Bersani guarda Casini e Fini

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giusperito
00venerdì 17 dicembre 2010 23:33
un passo avanti
Non è un nodo semplice da sciogliere quello cui si trova di fronte il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani: in vista di possibili elezioni anticipate allearsi con l’ala sinistra dell’opposizione (IdV e Sel) o con i centristi del terzo polo (UdC, finiani e soci)? La situazione si è complicata all’arrivo del diktat di Antonio Di Pietro che ha avvertito di non avere intenzione di correre in coalizione con Fini e Casini. Lo stesso Casini che qualche settimana fa aveva fatto sapere, dal canto suo, di non essere disponibile a partecipare ad una coalizione che comprendesse Italia dei Valori e sinistra di Vendola.

VOTO UTILE DA SINISTRA - La direzione nazionale del Pd prevista per il 23 dicembre presumibilmente chiarirà qualche dubbio. Osservando i numeri diffusi dai sondaggisti negli ultimi 4 giorni la scelta dei democratici sarebbe obbligata: correre col terzo polo. un accordo con UdC, Futuro e Libertà, Api ed MpA, che numericamente valgono più del duo Sel-Idv consentirebbe al partito di Bersani di giocare alla pari la partita elettorale col centrodestra berlusconiano, di mettere la parola fine alla fuga di consensi dal Pd al partito del governatore pugliese, in netta crescita nelle ultime settimane, di beneficiare della dinamica del voto utile che ha spostato due anni fa, alle Politiche del 2008, numerosi consensi dalla sinistra radicale (Sinistra Arcobaleno crollò al 3,2%) al centro dello schieramento.

SPAZIO AL CENTRO – Sinistra Ecologia Libertà e Italia dei Valori, insieme, valgono il 10,3% dei consensi per Euromedia, il 10,3% per Ispo, il 13,3 per Crespi ricerche. UdC e Fli, da soli, senza considerare l’Api di Rutelli, l’MpA di Lombardo e gli altri movimenti della coalizione di centro, sono, mediamente un po’ più su. Secondo gli sitituti di sondaggi citati sono rispettivamente all’11, 10,3 e 15 percento. Il Pd oscilla ora tra il 23,5 e il 25,2% ed ha guadagnato mezzo punto rispetto alle precedenti rilevazioni dei tre sitituti. Aggiungendo alle cifre dei democratici il dato del 13/14% relativo alle forze di centro, capaci di strappare consensi alla coalizione del Cavaliere, potrebbe ridurre sensibilmente il gap da Popolo della Libertà e Lega Nord, che oggi vengono valutate rispettivamente tra il 27 e il 31,8% e tra il 10,7 e il 12,8%, e mediamente valgono il 29,7 (PdL) e l’11,7% (Lega). Al contrario un Pd spostato a sinistra lascerebbe facile gioco ai due centrodestra alternativi ed in competizione l’uno con l’altro.

CROLLO DELL’IDV… – L’Italia dei Valori per Euromedia è calata in due settimane di 8 punti (dal 6,4 al 5,8%), per Crespi dell’1,2% (dal 6,7% al 5,5) nello stesso intervallo di tempo. Per Ispo il partito di Di Pietro è sceso di 7 punti decimali in una sola settimana (dal 6,2% al 5,5). Sel negli ultimi 3 sondaggi si mantiene costante.

…E DI FLI – Dopo la fiducia incassata dal governo crolla pure il movimento di Gianfranco Fini. Per Euromedia scende di 1,2 punti, al 4,2. Per Ispo cala al 4,1, dal 6,9. Per Crespi si mantiene grossomodo costante (dall’8,2 all’8%). Una discesa comepnsata in parte dalla crescita del partito di Casini. L’UdC che oscilla tra il 6,2 di ispo e il 7 di Crespi, è cresciuto di oltre mezzo punto.
trixam
00venerdì 17 dicembre 2010 23:53
Quello che bersani dovrebbe spiegarci è perché casini dovrebbe allearsi con lui.
Se questo fosse stato l'obiettivo di casini lo avrebbe fatto nel 2008.
Se non lo ha fatto, un motivo c'è.

Che poi il pd possa liberarsi di pietro è una cosa che può avvenire solo nei sondaggi.

