Berlusconi: «Basta intercettazioni su qualsiasi reato»

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gran generale
00sabato 27 settembre 2008 01:49
Con la riforma del processo penale «i pm non potranno più intervenire con controlli sulle telefonate per qualsivoglia reato e davvero quindi rispettare la privacy, che è uno dei primi diritti di tutti noi». Silvio Berlusconi, intervenuto a sorpresa a un convegno dei Popolari-Liberali di Carlo Giovanardi a Todi, ha parlato della riforma della giustizia, annunciata come una delle priorità assolute dell'esecutivo per l'autunno.

«RIFORMA PRONTA» - E infatti, ha spiegato il premier, la riforma «è pronta e la presenteremo tra poco in Parlamento». Prevederà la «separazione delle carriere» fra pm e magistrati giudicanti. «Con la riforma della giustizia penale e civile faremo fare un passo avanti nella modernizzazione del Paese» ha spiegato il premier, dato che «i tempi della giustizia civile si sono addirittura allungati in questi anni e veramente c'è bisogno di una riforma dal profondo e per questo la riforma della giustizia civile sarà legge della Repubblica entro quest'anno». E sulla penale: «Avevo detto che non avrei lasciato la politica prima di aver garantito che un cittadino italiano, che fosse accusato di un reato, avesse un giudice equanime». Per questo, «la riforma della giustizia penale, che noi abbiamo pronta, la presenteremo tra poco in Parlamento». Berlusconi ha quindi elogiato l'operato del ministro della Giustizia Alfano: «Il nostro bravissimo ministro lavora sia coi magistrati che con gli avvocati e sicuramente presenterà una riforma che andrà verso la difesa vera dei diritti del cittadino».

ALFANO ATTACCA ANM - Lo stesso Alfano è intervenuto al congresso dell'Unione delle Camere penali, attaccando l'Associazione nazionale magistrati, colpevole di lanciare «veti e attacchi preventivi» e ha lamentato l'«aggressione» da parte dell'Anm sul dl sulle sedi disagiate. Un provvedimento fatto «in ossequio al Csm», che aveva sollecitato incentivi per i magistrati che vanno negli uffici giudiziari di frontiera e per dare «la massima efficienza». Ma che è stato bocciato dall'Anm come una «risposta sbagliata». «Non è questo il modo di collaborare con la politica - ha sottolineato Alfano -. Noi non accettiamo attacchi preventivi. Vogliamo il dialogo ma non il chiacchiericcio che non porta a niente. Vogliamo decidere e non intendiamo fermarci davanti ai veti dei magistrati».

«ARIA DA REGOLAMENTO DI CONTI» - Scuote la testa, il presidente dell’Anm Luca Palamara, e dal palco del congresso dell’Ucpi, dopo l’intervento durissimo del Guardasigilli, afferma di sentire «un’aria di regolamento di conti» nei confronti delle toghe. Al presidente delll’Anm non sono affatto piaciute le dichiarazioni del Guardasigilli. E di fronte alla platea del congresso degli avvocati ma in assenza di Alfano che se ne è andato subito dopo il discorso, Palamara cerca di replicare punto per punto, precisando a più riprese che «la magistratura è davvero arroccata quando si tratta di difendere la propria autonomia» e rilancia tirando in mezzo gli avvocati con i tempi e le modalità processuali. «Non mi aspettavo l’attacco del ministro: così non lo avevo mai sentito. Al momento non mi pare ci siano le condizioni per il dialogo».


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ormai è un fiume in piena di cazzate.. peccato che queste cazzate vanno sempre in culo a tutti noi

ora addirittura verranno abolite le intercettazioni telefoniche

sempre vivissimi complimenti, spero che vi tolga anche il diritto di votare (vabbè che quello l'avete buttato nel cesso anni fa)
fitjio
00sabato 27 settembre 2008 09:34
Re:
gran generale, 27/09/2008 1.49:

Con la riforma del processo penale «i pm non potranno più intervenire con controlli sulle telefonate per qualsivoglia reato e davvero quindi rispettare la privacy, che è uno dei primi diritti di tutti noi». Silvio Berlusconi, intervenuto a sorpresa a un convegno dei Popolari-Liberali di Carlo Giovanardi a Todi, ha parlato della riforma della giustizia, annunciata come una delle priorità assolute dell'esecutivo per l'autunno.


