E siamo a quota 10... anche in Argentina il sì al matrimonio omosessuale

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Selkis
00giovedì 15 luglio 2010 10:23
L'Argentina, la cui popolazione cattolica è stimata al 91 per cento, è diventata questa mattina all'alba il primo paese dell'America latina ad autorizzare i matrimoni omosessuali in seguito a un voto storico al Senato trasmesso in diretta tv. Il voto è stato preceduto da incidenti e tensioni davanti al Parlamento dove, convocate da organizzazioni cattoliche, oltre 60mila persone si sono radunate per opporsi all'iniziativa. Davanti alla sede del Congresso ci sono stati scontri e sono volati insulti tra i gruppi a favore e quelli contrari. Per dividerli è dovuta intervenire la polizia. Il disegno di legge, sostenuto dal governo di centro-sinistra della presidente Cristina Fernandez de Kirchner, è stato approvato con 33 voti a favore e 27 contrari dopo più di 15 ore di dibattito in aula.

La discussione al Senato ha visto il confronto tra i partiti di sinistra e gruppi "kichneristi", che sostengono cioè la presidente Kirchner, e organizzazioni cattoliche, che si sono opposte alla legge approvata lo scorso 5 maggio dai deputati che consente alle coppie omosessuali di sposarsi. Claudio Morgado, responsabile dell'organismo nazionale contro le discriminazioni (Inadi), ha criticato "coloro i quali hanno invocato la 'guerra di Dio'" contro il progetto del matrimonio gay, riferendosi ai vertici della chiesa cattolica argentina. Sulla stessa piazza, i manifestanti cattolici sventolavano d'altra parte cartelli con testi quali "Né unione né adozione, uomo e donna", "Sodoma uguale Argentina", oppure "Voglio una madre e un padre".

Attualmente le nozze gay sono possibili solo in alcuni municipi, tra cui quello di Buenos Aires, pur se la decina di coppie che si sono già sposate hanno dovuto far fronte a vari ricorsi giudiziari, presentati da organizzazioni cattoliche. "E' un giorno storico", ha detto il capogruppo del partito al potere, Miguel Pichetto, ricordando che il dibattito è stato messo in calendario per il 14 luglio, giorno di commemorazione della Rivoluzione francese. "E' la prima volta che si vota per una legge a favore delle minoranze", ha aggiunto. "La società argentina è cambiata: ci sono dei nuovi modelli famigliari, ha detto il capogruppo al Senato dei radicali all'opposizione, Gerardo Morales, spiegando come questa legge sia pensata per tutelare i diritti delle minoranze.

Il nuovo provvedimento modifica il codice civile: la formula "marito e moglie" sarà sostituita dal termine "i contraenti". Le coppie gay sposate potranno inoltre adottare bambini ed avere accesso a sicurezza sociale e congedo famigliare. L'Argentina è quindi diventata il primo Paese dell'America latina ad autorizzare le nozze gay, e il decimo al mondo dopo Olanda, Belgio, Spagna, Canada, Africa del sud, Norvegia, Svezia, Portogallo e Islanda.
Etrusco
00giovedì 15 luglio 2010 12:09
Re:
Selkis, 15/07/2010 10.23:

L'Argentina, la cui popolazione cattolica è stimata al 91 per cento, è diventata questa mattina all'alba il primo paese dell'America latina ad autorizzare i matrimoni omosessuali in seguito a un voto storico al Senato trasmesso in diretta tv. ....
"La società argentina è cambiata: ci sono dei nuovi modelli famigliari, ha detto il capogruppo al Senato dei radicali all'opposizione, Gerardo Morales, spiegando come questa legge sia pensata per tutelare i diritti delle minoranze.

Il nuovo provvedimento modifica il codice civile: la formula "marito e moglie" sarà sostituita dal termine "i contraenti". Le coppie gay sposate potranno inoltre adottare bambini ed avere accesso a sicurezza sociale e congedo famigliare. L'Argentina è quindi diventata il primo Paese dell'America latina ad autorizzare le nozze gay, e il decimo al mondo dopo Olanda, Belgio, Spagna, Canada, Africa del sud, Norvegia, Svezia, Portogallo e Islanda.