Un ultima cosa va tenuta in considerazione: nella storia politica italiana quando i partiti che hanno una storia autonoma si coalizzano vengono sempre penalizzati e prendono meno voti di quanto prendessero singolarmente.
giusperito
00sabato 18 dicembre 2010 00:21
Non so..

con B. non credo si alleino e non credo che il cdx possa pensarsi senza B. ricandidato a premier e con l'alleanza con la Lega.

Casini con Bersani potrebbe ottenere la candidatura a premier ed il ritorno al governo. In alcune regioni hanno già sperimentato l'alleanza. Non la vedo fantapolitica. Il problema fondamentale è capire quanto pesa Fini. Credo che il terzo polo si attesti intorno al 15%. Alla Camera permetterebbe al PD (che in termini assoluti alle ultime regionali aveva preso più voti del PDL) di essere competitivo con il blocco pdl lega. Al senato garantirebbe la vittoria in tutte le regioni meridionali e potrebbe mettere in bilico piemonte e liguria.
trixam
00sabato 18 dicembre 2010 00:56
Quando parliamo di casini dobbiamo ricordarci che non è solo un leader politico, peraltro a mio giudizio personale il più intelligente nel senso che ne capisce di più di tutta questa classe politica. Casini ha due dante causa: la chiesa e il suocero che non è proprio il primo che passa per strada. Entrambi questi elementi sono ostili all'alleanza con la sinistra.
L'obiettivo di casini è un centrodestra senza berlusconi, se per ottenerlo deve passare un'altra mano, da politico esperto lo farà.
In alternativa, se riuscisse a cambiare la legge elettorale, far diventare l'udc il perno del sistema politico italiano con la politica dei due forni.
Questi sono i due obiettivi strategici.

Non darei neemmeno per scontata l'alleanza con fini, i due sono tra loro incompatibili per visione politica e contro fini c'è anche il niet della chiesa.
(Graziello)
00sabato 18 dicembre 2010 20:40
Bersani ormai è allo sbaraglio.E' stato letteralemente messo all'angolo dal PD.
democrat4lyf90
00sabato 18 dicembre 2010 21:15
a me l'allenza Bersani-Di Pietro-Vendola piace tantissimo e mi convince [SM=x43604]
giusperito
00domenica 19 dicembre 2010 12:48
Bersani-di pietro-vendola.. oltre ad essere l'unico modo certo per perdere sarebbe anche l'unico motivo valido per rivotare B. (io sputtanerei il mio voto un'altra volta su Beppe Grillo)
giusperito
00domenica 19 dicembre 2010 12:57
Re:
trixam, 18/12/2010 0.56:

Quando parliamo di casini dobbiamo ricordarci che non è solo un leader politico, peraltro a mio giudizio personale il più intelligente nel senso che ne capisce di più di tutta questa classe politica. Casini ha due dante causa: la chiesa e il suocero che non è proprio il primo che passa per strada. Entrambi questi elementi sono ostili all'alleanza con la sinistra.
L'obiettivo di casini è un centrodestra senza berlusconi, se per ottenerlo deve passare un'altra mano, da politico esperto lo farà.
In alternativa, se riuscisse a cambiare la legge elettorale, far diventare l'udc il perno del sistema politico italiano con la politica dei due forni.
Questi sono i due obiettivi strategici.

Non darei neemmeno per scontata l'alleanza con fini, i due sono tra loro incompatibili per visione politica e contro fini c'è anche il niet della chiesa.