...e come no...nel bilanciamento degli interessi costituzionalmente protetti la privacy ad ogni costo viene prima della sicurezza... [SM=x43608]


«RIFORMA PRONTA» - E infatti, ha spiegato il premier, la riforma «è pronta e la presenteremo tra poco in Parlamento». Prevederà la «separazione delle carriere» fra pm e magistrati giudicanti. «Con la riforma della giustizia penale e civile faremo fare un passo avanti nella modernizzazione del Paese» ha spiegato il premier, dato che «i tempi della giustizia civile si sono addirittura allungati in questi anni e veramente c'è bisogno di una riforma dal profondo e per questo la riforma della giustizia civile sarà legge della Repubblica entro quest'anno». E sulla penale: «Avevo detto che non avrei lasciato la politica prima di aver garantito che un cittadino italiano, che fosse accusato di un reato, avesse un giudice equanime». Per questo, «la riforma della giustizia penale, che noi abbiamo pronta, la presenteremo tra poco in Parlamento». Berlusconi ha quindi elogiato l'operato del ministro della Giustizia Alfano: «Il nostro bravissimo ministro lavora sia coi magistrati che con gli avvocati e sicuramente presenterà una riforma che andrà verso la difesa vera dei diritti del cittadino».


Tutta questa abnegazione e questo altruismo mi fanno commuovere [SM=x43607] [SM=x43607] [SM=x43630] [SM=x43630] [SM=x43670] [SM=x43670]



ALFANO ATTACCA ANM - Lo stesso Alfano è intervenuto al congresso dell'Unione delle Camere penali, attaccando l'Associazione nazionale magistrati, colpevole di lanciare «veti e attacchi preventivi» e ha lamentato l'«aggressione» da parte dell'Anm sul dl sulle sedi disagiate. Un provvedimento fatto «in ossequio al Csm», che aveva sollecitato incentivi per i magistrati che vanno negli uffici giudiziari di frontiera e per dare «la massima efficienza». Ma che è stato bocciato dall'Anm come una «risposta sbagliata». «Non è questo il modo di collaborare con la politica - ha sottolineato Alfano -. Noi non accettiamo attacchi preventivi. Vogliamo il dialogo ma non il chiacchiericcio che non porta a niente. Vogliamo decidere e non intendiamo fermarci davanti ai veti dei magistrati».

[SM=x43604] [SM=x43604]

«ARIA DA REGOLAMENTO DI CONTI» - Scuote la testa, il presidente dell’Anm Luca Palamara, e dal palco del congresso dell’Ucpi, dopo l’intervento durissimo del Guardasigilli, afferma di sentire «un’aria di regolamento di conti» nei confronti delle toghe. Al presidente delll’Anm non sono affatto piaciute le dichiarazioni del Guardasigilli. E di fronte alla platea del congresso degli avvocati ma in assenza di Alfano che se ne è andato subito dopo il discorso, Palamara cerca di replicare punto per punto, precisando a più riprese che «la magistratura è davvero arroccata quando si tratta di difendere la propria autonomia» e rilancia tirando in mezzo gli avvocati con i tempi e le modalità processuali. «Non mi aspettavo l’attacco del ministro: così non lo avevo mai sentito. Al momento non mi pare ci siano le condizioni per il dialogo».


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Mi viene da vomitare!
federico.2
00sabato 27 settembre 2008 09:49
Si riapre la polemica perchè ieri è stata sollevata questione di legittimità costituzionale riguardo al lodo alfano...allora cercano di ricattare di nuovo la magistratura...
ariasally
00sabato 27 settembre 2008 09:58
ma io non ce la faccio..neanche le terme lo "rilassano"...giorno dopo giorno se ne inventa una...
fitjio
00sabato 27 settembre 2008 10:07
Re:
federico.2, 27/09/2008 9.49:

Si riapre la polemica perchè ieri è stata sollevata questione di legittimità costituzionale riguardo al lodo alfano...allora cercano di ricattare di nuovo la magistratura...




