Attenzione alle foto...

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Giubo
00martedì 1 febbraio 2005 11:37
Garante: "No a foto senza consenso"
Il Garante per la protezione dei dati personali dice stop all'utilizzo dei videofonini per "rubare" e diffondere immagini senza il consenso dei soggetti ritratti. D'ora in avanti saranno lecite solo le videochiamate ad uso personale che non invadano la privacy degli altri. E non è tutto qui. Oltre a porre l'attenzione sull'uso indebito dei cellulari sul luogo di lavoro, l'autorità. infatti, ritiene opportuno che le imprese produttrici sviluppino dei segnali luminosi o degli allarmi che rendano evidente l'utilizzo del dispositivo fotografico integrato nei telefonini.


Tecnicamente parlando, si tratta di una serie di provvedimenti volti a chiarire i limiti per un corretto uso dei cameraphone nel rispetto della privacy. Composto da Stefano Rodotà, Giuseppe Santaniello, Gaetano Rasi e Mauro Paissan, il Garante ha sottolineato come i videotelefoni possono essere impiegati per usi invasivi della sfera privata e lesivi di altri diritti e libertà fondamentali, come quella di conversare e di comunicare in assenza di molestie e intercettazioni indebite.

L'invito principale è alla cautela, ma vediamo nel dettaglio le nuove regole richiamate dall'autorità. Se le videochiamate sono utilizzate esclusivamente ad uso personale e le immagini rimangono nella sfera personale o circolano solo tra un numero ristretto di persone, non si applica il Codice sulla protezione dei dati personali. Chi utilizza l'apparecchio è tenuto, anche in questi casi, a rispettare gli obblighi previsti in materia di sicurezza dei dati, a risarcire i danni anche morali nel caso cagioni danni a terzi, a non ledere il diritto all'immagine e al ritratto.

Sarebbe invece illecita una comunicazione sistematica attraverso il cameraphone o una diffusione anche via Internet delle immagini, senza rispettare i diritti degli interessati e chiedere, quando è necessario, il preventivo consenso "libero e informato". La stessa procedura interessa anche eventuali terzi, identificati o identificabili, ripresi nelle immagini. Per quanto riguarda invece l'utilizzo dei videofonini in uffici pubblici, luoghi pubblici e privati o aperti la pubblico, il Garante auspica una totale inibizione che vieterebbe a chiunque riprese lesive della privacy.

Legalmente parlando, si tratta di limiti e cautele che possono essere prescritti legittimamente da soggetti pubblici e privati e che, se non sono rispettati, rendono il trattamento illecito o non corretto. Voyeur hi-tech e utenti dal click facile avvertiti: da oggi una foto con il telefonino potrebbe costare molto cara.

futurogiurista
00martedì 1 febbraio 2005 19:16
Nessun problema
Ho ancora un nokia 3310
Grande telefono
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