Che possa passare la mano è vero.. e gli va dato atto che sarebbe in linea con la sua scelta coraggiosa delle ultime elezioni.
Tuttavia quella scelta lo ha portato a sperimentare l'alleanza con il Pd in varie regioni.
Il quadro politico non è fatto per avere un terzo polo. Ti spiego.
Se il Pd riceve il niet di Casini (ormai premier in pectore), deve allearsi con Vendola. A quel punto i moderati e gli indecisi difficilmente si farebbero affascinare da un'alleanza di questo tipo (credo non ci siano le condizioni politiche per vedere Vendola avere il successo di Obama) e sarebbero costretti a polarizzare il voto verso B. Il terzo polo in viaggio da solo si ritroverebbe l'impatto elettorale nel bel mezzo di un rapido esperimento e non so quanti voti moderati potrebbe catalizzare visto che l'elettore saprà bene che si tratta di un voto buttato e che il pericolo è ritrovarsi Vendola premier.
Per Casini significa chiudere in angolo il Pd e portarlo alla deriva "rossa", precludendosi qualsiasi ipotesi di alleanza futura anche a livello locale.
Non credo ci siano i margini per accordarsi con B. Per farlo dovrebbe abbandonare Fini a cui sarebbe lasciata una vera e propria prateria al centro. Inoltre l'UDC dovrebbe superare l'opposizione di Bossi e soprattutto la sua stessa non volontà di accordarsi con Bossi.
Ovviamente è un discorso che è valido per lo stato dell'arte.. Sulla posizione laica di FLI mi sembra che le ultime dichiarazioni rilasciate sulle questioni etiche siano sufficienti per ammorbidire l'opposizione della Chiesa e rendere digeribile il boccone. L'elettorato cattolico del Pd accoglierebbe abbastanza volentieri il ruolo di Casini e le anime interne potrebbero accettare l'alleanza contro il diavolo. Purtroppo la difficoltà è convincere questa base che già si stava masturbando al pensiero di Vendola, dimenticando che l'ala moderata sarebbe fuggita in blocco da Casini e il PD sarebbe definitivamente imploso.
trixam
00domenica 19 dicembre 2010 14:43
Re: Re:
giusperito, 19/12/2010 12.57:




Che possa passare la mano è vero.. e gli va dato atto che sarebbe in linea con la sua scelta coraggiosa delle ultime elezioni.
Tuttavia quella scelta lo ha portato a sperimentare l'alleanza con il Pd in varie regioni.
Il quadro politico non è fatto per avere un terzo polo. Ti spiego.
Se il Pd riceve il niet di Casini (ormai premier in pectore), deve allearsi con Vendola. A quel punto i moderati e gli indecisi difficilmente si farebbero affascinare da un'alleanza di questo tipo (credo non ci siano le condizioni politiche per vedere Vendola avere il successo di Obama) e sarebbero costretti a polarizzare il voto verso B. Il terzo polo in viaggio da solo si ritroverebbe l'impatto elettorale nel bel mezzo di un rapido esperimento e non so quanti voti moderati potrebbe catalizzare visto che l'elettore saprà bene che si tratta di un voto buttato e che il pericolo è ritrovarsi Vendola premier.
Per Casini significa chiudere in angolo il Pd e portarlo alla deriva "rossa", precludendosi qualsiasi ipotesi di alleanza futura anche a livello locale.
Non credo ci siano i margini per accordarsi con B. Per farlo dovrebbe abbandonare Fini a cui sarebbe lasciata una vera e propria prateria al centro. Inoltre l'UDC dovrebbe superare l'opposizione di Bossi e soprattutto la sua stessa non volontà di accordarsi con Bossi.
Ovviamente è un discorso che è valido per lo stato dell'arte.. Sulla posizione laica di FLI mi sembra che le ultime dichiarazioni rilasciate sulle questioni etiche siano sufficienti per ammorbidire l'opposizione della Chiesa e rendere digeribile il boccone. L'elettorato cattolico del Pd accoglierebbe abbastanza volentieri il ruolo di Casini e le anime interne potrebbero accettare l'alleanza contro il diavolo. Purtroppo la difficoltà è convincere questa base che già si stava masturbando al pensiero di Vendola, dimenticando che l'ala moderata sarebbe fuggita in blocco da Casini e il PD sarebbe definitivamente imploso.




Questo è un discorso molto politico e poco pratico.
Il fatto che casini sia alleato in alcune regioni con il pd, non è una cosa probante, perché una cosa sono le elezioni nazionali e un'altra le regionali. Anche perché se vai a vedere in quali regioni casini si è alleato con il pd, si capiscono molte cose.
Il blocco di interessi del pd e quello di casini sono in opposizione, questa è la ragione che fino ad oggi impedisce a casini di allearsi con il pd. Lo dobbiamo dire in termini più brutali?
Diciamolo. Casini per una ipotetica alleanza con il pd vuole che questo molli vendola in puglia, perché la giunta di vendola si oppone ad una serie di interessi del suocerissimo di casini.