Si, ma con riguardo al lodo Alfano...(lodo poi...mai tanto improprio è stato l'uso di questo termine, il lodo dovrebbe in gergo politico indicare una scelta frutto di una procedura negoziata tra le diverse parti in causa...ma dove sta????) c'è veramente il rischio che la Corte Cost. lo salvi, ho letto in questi giorni la sentenza(24 del 2004) con cui la Corte Cost. ha dichiarato l'illegittimità della legge 140 del 2003 il cd. Lodo Maccanico. Innanzitutto, fatte salve alcune macroscopiche violazioni al principio di uguaglianza che sono state giustamente censurate, la Corte non si è pronunciata sulla questione relativa alla forma dell'atto legislativo (cioè se una tale riforma dovesse essere prevista da una lege ordinaria o da una legge di rango costituzionale) avallando, in tal modo, a detta di alcuni, la scelta di aver optato per una legge ordinaria. In più la Corte, in quella stessa sentenza, aveva fornito l'indicazione di una serie di paramentri, rispettati i quali, il legislatore avrebbe potuto introdurre una disciplina di apposita protezione nei confronti dei titolari delle più alte cariche dello Stato, senza violare i dettami della Cost. Ora, siccome il lodo alfano rispetta tali paramentri, c'è la concreta possibilità che la Corte, salvo smentire se stessa, non dichiari l'illegittimità della norma. [SM=x43604]
mymo
00sabato 27 settembre 2008 11:14
Re: Re:
fitjio, 27/09/2008 10.07:




Si, ma con riguardo al lodo Alfano...(lodo poi...mai tanto improprio è stato l'uso di questo termine, il lodo dovrebbe in gergo politico indicare una scelta frutto di una procedura negoziata tra le diverse parti in causa...ma dove sta????) c'è veramente il rischio che la Corte Cost. lo salvi, ho letto in questi giorni la sentenza(24 del 2004) con cui la Corte Cost. ha dichiarato l'illegittimità della legge 140 del 2003 il cd. Lodo Maccanico. Innanzitutto, fatte salve alcune macroscopiche violazioni al principio di uguaglianza che sono state giustamente censurate, la Corte non si è pronunciata sulla questione relativa alla forma dell'atto legislativo (cioè se una tale riforma dovesse essere prevista da una lege ordinaria o da una legge di rango costituzionale) avallando, in tal modo, a detta di alcuni, la scelta di aver optato per una legge ordinaria. In più la Corte, in quella stessa sentenza, aveva fornito l'indicazione di una serie di paramentri, rispettati i quali, il legislatore avrebbe potuto introdurre una disciplina di apposita protezione nei confronti dei titolari delle più alte cariche dello Stato, senza violare i dettami della Cost. Ora, siccome il lodo alfano rispetta tali paramentri, c'è la concreta possibilità che la Corte, salvo smentire se stessa, non dichiari l'illegittimità della norma. [SM=x43604]



non ho letto la sentenza, però quello che dici non mi meraviglia, del resto sono stati molto attenti stavolta e Napolitano ha firmato subito. questi 5 anni pure dovranno passare, magari nel 2013 a palazzo chigi e alle camere ci vanno delle persone normali (da leggersi come se fosse una preghiera).

invece sulle intercettazioni secondo me berlusconi non ce la fa... la lega non sarebbe d'accordo, e bossi ha troppo bisogno della sinistra per lasciar passare (sempre da leggersi come una preghiera).


MetalHomer
00sabato 27 settembre 2008 11:30
Un uomo ridicolo che, con la scusa di salvare noi poveri cittadini intercettati, tenta di fottere tutto il resto del paese...
leverkuhn83
00sabato 27 settembre 2008 11:37
un disastro
sebbene creda che non vi sia alcuna concreta fattibilità, se si arrivasse a questo punto sarebbe meglio reintrodurre l'immunità parlamentare (magari estesa ai parenti e affini), piuttosto che assistere allo scempio della castrazione definitiva delle procure

ieri ho letto sul corriere che ghedini (il vero ministro della giustizia, alfano è solo un bambolotto) ha proposto di introdurre le cd. intercettazioni preventive, strumento destinato al mero orientamento delle indagini, ma inutilizzabile sul piano probatorio nella fase dibattimentale.. la possibilità di ricorrere alle attuali intercettazioni (che invece sono mezzo di ricerca della prova) rimarrebbe circoscritta al ristretto ambito dei reati di estrema gravità (suppongo: mafia e terrorismo).. di là dalla questione di merito, l'iniziativa, se confermata, avrebbe il pregio di mostrare con lampante chiarezza gli scopi effettivi perseguiti dalla riforma delle intercettazioni di cui con cotanta smania si discute: non certo la tutela della libertà e della riservatezza di cittadini indifesi, perennemente spiati, intercettati in ogni luogo e momento, anche nell'atto del defecare (il quadro a tinte fosche che da anni dipingono), ma una penetrante revisione delle strumentazioni a disposizione delle procure, in chiave ovviamente limitativa e penalizzante..

lunga e impervia è la strada per l'impunità, non potendo reintrodurre l'immunità parlamentare.. ma attraverso una costante opera di educazione degli imbelli, l'immunità delle alte cariche, la castrazione delle procure, l'intenzione malcelata di instaurare un legame malsano tra pm e politica con la prossima riforma della giustizia, probabilmente ci arriveranno..
pacovarra
00domenica 28 settembre 2008 16:21
il punto è che non esiste un'opposizione
lunaestelle89
00martedì 30 giugno 2009 18:03
ragazzi volevo sapere il Senato cosa ha deciso in merito?
la camera l'ha approvato il ddl con tanto di voto segreto e rivolta dell' idv...allora come si evolverà la situazione?




