Siamo al 67esimo posto nella graduatoria mondiale di Transparency International sulle malversazioni nel settore pubblico
L'Italia scende ancora nella classifica di Transparency International (Ti) sulla percezione della corruzione nella pubblica amministrazione,che quest'anno la vede al 67esimo posto a livello mondiale con 3,9 punti,dopo il Ruanda (66esimo posto,4 punti)e solo un gradino sopra la Georgia (68esimo posto,3,8 punti).
In testa alla graduatoria,ci sono,a pari merito,Danimarca,Nuova Zelanda,Singapore,tutte con 9,3 punti,seguite da Finlandia e Svezia (9,2 ciascuna)e dal Canada (8,9 punti).
L'indice di Ti misura la percezione della corruzione che manager,imprenditori,uomini d'affari e analisti politici si fanno di un determinato Paese soprattutto sulla base di notizie dei media.
La Somalia,con 1,1 punti,è in coda alla classifica di 178 paesi esaminati,preceduta da Afghanistan e Myammar (1,4 punti).