Se casini avesse voluto essere un novello prodi, il papa straniero o come dir si voglia, lo avrebbe già fatto.
Il fatto è che casini è più forte mediaticamente che elettoralmente.
Il terzo polo attualmente esiste solo nella fantasia mediatica e se mai dovesse presentarsi io credo che farà fatica ad arrivare all'8%, ma proprio sudando.
I giornali come repubblica vogliono farci capire che il 14 dicembre non è successo nulla, invece è successo eccome.
Fini è destinato ad essere marginalizzato sempre più, mentre casini dovrà scegliere. Una volta tanto sono d'accordo con giuliano ferrare che ha scritto che casini dovrà pesare dove conta di più la sua irrilevanza: se al governo con il cav con un gregariato attivo e speranze per la successione o in un terzo polo dove è re incontrastato del nulla.

Oggi, ancora, il pallino del gioco è in mano a Silvio B.
Dopo il 14 dicembre non c'è più speranza di governi alternativi, se ne è accorto anche il financial times che in un articolo di tre giorni fa ha scritto che ora bisogna dare credito a Berlusconi, dopo averlo fatto una chiavica nei giorni prima.
Questo è il risultato della politica demagogica del dipetrismo e delle mozioni di sfiducia.
Personalmente ritengo le elezioni probabili all'80%, il residuo venti me lo lascio in attesa della sentenza della consulta sul legittimo impedimento.
In caso di elezioni B è in posizione di netta forza, anche nel sud.
Non avrà fini o casini, ma avrà con se tutti i cani sciolti.
In sicilia ha perso lombardo, ma cuffaro che ha litigato con casini è con lui e con cuffaro si vince la sicilia.
In Calabria scopelliti è rimasto con B, e con lui la calbria è in cassaforte. Tolta la campania che ancora saldamente al centodestra, in puglia la poli bortone, che si è astenuta sulla fiducia, è pronta all'accordo con B e con lei la puglia va a B con buona pace di vendola che non dimentichiamolo ad aprile ha vinto solo perché c'erano due candidati di centrodestra.
B ha tutte le possibilità di vincere dappertutto al sud, aggiungi lombardia e veneto, e il fatto che la lega è attorno al 15% in toscana ed emilia, cosa che le permetterebbe di strappare due senatori al centrosinistra, aggiungiamo che lazio e piemonte sono sul filo di lana e potrebbere andare a B entrambe o solo una e vediamo che c'è la possibilità di una maggioranza di centrodestra alla camera e al senato. Una maggioranza di pdl e lega, che fra tre anni alla scadenza del mandato di napolitano potrà eleggere B al quirinale e fare andare Bobo Maroni a palazzo chigi.
JuanManuelFangio
00domenica 19 dicembre 2010 21:39
Re:
giusperito, 19/12/2010 12.48:

Bersani-di pietro-vendola.. oltre ad essere l'unico modo certo per perdere sarebbe anche l'unico motivo valido per rivotare B. (io sputtanerei il mio voto un'altra volta su Beppe Grillo)




Ma no, a sto punto vota direttamente B. E' una vita che la destra liberale italiana presta il fianco alle peggiori derive autoritarie. Meglio un parlamento ridotto a bivacco che Vendola premier, o no?
--letizia22--
00domenica 19 dicembre 2010 21:52
Re: Re:
JuanManuelFangio, 19/12/2010 21.39:




Ma no, a sto punto vota direttamente B. E' una vita che la destra liberale italiana presta il fianco alle peggiori derive autoritarie. Meglio un parlamento ridotto a bivacco che Vendola premier, o no?




vendola se nn fosse gay sarebbe accusato di essere populista [SM=x43665]

cmq se il pd si allea con casini e fini,si snatura,oddio,e' gia snaturato,ma sarebbe l'ufficializzazione del suo snaturamento.Evidentemente l'italia non e' pronta per un partito di sinistra-laico,altrimenti non si spiegherebbe questo pantano.Dobbiamo fare i conti,che culturalmente non siamo ancora pronti.Penso che la scelta piu ragionevole,oggi,sia l'alleanza cn fini e casini,penso sia l'unica scelta possibile,e cio' prova quanto la sinistra non abbia superato le sue difficolta'.Il problema della sinistra non sono i leaders inesistenti,o quelli che diventano icone cm vendola-in poco tempo tra l'altro-il problema della sinistra italiana e' che non ha scelto quale identita' vuole avere.Guarda sempre al passato,ma non ha il coraggio di adeguarsi al futuro,resta nel limbo di quello che e',di cio' che vorrebbe essere,ma che non ha il coraggio di essere,anzi,questo mi porta a pensare che non trova il coraggio semplicemente perche' non lo vuole.
giusperito
00lunedì 20 dicembre 2010 01:15
Re: Re:
JuanManuelFangio, 19/12/2010 21.39:




Ma no, a sto punto vota direttamente B. E' una vita che la destra liberale italiana presta il fianco alle peggiori derive autoritarie. Meglio un parlamento ridotto a bivacco che Vendola premier, o no?