[SM=x43674] [SM=x43674] [SM=x43674] [SM=x43674]
leverkuhn83
00martedì 30 giugno 2009 18:16
Re:
lunaestelle89, 30/06/2009 18.03:

ragazzi volevo sapere il Senato cosa ha deciso in merito?
la camera l'ha approvato il ddl con tanto di voto segreto e rivolta dell' idv...allora come si evolverà la situazione?




[SM=x43674] [SM=x43674] [SM=x43674] [SM=x43674]




se non erro il pacchetto sicurezza attende l'approvazione definitiva della camera.. ormai è questione di pochissimo (è nell'ordine del giorno).. probabilmente sarà posta la fiducia, per evitare lungaggini e comunque improbabili defezioni..

n.b. la riforma inclusa nel pacchetto sicurezza, ad ogni modo, non abolisce le intercettazioni, ma ne modifica il regime in modo da renderle quasi inservibili, al di fuori mi mafia e terrorismo...
Massimo Volume
00martedì 30 giugno 2009 18:19
Re:
leverkuhn83, 27/09/2008 11.37:

un disastro
sebbene creda che non vi sia alcuna concreta fattibilità, se si arrivasse a questo punto sarebbe meglio reintrodurre l'immunità parlamentare (magari estesa ai parenti e affini), piuttosto che assistere allo scempio della castrazione definitiva delle procure

ieri ho letto sul corriere che ghedini (il vero ministro della giustizia, alfano è solo un bambolotto) ha proposto di introdurre le cd. intercettazioni preventive, strumento destinato al mero orientamento delle indagini, ma inutilizzabile sul piano probatorio nella fase dibattimentale.. la possibilità di ricorrere alle attuali intercettazioni (che invece sono mezzo di ricerca della prova) rimarrebbe circoscritta al ristretto ambito dei reati di estrema gravità (suppongo: mafia e terrorismo).. di là dalla questione di merito, l'iniziativa, se confermata, avrebbe il pregio di mostrare con lampante chiarezza gli scopi effettivi perseguiti dalla riforma delle intercettazioni di cui con cotanta smania si discute: non certo la tutela della libertà e della riservatezza di cittadini indifesi, perennemente spiati, intercettati in ogni luogo e momento, anche nell'atto del defecare (il quadro a tinte fosche che da anni dipingono), ma una penetrante revisione delle strumentazioni a disposizione delle procure, in chiave ovviamente limitativa e penalizzante..

lunga e impervia è la strada per l'impunità, non potendo reintrodurre l'immunità parlamentare.. ma attraverso una costante opera di educazione degli imbelli, l'immunità delle alte cariche, la castrazione delle procure, l'intenzione malcelata di instaurare un legame malsano tra pm e politica con la prossima riforma della giustizia, probabilmente ci arriveranno..





E' una palese contraddizione in termini.
Vorrei sapere come si può evitare la censura di costituzionalità introducendo questa sorta di procedura interecettativa "preventiva", la quale ha il fine di raccoglie elementi probatori, salvo rendere gli stessi inutilizzabili in dibattimento (limitando, oltre che per motivi formali, anche per motivi sostanziali il fascicolo del p.m.) impedendo la formazione naturale della prova!
Inoltre al qualificazione giuridica del termine "orientare" le indagini -mediante int.- quale sarebbe? E quali effetti procedurali verrebbero a determinarsi?

Ancora, per potere accedere alle intercettazioni, secondo quaesta legge, sono necessari i gravi indizi di colpevolezza, i quali dovrebbero avere la stessa qualificazione del 273 cpp (quindi g. prognostico), con la conseguenza che per potere accertare il fatto storico sono necessari gli stessi requisiti, perlomeno in via teorica, per chiedere una misura cautelare, di fatto equiparando due istituti che hanno una rilevanza completamente diversa.




angel in the sky
00martedì 30 giugno 2009 18:28
i magistrati diverranno dei semplici impiegati che protocollano e archiviano le notizie di reato...
E con la separazione delle carriere si realizzerà il progetto della P2.