[SM=x43799] [SM=x51041] [SM=x43611] [SM=x43652] [SM=x2199436] [SM=x43625] [SM=x43657]


MARTINA.SANNINO83
00giovedì 15 luglio 2010 12:26
[SM=x43799]
Astronascente86
00giovedì 15 luglio 2010 13:03
[SM=x43799]
Un_Minollo
00giovedì 15 luglio 2010 13:26
[SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799]
...sì ma...e noi? [SM=x2244087]
(scusate, è periodo di domande retoriche.... [SM=x43636] )
Metalsoul
00giovedì 15 luglio 2010 13:31
Secondo me un contratto (perchè alla fine quello è) tra 2 persone che convivono,dello stesso sesso,diventa necessario come forma di tutela dei loro rispettivi interessi.

Non si dovrebbe nemmeno trattare di "religione",ma di pura tutela in primis
Ike84
00giovedì 15 luglio 2010 13:37
Cioè...voglio dire...ADDIRITTURA in Argentina (senza dimenticare che anche il Messico ha da poco detto ciao al 2010)!

Siamo proprio alla frutta qui in Italia... [SM=x43803]
Selkis
00giovedì 15 luglio 2010 13:42
Re:
Metalsoul, 15/07/2010 13:31:

Secondo me un contratto (perchè alla fine quello è) tra 2 persone che convivono,dello stesso sesso,diventa necessario come forma di tutela dei loro rispettivi interessi.

Non si dovrebbe nemmeno trattare di "religione",ma di pura tutela in primis




L'aspetto religioso è solo marginale.
Il matrimonio è una questione soprattutto civile, infatti Spagna e Argentina sono paesi a larga maggioranza cattolica, dove però la convinzione religiosa non influisce sui diritti altrui.

Ed è molto di più di un contratto tra persone che convivono (che come definizione mi ricorda più i PACS che il matrimonio), è la legittimizzazione come famiglia di due persone che si amano e che vogliono condividere futuro e figli.
Metalsoul
00giovedì 15 luglio 2010 14:23
Re: Re:
Selkis, 15/07/2010 13.42:




L'aspetto religioso è solo marginale.
Il matrimonio è una questione soprattutto civile, infatti Spagna e Argentina sono paesi a larga maggioranza cattolica, dove però la convinzione religiosa non influisce sui diritti altrui.

Ed è molto di più di un contratto tra persone che convivono (che come definizione mi ricorda più i PACS che il matrimonio), è la legittimizzazione come famiglia di due persone che si amano e che vogliono condividere futuro e figli.




La vedo con il cuore d'acciaio del giurista... [SM=x43668]

Per me l'importanza massima va alla tutela del soggetto.Tutta una serie di diritti e obblighi reciproci che sono NECESSARI se due persone convivono sotto lo stesso tetto.
Paperino!
00giovedì 15 luglio 2010 15:03
Re: Re:
Selkis, 15/07/2010 13.42:




L'aspetto religioso è solo marginale.
Il matrimonio è una questione soprattutto civile, infatti Spagna e Argentina sono paesi a larga maggioranza cattolica, dove però la convinzione religiosa non influisce sui diritti altrui.

Ed è molto di più di un contratto tra persone che convivono (che come definizione mi ricorda più i PACS che il matrimonio), è la legittimizzazione come famiglia di due persone che si amano e che vogliono condividere futuro e figli.


Io credo che le difficoltà principali stiano soprattutto qui...
Il riconoscere diritti civili a due persone che si amano è indiscutibile, ma il matrimonio civile è lo snodo strategico per le adozioni, e lì non so se il consenso sia sempre lo stesso..
Insomma, magari nel 45 nessuno se ne fotteva della Normandia, però ci si massacrò lo stesso su quella costa perché era il passaggio principale per il controllo dell'Europa...
Selkis
00giovedì 15 luglio 2010 15:09
Re: Re: Re:
Paperino!, 15/07/2010 15:03:


Io credo che le difficoltà principali stiano soprattutto qui...
Il riconoscere diritti civili a due persone che si amano è indiscutibile, ma il matrimonio civile è lo snodo strategico per le adozioni, e lì non so se il consenso sia sempre lo stesso..
Insomma, magari nel 45 nessuno se ne fotteva della Normandia, però ci si massacrò lo stesso su quella costa perché era il passaggio principale per il controllo dell'Europa...