Ti ha risposto Letizia.. Vendola è un populista, è il berlusconi di sinistra e purtroppo non condivido un acca, benché riesca a dire tutto e il contrario di tutto.. gli preferisco Grillo.

Poi se il problema è il bivacco, allora auguriamoci che il pd si allei con il terzo polo così ci sono veri margini per evitare di nuovo B.


giusperito
00lunedì 20 dicembre 2010 11:11
@ trixam
Non condivido la tua analisi politica e ti spiego quali sono i passaggi.
Casini sarà anche più forte mediaticamente, ma proprio irrilevante non lo è. A livello regionale l'udc è stato determinante in molte regioni, come notavi anche tu parlando di Puglia. Prendendo i voti dell'udc e sommandoli al Pd come è avvenuto in Liguria noterai che anche la Campania e il Lazio passavano al pd. Mi sembra che la sua irrilevanza abbia resistito nel 2008 a B. e gli abbia consentito di confermare il 6% dei voti. In quest'ottica diventa difficile pensare che quella massa di voti sia slegata dalla persona di Casini.
Un discorso analogo va fatto per Fini. Gran parte della sua base ha accettato il passaggio da msi ad an ed ha buttato giù rospi su tante questioni, ma oggi preferisce ancora il suo amato leader a B. Mi è capitato di parlare con molti ex an ed ho sentito tutti dire che non se ne poteva più di mischiarsi con certa gente (parlavano degli ex forza italia). Fini è un leader carismatico e il suo popolo lo seguirà ancora a lungo, quindi non lo ridurrei ad un misero 2%.

Ritornando al discorso elezioni, commetti un errore di valutazioni sul senato. Ti posto questo studio di qualche tempo fa (che non prende in considerazione alcune questioni recenti).
www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/E_se_si_votasse%3F_I...
JuanManuelFangio
00lunedì 20 dicembre 2010 14:11
Re: Re: Re:
giusperito, 20/12/2010 1.15:



Ti ha risposto Letizia.. Vendola è un populista, è il berlusconi di sinistra e purtroppo non condivido un acca, benché riesca a dire tutto e il contrario di tutto.. gli preferisco Grillo.

Poi se il problema è il bivacco, allora auguriamoci che il pd si allei con il terzo polo così ci sono veri margini per evitare di nuovo B.






Ma come li fai stare assieme al governo?
Quando si dovrà votare su un tema di bioetica, che faranno?

Grazie al populismo di Vendola molti ragazzi pugliesi hanno un bel master Bocconi, e noi con giggino la purpetta No!
giusperito
00lunedì 20 dicembre 2010 22:19
Paragoni patate e prosciutti.. mi risulta difficile capire quale metro utilizzare.. poi giggino la purpetta non rappresenta la mia posizione politica..

Sui master alla Bocconi il discorso sarebbe leggermente diverso, perché bisognerebbe estendere il sistema e allora rischieresti che un sistema del genere va in mano a giggino la purpetta ergo...

Sui temi di bioetica? perché in Italia si vota sui temi di bioetica? Mi dici l'ultima volta che il nostro Parlamento ha votato seriamente sulla bioetica?
Che poi il pd ha avuto sempre più problemi a sinistra che al centro..(ovvio che Mastella non conti)
JuanManuelFangio
00lunedì 20 dicembre 2010 22:26
Re:
giusperito, 20/12/2010 22.19:

Paragoni patate e prosciutti.. mi risulta difficile capire quale metro utilizzare.. poi giggino la purpetta non rappresenta la mia posizione politica..

Sui master alla Bocconi il discorso sarebbe leggermente diverso, perché bisognerebbe estendere il sistema e allora rischieresti che un sistema del genere va in mano a giggino la purpetta ergo...