E' così evidente che ci stan fregando in tutti i modi... [SM=x43665]


leverkuhn83
00martedì 30 giugno 2009 18:29
Re: Re:
Massimo Volume, 30/06/2009 18.19:





E' una palese contraddizione in termini.
Vorrei sapere come si può evitare la censura di costituzionalità introducendo questa sorta di procedura interecettativa "preventiva", la quale ha il fine di raccoglie elementi probatori, salvo rendere gli stessi inutilizzabili in dibattimento (limitando, oltre che per motivi formali, anche per motivi sostanziali il fascicolo del p.m.) impedendo la formazione naturale della prova!
Inoltre al qualificazione giuridica del termine "orientare" le indagini -mediante int.- quale sarebbe? E quali effetti procedurali verrebbero a determinarsi?

Ancora, per potere accedere alle intercettazioni, secondo quaesta legge, sono necessari i gravi indizi di colpevolezza, i quali dovrebbero avere la stessa qualificazione del 273 cpp (quindi g. prognostico), con la conseguenza che per potere accertare il fatto storico sono necessari gli stessi requisiti, perlomeno in via teorica, per chiedere una misura cautelare, di fatto equiparando due istituti che hanno una rilevanza completamente diversa.








il mio post è vecchissimo, ormai -almeno di questo- non si parla più

il problema dottrinale che poni è fondato, anche perchè sfocia in un paradosso pratico
lunaestelle89
00martedì 30 giugno 2009 19:13
Re: Re: Re:
leverkuhn83, 30/06/2009 18.29:




il mio post è vecchissimo, ormai -almeno di questo- non si parla più

il problema dottrinale che poni è fondato, anche perchè sfocia in un paradosso pratico




e il ruolo di Napolitano?



[SM=x43808]
Massimo Volume
00martedì 30 giugno 2009 19:30
Re: Re: Re:
leverkuhn83, 30/06/2009 18.29:




il mio post è vecchissimo, ormai -almeno di questo- non si parla più

il problema dottrinale che poni è fondato, anche perchè sfocia in un paradosso pratico




Cosa non nuova del resto, infatti mi auguro che questa riforma farà la fine della legge Pecorella
Mojo Pin
00martedì 30 giugno 2009 19:33
Re: Re: Re: Re:
Massimo Volume, 30/06/2009 19.30:




Cosa non nuova del resto, infatti mi auguro che questa riforma farà la fine della legge Pecorella




Purtroppo come diceva qualkuno ho l'impressione che la consulta non farà tabula rasa...probabilmente si limiterà a sancire qualke piccola incostituzionalità, ma lascerà inalterati i connotati di una legga vergogna...fors eper la paura di peggiorare la sityuazione

Massimo Volume
00martedì 30 giugno 2009 19:35
Re: Re: Re: Re:
lunaestelle89, 30/06/2009 19.13:




e il ruolo di Napolitano?



[SM=x43808]




Potrebbe non firmare la legge (come a suo tempo fece Ciampi), qualora riscontri profili di incostituzionalità (salvo poi doverla firmare necessariamete quando verrà riproposta), ma dubito comunque che lo faccia, data la blanda energia che investe nella difesa della Cost.
lunaestelle89
00martedì 30 giugno 2009 20:26
Re: Re: Re: Re: Re:
Massimo Volume, 30/06/2009 19.35:




Potrebbe non firmare la legge (come a suo tempo fece Ciampi), qualora riscontri profili di incostituzionalità (salvo poi doverla firmare necessariamete quando verrà riproposta), ma dubito comunque che lo faccia, data la blanda energia che investe nella difesa della Cost.




no dai...come fai a dire blanda?no! lui è un amante della Costituzione,non permetterà mai una violazione così imponente (e palese) dell'art 21 e altri... [SM=x43806] però vorrei capire più a fondo la questione.
A parte la vicenda sulle intercettazioni cosa prevede il ddl?

grazie comunque per le info
Paperino!
00mercoledì 1 luglio 2009 00:52
Re: Re:
leverkuhn83, 30/06/2009 18.16:




se non erro il pacchetto sicurezza attende l'approvazione definitiva della camera.. ormai è questione di pochissimo (è nell'ordine del giorno).. probabilmente sarà posta la fiducia, per evitare lungaggini e comunque improbabili defezioni..

n.b. la riforma inclusa nel pacchetto sicurezza, ad ogni modo, non abolisce le intercettazioni, ma ne modifica il regime in modo da renderle quasi inservibili, al di fuori mi mafia e terrorismo...


