è solo quella dei camorristi infiltrati tra i manifestanti, è anche (e purtroppo, ben peggiore negli esiti) quella dei camorristi infiltrati nello "Stato".

Cosentino su tutti.
sanimma
00sabato 25 settembre 2010 22:17
io non voto per la destra e mai voterò per loro
ma gli altri li votano e come
il problema almeno nella mia zona è questo
se io faccio la differenziata e poi va tutto indistintamente nella stessa discarica e non diviso è normale che avremo nuovamente il problema spazzatura....
Paperino!
00domenica 26 settembre 2010 01:50
Una manifestante aveva uno striscione che mi ha fatto ridere mezza giornata:
"Silvio, il miracolo della munnezza,
è stato una munnezza di miracolo
"


[SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612] [SM=x43612]
.pisicchio.
00domenica 26 settembre 2010 11:11
Re:
sanimma, 25/09/2010 22.17:

io non voto per la destra e mai voterò per loro
ma gli altri li votano e come
il problema almeno nella mia zona è questo
se io faccio la differenziata e poi va tutto indistintamente nella stessa discarica e non diviso è normale che avremo nuovamente il problema spazzatura....




La raccolta differenziata non basta. Resta comunque una quota considerevole di rifiuti indifferenziati che vanno smaltiti con gli inceneritori.

Ok...non hai votato destra...

Hai votato Bassolino? E' stato Commissario all'emergenza rifiuti...

Hai votato Pecoraro Scanio? I Verdi si sono sempre opposti alla costruzione degli inceneritori...

°Paranoid Android°
00domenica 26 settembre 2010 11:36
Pie, secondo me le osservazioni di Pisicchio si riferiscono aL problema "originario", da cui poi credo discendano anche gli altri: la connivenza con la camorra, che è, più o meno consciamente, radicata nel napoletano medio...e così quando si tratta di manifestare contro lo Stato tutti Masaniello, contro la camorra invece?
Perchè i manifestanti che bloccano i tir di rifiuti spariscono davanti ad altri tir???
sanimma
00domenica 26 settembre 2010 15:14
non ho votato nessuno dei due
io personalmente sono favorevole agli inceneritori, ma non è colpa mia se quello di acerra non funziona bene
e non sottovalutiamo la raccolta differenziata perchè se fosse fatta con diligenza la gente non si lamenterebbe di avere anche due discariche ( vedi terzigno)
se la raccolta differenziata fosse veramente tale ci sarebbe poca roba da smaltire negli inceneritori
grazie a tutto il vetro la plastica e la carta da smaltire ci sarebbero anche nuovi posti di lavoro
forse nessuno ha considerato che a napoli tutte le aziende della nettezza urbana sono in stretta connessione con la camorra...???
°Paranoid Android°
00domenica 26 settembre 2010 15:44
Re:
sanimma, 26/09/2010 15.14:

non ho votato nessuno dei due
io personalmente sono favorevole agli inceneritori, ma non è colpa mia se quello di acerra non funziona bene
e non sottovalutiamo la raccolta differenziata perchè se fosse fatta con diligenza la gente non si lamenterebbe di avere anche due discariche ( vedi terzigno)
se la raccolta differenziata fosse veramente tale ci sarebbe poca roba da smaltire negli inceneritori
grazie a tutto il vetro la plastica e la carta da smaltire ci sarebbero anche nuovi posti di lavoro
forse nessuno ha considerato che a napoli tutte le aziende della nettezza urbana sono in stretta connessione con la camorra...???




