Sono appena tornato da una clinica. Irrigazione del colon: un infermiere ti gonfia le budella di solvente fisiologico con un tubo a pompa, si accerta al tatto che le tue trippe siano sul punto di esplodere, quindi se la da a gambe prima che il propellente della tua placca anale ti proietti nel corridoio con una scoreggia MACH 10 nell'ilarità delle suore in attesa, pronte a immortalarti coi loro videofonini.
Non sopporto i cellulari che scattano foto. Continuo a farmi foto alle orecchie.
Ho quindi scandagliato la mia salsa merdosa: vi ho trovato i resti di ogni cibo deglutito dall'infanzia ad oggi.
Delusione: non ho trovato la testa di Big Jim che ingoiai nel 1982. (Deluso anche l'infermiere perchè le colleziona).
E' lo stesso trattamento che Mel Gibson ha riservato al colon dei Vangeli. "La Passione di Cristo". Come un film porno, potrebbero proiettarlo sottosopra e nessuno si accorgererebbe della differenza.
Qui il sesso non è granchè, ma la violenza è meravigliosa.
Non dico che sia un brutto film, ma al termine della proiezione ho litigato con la persona seduta davanti a me perchè non era alta abbastanza.
Il film è andato così bene che ad Hollywood stanno già pensando al sequel:
Freddy vs Gesù.
Per non danneggiare gli incassi, è stata ritardata l'uscita del nuovo film di Woody Allen.
Se Woody avesse avuto più successo della Passione, mi immagino il titolo dell'Avvenire: "Un altro ebreo uccide il messia".
Il film ha richiesto oltre 2 anni di realizzazione per gli effetti speciali, imponenti nella scena in cui Gesù fa sci d'acqua sul lago di Tiberiade trainato solo da una corda tesa.
Matrix, Il Signore degli Anelli, La Passione di Cristo: con tutti questi effetti speciali non sai più cosa è vero e cosa è finto. Ormai andare al cinema è come guardare il Tg4.
Troy mi ha deluso: non è in greco antico.
Alla consegna degli Oscar, Charlize Theron: " e l'Oscar 2005 va a: Mel Gibson per La Passione di Cristo!"
Mel Gibson: "Grazie. Avevo scritto un discorso, ma è in aramaico (battutissimaaaaaaaaa
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Baruffa al party del dopo-Oscar. Mel Gibson ha fatto a botte col Dalai Lama.
Il film solleva un interrogativo: chi è il colpevole della morte del Messia?
L'avvocato di Ponzio Pilato, Carlo Taormina, si è lamentato per la fuga di notizie.
"Non solo il mio cliente è innocente," ha detto "ma fra qualche giorno svelerò il nome del vero assassino".
"La cosa più immorale del film è la sua fedeltà agli stereotipi antisemiti del cinema hitleriano" ha dichiarato Sharon, riferendosi all'assolo di batteria sulla testa di un rabbino e alla tirchieria con cui Gibson ha caratterizzato il religioso.
"L'anno scorso hanno crocifisso anche me" ha commentato Fabio Fazio.
Per molti, invece, il vero guaio sono state le didascalie, che hanno reso difficile il film a chi si era appena fumato una canna. Si raccomanda in questi casi l'uso del collirio.
Capisci che ti sei fatto troppe canne quando ti metti 2 gocce di collirio in un occhio e nell'altro niente.
Sul film sono circolate parecchie leggende. Non so se siano vere. So solo che dopo 10 minuti la mia Pepsi si è tramutata in vino.
Il mio consiglio è di seguire anche i titoli di coda se non ci si vuole perdere il divertente montaggio delle scene sbagliate.
...e cmq la sequenza in cui Uma Thurman decapita Gesù con una sciabolata vale da sola il prezzo del biglietto.
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