Che poi nemmeno è vero, a meno di non considerare mafia solo gli omicidi, e non racket e tutta la infinita serie di reati strumentali all'organizzazione mafiosa, che vanno dalla corruzione, alla concussione...a tutto il resto...
La mafia non è solo sparatorie e stragi...anzi....è anche e soprattutto un'organizzazione economica che si sviluppa attraverso le connivenze e gli intrallazzi con la politica...

Quindi intercettazioni sulla mafia un piffero...
leverkuhn83
00mercoledì 1 luglio 2009 11:23
Re: Re: Re:
Paperino!, 01/07/2009 0.52:


Che poi nemmeno è vero, a meno di non considerare mafia solo gli omicidi, e non racket e tutta la infinita serie di reati strumentali all'organizzazione mafiosa, che vanno dalla corruzione, alla concussione...a tutto il resto...
La mafia non è solo sparatorie e stragi...anzi....è anche e soprattutto un'organizzazione economica che si sviluppa attraverso le connivenze e gli intrallazzi con la politica...

Quindi intercettazioni sulla mafia un piffero...




assolutamente vero, come hanno detto anche caselli e tinti, tra gli altri [SM=x43799]

credo che l'importante, oramai, sia portare a compimento il progetto di impunità per una determinata fascia sociale, sotto i fragorosi applausi di elettori idioti opportunamente (dis)educati dalla tv
fulvio25
00mercoledì 1 luglio 2009 12:29
Re:
lunaestelle89, 30/06/2009 18.03:

ragazzi volevo sapere il Senato cosa ha deciso in merito?
la camera l'ha approvato il ddl con tanto di voto segreto e rivolta dell' idv...allora come si evolverà la situazione?




[SM=x43674] [SM=x43674] [SM=x43674] [SM=x43674]




domani al senato il voto finale con fiducia del "pacchetto sicurezza":

ROMA - Ultimo passaggio al Senato per il ddl sicurezza. Come era già successo alla Camera e anticipato da alcuni parlamentari, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha posto la questione di fiducia. Entro domani le tre ultime votazioni, una per ogni articolo, che trasformeranno il ddl in legge.

Il via verso l'ultima votazione. I gruppi di opposizione avevano presentanto 22 pregiudiziali di costituzionalità - tutte respinte - e 160 emendamenti. Il governo ha voluto accelerare i tempi e ottenere la certezza dell'approvazione. Licenziato dal Senato, modificato in parte dalla Camera, il ddl è approdato al Senato per la definitiva acclamazione del testo. "Il governo attribuisce grande importanza a questo provvedimento", ha detto il ministro Elio Vito.

Il ddl sicurezza. La futura legge sulla sicurezza, dopo l'approvazione alla Camera ottenuta sempre con il voto di fiducia, prevede tra l'altro le ronde e il reato di immigrazione clandestina, passibile di multe da cinque a diecimila euro, con obbligo di denuncia da parte dei pubblici ufficiali, e passa da 60 a 180 giorni il periodo in cui un immigrato potrà essere trattenuto nei centri di identificazione ed espulsione. Costerà 200 euro chiedere la cittadinanza e da 80 a 200 euro il permesso di soggiorno. Una pena fino a tre anni di carcere è prevista per chi affitti case o locali ai clandestini e per insulti a pubblico ufficiale.

Norme anti-racket per gli imprenditori. Vengono inoltre ripristinati i poteri del procuratore nazionale antimafia e inasprito il '41-bis' sulla detenzione dei boss mafiosi. Rispetto ad una stesura precedente, torna l'obbligo per gli imprenditori di denunciare i tentativi di racket, pena l'esclusione dalle gare d'appalto, che scatta anche quando la richiesta del pizzo emerga dalle risultanze di un rinvio a giudizio.

Il ddl sulle intercettazioni invece è già passato alla Camera ed attende di essere esaminato dal Senato...
gran generale
00mercoledì 1 luglio 2009 15:31
Re:
gran generale, 27/09/2008 1.49:


sempre vivissimi complimenti, spero che vi tolga anche il diritto di votare (vabbè che quello l'avete buttato nel cesso anni fa)



mi quoto da solo, a distanza di mesi

ancora complimenti [SM=x43601]
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