permettimi, ma che raccolta differenziata se in alcune zone di Napoli (vedi centro storico) c'è ancora gente che butta la munnezza giù dai balconi (che ci sia o meno un cassonetto da centrare, e in busta o meno!), che lascia le buste FUORI dai cassonetti, pure quando sono semivuoti, che deposita tranquillamente in strada tv, divani e quant'altro????
qui c'entra anche la cultura civica delle persone....
giusperito
00domenica 26 settembre 2010 16:16
credo che il motivo per cui si votino certe persone e non ci si opponga ad altri tir sia sostanzialmente lo stesso...
Posso comprendere il vittimismo, ma non accettarlo. Diciamo che tutti ci sentiamo paladini della correttezza e che pensiamo di non meritare di essere sommersi dalla monnezza. Diciamo anche che abbiamo ragione ed accettiamo che siamo minoranza. Se la democrazia è la volontà della maggioranza, allora dobbiamo capire che questo è ciò che ci meritiamo.
Purtroppo pisicchio non condivido la tua foga statalista. Lo stesso Bassolino e Cosentino sono lo Stato. Il commissario ai rifiuti è un dipendente statale (pensa a Pansa che lo è due volte di più). Non scinderei la questione. Tuttavia il vero problema è che il vittimismo spesso si lega alla rassegnazione e a quell'idea che "una noce dentro un sacco non fa rumore". Se valuti il successo delle le tesi di Gore sulla base del consenso hai dei risultati opposti a quelli derivanti dall'applicazione di quelle idee. Il punto non è la cattiva fede, ma il senso di impotenza che ben presto elimina l'incentivo al comportamento virtuoso. So che se andassimo tutti in bici l'inquinamento sarebbe minore, ma dato che nessuno va in bici il mio comportamento individuale non cambierebbe nulla ERGO lascio stare e prendo l'auto
.pisicchio.
00domenica 26 settembre 2010 17:48
Re:
giusperito, 26/09/2010 16.16:

credo che il motivo per cui si votino certe persone e non ci si opponga ad altri tir sia sostanzialmente lo stesso...
Posso comprendere il vittimismo, ma non accettarlo. Diciamo che tutti ci sentiamo paladini della correttezza e che pensiamo di non meritare di essere sommersi dalla monnezza. Diciamo anche che abbiamo ragione ed accettiamo che siamo minoranza. Se la democrazia è la volontà della maggioranza, allora dobbiamo capire che questo è ciò che ci meritiamo.
Purtroppo pisicchio non condivido la tua foga statalista. Lo stesso Bassolino e Cosentino sono lo Stato. Il commissario ai rifiuti è un dipendente statale (pensa a Pansa che lo è due volte di più). Non scinderei la questione. Tuttavia il vero problema è che il vittimismo spesso si lega alla rassegnazione e a quell'idea che "una noce dentro un sacco non fa rumore". Se valuti il successo delle le tesi di Gore sulla base del consenso hai dei risultati opposti a quelli derivanti dall'applicazione di quelle idee. Il punto non è la cattiva fede, ma il senso di impotenza che ben presto elimina l'incentivo al comportamento virtuoso. So che se andassimo tutti in bici l'inquinamento sarebbe minore, ma dato che nessuno va in bici il mio comportamento individuale non cambierebbe nulla ERGO lascio stare e prendo l'auto





Sono pienamente d'accordo con te. Bassolino e Cosentino sono lo Stato. Lo Stato che abbiamo scelto con il nostro voto e che pertanto meritiamo.


Paperino!
00domenica 26 settembre 2010 19:28
Re:
°Paranoid Android°, 26/09/2010 11.36:

Pie, secondo me le osservazioni di Pisicchio si riferiscono aL problema "originario", da cui poi credo discendano anche gli altri: la connivenza con la camorra, che è, più o meno consciamente, radicata nel napoletano medio...e così quando si tratta di manifestare contro lo Stato tutti Masaniello, contro la camorra invece?
Perchè i manifestanti che bloccano i tir di rifiuti spariscono davanti ad altri tir???




Vabbé Teresa, ma io nemmeno condivido che si possa pretendere dalle persone che risolvano o combattano in prima persona un'organizzazione ramificata, forte e spietata come la Camorra.
Io organizzo una fiaccolata sotto il palazzo Gionta, mi seguono pure 30 persone, ok. Quando un mese dopo mi ammazzano sotto casa posso sentirmi meno responsabile del degrado di Napoli?
Bisogna essere martiri per non essere corresponsabili?
Perché ssi pretende dai singoli cittadini che affrontino la Camorra?