Sui temi di bioetica? perché in Italia si vota sui temi di bioetica? Mi dici l'ultima volta che il nostro Parlamento ha votato seriamente sulla bioetica?
Che poi il pd ha avuto sempre più problemi a sinistra che al centro..(ovvio che Mastella non conti)




La legge 40 sulla fecondazione te la ricordi? Visto che preferisci Casini a Vendola tieniti la legge 40, Cuffaro in parlamento, e Caltagirone sulla noce del collo.
Almeno sulla laicità ci intendevamo, di sicuro con Casini questo tema te lo puoi scordare.
--letizia22--
00lunedì 20 dicembre 2010 22:42
Re: Re:
JuanManuelFangio, 20/12/2010 22.26:




La legge 40 sulla fecondazione te la ricordi? Visto che preferisci Casini a Vendola tieniti la legge 40, Cuffaro in parlamento, e Caltagirone sulla noce del collo.
Almeno sulla laicità ci intendevamo, di sicuro con Casini questo tema te lo puoi scordare.




ma vendola alleato cn il pd di oggi,non potrebbe mai fare qualcosa di diverso.
giusperito
00lunedì 20 dicembre 2010 22:43
ti ricordi la posizione di Fini? Non mi sembra che Casini sia l'unico a dover decidere.. Se fosse Casini l'unico ostacolo alla laicità..
Cuffaro sta con B. e Caltagirone non mi sembra peggio dei vari Consorte e Colaninno. Poi non mi sembra che l'idv vanti una selezione migliore.
Inoltre parliamo di maggiori possibilità di eliminare B. dallo scenario politico.
JuanManuelFangio
00lunedì 20 dicembre 2010 22:57
Re:
giusperito, 20/12/2010 22.43:

ti ricordi la posizione di Fini? Non mi sembra che Casini sia l'unico a dover decidere.. Se fosse Casini l'unico ostacolo alla laicità..
Cuffaro sta con B. e Caltagirone non mi sembra peggio dei vari Consorte e Colaninno. Poi non mi sembra che l'idv vanti una selezione migliore.
Inoltre parliamo di maggiori possibilità di eliminare B. dallo scenario politico.




Cuffaro è stato sempre con Casini, soprattutto quando dopo la condanna a 5 anni portò i cannoli per festeggiare.
Ma davvero, mi fa morire che un liberale, magari laico, preferisca Casini. Vatti a vedere chi sono gli UDC in sicilia o in calabria.
O speri di ottenere le liberalizzazioni da Cesa?


giusperito
00martedì 21 dicembre 2010 00:03
No spero in Bersani.. se c'è qualcuno che ha le mie simpatie è Bersani..

Tuttavia io non ho fiducia, perché in Italia nessuno è liberale.. quindi se parli di me ti ribadisco probabilmente voterò Grillo.
...Leon...
00martedì 21 dicembre 2010 10:10
Posto che trovo la classe dirigente attuale di SEL totalmente aberrante, cos' ha Vendola di tecnicamente populista?



--letizia22--
00martedì 21 dicembre 2010 11:58
Re:
...Leon..., 21/12/2010 10.10:

Posto che trovo la classe dirigente attuale di SEL totalmente aberrante, cos' ha Vendola di tecnicamente populista?







la prima cosa che mi viene subito in mente e' il linguaggio da romanzo anni 60
giusperito
00martedì 21 dicembre 2010 14:17
La capacità di dire tutto ed il contrario di tutto.
In un'intervista afferma che la democrazia del voto è pericolosa (e cita l'esempio di Gesù e Barabba). In un'altra vanta le primarie.
.pisicchio.
00martedì 21 dicembre 2010 15:24
Meglio Vendola che Casini.

Qualcuno di voi ha scritto che Casini è un leader politico intelligente...

Sarà...ma qualcuno ha capito quali sono le sue idee (dopo 20 anni di politica)?

io no

--letizia22--
00martedì 21 dicembre 2010 15:26
Re:
.pisicchio., 21/12/2010 15.24:

Meglio Vendola che Casini.

Qualcuno di voi ha scritto che Casini è un leader politico intelligente...

