Re: Re: Re:
nekonika, 10/02/2011 15.57:
Questa espressione non mi piace: anche le lotte delle prime femministe possono dorsi ciarpame isterico?!
Alla fine, da una prassi moderna che si è scoperta più diffusa che mai:quella dello scambio di favori pubblici contro donne compiacenti( vere e proprie prostitute o improvvisatesi tali)si è tratto lo spunto per riprendere un discorso, perchè definirlo isterico?!,sulla dignità e rispetto della donna.
Ciarpame:insieme di cose vecchie e senza valore. Isterico: nevrotico....di una nevrosi associata al genere femminile.
Se entriamo nel merito di cosa sia libertà sessuale, non ne usciamo più...
Cmq...dare il sedere a un politico per un vantaggio personale è una scelta
libera di quelle donne...nessuno le ha costrette, né si tratta di una scelta dettata da fame, violenza fisica, sequestro o altra necessità (quale caratterizza invece le prostitute di strada). E' stata una scelta ponderata e consapevole.
Rivendichi il ruolo della donna di vivere il suo sesso:
"senza essere giudicata una puttana o una ninfomane", femminismo e non moralismo, e poi sei proprio tu a giudicare queste donne, perché la libertà finisce quando finisce il piacere...oltre questa soglia ecco la morale...non esiste che qualcuno concepisca il sesso o il corpo in maniera diversa dal tuo, non esiste che sia libera fino al punto da stabilire di vendere il suo [
non il tuo, il suo] corpo per ragioni di mera opportunità, perché ciò le trasforma in puttane, e la semplice esistenza di una puttana offende chi puttana non lo è...non è più libera nè di agire nè di essere, perché è una libertà ed un essere che va oltre i confini delineati e consentiti...
Va oltre ciò che è giusto che una donna scelga di fare con il proprio corpo ed il proprio sesso.
Ed, ovviamente, non importa che lei sia d'accordo, perché ci siete voi "femministe" ad averlo sancito anche per loro...che è già tanto che esistano nonostante rappresentino una implicita offesa a tutto il vostro genere. Insomma, siamo nel 2011 e non le facciamo massacrare in piazza dalla folla, ma il massacro e l'esposizione mediatica, quella si...il perfetto corrispondente dei massacri del passato, trasposto in chiave contemporanea. Nulla più e nulla meno.
E mi spiace che tiri in ballo le
lotte delle prime femministe. Loro combattevano per il diritto al voto, per il diritto di dire la propria, di essere, esprimersi, vestirsi come pareva loro...senza esser giudicate zoccole.
Tu, adesso, nello specifico, per cosa ti batti?
Per definirle zoccole? Così da specificare e mettere nero su bianco che la donna, la donna vera, è altro rispetto a quelle puttane?
Affinché queste donne smettano di esistere, e se esistono comincino a nascondersi meglio, pena il massacro mediatico in piazza?
Oppure, molto più semplicemente, per l'abbattimento di un politico corrotto? O più poeticamente, possiamo dire, per l'educazione dei potenti ad un diverso approccio alle donne...
Ti concedo che questo secondo fine è anche cosa buona, eh...ossia che l'effetto cui tutto questo ciarpame mira, di fatto, è pure condivisibile.
Ma quel che sfugge, è che, in tutto questo, il corpo e la libertà della donna, che per le prime femministe che tu citi rappresentavano
il fine da conquistare, è stato tramutato in mero mezzo.
Si straparla della dignità delle donne per cavalcare l'isteria morale del momento ed ottenerne
conseguenze politiche specifiche. (Casualmente buone).
E facciamo sta crociata...