Il problema è di mentalità e ti do ragione, basta vedere quante persone detestano Saviano...solo perché oramai la mentalità camorrista del "stammc zitt e facimmc e fatt nuost" è radicatissima e concepita da molti come giusta. Su questo ti do ragione e quelle persone sono effettivamente un cancro, molto più degli stessi criminali.
Ma dire che bisogna fare le manifestazioni sotto casa dei camorristi o che bisogna venire a sapere del tir di rifiuti tossici della camorra per intercettarlo e bloccarlo...pretendere questo dalla gente comune, mi pare davvero troppo... [SM=x43606]
Massimo Volume
00domenica 26 settembre 2010 20:07
Sto visionando su internet dei video di coloro che si oppongono alle discariche di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e zone Vesuviane.
Innanzitutto, la protesta, da quanto vedo e dalle notizie che ho raccolto da persone fisicamente presenti in loco, è stata quasi totalmente pacifica e, dato importante, l'età media dei manifestanti è stata (ed è tutt'ora) alta -dico che è un dato importante perché smuovere padri e madri in una protesta di questo tipo implica un pericolo sentito come grave.
Purtroppo l'atteggiamento delle forze dell'ordine è stato spropositato e le cariche sono un uso della forze intollerabile.
Le zone che sono adibite a discarica, inoltre, sono state rese dallo Stato zona militare, soggette ad una disciplina penale aggravata -è stata addirittura sollevata la questione di costituzionalità in relazione a questo, e appena apprendo nuove in merito le posto-.
Per quanto riguarda quello che si diceva su, sul perché ci si ribella allo 'Stato' (rectius: a decisioni arbitrarie e antidemocratiche prese dallo Stato) e non alla camorra, mi rifaccio alle risposte date sopra.
Alla camorra le persone civili possono ribellarsi unicamente con l'arma a loro disposizione: la sensibilizzazione e, latu sensu, l'intelletto.
Il camorrista è un animale e agisce sul piano ferino, è stupido pensare di potersi confrontare in questo modo con i camorristi.
A fortiori è ancora più grave quando lo Stato, attraverso la sua forza, fa valere delle logiche non così dissimili da quelle della camorra.
Infine, sapevamo benissimo (o facevamo finta di non saperlo) due o tre anni fa, che prima o poi l'emergenza -o il riacutizzarsi dell'emergenza- sarebbe riscoppiata.
Per risolvere il problema è necessario una politica di raccolta differenziata massiva e di sensibilizzazione al problema ambientale nella sua accezione più generale, ma in primis quello della munnezza.


Ps: quante volte vediamo gentaglia che getta carte per strada, spazzatura dai piani superiori (aneddoto: una stronza stava per colpirmi in testa con un sacchetto sotto casa della mia ragazza), non fa la differenziata e non ha la minima cura del bene pubblico etc: significa che meritiamo la monnezza? No, significa che gli enti pubblici dovrebbero porsi il problema che, a monte, dovrebbe cominciare una capillare diffusione di messaggi e modelli culturali diversi, positivi, virtuosi.




