Re: Re:
--letizia22--, 08/12/2010 22.05:
non credo che il pericolo di fuga in una valutazione di rischi possa valere piu della vita umana...
Dubito che fosse in gioco solo il pericolo di fuga...
Che debbano intervenire tempestivamente non lo metto nemmeno in dubbio, resta che se devi intervenire in una zona impervia ci metti di più, oggettivamente, del se devi farlo in condizioni climatico-ambientali semplici.
La vedevo sotto questo punto di vista: soccorrere migliaia di detenuti non è altrettanto semplice come fare lo stesso in una scuola media. Quindi è possibile che ci abbiano messo di più per le difficoltà oggettive che la situazione di fatto presentava.
Se si genera il caos e si perde il controllo della massa dei detenuti, la fuga di molti di loro è solo uno dei minori rischi in gioco...
Basta ricordarsi di cosa avvenne a Poggioreale durante il terremoto.
Il carcere non subì grossi danni, ma il panico e la situazione di emergenza crearono il caos nella struttura. Risultato? Decine di morti. Ma non certo per il terremoto eh...
morti ammazzati. Regolamenti di conti tra bestie che si son trovate tutte insieme e, improvvisamente, senza alcun controllo/freno.
Pensa poi i rischi per i poliziotti ed i "civili" esterni alla struttura...
Parlo sempre di rischio per la vita: è una di quelle situazioni in cui devi saper ponderare bene tempi e intervento, perché qualunque scelta prendi, se non la fai perfettamente, può portare a disastri. Sia intervenire in ritardo, sia aprire i cancelli immediatamente senza esser pronti, può condurre a una carneficina.
E' troppo facile, secondo me, dire adesso: "si, ma ci hanno messo di più del solito". Aspettiamo e vediamo se si poteva davvero fare di meglio.