Caivano: scuola peggiore d'italia (video incredibile)

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kusovme
00lunedì 21 novembre 2011 12:59
Clicca qui per vedere il video-inchiesta sulla scuola del Parco Verde in provincia di Napoli

conosco queste realtà, ma resto sempre toccato. E' un fenomeno che
si sta estendendo nei quartieri a rischio. Questo significa che la nostra provincia peggiorerà esponenzialmente.
napulitanboy
00martedì 22 novembre 2011 17:09
Anch'io conosco il fenomeno, purtroppo.

Non è un bel primato quello del "parco verde" di Caivano.

Situazioni simili sono praticamente in tutte scuole delle "case popolari" napoletane.
diegoo.
00venerdì 25 novembre 2011 20:02
In tutto il marcio,c'è una nota positiva:La preside.

Cmq nn me la sento di giudicare.Il mestiere dell'insegnante in queste situazioni è veramente difficilissimo.
Tuttavia avendo lavorato per un anno con i bambini a rischio posso assicurare che,dopo un lungo lavoro,si possa trarre del buono da ognuno di loro.
Spero si faccia un'eccezione,data la gravità,e si accettino le candidature provenienti da tutta Italia
Koogar
00lunedì 28 novembre 2011 21:37
La professoressa Eugenia Carfora: «Il ministro Profumo ha promesso che verrà da noi, ora mi sento meno sola»


«Quando mi hanno detto che al telefono c'era il ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo mi sono sentita svenire. Non ci potevo credere. Dopo mesi passati a denunciare inutilmente lo scandalo della Viviani finalmente qualcuno si stava interessando alla mia scuola, ai miei ragazzi, al Parco Verde, a questo posto dimenticato da Dio e dagli uomini». Parla Eugenia Carfora, la preside coraggio «raccontata» il 21 novembre da un'inchiesta di Corriere.it, quella che fa anche da segretaria e da bidella perché né i docenti né il personale non docente vuole andare a lavorare nella sua scuola. Lì c'è troppa delinquenza, la camorra fa paura. Si, proprio lei, quella che la mattina prima di andare in classe bussa alle porte del rione per trascinare i ragazzi a scuola. E al Parco tutto questo non piace. Qui l'evasione è al 49 %. Uno su due non frequenta le lezioni. I ragazzini sono manovalanza per la criminalità organizzata. Prima che arrivasse lei, nelle classi si nascondevano le pistole e lo stabile crollava a pezzi.

«NON SONO PIU' SOLA» - Ha la voce tremula, è emozionata. Non si sente più sola ad affrontare il quartiere, la malavita, la burocrazia. Il 30 novembre il neo ministro l'ha convocata a Roma. «Mi ha confessato che appena ha visto la vostra inchiesta è rimasto sconcertato, ha voluto subito spiegazioni perché in Italia non possono esistere indecenze come questa». A inizio dicembre, invece, il ministro le ha promesso che andrà a Caivano per toccare con mano quanto denunciato dal Corriere.it. Ha annunciato un tavolo di concertazione con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il prefetto di Napoli Andrea De Martino. Già lunedì prossimo ci sarà un primo incontro con il governatore campano e le istituzioni scolastiche regionali. «Finalmente qualcuno che mi tende la mano» ripete come un mantra la dirigente scolastica.

«LACRIME AGLI OCCHI» - E' bastata una telefonata, una promessa, la certezza di una presenza, quella delle Istituzioni, per farle dimenticare per un attimo i detrattori, le minacce, gli insulti e le ipotesi di smembramento della scuola che attualmente sono allo studio del comune di Caivano. Uno modo come un altro per mandarla via. «A un certo punto della telefonata il ministro ha detto "Pronto...ma mi sente?" - rivela la Carfora -. Io ero con le lacrime agli occhi, non riuscivo a dire niente e ancora ora non mi sembra vero."Non si preoccupi" - mi ha detto -. "Vedremo insieme come risolvere questo problema, lei non è sola". E io stavolta ci voglio credere».
sanimma
00martedì 29 novembre 2011 10:38
Re:
kusovme, 21/11/2011 12.59:

Clicca qui per vedere il video-inchiesta sulla scuola del Parco Verde in provincia di Napoli

conosco queste realtà, ma resto sempre toccato. E' un fenomeno che
si sta estendendo nei quartieri a rischio. Questo significa che la nostra provincia peggiorerà esponenzialmente.



ho le lacrime agli occhi, nel vedere la determinazione e il coraggio di questa preside, speriamo che i docenti accettino di andare ad insegnare in quella scuola e che i genitori capiscano che i bambini devono frequentare la scuola
la criminalità si combatte soprattutto con la cultura
a questa preside va tutta la mia stima e solidarietà
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