giusperito
00domenica 26 settembre 2010 22:02
e tu pensi davvero che quella signora la sensibilizzi? o pensi davvero di riuscire a sensibilizzare gli eredi? Personalmente vivo i quartieri spagnoli e ponticelli (i primi direttamente, i secondi attraverso l'esperienza lavorativa di mia madre) e mi sono convinto che lì non c'è possibilità attraverso la sensibilizzazione.
Mi piacque il discorso del procuratore di reggio sulla necessità di spiegare la CONVENIENZA di certi comportamenti.
giusperito
00domenica 26 settembre 2010 22:05
Sono d'accordo con paperino che non si possa pretendere dal singolo o da piccoli gruppi di fare la lotta alla camorra, ma se ti sversano rifiuti tossici sotto casa e non dici nulla diventi poco credibile quando si tratta di aprire una discarica. I termovalorizzatori saranno anche un'incognita, ma le scorie radiottive o tossiche nelle campagne sono una sicurezza..
kusovme
00domenica 26 settembre 2010 23:54
2 problemi
Con il cappio al collo, e le mani legate. Non solo gli operai della Davideco che pochi giorni fa erano saliti sul tetto agitando nodi scorsoi e manette mentre i loro colleghi si sdraiavano per strada a bloccare l’uscita dei compattatori. C’è una città intera che comincia a intravedere il ritorno dell’emergenza, o la fine dell’illusione. I sacchetti neri che fanno da spartiacque a via Medina sono cartoline da un passato troppo prossimo per essere già dimenticato. Proprio come i viaggi della speranza che portavano all’estero la spazzatura, treni e navi che partivano di notte, per nascondere l’umiliazione. La Regione Campania ha pubblicato un avviso alla ricerca di aziende disposte a portare «altrove» i rifiuti. «Misura prudenziale», certo, ma non induce all’ottimismo. Non è il 2008, però. Non ancora. Ma gli scontri, i roghi, le proteste di questi giorni raccontano dell’equilibrio instabile sul quale si regge il sistema-rifiuti campano. Della sua precarietà. Come se la vergogna che consegnò Napoli a un ludibrio mondiale non avesse insegnato nulla. A nessuno. La spazzatura nelle strade del centro e del Vomero è figlia di una gestione bizantina del servizio rimozione dell’immondizia a Napoli. Asia, la società del Comune che dovrebbe gestire il presunto ciclo integrato dei rifiuti, funziona come mero ente appaltatore. Fin dal 1998, quando la rivolta del «movimento dei disoccupati», la sigla sociale era questa, produsse autobus e negozi bruciati, giorni interi di guerriglia urbana, era apparso chiaro che il metodo non poteva funzionare. Eppure si è trascinato fino ad oggi. Con gare annullate per interdittive antimafia e servizi affidati a cooperative che spesso attingono in quelle pozze di disagio sociale dove anche la camorra ha gioco facile a infiltrarsi.

Quest’ultima crisi si può spiegare anche così, con la perseveranza nell’errore. Dal 2005 la raccolta e lo smaltimento sono affidati a Enerambiente, azienda privata veneta la quale a sua volta subappalta ad alcune cooperative locali, come la Davideco. Ma a metà settembre è diventato operativo l’esito dell’ultima gara indetta da Asia, che ha visto una ulteriore spartizione in cinque lotti. Enerambiente ha mantenuto il «controllo» dei quartieri Arenella e San Carlo, mentre il centro e il Vomero sono passati ad altre ditte. Il «restringimento» obbliga a tagliar fuori i lavoratori della cooperativa Davideco, che reagiscono devastando gli uffici di Enerambiente e mettono fuori uso i 50 automezzi che dovrebbero raccogliere i rifiuti. La violenza degli interinali di Davideco non è che un ulteriore granello di sabbia all’interno di un ingranaggio che si sta inceppando. «Ma come è possibile?». Nell’aprile di quest’anno Judith Merkeis, capodelegazione della commissione Petizioni del Parlamento europeo non credeva a suoi occhi. Era arrivata alla discarica di Terzigno per scoprire quel che a Napoli sanno tutti. La tritovagliatura e la «provenienza certa» dei rifiuti che venivano scaricati nel buco al centro del Parco Naturale del Vesuvio era tale solo sulla carta. Al tatto, i fusti di plastica con la scritta «solvente industriale», gli scarichi di olio da officina e altre pregevolezze si rivelavano per quel che erano. Rifiuti «tal qual», indifferenziati, non censiti e non vagliati. Il verdetto della Commissione fu una fotografia ancora più imbarazzante dei sacchetti neri di questi giorni. «In Campania manca un vero ciclo integrato; non viene rispettata la gerarchia dei rifiuti perché si utilizzano solo discariche e termovalorizzatori, senza passare per i processi di selezione e riciclaggio che riducono l’immondizia e favorirebbero un minore utilizzo delle discariche, che sono viste non come una soluzione temporanea, ma definitiva».