questa è una posizione un po' paracula, nel senso che in Italia non ammettiamo nemmeno le coppie di fatto o i PACS.
Se è matrimonio sono d'accordo ad equiparare quelli etero e quelli omo, mentre i PACS sarebbero una via di mezzo che eviterebbe il "problema" dei figli almeno fino a quando la società non sarà pronta.
fulvio25
00giovedì 15 luglio 2010 18:10
ottimo [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799]

d'accordissimo con il matrimonio omosessuale!
Un_Minollo
00venerdì 16 luglio 2010 01:16
Re: Re: Re: Re:
Selkis, 15/07/2010 15.09:




questa è una posizione un po' paracula, nel senso che in Italia non ammettiamo nemmeno le coppie di fatto o i PACS.
Se è matrimonio sono d'accordo ad equiparare quelli etero e quelli omo, mentre i PACS sarebbero una via di mezzo che eviterebbe il "problema" dei figli almeno fino a quando la società non sarà pronta.




...come si rende pronta una società?! [SM=x2244087]
Autoevoluzione? O induzione? O costrizione? O spiegazione?
...su certe questioni non riesco a trovare proprio una scappatoia...pessimisticamente, vedo un medioevo che si perpetra...Ma forse perchè non ho un cervello a lungo termine...perchè, sinceramente, dubito che vedrò il matrimonio omosessuale in Italia...
...a meno che (frase autocensurata per evitare che felicedilauro renda nuovamente un topic un campo di crociata)
Paperino!
00venerdì 16 luglio 2010 01:19
Re: Re: Re: Re:
Selkis, 15/07/2010 15.09:




questa è una posizione un po' paracula, nel senso che in Italia non ammettiamo nemmeno le coppie di fatto o i PACS.
Se è matrimonio sono d'accordo ad equiparare quelli etero e quelli omo, mentre i PACS sarebbero una via di mezzo che eviterebbe il "problema" dei figli almeno fino a quando la società non sarà pronta.




Ma che c'entra, in Italia c'è il condizionamento della Chiesa...i Pacs passerebbero ovunque, persino in Italia, se facessero un referendum e votasse così la gente.
I politici invece hanno i loro tornaconti a svendersi, e quindi niente pacs...per ora..
Selkis
00venerdì 16 luglio 2010 01:24
appunto, per questo è paracula.
Si mette davanti la questione figli quando in realtà il problema è la questione omosessuali, e nessuno ha il coraggio di schierarsi davvero.

Selkis
00venerdì 16 luglio 2010 01:28
Re: Re: Re: Re: Re:
Un_Minollo, 16/07/2010 1:16:




...come si rende pronta una società?! [SM=x2244087]
Autoevoluzione? O induzione? O costrizione? O spiegazione?
...su certe questioni non riesco a trovare proprio una scappatoia...pessimisticamente, vedo un medioevo che si perpetra...Ma forse perchè non ho un cervello a lungo termine...perchè, sinceramente, dubito che vedrò il matrimonio omosessuale in Italia...
...a meno che (frase autocensurata per evitare che felicedilauro renda nuovamente un topic un campo di crociata)




io credo che sia un'evoluzione naturale, che non si potrà rimandare a lungo. Resteremo il fanalino di coda, sicuramente, ma prima o poi ci tocca. In fondo abbiamo leggi che permettono aborto (vabbè più o meno) e divorzio... non possono costringerci a vivere nel medioevo.
Per questo parlo di società. In Italia non siamo pronti semplicemente perchè le cose vanno fatte poco a poco. In Italia non possiamo passare da una situazione così arretrata alla questione matrimonio+figli.
Già accettare le coppie di fatto sarebbe un passo avanti, poi da lì si prosegue.

Un_Minollo
00venerdì 16 luglio 2010 01:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 16/07/2010 1.28:




io credo che sia un'evoluzione naturale, che non si potrà rimandare a lungo. Resteremo il fanalino di coda, sicuramente, ma prima o poi ci tocca. In fondo abbiamo leggi che permettono aborto (vabbè più o meno) e divorzio... non possono costringerci a vivere nel medioevo.
Per questo parlo di società. In Italia non siamo pronti semplicemente perchè le cose vanno fatte poco a poco. In Italia non possiamo passare da una situazione così arretrata alla questione matrimonio+figli.
Già accettare le coppie di fatto sarebbe un passo avanti, poi da lì si prosegue.