Sarà...ma qualcuno ha capito quali sono le sue idee (dopo 20 anni di politica)?

io no





tuteliamo la famiglia per non arrivare al divorzio. [SM=x43668]
.pisicchio.
00martedì 21 dicembre 2010 15:40

Dal Financial Times


Berlusconi makes himself indispensable
By Guy Dinmore in Rome

Published: December 15 2010 18:39 | Last updated: December 15 2010 18:39

Italy has been saying a long goodbye to Silvio Berlusconi ever since his first government collapsed in 1994 after a few months. But by scraping through a confidence vote in parliament on Tuesday, the scandal-ridden prime minister has again demonstrated his powers of survival.

Whether the 74-year-old billionaire can last long with a majority of just three votes in the chamber of deputies remains in doubt, with early elections still a likely outcome. For the moment, however, Mr Berlusconi can rightly claim there is no alternative – either in opposition or from within his own party.
EDITOR’S CHOICE

Minister blames Rome riots on ‘professionals of violence’ - Dec-17.‘Third pole’ to challenge Berlusconi - Dec-16.Editorial Comment: Italy’s great survivor - Dec-15.Video: Berlusconi clings on - Dec-14.Italy’s bruised politicians set for next battle - Dec-14.Berlusconi hangs on to power as riots hit Rome - Dec-14..In two days of heated parliamentary debate this week that climaxed in a brawl, opposition leaders portrayed the prime minister as a corrupt, hard-partying, self-interested businessman who had brought shame to Italy on the international stage while passing laws to evade pending court cases against him. US diplomatic cables exposed by WikiLeaks talking of Mr Berlusconi’s “wild parties” were brandished.

Yet a closer reading of those cables reveals not just prescient analysis by the Americans of Mr Berlusconi’s ability to cope with his mounting domestic problems, but also his usefulness, whatever his flaws.

“It might be tempting to dismiss Berlusconi as a frivolous interlocutor, with his personal foibles, public gaffes and sometimes unpredictable policy judgment, but we believe this would be a mistake,” Elizabeth Dibble, a senior diplomat, wrote in a briefing for Barack Obama, US president, in June 2009. “Despite his faults, Berlusconi has been the touchstone of Italian politics for the last 15 years, and every indication is that he will be around for years to come.”

Misgivings were noted over a possibly corrupt relationship with Russia’s Vladimir Putin and Italy’s commercial ties with Iran, but the US embassy in Rome still pointed out that Mr Berlusconi “has invariably come through on our top [military] requests, despite domestic political risks”.

US military facilities with 15,000 personnel on six bases in Italy “provide unmatched freedom of action and are critical to our ability to project stability into the Mediterranean, Middle East and North Africa”, Ms Dibble wrote.

Mr Berlusconi’s ability to have close personal ties with Mr Putin while remaining important for Washington is mirrored by the clientelism that characterises the twin Italian worlds of politics and business.

“If Silvio Berlusconi is irredeemably tarnished by the manner in which he has ruled Italy, his capacity to remain in office also reflects the way that Berlusconismo has changed Italy,” comments Geoff Andrews, author and academic. “It is a political regime which has become characterised by the view that everyone has their price,” he adds. “Berlusconismo has corroded the heart of Italian public life.”

A lever of power for Mr Berlusconi – and other party leaders – is the electoral system passed under his previous government that even the official in charge once described as “crap”. Italians do not choose their MPs, voting instead for a list chosen by party leaders that can then be manipulated after the results are in.

Opposition politicians alleged that, well ahead of the confidence vote, Mr Berlusconi’s lobbyists homed in on those deputies who knew, for one reason or another, that they had no future in their own party but could be guaranteed a place on the prime minister’s handpicked lists, joining his lawyers, doctor and even dental hygienist.

“We are an oligarchy without parties,” admitted Pier Ferdinando Casini, head of the centrist UDC party and a former ally of Mr Berlusconi.

Just before the vote Mr Berlusconi planted a public kiss on Mr Casini and afterwards invited his party to rejoin the fold in an enlarged coalition. Mr Casini refused, leaving Mr Berlusconi to acknowledge that he would need to attract individual MPs to shore up his majority.

All this does not make for stable government, and despite Mr Berlusconi’s age and questions over his health there is no clear successor in the ruling party. As one official critical of the premier put it: “There is no exit strategy. There is only exit. That is the problem.”
.
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