La raccolta differenziata è un miraggio. Il tetto di legge fissa un minimo del 40% di rifiuti separati all’origine, dovrebbero essere almeno 3.000 sui 7.000 che ogni giorno produce Napoli. Quando va bene sono 1.400. L’assenza degli impianti di compostaggio si somma a sette Centri di raccolta che continuano a tritare l’immondizia senza trattarla. A quasi due anni dalla sua inaugurazione, con Silvio Berlusconi a tagliare il nastro, l’inceneritore di Acerra rimane un mistero. La Protezione civile afferma che due linee su tre sono temporaneamente ferme per manutenzione ordinaria. Molti tecnici del gruppo A2A che gestisce l’impianto parlano invece di «problemi strutturali» che impediscono una messa a regime. Comunque sia, Acerra non è stata la panacea di tutti i mali. La riprova è nell’insistenza con la quale l’ex sottosegretario Guido Bertolaso si batte per l’apertura della cava Vitiello a Terzigno, uno sversatoio da tre milioni di metri cubi all’interno del Parco del Vesuvio che andrebbe ad affiancare l’attuale discarica da 700.000 tonnellate. La mistica del buco come unica soluzione per stipare i rifiuti presenta un difetto. Le discariche, infatti, tendono a riempirsi. Soprattutto se in questi due anni sono stati fatti pochi passi avanti nel compostaggio e nella differenziata. Terzigno chiuderà a dicembre, e come dimostrano le proteste e gli scontri di questi giorni ritiene di avere già dato. Chiaiano, aperta dopo infiniti tormenti e scontri, a mezzo servizio per l’ostilità dei residenti e per le frane che cadono spesso nell’invaso, «scade» a maggio del 2011. Intorno a Napoli c’è un cappio che si sta stringendo. E sono passati solo due anni.

Marco Imarisio
25 settembre 2010
sanimma
00lunedì 27 settembre 2010 12:28
poveri noi che tra camorra e governo (camorra legalizzata) non sapremmo mai la verità e pagheremo le conseguenze, visto che l'emergenza rifiuti la subiamo
angel in the sky
00lunedì 27 settembre 2010 13:12
Re: Re:
.pisicchio., 26/09/2010 11.11:




La raccolta differenziata non basta. Resta comunque una quota considerevole di rifiuti indifferenziati che vanno smaltiti con gli inceneritori.

Ok...non hai votato destra...

Hai votato Bassolino? E' stato Commissario all'emergenza rifiuti...

Hai votato Pecoraro Scanio? I Verdi si sono sempre opposti alla costruzione degli inceneritori...





E Pansa? Catenacci? Bertolaso?

Non venire a dirmi che abbiamo votato pure quelli! [SM=x43608]



angel in the sky
00lunedì 27 settembre 2010 13:16
Re:
giusperito, 26/09/2010 22.02:

e tu pensi davvero che quella signora la sensibilizzi? o pensi davvero di riuscire a sensibilizzare gli eredi? Personalmente vivo i quartieri spagnoli e ponticelli (i primi direttamente, i secondi attraverso l'esperienza lavorativa di mia madre) e mi sono convinto che lì non c'è possibilità attraverso la sensibilizzazione.
Mi piacque il discorso del procuratore di reggio sulla necessità di spiegare la CONVENIENZA di certi comportamenti.




le sensibilizzazioni si possono fare in tanti modi:anche con multe salatissime,sanzioni rapide ed efficaci.

Il problema è che non c'è la volontà di farlo.