Sono assolutamente d'accordo, sulla teoria...
...è la pratica dei fenomeni sociali che mi sfugge...ma forse è perchè sono giovane...
...cioè, l'evoluzione naturale sì, ma come la innesti???...come fai evolvere, per esempio, un sentimento omofobo? Che non è solo e soltanto quello dei coglionazzi che picchiano i gay, è anche quello del commerciante che tratta male il cliente gay, o del pretino di campagna che non vuole confessare "la checca", o della zitella bigotta che non porta i santini a casa del "ricchione"...come si fa? con un corso? con un progetto politico? o ci vuole il Papa che fa aut aut?...
cioè, tipo in Natura l'evoluzione naturale è scontata: è la Natura ad essere fatta per rinnovarsi semplicemente tramite sè stessa...dirai tu "per una società" è lo stesso...
...sì, ma la Natura però non deve sforzarsi a cambiare delle idee...

forse sono andato ot, ma credo che tutto sia collegato, in argomenti del genere...
FELICEDILAURO
00venerdì 16 luglio 2010 01:54
Re: Re:
Selkis, 15/07/2010 13.42:




L'aspetto religioso è solo marginale.
Il matrimonio è una questione soprattutto civile, infatti Spagna e Argentina sono paesi a larga maggioranza cattolica, dove però la convinzione religiosa non influisce sui diritti altrui.

Ed è molto di più di un contratto tra persone che convivono (che come definizione mi ricorda più i PACS che il matrimonio), è la legittimizzazione come famiglia

di due persone che si amano e che vogliono condividere futuro e figli.


sul futuro nulla da obiettare,,,,,ma sui FIGLI ti prego evita....

una società civile dovrebbe insegnare ai propri figli oltre che il rispetto...l'amore per la vita....come può generarsi vita tra due uomini....a vabbeh dai forse io da ignorante non lo so...ma Selkis icuramente conosce il modo....

Vedi io sarei anched accordo ad un matrimonio civile tra coppie omo...anzi non posso fare l'ipocrità SONO DACCORDO....

Ma non lo concederei mai perchè il passo di chiedere l'adozione di povere creature...è piccolo.....la storia del dito e del braccio.....

Non posso aggiungere altro la penso così sarò coglione stupido...medievale...tribale...ma per ma è una cosa IMMONDA che 2 uomini crescano un figlio.....
Selkis
00venerdì 16 luglio 2010 01:58
Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 16/07/2010 1:54:

di due persone che si amano e che vogliono condividere futuro e figli.


sul futuro nulla da obiettare,,,,,ma sui FIGLI ti prego evita....

una società civile dovrebbe insegnare ai propri figli oltre che il rispetto...l'amore per la vita....come può generarsi vita tra due uomini....a vabbeh dai forse io da ignorante non lo so...ma Selkis icuramente conosce il modo....

Vedi io sarei anched accordo ad un matrimonio civile tra coppie omo...anzi non posso fare l'ipocrità SONO DACCORDO....

Ma non lo concederei mai perchè il passo di chiedere l'adozione di povere creature...è piccolo.....la storia del dito e del braccio.....

Non posso aggiungere altro la penso così sarò coglione stupido...medievale...tribale...ma per ma è una cosa IMMONDA che 2 uomini crescano un figlio.....



infatti si parla di adozione, non di cambiare la struttura biologica dell'uomo per farci riprodurre per mitosi.

se ne fai una questione puramente biologica allora rendiamo illegali le coppie sterili, no?
FELICEDILAURO
00venerdì 16 luglio 2010 02:05
Re: Re: Re: Re:
Selkis, 16/07/2010 1.58:



infatti si parla di adozione, non di cambiare la struttura biologica dell'uomo per farci riprodurre per mitosi.

se ne fai una questione puramente biologica allora rendiamo illegali le coppie sterili, no?




ma va??? ci mancherebbe pure che lo pensi....
Selkis
00venerdì 16 luglio 2010 02:07
Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 16/07/2010 1:54:


una società civile dovrebbe insegnare ai propri figli oltre che il rispetto...l'amore per la vita....come può generarsi vita tra due uomini....a vabbeh dai forse io da ignorante non lo so...ma Selkis icuramente conosce il modo....




rispondevo a questo, ovviamente.
Limitare il matrimonio alla capacità biologica di fare figli è scorretto, perchè non è qualcosa che viene richiesto alle coppie etero.


Etrusco
00venerdì 16 luglio 2010 10:10
FELICEDILAURO, 16/07/2010 1.54:

....