Ad esempio dalle mie parti hanno bruciato due bidoncini della carta. Più di tenermi la carta conservata in casa in attesa che mettano i nuovi bidoni e tempestare di telefonate l'Asia,che debbo fare?

Si fanno sempre discorsi politici,ma mi spiegate come si fa a far lavorare quelli della PA quando se ne infischiano dei reclami???




kykketta
00mercoledì 29 settembre 2010 14:56
Re: Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 25/09/2010 15.53:




Paperino mi spiace ma sei tu superficiale a presumere che io non conosca bene la situazione.

Ci sei mai stato sul Parco Nazionale del Vesuvio? Io si.... decine di volte. Ci sono cresciuto. La legge vigente mi vieta di portarvi il cane a pisciare ma ti assicuro che di monnezza ce n'è già da vendere. Per non parlare degli abusi edilizi contro i quali nessuno ha mai protestato. Il Vesuvio è una straordinaria risorsa ma viene gestito come una latrina, da sempre.

Quella zona è stata già in passato utilizzata come discarica (l'ho vista io negli anni 90, a cielo aperto...). Ad ogni modo anche io preferirei che si facessero gli inceneritori, magari in zone meno delicate di quella, che potrebbe invece essere valorizzate per il turismo.

Ho parlato nello specifico dei sabotaggi, affermando che sono stati guidati dalla camorra. Te lo ribadisco come ti ribadisco che chi incendia un camion è un delinquente. Punto. Questo distinguo va fatto altrimenti anche il codice penale diventa qualcosa di grigio e indefinito.

Mi spiace ma non nutro alcuna fiducia nei protestanti. Che tu ricordi, ci sono mai state proteste contro le discariche abusive della camorra, quelle disseminate nella zona a nord di Napoli, quelle che davvero contribuiscono ad aumentare il numero dei malati di cancro? Io non ho mai sentito parlare di una protesta contro le discariche abusive delle camorra. Credo che questo la dica lunga sull'innato e improvviso senso civico di certa gente.

Continuo a stare dalla parte dei militari (che sono rappresentanti dello stato, e non della camorra). Speriamo che tornino e plachino le proteste.

Quanto agli altri rappresentanti dello stato di cui tu giustamente lamenti la mancanza di onestà... mi spiace, ma li abbiamo votati noi. Ergo ce li meritiamo. Cosentino sarà anche il diavolo in persona ma i suoi voti vengono da noi campani.






Non so da quanto tempo manchi nella zona vesuviana. Ti dico che nei giorni caldi e ventilati la puzza arriva fino a certe aree di pompei.
La situazione è drammatica. A Terzigno c'è già una discarica ed è tutto pronto anche per l'apertura della seconda.
La protesta civile parte da questo. Certo ci sono anche i soliti sovvertitori dell'ordine. Ma ti posso assicurare che i presidi notturni e la protesta pacifica è della gente perbene.

Il discorso che porti avanti è giustissimo. Le connivenze (d'altronde trasversali) con la criminalità organizzata sono inscindibili. Ma, al momento, non è questo il punto.

Il dato certo è che in una zona a forte densità abitativa il territorio è saturo di materia inquinata. Basta vedere in che modo le colture ne stanno risentendo per averne percezione, e non solo nei terreni adiacenti o immediatamente vicini.


sanimma
00mercoledì 29 settembre 2010 17:03
la vedo dura
chissà come andremo a finire con tutto questo menefreghismo che ci circonda
ma parliamoci francamente ma secondo voi il governo non lo sa che la spazzatura è per la camorra un'affare d'oro?
perchè lasciano le cose così come stanno?
se le istituzioni ci aiutassero si potrebbe vivere meglio
ma tutto questo è solo utopia...qui non cambierà mai nulla
Giubo
00sabato 2 ottobre 2010 07:26
che vergogna Annozero, invece di dare voce agli abitanti di Terzigno ancora con sta stronzata della casa di Fini!
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