Vedi io sarei anched accordo ad un matrimonio civile tra coppie omo...anzi non posso fare l'ipocrità SONO DACCORDO....

Ma
non lo concederei mai perchè il passo di chiedere l'adozione di povere creature...è piccolo.....la storia del dito e del braccio.....

.....




Questa tua frase adombra un tuo pregiudizio verso le coppie omosessuali (sulle loro capacità di crescere ed educare figli adottivi)
oppure ho capito/ti sei espresso male? [SM=x43667]
Etrusco
00venerdì 16 luglio 2010 10:19
Selkis, 16/07/2010 1.58:


infatti si parla di adozione, non di cambiare la struttura biologica dell'uomo per farci riprodurre per mitosi.

se ne fai una questione puramente biologica allora rendiamo illegali le coppie sterili, no?




In effetti qualche anno fa mi indignai molto quando fu negato il matrimonio cattolico ad una coppia etero per il solo motivo che lui era in parte paralizzato e impossibilitato a procreare.

Tra l'altro abbiamo anche dovuto assistere a dibattiti tv dove il Giovanardi o il Buttiglione di turno offendono indirettamente tutte le coppie cattoliche che non riescono ad avere figli... [SM=x43606]

I figli possono anche esser un importante coronamento in una famiglia,
"ma non devono essere imposti" come un'ossesione,
"devono essere desiderati" (come dice un noto Cardinale che stava per diventar Papa).
Selkis
00venerdì 16 luglio 2010 10:25
Re:
Etrusco, 16/07/2010 10:10:




Questa tua frase adombra un tuo pregiudizio verso le coppie omosessuali (sulle loro capacità di crescere ed educare figli adottivi)
oppure ho capito/ti sei espresso male? [SM=x43667]




beh da quel che ha detto


una società civile dovrebbe insegnare ai propri figli oltre che il rispetto...l'amore per la vita....



una coppia che non può generare figli è una coppia che non può insegnare l'amore per la vita [SM=x43667]

Immagino che quindi nemmeno noi che non abbiamo figli possiamo capire qualcosa di amore per la vita... sono passaggi un po' bizzarri.
Etrusco
00venerdì 16 luglio 2010 11:02
Selkis, 16/07/2010 10.25:


beh da quel che ha detto


una società civile dovrebbe insegnare ai propri figli oltre che il rispetto...l'amore per la vita....



una coppia che non può generare figli è una coppia che non può insegnare l'amore per la vita [SM=x43667]

Immagino che quindi nemmeno noi che non abbiamo figli possiamo capire qualcosa di amore per la vita...
sono passaggi un po' bizzarri.




Sono affermazioni a dir poco assurde:
dovrebbero quantomeno essere spiegate meglio, perchè proprio non si capisce per quale motivo le coppie che non possono generare figli debbano conseguentemente essere deficitarie in ambito pedagogico-educativo-affettivo....

Un controesempio che invalida l'ipotesi di FeliceDL:
ragionando per assurdo: chi non ha figli non può capire/insegnare molto circa l'"Amore per la Vita",
per estensione logica nemmeno il clero potrebbe capire/insegnare nulla in quest'ambito,
ma dai fatti possiamo dedurre che:
o le ipotesi di FeliceDL sono errate,
oppure la Chiesa impone i suoi precetti partendo da visioni falsate della famiglia, degli affetti, dell'eros e della società moderna che è in rapida evoluzione,
o entrambe le cose. [SM=x43806]
angel in the sky
00venerdì 16 luglio 2010 11:03
Re: Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 16/07/2010 1.19:




Ma che c'entra, in Italia c'è il condizionamento della Chiesa...i Pacs passerebbero ovunque, persino in Italia, se facessero un referendum e votasse così la gente.
I politici invece hanno i loro tornaconti a svendersi, e quindi niente pacs...per ora..




non credo che con un referendum propositivo vincerebbero coloro i quali vogliono una seppur minima regolamentazione. Basti pensare che in molti,dietro la scusa delel adozioni, attendono di incamerarsi i beni dello zio,del fratello,della sorella omosessuale,lasciando il partner senza abitazione,mobili e denaro. Aggiungiamoci la questione delle pensioni e vedrai che i no ai pacs saranno maggioranza...purtroppo,ma è così.



angel in the sky
00venerdì 16 luglio 2010 11:06
Re:
Etrusco, 16/07/2010 11.02:





Un controesempio che invalida l'ipotesi di FeliceDL:
ragionando per assurdo: chi non ha figli non può capire/insegnare molto circa l'"Amore per la Vita",
per estensione logica nemmeno il clero potrebbe capire/insegnare nulla in quest'ambito,






infatti si giunge a questo tipo di contraddizioni.
In realtà l'amore per gli altri non si esprime soltanto facendo figli ed educandoli,ma in mille altri modi ugualmente apprezzabili e ugualmente cristiani.


fulvio25
00venerdì 16 luglio 2010 13:17
è un discorso sec me culturale...non molti anni addietro era considerato assolutamente normale nella società che la donna avesse un ruolo sociale del tutto subalterno a quello dell'uomo sia in privato che in pubblico (finanche i codici di civile e di penale erano in questo senso con alcune previsioni che oggi fanno ridere...)

...come oggi la maggioranza della società considera normale non permettere il matrimonio tra gay spero in futuro che questa concezione possa cambiare...

...di là dalle questioni religiose non introdurre quantomeno i pacs è veramente un'assurdità pazzesca e chiunque abbia studiato, come noi, per tanti anni diritto dovrebbe rendersene conto...almeno dal punto di vista giuridico...

sul tema il seminario del 2010 di amicus curiae

www.amicuscuriae.it/
Etrusco
00venerdì 16 luglio 2010 13:57
Re:
fulvio25, 16/07/2010 13.17:

è un discorso sec me culturale......
...di là dalle questioni religiose
non introdurre quantomeno i pacs è veramente un'assurdità pazzesca e chiunque abbia studiato, come noi, per tanti anni diritto dovrebbe rendersene conto...almeno dal punto di vista giuridico...
...




Potresti sintetizzare in poche righe i punti per i quali sarebbe opportuno introdurre nella legislazione italiana un apparato simile ai Pacs?
Sarebbe utile soprattutto per chi non ha ancora studiato o digerito alcune nozioni di diritto...
[SM=x43620]
fulvio25
00venerdì 16 luglio 2010 15:11
Re: Re:
Etrusco, 16/07/2010 13.57:




Potresti sintetizzare in poche righe i punti per i quali sarebbe opportuno introdurre nella legislazione italiana un apparato simile ai Pacs?
Sarebbe utile soprattutto per chi non ha ancora studiato o digerito alcune nozioni di diritto...
[SM=x43620]




penso soprattutto al diritto di successione rispetto al quale sarebbe a mio avviso opportuno equiparare per quanto più possibile la siutazione del convivente a quella del coniuge...ad es i DICO poi mai approvati disponevano che:

* Diritti di successione - con nove anni di convivenza, fatti salvi i diritti dei cosiddetti legittimari (quelli i cui diritti sono comunque intangibili) al convivente spettano i diritti di abitazione nella casa adibita a residenza della convivenza e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Quando si fa testamento non cambia nulla rispetto ad oggi; si può disporre liberamente, salvi i diritti intangibili dei riservatari (la cosiddetta riserva, dove invece il convivente non è ricompreso). Quando manca il testamento, il convivente ha dei diritti ereditari significativi ma non del tutto equivalenti al coniuge. Sicché accade che il convivente ha diritto a:

1. un terzo dell'eredità, se concorre un solo figlio;
2. un quarto dell'eredità, se concorrono due o più figli;
3. metà in caso di concorso con ascendenti legittimi (genitori o nonni) o con fratelli e sorelle;
4. tutta l'eredità in mancanza di figli, di ascendenti (genitori o nonni), di fratelli o sorelle e, in assenza di altri parenti entro il terzo grado.

oppure anche agli obblighi reciproci quali quelli di assistenza e l'obbligo alimentare

oppure ancora a casi particolari come quelli relativi al contratto di locazione sempre i DICO prevedevano che

Contratto di locazione - in caso di morte di uno dei conviventi, che sia conduttore nel contratto di locazione della comune abitazione, l'altro convivente può succedergli nel contratto, purché la convivenza perduri da almeno tre anni ovvero vi siano figli comuni. La disposizione si applica anche nel caso di cessazione della convivenza nei confronti del convivente che intenda subentrare nel rapporto di locazione.

oppure i temi previdenziali e pensionistici

insomma equiparare per quanto più possibile la situazione di due soggetti che convivono stabilmente a quella dei soggetti sposati...
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